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sabato 15 settembre 2012

MANIFESTAZIONI VISIVE Questioni sopra le apparizioni



Questioni sopra le apparizioni  

Fra tutte le manifestazioni spiritiche, le più interessanti sono quelle in
cui gli spiriti possono rendersi visibili. Si vedrà, dalla spiegazione di questo
fenomeno, che esso non è più soprannaturale degli altri. Noi diamo prima di
tutto le risposte che su questo argomento ci fecero gli spiriti.
 Possono gli spiriti rendersi visibili?
“Sì, soprattutto durante il sonno; tuttavia, certi individui li vedono anche
durante la veglia, ma ciò è più raro”.
Osservazione. - Durante il riposo del corpo, lo spirito si disimpegna dai
legami materiali: egli allora è più libero e può più facilmente vedere gli altri
spiriti con i quali entra in comunicazione. Il sogno è il ricordo di questo stato;
allorché, svegliandoci non ricordiamo nulla, diciamo che non abbiamo
sognato, ma l’anima non ha meno veduto ed ha egualmente fruito della sua
libertà. Noi qui ci occuperemo più semplicemente delle apparizioni allo stato
di veglia
 Vedere per maggiori spiegazioni sullo stato dello spirito durante il sonno
Il Libro degli Spiriti, capitolo Emancipazione dell’anima, n. 409
 Gli spiriti che si manifestano alla vista, appartengono piuttosto ad una
classe che ad un’altra?
“No, essi possono appartenere a tutte le classi, dalle più elevate alle più
infime”.
E’ permesso a tutti gli spiriti di manifestarsi visibilmente?
“Tutti lo possono; ma essi non ne hanno sempre il permesso, né la volontà”.
 Quale è lo scopo degli spiriti che si manifestano visibilmente?
“Secondo la loro natura, lo scopo può essere buono o cattivo”.
 Come mai può essere dato questo permesso quando lo scopo è cattivo?
“Questa è una prova per coloro ai quali essi appariscono. L’intenzione dello
spirito può essere cattiva, ma il risultato può essere buono”.
Quale può essere lo scopo degli spiriti che hanno una cattiva intenzione,
nel farsi vedere?
“Atterrire e spesso vendicarsi”.
- Qual è invece !o scopo degli spiriti che vengono con una buona intenzione?
“Consolare le persone che li rimpiangono; provare che essi esistono e sono
vicini a voi; dare dei consigli, e qualche volta reclamare assistenza per se
stessi”.
Quale inconveniente vi sarebbe, se la possibilità di vedere gli spiriti fosse
permanente e generale? Non sarebbe questo il mezzo di togliere i dubbi ai
più increduli?
“Essendo l’uomo costantemente attorniato da spiriti, la loro vista incessante
lo turberebbe, lo impaccerebbe nelle sue azioni e gli toglierebbe la sua
iniziativa nella maggior parte dei casi; mentre invece, credendosi solo, egli
agisce più liberamente.
“Quanto agli increduli, essi hanno mezzi sufficienti per convincersi, se
vogliono approfittarne e se non sono accecati dall’orgoglio. Voi sapete bene
che vi sono persone che hanno veduto e tuttavia non credono. Esse dicono che
è un’illusione. Non inquietatevi di simile gente, Dio si occuperà di loro”.
Osservazione. - Vi sarebbero altrettanti inconvenienti a vedersi
continuamente in presenza degli spiriti, quanto il vedere l’aria che ci
circonda,
o le miriadi d’animali microscopici che pullulano attorno e sopra di noi. Dal
che dobbiamo concludere che ciò che Dio ha fatto, è ben fatto, e che egli
conosce meglio di noi quello che ci conviene.
8) Se la vista degli spiriti ha degli inconvenienti, perché e permessa in certi
casi?
“E’ permessa per provare che non tutto muore con il corpo, e che l’anima
conserva la sua individualità dopo la morte. Questa vita passeggera basta per
dare tale prova ed attestare la presenza dei vostri amici presso di voi; ma essa
non ha gli inconvenienti della permanenza”.
Nei mondi più avanzati del nostro è più frequente la vista degli spiriti?
“Quanto più l’uomo si approssima alla natura spirituale, tanto più facilmente
entra in rapporto con gli spiriti; soltanto la grossolanità del vostro involucro
rende più difficile e più rara la vista degli esseri eterei”.
E’ ragionevole lo spaventarsi dell’apparizione d’uno spirito?
