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mercoledì 9 marzo 2011

- LEGGE DI RIPRODUZIONE - Popolazione del Globo - Successione e Perfezionamento delle Razze - Ostacoli alla Riproduzione - Matrimonio e Celibato - Poligamia

(domande e risposte )

Popolazione del Globo :

686 - La riproduzione degli esseri viventi è legge di natura?
Risposta: «Non occorre domandarlo, perché senza la riproduzione il mondo perirebbe».
687 - Se la popolazione continua sempre a crescere come è accaduto fino ad oggi, arriverà il giorno in cui sarà esuberante sulla terra?
Risposta: «No: Dio provvede a questo, e mantiene sempre l’equilibrio. L’uomo, che scorge solo una piccola parte del quadro della natura, non può giudicare dell’armonia dell’insieme».

Successione e Perfezionamento delle Razze :

688 - Ci sono razze umane che diminuiscono a vista d’occhio; verrà il momento, in cui saranno scomparse dalla terra?
Risposta: «Sì, ma altre già ne prendono il posto, come altre ancora prenderanno il vostro un giorno».
689 - Gli uomini del nostro tempo sono una creazione nuova, o i perfezionati discendenti degli esseri primitivi?
Risposta: «Sono i medesimi Spiriti tornati a perfezionarsi in nuovi corpi, ma ancora lontani dalla perfezione. Così la razza umana presente, che col suo moltiplicarsi invade tutta la terra, e sostituisce le razze che si estinguono, avrà a sua volta il periodo di diminuzione, e sparirà, e allora la surrogheranno altre razze ancora più perfezionate, che discenderanno dalla presente, come gli uomini inciviliti odierni discendono dagli esseri bruti e selvaggi dei tempi primitivi».
690 - Dal lato puramente fisico i corpi della razza odierna sono una creazione speciale, o procedono dai corpi
primitivi per via di riproduzione?
Risposta: «L’origine delle razze si perde nella notte dei tempi; ma siccome esse appartengono tutte alla grande
famiglia umana, qualunque sia il ceppo primitivo di ciascuna, hanno potuto mescolarsi e produrre nuovi tipi».
691 - Qual è, dal lato fisico, il carattere distintivo e dominante delle razze primitive?
Risposta: «Sviluppo della forza brutale a spese della intellettiva. Ora è l’opposto; l’uomo usa meglio l’intelligenza che l’energia del corpo, e tuttavia produce cento volte di più, perché ha saputo mettere a profitto le forze della natura».
692 - Il perfezionamento delle razze animali e vegetali per mezzo della scienza è contrario alla legge di natura?
Sarebbe forse più conforme a questa legge lasciare che le cose seguano il loro corso ordinario?
Risposta: «Tutto deve farsi per giungere alla perfezione, e l’uomo è uno strumento, del quale Iddio si serve per conseguire i suoi fini. Ora, poiché la perfezione è la mèta a cui tende la natura, favorirla è rispondere ai suoi fini».
Domanda: - Ma l’uomo, in genere, nei suoi sforzi per il miglioramento delle razze, è mosso da un sentimento
personale, e non mira ad altro che ad accrescere i suoi piaceri: questo non ne diminuisce il merito?
Risposta: «E che importa, purché il progresso si faccia? A lui la cura di rendere meritoria la sua opera con l’intenzione. D’altra parte, con questo lavoro egli esercita e svolge la sua intelligenza, ed è da questo lato che ne approfitta di più».

