CONTATORE VISITE

♥-BENVENUTI IN CHAT-- CLICCATE SUL NIK CHE VI DA LA CHAT E INSERITE IL VOSTRO NOME , GRAZIE ♥

lunedì 31 gennaio 2011

PERDITA DI PERSONE CARE


La perdita dei nostri cari non deve cagionarci un dolore veramente più legittimo in quanto è irreparabile e indipendente da noi?
«Quella causa di dolore colpisce il ricco come il povero; prova od espiazione, è la legge comune. Vi sia di conforto il potere comunicare coi vostri amici, come fate ora, aspettando di averne altri mezzi più diretti e più accessibiliai vostri sensi».
935 - Molti, però, considerano il chiedere le comunicazioni d’oltretomba come una profanazione. Che pensate di costoro?
«Non può esserci profanazione dove c’è raccoglimento, rispetto, opportunità: infatti, gli Spiriti che vi amano, rispondono di buon grado alla vostra chiamata, e, paghi della vostra memoria, godono di intrattenersi con voi.
Profanazione commetterebbe chi evocasse con leggerezza e per scopi meno che seri».
La possibilità di entrare in comunicazione con gli Spiriti è un dolce conforto, poiché ci procura il mezzo d’intrattenerci coi nostri parenti ed amici che lasciano la terra prima di
noi. Per mezzo della evocazione, essi ci vengono vicino, ci stanno dappresso, ci intendono, e ci rispondono: cessa, per così dire, la separazione.
Ci soccorrono coi loro consigli, ci attestano il loro affetto e la contentezza di essere ricordati. E noi restiamo consolati di saperli felici, di sentire DA LORO STESSI quali sono le condizioni della loro nuova esistenza, e di acquistare la certezza che un giorno li
raggiungeremo.
936 - Che impressione fanno i dolori inconsolabili dei superstiti sugli Spiriti, che ne sono l’oggetto?
«Lo Spirito è grato della buona memoria e del rimpianto dei suoi cari; ma un dolore senza conforto, irragionevole ed eccessivo, lo rattrista,perché ci vede una mancanza di fede nell’avvenire e in Dio; quindi un ostacolo al nostro progresso morale, ostacolo che potrà rendere assai più lungo il periodo della separazione».
Perché lo Spirito libero è più felice che sulla terra,dolersi della sua morte è dolersi della sua felicità.

Due amici sono prigionieri e rinchiusi nello stesso carcere: tutti e due devono riacquistare un giorno la propria libertà; ma l’uno di essi la ottiene prima dell’altro. Potrebbe ragionevolmente colui che rimane rammaricarsi della libertà che l’amico ha
acquistato prima di lui? Non dimostrerebbe più egoismo che affezione desiderando che la
prigionia di lui continuasse ancora, e che le sue sofferenze durassero quanto le proprie? Così è di due esseri che si amano in terra: chi parte prima, è liberato per il primo, e noi ce ne dobbiamo rallegrare, aspettando con pazienza il momento in cui saremo liberati anche noi.

Un altro esempio. Avete un amico, che, a voi vicino, è in uno stato penosissimo; e la sua salute o il suo interesse esige, che egli vada in altro paese, dove starà meglio per ogni rispetto.Egli momentaneamente non vi sarà più vicino; ma resterete sempre in
corrispondenza con lui, e la separazione non sarà che materiale.Vorreste disperarvi del suo allontanamento, quando è per il suo bene?
La dottrina spiritica, col provarci evidentemente la vita futura, la presenza intorno a noi dei nostri cari, la continuità del loro affetto e della loro sollecitudine, e col fornirci i mezzi
di corrispondere con essi ci offre una suprema consolazione nella causa più legittima di dolore. Con lo Spiritismo, non più solitudine, non più abbandono e l’uomo anche più
isolato ha sempre presso di sé veri amici, coi quali può intrattenersi.Noi sopportiamo con impazienza le tribolazioni della vita, che ci sembrano così intollerabili da non comprendere come possiamo sopportarle: tuttavia, se le avremo sopportate con
coraggio, se avremo saputo rassegnarci alla volontà di Dio, ce ne rallegreremo, una volta usciti da questo terreno carcere, come il paziente, dopo guarito, si rallegra di essersi rassegnato a una cura che gli è riuscita assai dolorosa.

Fonte il Libro degli Spiriti (Allan Kardec )

venerdì 28 gennaio 2011

ELEMENTI GENERALI DELL’UNIVERSO Conoscenza del Principio delle Cose - Spirito e Materia Proprietà della Materia - Spazio universale.


