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giovedì 20 marzo 2014

NUOVE RIVELAZIONI SU Joanna de Angelis

Una delle donne ha mantenuto, in modo commovente, la sua fedeltà a Cristo da oltre 2000 anni, sin dall'inizio dell'era cristiana, quando lei, nella personalità di Giovanna, moglie di Cusa, timoniere di Antipa, ha accompagnato le predicazioni del Maestro ai margini del Lago di Cafarnaum.

Lei aveva una fede vera, però viveva afflitta dai dolori domestici, perché il suo compagno non accettava la luce del Vangelo, il marito non poteva tollerare la dottrina del Maestro. Aiutata fraternamente da Gesù, è consigliata ad "amarlo ancora di più", raccomandandola di essergli sempre fedele. Nel 68, "quando le persecuzioni al cristianesimo erano intense, " Giovanna di Cusa viene sottoposta al martirio, e quando viene provocata dai carnefici a rinnegare la sua fede, dicendogli: - Il tuo Cristo sapeva solo insegnarvi a morire? Lei, raccogliendo tutte le sue forze, gli diceva: - Non solo a morire, ma anche ad amarvi!... E' in questo momento decisivo che lei sente la voce amorevole e indimenticabile: - Joanna, abbi fede!... Io sono qui...

Più di 1500 anni più tardi la troviamo reincarnata in Messico, a San Miguel nepantla. Quale profilo ci interessa in questa incarnazione di questa fedele lavoratrice di Cristo? Uno scrittore, poeta e critico messicano, Octavio Paz, ha scritto un libro di 709 pagine per fare una sorta di resurrezione della vita e del mondo di Juana de Asbaje Y Ramírez Santillana, nata il 12 Novembre 1651 . Era una donna intelligente, che da bambina chiedeva a sua madre di vestirla da uomo così lei poteva andare all'università. Era la necessità di apprendimento, di conoscenza, di certo preparandola per i compiti dell'avvenire. E' in questa reincarnazione che impara da sola, la lingua portoghese.

A 16 anni entra a far parte dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, ma non supporta la vita ascetica. A 18 anni, si fa novizia nel convento di San Girolamo, e adotta il nome di Sor Ines de la Cruz. Aveva una biblioteca enorme, era conosciuta come la suora della biblioteca. Juana è nata in un momento di grande restrizione per le donne. Ha avuto diversi inseguitori, che non accettavano la sua eccezionalità: quella del suo sesso e della sua superiorità intellettuale. Uno di loro era l'arcivescovo di Città del Messico, Aguiar y Seijas, il cui orgoglio lo portava a diffondere che se una donna entrasse in casa sua, lui chiedeva di cambiare l'intero pavimento.

Ciò che ha segnato la reincarnazione di Sor Juana Ines de la Cruz era la sua costante preoccupazione per la situazione delle donne, in particolare delle messicane, che erano completamente emarginate, portandola a promuovere un movimento, quindi diventando la prima femminista delle Americhe . Fu poeta e musicista. Ci fu un momento di inquietudine nella sua vita, quando si domandò: dov'è la felicità? Pregando e facendo una profonda riflessione, ricordò, forse, che doveva procedere come il giovane ricco della parabola evangelica. Era necessario dare tutto quello che aveva e dedicarsi ai poveri, alla carità. Ed è questo ciò che fa successivamente. Nel mese di aprile di 1695, grave epidemia ha spazzato via il Messico, distruggendo innumerevole vite, tra cui quella di Sor Juana Inés de la Cruz, a 44 anni, nel 17/04/1695.

Sessantasei anni dopo, rinasce in Brasile, nel 11/12/1761, e sarebbe stata la personalità Sor Joana Angelica de Jesus. I suoi documenti catastali non spiegano la sua rinuncia al mondo e l'opzione di un monastero di clausura dell'ordine contemplativo. Solo i registri di vite passate, dal 68 dC, come Joana di Cusa, passando ad essere la religiosa Juana Inés de la Cruz, possono spiegare questa opzione perché a 21 anni entrò nel convento della Lapa, a Salvador, BA, svolgendo la professione di suora delle religiose riformate di Nostra Signora della Concezione e per innumerevoli meriti, è arrivata a diventare Abadessa nel 1815 . Nel 20/02/1822 lei disincarna, trafitta da una baionetta, affrontando alle porte del convento, i soldati del Brigante Madeira, nominato dal Portogallo per porre fine al movimento indipendentista. Sarebbe stata l'eroina dell'indipendenza del Brasile.
Nel mondo spirituale, 40 anni dopo dalla sua disincarnazione in Brasile, eccola in Francia, insieme ad Allan Kardec a collaborare con la codificazione spiritista. Immaginiamo gli innumerevoli spiriti che si sono offerti per collaborare con l'avvento della Terza Rivelazione! E lei era una degli spiriti eletti. Nel mese di aprile di 1864, nel lanciare a Parigi la terza opera della codificazione Spiritista, Il Vangelo secondo lo Spiritismo, Allan Kardec inserisce due messaggi di questo Spirito, che si sottoscrive uno Spirito amico: Un testo sulla Pazienza, nel capitolo IX , punto 7 e un altro capitolo XVIII , sezione 15, Istruzione degli Spiriti, con il titolo Si darà a Colui che ha, ambedue dettati nel 1862 nelle città francese di Le Havre e Bordeaux, rispettivamente.