“Chi riflette deve capire che uno spirito, qualunque sia, è meno pericoloso
d’un vivente. Gli spiriti, d’altra parte, vanno dappertutto, e non si ha bisogno
di vederli per sapere che si può averne accanto a sé.
“Lo spirito che volesse nuocere, potrebbe, senza farsi vedere, recar danno più
sicuramente. Non è pericoloso per la sua qualità di spirito, ma per l’influenza
che può esercitare sul pensiero, stornando dal bene e spingendo al male”.
Osservazione. - Gli individui che hanno paura nella solitudine e
nell’oscurità, si rendono raramente conto della causa del loro spavento; essi
non saprebbero dire di che cosa hanno paura, ma certamente dovrebbero
temere più gli uomini che gli spiriti, poiché un malfattore è più pericoloso
vivente, che dopo la sua morte. Una signora di nostra conoscenza ebbe una
sera, nella sua camera, una apparizione così ben caratterizzata, che ella
credette alla presenza di qualcuno ed il suo primo movimento fu quello dello
spavento. Essendosi però assicurata che non vi era alcuno, ella si disse: “A
quanto pare, non si tratta che di uno spirito; allora posso dormire tranquilla”.
Potrebbe colui al quale appare uno spirito intavolare con esso una
conversazione?
“Perfettamente; anzi è appunto questo che si deve fare in simile caso,
domandando allo spirito chi egli sia, che cosa desidera, e ciò che si può fare
per essergli utile. Se lo spirito è infelice e sofferente, la commiserazione che
gli si dimostra, lo solleva; se poi è uno spirito benevolo, può essere venuto con
l’intenzione di dare dei buoni consigli”.
- In questo caso come può rispondere lo spirito?
“Lo fa qualche volta con dei suoni articolati, come farebbe una persona
vivente; il più delle volte vi è trasmissione di pensiero”.
 Gli spiriti che appaiono con le ali, le hanno realmente, oppure sono
soltanto una simbolica apparenza?
“Gli spiriti non hanno le ali: essi non ne hanno bisogno, perché, come spiriti,
possono trasportarsi dappertutto. Essi appaiono nella maniera in cui vogliono
colpire la persona alla quale si mostrano. Gli uni compariranno con il
vestimento comune, gli altri avvolti in panneggiamenti, e alcuni con le ali,
come attributi delle categorie di spiriti da essi rappresentate”.
 Le persone che si vedono in sogno, sono sempre quelle di cui hanno
l’aspetto?
“Sono quasi sempre le stesse persone, che il vostro spirito va a trovare o che
vengono a trovarvi”.
 Gli spiriti leggeri non potrebbero assumere l’apparenza delle persone
che ci sono care per indurci in errore?
“Essi assumono apparenze fantastiche soltanto per divertirsi a vostre spese,
ma vi sono cose di cui non è loro lecito prendersi giuoco”.
 Il pensiero essendo una sorta d’evocazione, si capisce che possa
provocare la presenza dello spirito; ma da che proviene che spesso le
persone alle quali si pensa di più, e che ardentemente si desidera di vedere,
non si presentano mai in sogno, mentre si vedono persone indifferenti a cui
non si pensa affatto?
“Gli spiriti non hanno sempre la possibilità di manifestarsi alla vista, anche in
sogno, e malgrado il desiderio che si ha di vederli; possono esserne impediti
da cause indipendenti dalla loro volontà. Molte volte, poi, è una prova, che si
deve subire malgrado il più ardente desiderio. Quanto alle persone
indifferenti, se non pensate a loro, è possibile che esse pensino a voi. D’altra
parte, non potete farvi un’idea delle relazioni del mondo degli spiriti. Voi vi
incontrereste in una folla di conoscenze intime, antiche o nuove, di cui non
avete alcuna idea allo stato di veglia”.
Osservazione. - Allorché non vi è alcun mezzo di controllare le visioni od
apparizioni, si possono considerare delle allucinazioni; ma allorché esse sono
confermate dagli avvenimenti, non si potrebbe attribuirle all’immaginazione;
tali sono, per esempio, le apparizioni al momento della morte, in sogno od
allo stato di veglia, delle persone alle quali non si pensa per nulla, e che, con
diversi segnali, vengono a rivelare le circostanze del tutto inattese del loro
decesso. Si videro spesso cavalli inalberarsi e rifiutare d’andare avanti per le
apparizioni che spaventavano pure quelli che li conducevano. Se
l’immaginazione può influenzare gli uomini, essa non c’entra sicuramente
quando si tratta di animali. D’altra parte, se le immagini che si vedono in
sogno fossero sempre un effetto delle preoccupazioni della veglia, niente
potrebbe dare la spiegazione del perché spesso avvenga che non si sognino
mai le cose alle quali si pensa di più.
