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giovedì 31 marzo 2011

♥ L'AMORE ♥


L’amore è la celeste attrazione delle anime, la potenza divina che unisce i mondi,
li governa e li feconda;l’amore è lo sguardo di Dio!
Non chiamate con questo nome l’ardente passione che suscita i carnali appetiti,
essa non è che un’ombra, una deturpazione dell’amore.
No! L’amore è il sentimento superiore in cui si fondono e armonizzano tutte le doti del cuore, è il coronamento delle umane virtù, della dolcezza, della carità, della bontà, è il nascere nell’anima di una forza che ci eleva al disopra della materia, alle altezze divine, e che, unendoci a tutti gli esseri, sveglia in noi tale intima felicità che supera infinitamente tutte le voluttà materiali.
Amare è sentirsi vivere in tutti e per tutti, è consacrarsi ad una causa o ad una persona fino al sacrificio e alla morte. Se volete sapere che cosa sia l’amore, guardate le grandi figure dell’umanità e sopra tutte il Cristo, per cui l’amore fu tutta la morale e tutta la religione, il Cristo che disse:
«Amate i vostri nemici e fate del bene a coloro che vi perseguitano». Così, dicendo, egli non esige da noi un affetto, che non può essere nel nostro cuore, ma ci richiede la soppressione di ogni odio, di ogni spirito di vendetta, una disposizione sincera ad aiutare, all’occorrenza, coloro che ci affliggono tendendo loro, soccorritrice, la mano.
Una specie di misantropia, di stanchezza morale, allontana talvolta le anime buone dal resto della umanità. Bisogna reagire contro questa tendenza all’isolamento, ricordare tutto ciò che di grande e di buono ha in sé l’essere umano, rammentare tutte le dimostrazioni d’affetto, tutte le benevolenze ricevute. Che è mai l’uomo diviso dai suoi simili, senza famiglia e senza patria? Un essere inutile ed infelice le cui facoltà avvizziscono, le cui forze scemano, su cui la tristezza incombe. Soli non si avanza, perciò bisogna vivere cogli uomini come con necessari compagni; il buon umore è la salute dell’anima, apriamo dunque il nostro cuore ad ogni sano e forte sentimento, amiamo per essere amati!
Se la nostra simpatia deve estendersi a tutti gli esseri e a tutte le cose che ne circondano, a tutto ciò che concorre alla nostra vita ed anche ai membri sconosciuti della grande famiglia umana, qual amore profondo, inalterabile, dobbiamo nutrire per i genitori, per il padre che sostenne con tanta sollecitudine la nostra infanzia, che sudò lungamente per appianarci il sentiero della vita, per la madre che ci portò e riscaldò sul suo seno, che vegliò angosciosamente i nostri primi passi e i nostri primi dolori! Di quanta tenerezza dobbiamo circondare la loro vecchiaia, in qual modo compensare il loro affetto e le loro assidue cure!
Anche alla patria noi dobbiamo il nostro cuore e il nostro sangue: essa che raccolse e ci trasmise l’eredità di molte generazioni, che lavorarono e soffersero per darci quella civiltà di cui godiamo, essa che custodisce i tesori intellettuali accumulati per secoli, che veglia alla loro conservazione ed al loro sviluppo, effondendoli su tutti i suoi figli, qual madre generosa. Il patrimonio sacro delle scienze,delle arti, delle leggi, delle istituzioni di ordine e di libertà, tutta l’opera immensa uscita dal pensiero e dal braccio dell’uomo, tutto ciò che costituisce la ricchezza, la grandezza, il genio di una nazione, noi pure lo ereditammo. Sia nostra cura dunque di rendere alla patria quanto ci dona,senza questa civiltà a cui essa ci crebbe, noi non saremmo che dei selvaggi.
Veneriamo la memoria di coloro che contribuirono col loro lavoro a formare e ad accrescere questa eredità, gli eroi che difesero la patria nelle ore terribili, tutti coloro che proclamarono, fin sulla soglia della morte, la verità, che servirono la giustizia e ci trasmisero, rosse del loro sangue, la libertà e il progresso di cui godiamo.
L’amore, profondo come il mare, infinito come il cielo, abbraccia tutti gli esseri: Dio ne è il focolare. Come il sole si leva indifferente su tutte le cose e riscalda tutta la natura, così l’amore divino vivifica tutte le anime, e i suoi raggi, penetrando oltre le tenebre del nostro egoismo scendono a suscitare la vacillante fiammella in fondo ad ogni cuore umano. Tutti gli esseri sono fatti per amare: i germi della vita morale e del bene che essi racchiudono, fioriranno un giorno fecondati dal focolare supremo, e si espanderanno fino a confondersi in una medesima comunione di amore, in una fratellanza universale.
Voi tutti che leggete queste pagine, chiunque siate, sappiate che noi ci ritroveremo un giorno, sia quaggiù in ulteriori esistenze, sia in un mondo più elevato, sia nell’immensità dello spazio; sappiate che il nostro destino è quello di influenzarci in bene ed aiutarci reciprocamente nella nostra ascensione. Figli di Dio,membri della grande famiglia degli spiriti, segnati in fronte con il marchio dell’immortalità, noi siamo destinati a conoscerci e a unirci nella santa armonia delle leggi e delle cose, lungi dalle passioni e dalle grandezze bugiarde della terra.
In attesa di questo giorno venga a te il mio pensiero, o mio fratello, o mia sorella, segno di dolce simpatia,e ti sostenga nel dubbio, ti consoli nel dolore, ti rialzi nella caduta, si unisca al tuo pensiero per chiedere al nostro comun Padre di aiutarci a conquistare un avvenire migliore.

DOPO LA MORTE di Léon Denis

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