CONTATORE VISITE

♥-BENVENUTI IN CHAT-- CLICCATE SUL NIK CHE VI DA LA CHAT E INSERITE IL VOSTRO NOME , GRAZIE ♥

domenica 13 febbraio 2011

Missione dell’uomo intelligente sulla terra


Non siate superbi di ciò che sapete, perché il sapere ha confini ben limitati
nel mondo che abitate. Ma anche supponendo che voi siate una delle sommità
dell’intelligenza del globo, non avete nessun diritto di esserne alteri. Se Dio, nei suoi
disegni, vi ha fatto nascere in un ambiente in cui avete potuto svilupare la vostra
intelligenza, è stato perché ne facciate buon uso per il bene di tutti; perché, mettendo
nelle vostre mani l’istrumento grazie al quale potrete a vostra volta sviluppare le
intelligenze imperfette e condurle a Dio, egli vi ha dato una missione. La natura
dell’istrumento non indica forse l’uso che se ne deve fare? La vanga che il giardiniere
pone in mano al suo operaio, non gli dimostra che deve vangare? E che direste voi se
l’operaio, invece di lavorare, alzasse la vanga per colpire il suo padrone? Direste che è
orribile, e che merita di essere cacciato via. Ebbene, non accade forse la stessa cosa,
quando un uomo si serve della sua intelligenza per distruggere l’idea di Dio e della
Provvidenza tra i suoi fratelli? Non sta alzando contro il suo padrone, la vanga che gli è
stata data por dissodare il terreno? Ha diritto al compenso promesso o, al contrario, non
merita di essere cacciato dal giardino? Lo sarà certamente, non ne dubitate, e trascinerà
esistenze miserabili e piene di umiliazioni fino a che non si sia chinato di fronte a Colui
cui deve tutto.
L’intelligenza è ricca di meriti por l’avvenire, ma a condizione di farne un buon
impiego. Se tutti gli uomini che ne sono dotati se ne servissero secondo i fini di Dio, il
compito degli Spiriti per far progredire l’umanità sarebbe facile; disgraziatamente molti
se ne valgono come d’uno strumento d’orgoglio e di perdizione per loro stessi. L’uomo
abusa della sua intelligenza come di tutte le altre sue facoltà, quantunque non gli
manchino le lezioni per avvertirlo che una mano possente può ritirargli ciò che gli è
stato dato. (FERDINANDO, Spirito protettore, Bordeaux, 1862).

Fonte : Il Vangello secondo gli Spiriti ( Allan Kardec )

Nessun commento:

Posta un commento