 Perché certe visioni sono più frequenti nello stato di malattia?
“Esse hanno luogo egualmente nello stato di perfetta salute; ma nella malattia
i legami materiali essendo rallentati, la debolezza del corpo lascia maggior
libertà allo spirito, che entra più facilmente in comunicazione con gli altri
spiriti”.
17) Le apparizioni spontanee sembrano essere più frequenti in certe
contrade; certi popoli sono forse meglio dotati che non altri per avere
questa sorta di manifestazioni?
“Compilate voi dei processi verbali per ogni apparizione? Le apparizioni, i
rumori, tutte le manifestazioni infine, sono egualmente sparse su tutta la
terra, ma esse presentano dei caratteri distinti in relazione con i popoli presso
i quali si compiono. Per esempio, dove la scrittura è poco diffusa, non vi sono
i medium scriventi; invece abbondano altrove. In altri luoghi poi s’incontrano
più spesso i rumori ed i movimenti che non le comunicazioni intelligenti,
poiché queste vi sono meno stimate e ricercate”.
Perché le apparizioni hanno luogo di preferenza nella notte? Non
sarebbe questo un effetto del silenzio e dell’oscurità sull’immaginazione?
“Per la stessa ragione per la quale non vedete le stelle in pieno giorno. La
grande luce può cancellare un’apparizione leggera. Ma è un errore credere che
la notte vi entri in qualche modo. Interrogate tutti quelli che ebbero
apparizioni, e vedrete che quasi tutti le ebbero di giorno”.
Oervazione. - I fatti d’apparizione sono più generali e frequenti di quello
che si creda; ma molti non li confessano per la paura del ridicolo, altri li
attribuiscono ad illusione. Se presso certi popoli sembrano più complicati, ciò
dipende dal fatto che vi si osservano anche maggiormente le tradizioni, vere o
false, ma quasi sempre amplificate dal prestigio del meraviglioso, al quale si
presta più o meno l’aspetto delle località. La credulità fa allora vedere effetti
soprannaturali nei fenomeni più comuni; il silenzio della solitudine, i dirupi
scoscesi, lo stormir della foresta, il soffio impetuoso dell’uragano, l’eco delle
montagne, la forma fantastica delle nubi, le ombre, i miraggi, tutto infine si
presta all’illusione, per le immaginazioni semplici ed ingenue, che raccontano
in buona fede ciò che esse hanno visto oppure credettero di vedere. Ma vicino
alla finzione sta la realtà; e lo studio serio dello spiritismo aiuta per l’appunto
a scioglierla da tutti i ridicoli accessori della superstizione.
La vista degli spiriti si produce nello stato normale, o solamente nello
stato estatico?
“Essa può aver luogo in condizioni perfettamente normali; tuttavia, coloro
che li vedono sono molte volte in uno stato che si avvicina all’estasi, e che
permette loro una doppia vista”. (Vedi Il Libro degli Spiriti, n. 447).
 Coloro che vedono gli spiriti, li vedono per mezzo degli occhi?
“Essi lo credono, ma in realtà è l’anima che vede, e ciò viene provato dal fatto
che si può vederli con gli occhi chiusi”.
Come può lo spirito rendersi visibile?
“Il principio è lo stesso di tutte le manifestazioni; esso dipende dalle proprietà
del perispirito, che può subire diverse modificazioni, a piacimento dello
spirito”.
Può lo spirito propriamente detto rendersi visibile, oppure lo può solo
con l’aiuto del perispirito?
“Nel vostro stato materiale, gli spiriti non possono manifestarsi a voi, se non
con l’aiuto del loro involucro semi materiale, perché questo è l’intermediario
col quale agiscono sui vostri sensi. Sotto quest’involucro essi appaiono
talvolta sotto l’una o l’altra forma umana, sia nei sogni, sia allo stato di veglia:
tanto nella luce che nell’oscurità”.
 Si potrebbe dire che lo spirito si rende visibile per la condensazione del
fluido del perispirito?
“Condensazione non è la vera espressione. E’ piuttosto un paragone, che può
aiutarvi a farvi capire i fenomeni, poiché in realtà non vi è condensazione. Per
mezzo della combinazione dei fluidi, si produce nel perispirito un particolare
fenomeno, che non ha simili presso di voi e che lo rende percettibile”.