ELEMENTI GENERALI DELL’UNIVERSO

Conoscenza del Principio delle Cose - Spirito e Materia
Proprietà della Materia - Spazio universale.

Conoscenza del Principio delle Cose :

17 - Può l’uomo conoscere il principio delle cose?
«No Dio non permette che gli si sveli tutto quaggiù».
18 - Penetrerà l’uomo un giorno il mistero delle cose, che ora gli sono celate?
«Gli occhi gli si aprono a mano a mano che egli si purifica; ma, per comprendere certe cose, gli occorrono facoltà, che ancora non possiede».
19 - Può l’uomo penetrare qualche segreto della natura per le investigazioni della scienza?
«La scienza gli fu data affinché progredisse in tutte le cose ma egli non può oltrepassare i limiti stabiliti da Dio».
Quanto più l’uomo riesce a penetrare addentro in questi misteri, tanto più dev’essere grande la sua ammirazione per la potenza e la saggezza del Creatore. Disgraziatamente, sia per orgoglio, sia per debolezza, la sua stessa intelligenza lo rende molte volte zimbello dell’illusione: egli accumula sistemi, e ciascun giorno gli mostra quanti errori egli abbia scambiati per verità, e quante verità abbia ripudiate come errori.
Sono altrettante disillusioni per il suo orgoglio.

20 - Fuori delle investigazioni della scienza è concesso all’uomo di ricevere comunicazioni di ordine più elevato intorno a quello che sfugge all’esame dei suoi sensi?
«Sì. Dio quando lo stima utile, rivela all’uomo ciò che la scienza non può insegnare».
Appunto da queste comunicazioni l’uomo attinge, entro dati limiti, la conoscenza del suo passato e dei suoi futuri destini.

Spirito e Materia :

21 - La materia è esistita ab a eterno come Dio, oppure è stata creata un tempo da lui?
«Questo lo sa Dio solo. Nondimeno la vostra ragione non vi può non dimostrare come
Dio, amore e carità per essenza, non sia mai stato inoperoso.Per quanto lontano v’immaginiate il principio della sua azione, potreste figurarvelo inerte un momento solo?».
22 - La materia si definisce in generale ciò che ha estensione; ciò che può far impressione sui nostri sensi; ciò che è impenetrabile. Sono esatte queste definizioni?
«Secondo il vostro modo di vedere, sì, perché voi parlate alla stregua di quel che conoscete; ma la materia esiste anche in altri stati, che voi non conoscete ancora.
Essa può essere, a modo di esempio, cosi eterea e sottile da non fare la minima impressione sui vostri sensi; nondimeno, essa è pur sempre materia, mentre per voi non sarebbe tale».
- Quale definizione ci dareste voi della materia?
«La materia è il legame, che avvince lo Spirito, e nello stesso tempo lo strumento, che lo serve, e su cui quello esercita la sua azione».
Ciò ammesso, può dirsi che la materia è l’agente, o l’intermedio, con l’aiuto del quale e sul quale opera lo Spirito.
23 - Che cosa è lo spirito?
- Qui per spirito intendiamo il principio dell’intelligenza, e non uno degli esseri individui extra terreni designati con questo nome. «Il principio intelligente dell’universo».
- Qual è la natura intima dello spirito?
«Lo spirito non si può facilmente analizzare, nel vostro linguaggio. Esso per voi non è niente, perché non è cosa palpabile; ma per noi è qualche cosa. Ricordatevi, che niente è il nulla, e il nulla non esiste».
24 - Spirito è egli sinonimo d’intelligenza?
«L’intelligenza è un attributo essenziale dello spirito; ma l’uno e l’altra si confondono in un principio comune, di modo che per voi sono una stessa cosa».
25 - Lo spirito è indipendente dalla materia, o è invece una proprietà di essa, come i colori sono una proprietà della luce, e il suono una proprietà dell’aria?
«L’uno è distinto dall’altra; ma è necessaria l’unione di entrambi per dare un’intelligenza alla materia».
- E’ forse del pari necessaria questa unione anche per la manifestazione dello spirito?
«E’ necessaria per voi, giacché non siete organizzati così da percepire lo spirito scevro dalla materia: la limitazione dei vostri sensi non lo permette».
26 - Si può concepire lo spirito senza la materia, e la materia senza lo spirito?
«Sì, certamente, col pensiero».
27 - In tal modo, vi sarebbero due elementi generali nell’universo: la materia e lo spirito?
«Sì, e al di sopra di essi Dio, creatore di ogni cosa. Ecco il principio di tutto quanto esiste, la triade dell’universo. Ma all’elemento materia conviene aggiungere il fluido
universale, che fa parte intermedia fra lo spirito e la materia propriamente detta, troppo grossolana, perché lo spirito possa agire su di lei.
Questo fluido, benché in certo modo sia da considerarsi come parte dell’elemento materiale, pure se ne distingue per alcune speciali proprietà. Se questo fluido fosse materia, non vi sarebbe ragione, per non supporre tale anche lo spirito. Sta fra lo spirito e la materia; è fluido, come la materia è materia, e, per le innumerevoli sue combinazioni con questa, sotto l’azione dello spirito può produrre un’infinita varietà di
cose, di cui voi non conoscete che una piccolissima parte.
Questo fluido universale, o cosmico, o primitivo, o elementare, come l’agente, di cui si serve lo spirito, è il principio, senza di cui la materia rimarrebbe in uno stato di
perpetua dissoluzione, e non acquisterebbe mai i caratteri, che le danno la gravità».