Continuando il suo percorso illuminante, nel 1948 lei si rivelava al medium Divaldo Franco, firmando le sue prime comunicazioni come uno Spirito amico e più tardi, nel 1956, sollecitata dal medium ad identificarsi, chiede di essere chiamata Joanna de Angelis, sviluppando il suo grande lavoro, molto noto in tutto il Brasile e all'estero, diventando ora vera eroina dell'indipendenza dell'uomo, liberandolo dal materialismo.
C'è, all'interno delle sue vite sulla Terra, un punto che desidero evidenziare. Quando nel 1970 Divaldo Franco ha visitato il Monastero di Santa Chiara ad Assisi, in Italia, lo spirito Joanna de Angelis, davanti al corpo conservato di Chiara d'Assisi, svela un altro angolo delle sue esistenze. Quel momento, a nostro avviso, rivela la sua reincarnazione come Chiara d'Assisi, nel XII secolo, nella città di Assisi, Italia. I suoi biografi riferiscono che durante la gravidanza, la madre aveva paura, era il primo figlio. Un giorno andò in chiesa. E ci udì una voce : « Non temere, con gioia sarai la madre di una bambina, e questa figlia chiarirà il mondo con il suo splendore . "Finalmente, nel giorno 16/07/1194, il castello dei Conti di Favarone e Hortolona celebra il grande momento: la nascita della loro primogenita. La madre ha insistito per chiamarla Chiara, perché nelle sue orecchie suonava la promessa : Lei chiarirà il mondo intero con il suo splendore...

Nell'anno di 1211, all'età di 17 anni, ha sentito un giovane di 29 anni predicare la quaresima nella Cattedrale di Assisi ed è stata travolta, non solo con l'eloquenza della parola, ma con il gesto di vita del giovane. Il giovane era Francesco d'Assisi (26/09/1182 - 04/10/1226), che dal 1206 aveva creato un grande impatto nella sua città natale. Giovane Ricco, figlio del grande mercante Pietro di Bernardone che improvvisamente, dopo il ritorno dalla guerra, in Italia meridionale, era venuto a predicare il distacco alle cose materiali e l'amore alla povertà assoluta.

Nel 18/03/1212, Clara prende una decisione: abbandonare la sua famiglia e seguire Francesco, il che ci riesce nei suoi intenti. Più tardi, divenne la prima donna francescana, e con lei, sarebbe nato il Secondo Ordine francescano, l'ordine delle Povere donne. Nel 15/08/1253, lei muore all'età di 59, dopo una vita di miracoli e dedizione ai poveri.

Identifichiamo giorni interessanti e significative connessioni reincarnatorie tra Chiara d'Assisi e Joanna Angélica de Jesus: Nel 1241, l'Italia fu invasa da Federico II, con truppe armate in cerca di ricchezza e di avventura e arrivò nella città di Assisi. Chiara affronta i soldati con l'immagine del Santissimo Sacramento in mano, alla porta del monastero, difendendo le sorelle di ideale e la città; nel 20/02/1822 (581 anni dopo) lei affronterebbe, alle porte di un altro monastero, quello della Lapa in Salvador, i soldati del Brigante Madeira, comandante delle truppe portoghesi .

Le tradizioni raccontano un momento commovente, narrato da Divaldo Franco nelle sue conferenze, che coinvolgono le due anime nobili, quella di Chiara e Francesco: un pomeriggio d'inverno, entrambi di ritorno da Spoleto ad Assisi. La neve copriva la strada, indossava gli ulivi... Ed è quando Francesco dice: -Sorella dobbiamo separarci qui. - E quando ci rincontreremo, fratello? Domanda Chiara . - Quando arriva la primavera con i suoi fiori, risponde Francesco. E di separano. Francesco fa il segno della croce e sparisce assottigliato nella nebbia. Chiara si inginocchia nel candore della strada, mentre, ad Assisi, le campane suonavano. E all'improvviso... Una carezza primaverile la avvolge. Aprì gli occhi. La neve era sparita. Da tute le parti c'erano le rose. Rose lungo i bordi delle strade. Rose negli ulivi e cipressi. Rose dappertutto. Le raccolse e corse in cerca di Francesco, gridando: - Fratello, fratello, la primavera è tornata. Non separiamoci più...

L'unione tra Gesù e Joanna de Angelis; di lei con Francesco d'Assisi e con il medium Divaldo Franco in secoli di legami fraterni e di lavoro per il bene dell'umanità, è l'esempio massimo, l'eccellenza dell'armonia intima, del messaggio dell'amore eterno. Certo, per riuscire a raggiungere questo stato di armonia che hanno raggiunto, dobbiamo seminare rose senza spine lungo i bordi dei cammini, dei nostri sentieri redentori e con tutti coloro con cui ci incontriamo e allora, anche noi, un giorno, quando riusciremo a costruire la primavera definitiva, nella storia delle nostre vite, mai più ci separeremo da Dio dalle Sue Leggi.

Adilton Pugliese
(Articolo tratto dalla dal Magazine Presenza spiritista, numeri 238- settembre/ottobre 2003 e 239 - novembre/dicembre 2003 )
( traduzione Adriana )

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