 Gli spiriti che appaiono non si possono mai afferrare, né toccare?
“Non si possono afferrare, come succede in sogno, nel loro stato normale;
tuttavia, possono fare impressione sul tatto e lasciare tracce della loro
presenza, ed anche, in certi casi, diventare momentaneamente tangibili, il che
prova che tra loro e voi vi è una materia”.
 E’ possibile a tutti vedere gli spiriti?
“Nel sonno sì, ma non allo stato di veglia. Nel sonno l’anima vede senza
intermediario; nella veglia essa è più o meno influenzata dall’organismo, e
perciò le condizioni non sono identiche”.
 Da che cosa dipende la facoltà di vedere gli spiriti durante la veglia?
“Questa facoltà dipende dall’organismo e dalla facilità, più o meno grande,
che ha il fluido del veggente di combinarsi con quello dello spirito. Così, non
basta allo spirito voler mostrarsi; occorre che egli trovi nella persona alla
quale vuol farsi vedere l’attitudine necessaria”.
- Può questa facoltà svilupparsi con l’esercizio?
“Essa lo può come tutte le altre facoltà; ma è una di quelle per le quali vale
meglio aspettare lo sviluppo naturale che non provocarlo, nel timore di
eccitare troppo l’immaginazione. La vista generale e permanente degli spiriti
è eccezionale, e non si trova nelle condizioni normali dell’uomo”.
E’ possibile provocare l’apparizione degli spiriti?
“Qualche volta si può, ma molto raramente. Essa è quasi sempre spontanea.
Per poterlo fare, occorre essere dotati d’una facoltà speciale”.
 Possono gli spiriti rendersi visibili sotto un’altra apparenza che non sia
la forma umana?
“La forma umana è la forma normale. Lo spirito può variarne l’apparenza, ma
il tipo è sempre l’umano”.
- Non possono essi manifestarsi sotto forma di fiamma?
“Essi possono produrre fiamme e luci, come qualsiasi altro effetto, per
attestare la loro presenza; ma le suddette luci non sono gli spiriti. La fiamma
non è, spesso, che un miraggio od un’emanazione del perispirito; non ne
sarebbe in tutti i casi che una parte; il perispirito non appare intero se non
nelle visioni”.
 Che cosa dobbiamo pensare della credenza che attribuisce i fuochi fatti
alla presenza di anime o spiriti?
“Superstizione prodotta dall’ignoranza. La causa fisica dei fuochi fatui è
abbastanza nota”.
- La fiamma cerulea che apparve, a quanto si dice, sulla testa di Servio
Tullio fanciullo, è una leggenda od una realtà?
“Una realtà, essa era prodotta dallo spirito familiare, che voleva avvertire la
madre. Questa madre, medium veggente, aveva visto un raggio dello spirito
protettore di suo figlio. Non tutti i medium veggenti vedono con la stessa
intensità, allo stesso modo che i vostri medium scriventi non scrivono tutti la
stessa cosa. Mentre questa madre vedeva una fiamma soltanto, un altro
medium avrebbe potuto vedere il corpo stesso dello spirito”.
 Potrebbero gli spiriti presentarsi sotto forma di animali?
“Ciò può accadere; ma sono sempre spiriti bassissimi quelli che assumono
queste apparenze. In tutti i casi, questa non potrebbe essere che una
apparenza momentanea; giacché sarebbe assurdo il credere che un vero
animale potesse essere l’incarnazione d’uno spirito umano qualunque. Gli
animali sono sempre animali, e niente altro”.
Osservazione. - La sola superstizione può far credere che certi animali
siano animati dagli spiriti; e occorrerebbe un’immaginazione ben
compiacente e ben fervida, per vedere qualche cosa di soprannaturale nelle
circostanze, un poco bizzarre, nelle quali essi qualche volta si presentano; ma
la paura fa sovente vedere ciò che non esiste. La paura non è però sempre
sorgente di questa idea. Abbiamo conosciuto una signora, intelligentissima
del resto, che era oltre misura affezionata ad un grosso gatto nero, perché lo
credeva d’una natura al disopra dell’animale. Essa non aveva mai inteso
parlare di spiritismo, altrimenti avrebbe capito il ridicolo della causa di sua
predilezione, conoscendo per prova l’impossibilità d’una simile metamorfosi.

Tratto dal libro dei Medium di Allan kardec

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