- Questo fluido sarebbe forse quello, che noi definiamo col nome di elettricità?
«Abbiamo già detto che può produrre innumerevoli combinazioni. Gli agenti fisici che voi chiamate fluido elettrico e fluido magnetico, sono semplici modificazioni del fluido cosmico, il quale, propriamente parlando, non è che materia più nobile, più sottile di quella solitamente chiamata così».
28 - Poiché lo spirito è anch’esso qualche cosa, non sarebbe più esatto e meno vago chiamare questi due elementi generali materia inerte e materia intelligente?
«Le parole importano poco a noi: vedete voi di precisare il vostro linguaggio in modo da
intendervi.
Le vostre dispute provengono quasi sempre dal non essere
d’accordo sul valore dei vocaboli, perché la vostra favella è
inetta ad esprimere le cose che non vi cadono sotto i sensi».
Un fatto evidente domina tutte le ipotesi, ed è che vediamo da una parte la materia non intelligente, dall’altra un principio intelligente, che non dipende dalla materia.
Ma quali siano l’origine e la connessione di queste due cose, lo ignoriamo.
Se abbiano o non abbiano origine comune, o punti di contatto necessari; se l’intelligenza esista di per sé, o sia soltanto una proprietà, un effetto; se essa,
secondo l’opinione di alcuni, sia una emanazione della Divinità; non sappiamo.
Materia e intelligenza ci appaiono distinte, e perciò le riguardiamo come due principi, che costituiscono l’universo.
Al di sopra, poi, di ogni cosa vediamo una intelligenza,
che domina tutte le altre, le governa, e se ne distingue per attributi essenziali, e questa intelligenza suprema chiamiamo Dio.

Proprietà della Materia :