Ostacoli alla Riproduzione :

693 - Le leggi e costumanze umane, che hanno per mira o per effetto di frapporre ostacoli alla riproduzione,
sono contrarie alle leggi di natura?
Risposta: «Tutto ciò che attraversa il cammino alla natura, è contrario alla legge generale».
Domanda: - Però ci sono specie di esseri viventi, animali e vegetali, la cui riproduzione indefinita sarebbe nociva ad altre specie, e di cui ben presto rimarrebbe vittima l’uomo stesso; fa egli atto riprovevole col cercare di impedirne la riproduzione?
Risposta: «Iddio ha dato all’uomo il potere su tutti gli esseri viventi affinché se ne valga per il bene, ma non ne abusi. Egli può regolare la riproduzione secondo i bisogni, ma non le deve porre ostacolo senza necessità. L’azione intelligente dell’uomo è un contrappeso stabilito da Dio per bilanciare le forze della natura, e questo fa egli, a differenza dei bruti, con cognizione di causa; ma anche gli animali cooperano a questo equilibrio, poiché col loro istinto di distruzione, mentre provvedono al proprio sostentamento, arrestano la moltiplicazione eccessiva, od anche pericolosa, delle specie animali e vegetali, di cui si nutriscono».
694 - Come giudicare le pratiche che impediscono la riproduzione per soddisfare la sensualità?
Risposta: «Provano il predominio del corpo sull’anima, e quanto l’uomo sia schiavo della materia».

Matrimonio e Celibato :

695 - Il matrimonio, cioè l’unione permanente di due esseri, è contrario alla legge di natura?
Risposta: «E’ un progresso nel cammino dell’umanità».
696 - Che effetto avrebbe sull’umana società l’abolizione del matrimonio?
Risposta: «Il ritorno alla vita bestiale».

Kardec: L’unione libera e fortuita dei sessi è lo stato di natura. Il matrimonio è uno dei primi atti di progresso nelle società umane, perché stabilisce i vincoli di famiglia, e si ritrova presso tutti i popoli, benché in diverse condizioni. L’abolizione del matrimonio sarebbe quindi il ritorno all’infanzia dell’umanità, e porrebbe l’uomo al di sotto di certi animali, che gli danno l’esempio di costanti unioni.
697 - L’indissolubilità assoluta del matrimonio è nella legge di natura, o solamente nella legge umana?
Risposta: «E’ legge umana assai contraria a quella di natura; ma gli uomini possono cambiare le proprie leggi: soltanto quelle della natura sono immutabili».
698 - Il celibato volontario è uno stato di perfezione, che ha merito innanzi a Dio?
Risposta: «No; e coloro che scelgono questo stato per egoismo dispiacciono a Dio, e ingannano gli uomini».
699 - Ma non può il celibato essere in alcuni un sacrificio, allo scopo di dedicarsi interamente al servizio   dell’umanità?
Risposta: «La cosa è ben diversa; ho detto: per egoismo. Ogni sacrificio personale è meritorio, quando ha uno scopo di bene e quanto è più grave il sacrificio, tanto è maggiore il merito».

Kardec: Iddio non si può contraddire, né può condannare ciò che ha fatto; dunque non può vedere un merito nella violazione della sua legge. Ma, se il celibato per se stesso non è meritorio, diventa tale quando, per la rinunzia alle gioie della famiglia, è un sacrificio fatto a vantaggio dell’umanità. Ogni sacrificio fatto a scopo di bene e senza secondi fini di egoismo, eleva l’uomo al di sopra della sua condizione materiale.

Poligamia :

700 - L’uguaglianza numerica, che esiste press’a poco fra i sessi, è un segno della proporzione secondo cui devono essere uniti?
«Sì, perché nella natura tutto ha il suo fine».
701 - Quale delle due, la poligamia o la monogamia, è più conforme alla legge di natura?
«La poligamia è una legge umana, la cui abolizione segna un progresso sociale. Il matrimonio, secondo la volontà di Dio, deve essere fondato sull’affezione degli esseri che si uniscono: ora nella poligamia non c’è che sensualità».

Kardec: Se la poligamia fosse legge di natura, dovrebbe essere universale; il che sarebbe materialmente impossibile, per l’eguaglianza numerica dei sessi. Va considerata invece come un’usanza, od una legislazione particolare appropriata a certi costumi, che il perfezionamento sociale fa scomparire a poco a poco.



IL LIBRO DEGLI SPIRITI di Allan Kardec

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