L'ereditarietà è una legge naturale secondo il quale le
caratteristi-che fisiche di una popolazione sono tras-messe ai suoi discen-denti
attraverso la riproduzione (MENDEL, 1865). Con l'avvento della codificazione
del genoma umano, "l'eredità genetica" è diventata definitiva-mente
la responsabile dell'origine delle diver-se malattie e sindromi. Intanto, in
rapporto alle caratteristiche comportamentali, non esistono evidenze che il
determinismo genetico possa avere la stessa espressione. Lo Spiritismo
riconosce, nella genesi di molte patologie fisiche e mentali, “l'ereditarietà
spirituale” dell'essere immortale sottomesso alla Legge di causa ed effetto,
che forma il suo corpo fisico e men-tale, cercando il perfe-zionamento
attraverso la reincarnazione.
Secondo André Luiz, in Evoluzione nei Due Mondi, “il corpo
eredita naturalmente dal corpo, in base alle disposizioni della mente che si accorda
con altre menti, nei circuiti dell'affinità, toccando, poi, all'uomo
responsabile riconoscere che l'ereditarietà relativa ma compulsoria gli
disporrà il cor-po fisico di cui necessita in una determinata incarnazione, non
essendogli possibile alterare il piano di servizio che si è meritato o che gli
è stato affidato, secondo le sue acquisizioni e necessità”. In questo modo, le
infermità di culla che, tante volte sembrano come un triste fardello per
genitori amorosi e figli innocenti sono, in verità, mezzi per ristabilire il
legame che esiste tra le diverse esis-tenze spirituali, tessendo la divina
coltre della giustizia, bontà e riparazione, che crea oportunità di sviluppo,
al massimo, delle nostre potenzialità e stringe, così, i lacci spirituali dell'amore.
L'essere immortale è capace di assumere la forma fisica
appropriata per una nuova incarnazio-ne, con l'obiettivo di innalzare il suo
livello morale o di rifare compiti che, nelle retrovie, sono ri-masti viziati o
dimenticati. La responsabilità e il pentimento sono condizioni motivanti
essenziali per le scelte che saranno fatte, e gli farà rilasciare una larga
somma di sforzi con il fine di risollevarsi per il bene. André Luiz, nell'opera
sopra citata, afferma che lo Spirito “può, dalla sua condotta feli-ce o
infelice, accentuare o attenuare la colorazione dei programmi che gli indicano
la rotta, (...) , che starà nobilitando o aggravando la propria situazione, in
base alla sua scelta del bene o del ma-le”.
Ana Cecília Rosa
Giornale di Studi Psicologici - Anno III l N° 13 l Novembre e Dicembre
2010
Ana Cecília Rosa è
Medico Pediatra, membro del Centro Spiritico Allan Kardec, Campinas, San Paolo,
risiede in Brasile.
Nessun commento:
Posta un commento