29 - La ponderabilità è attributo essenziale della materia?
«Della materia quale voi la intendete, sì; ma non della materia considerata come fluido universale. La materia eterea e sottile, che forma questo fluido, quantunque sia il principio della vostra materia pesante, è per voi imponderabile».
La gravità è una proprietà relativa: se non ci fosse l’attrazione dei mondi non ci sarebbe peso, come non ci sarebbe né alto né basso.
30 - La materia consta di un solo, o di più elementi?
«L’elemento primitivo è uno solo. I corpi, che voi considerate come semplici non sono veri elementi, ma modificazioni e trasformazioni della materia primitiva».
31 - Donde provengono le diverse proprietà della materia?
«Dalle modificazioni, a cui le molecole elementari soggiacciono per la loro unione e in certe date circostanze».
32 - Dunque i sapori, gli odori, i colori, il suono, le qualità venefiche o salutari dei corpi, non sarebbero che modificazioni di una sola e medesima sostanza primitiva?
«Sì, certamente, e non esistono che per la disposizione degli organi destinati a percepirle».
Questo principio è dimostrato dal fatto, che non tutti percepiscono nello stesso modo le qualità dei corpi: uno trova una data cosa gradevole al suo gusto, un altro la trova sgradevole; alcuni vedono azzurro ciò che altri vedono rosso; ciò che è veleno per gli uni
riesce innocuo, od anche salutare, per altri.
33 - La stessa ed unica materia elementare è nella condizione di ricevere tutte le modificazioni, e di acquistare tutte le proprietà?
«Sì, ed è in questo senso che dovete intenderci, quando diciamo che il tutto è nel tutto»
(*) Questo Principio spiega il fenomeno, conosciuto da tutti i magnetizzatori, di poter dare, con la volontà, a qualunque sostanza, per esempio all’acqua, proprietà assai diverse, con un gusto determinato, ed anche le qualità attive di altre sostanze. Poiché non vi è che un solo elemento primitivo, e le proprietà dei differenti corpi non sono che modificazioni di esso, ne risulta che la sostanza più innocua ha il medesimo principio
della più nociva. Così l’acqua, ch’è formata di una parte di ossigeno e di due d’idrogeno, diviene corrosiva, se si raddoppia la proporzione del primo, Un’analoga trasformazione può produrre l’azione magnetica diretta dalla volontà. L’ossigeno, l’idrogeno, l’azoto, il carbonio e tutti i corpi, che noi consideriamo come semplici, non sono che modificazioni di una medesima sostanza primitiva. Ma, siccome siamo nella impossibilità di risalire fino a
questa altrimenti che col pensiero, questi corpi sono per noi veri elementi, e possiamo senza alcun pregiudizio considerarli come tali sino a nuovo ordine.
- Questa teorica sembra che dia ragione all’opinione di coloro i quali non ammettono nella materia che due proprietà essenziali:
- la forza ed il moto, e pensano che tutte le altre proprietà siano semplici effetti secondari, che variano secondo l’intensità di quella e la direzione di questo.
«Questo è vero, purché si aggiunga: e secondo la disposizione delle molecole,
come vedete, per esempio, in un corpo opaco, il quale può divenire trasparente, e viceversa§
34 - Le molecole hanno una forma determinata?
«Senza dubbio hanno una forma: ma voi non la potete avvertire».
- Questa forma è costante, o variabile?
«Costante per le molecole elementari primitive; variabile per le molecole secondarie, le quali non sono che agglomerazioni delle prime, poiché ciò che voi chiamate molecola, è ancora lontano dall’essere una molecola elementare».

Spazio universale :

35 - Lo spazio universale è infinito, o limitato?
«Infinito. Se avesse limiti, che cosa vi sarebbe al di là?
Ben so, che ciò confonde la vostra ragione; ma nondimeno essa vi dice, che non può essere altrimenti. Così è dell’infinito in ogni cosa. Non è del piccolo vostro mondo il comprenderlo». Anche supponendo un limite allo spazio, per quanto
lontano possa concepirlo il pensiero, la ragione dice che al di là di questo limite vi debba essere qualche cosa, e così di grado in grado sino all’infinito, poiché questo qualche cosa, anche se fosse il vuoto assoluto, sarebbe pur sempre dello spazio.
36 - Esiste il vuoto assoluto in qualche punto dello spazio?
«No. Ciò che è vuoto per voi, è occupato da una materia, che sfugge ai vostri sensi ed ai vostri strumenti».

Fonte il Libro degli Spiriti (Allan Kardec )

giovedì 27 gennaio 2011

TRE REGNI DELLA NATURA I Minerali e le Piante - Gli Animali e l’Uomo - Metempsicosi.


 TRE REGNI DELLA NATURA
I Minerali e le Piante - Gli Animali e l’Uomo -
Metempsicosi.

DOMANDE E RISPOSTE :

I Minerali e le Piante:

585 - E’ esatta la divisione della natura in tre regni,minerale, vegetale,
animale, ovvero in due classi, esseri organici ed esseri inorganici? Alcuni fanno della specie umana un quarto regno, od una terza classe. Quale di queste divisioni è preferibile?
«Sono tutte buone; dipende dal modo di vedere. Dal lato materiale non vi sono che esseri organici ed esseri inorganici; dal lato morale invece sono evidenti quattro gradi».

Questi quattro gradi hanno in realtà caratteri distinti,sebbene ai loro limiti sfumino, per così dire e si confondano l’uno nell’altro.
La materia inerte, che costituisce il regno minerale,non ha in sé che una forza meccanica; le piante, composte di materia inerte,sono dotate di vitalità; gli animali, costituiti di materia inerte e dotati di vitalità, hanno limitata intelligenza e coscienza del
proprio essere e della propria individualità; l’uomo, da ultimo,comprendendo in sé tutto quanto vi è nelle piante e negli animali,domina le altre classi per una intelligenza speciale,indefinita,che gli dà la coscienza del suo avvenire, la percezione
delle cose extramateriali e la conoscenza di Dio.
586 - Le piante hanno coscienza del proprio essere?
«No, perché non hanno il pensiero, ma soltanto la vita
organica».
587 - Hanno le piante sensazioni? Soffrono esse quando vengono mutilate?
«Ricevono le impressioni fisiche, che agiscono sulla materia:ma non hanno sensazioni, e quindi non provano dolore».
588 - La forza, che attrae una pianta verso l’altra, è indipendente dalla loro volontà?
«Sì, poiché non pensano. E’ una forza meccanica della materia che agisce sulla materia, e alla quale non potrebbero opporsi».

589 - Certe piante, come la sensitiva e la dionea, hanno movimenti che manifestano una grande sensibilità, e in certi casi una specie di volontà,come quando questa ultima chiude i suoi lobi sulla mosca che vi si posa per succhiarne il succo, quasi un laccio a lei teso per poi farvelamorire. Queste piante sarebbero dotate della facoltà di pensare? Avrebbero esse unavolontà, e formerebbero forse una classe intermedia o di transizione fra la natura vegetale e la natura animale?
«Tutto è transizione nella natura, in cui non trovate identiche nemmeno due
cose, mentre tutte si concatenano in ammirabile armonia. Le piante però non pensano, e quindi non hanno volontà, come l’ostrica che si apre: è istinto cieco e naturale».
L’organismo umano ci offre esempi di movimenti analoghi senza la partecipazione della volontà, come nelle funzioni circolatorie e nelle digestive, dove il piloro si chiude al contatto di certi corpi per impedirne il passaggio.
Lo stesso deve accadere nella sensitiva, i cui moti non implicano affatto la necessità del pensiero e della facoltà volitiva.
590 - Non c’è nelle piante, come negli animali, un istinto di conservazione,che le porta a cercare quello che loro giova ed a fuggire quello che loro nuoce?
«E’, se volete, secondo l’estensione che date a questa parola, una specie d’istinto, ma puramente meccanico. Quando, nelle operazioni di chimica,vedete che due corpi si combinano, comprendete che questo accade perché hanno tra loro affinità: ma non la chiamate istinto».
591 - Nei mondi superiori anche le piante, come gli altri esseri, sono di natura più perfetta?
«Tutto vi è più perfetto; ma anche le piante sono sempre piante; come gli animali bruti sono sempre bruti, e gli uomini sempre uomini».

Gli Animali e l’Uomo :

592 - Se paragoniamo l’uomo e gli animali dal lato dell’intelligenza, la linea di confine sembra difficile a stabilirsi, poiché certi animali, a questo riguardo, sono notoriamente superiori a certi uomini. Non è possibile stabilire in modo preciso questa linea di confine?
«Su questo punto i vostri filosofi non sono molto d’accordo:alcuni vogliono che l’uomo sia una bestia; altri, che la bestia sia un uomo: e hanno torto tutti.

La creatura, divenuta che sia uomo, è un essere a parte, che purtroppo talvolta scende molto in basso, ma che può anche elevarsi a singolare altezza.
Nel fisico, l’uomo è come gli animali, e assai meno dotato di molti di essi: la natura ha dato a questi tutto ciò che egli è obbligato ad inventare con la sua intelligenza per i suoi bisogni e per la suaconservazione. Il suo corpo si distrugge, è vero, come quello degli animali, ma il suo Spirito comprende il proprio destino, perché già pienamente libero. Poveri uomini,che vi abbassate al di sotto del bruto! Non ve ne sapetedistinguere? Riconoscetel’uomo all’idea che egli ha di Dio».

593 - E’ esatto dire che gli animali agiscono solo per istinto?
«No. L’istinto domina, è vero, nella maggior parte degli animali; ma non ne
vedete altri che agiscono con determinata volontà? Questa è intelligenza, sebbene limitata».

Oltre l’istinto, non è possibile negare in certi animali atti riflessi, che denotano una determinata volontà d’agire a seconda delle circostanze. C’è dunque, in essi, una specie
d’intelligenza, il cui esercizio è più specialmente concentrato sui mezzi di soddisfare i
loro bisogni fisici e di provvedere alla loro conservazione. Però non creano, non inventano: per quanto sia grande l’arte che ammiriamo nei loro lavori, fanno oggi ciò che facevano un tempo,né meglio, né peggio, con forme e proporzioni costanti ed
invariabili: l’uccellino, anche isolato da quelli della sua
specie sin dalla nascita, costruisce ugualmente il proprio nido sullo stesso modello, senza che alcun altro glielo insegni. In quellipoi, che sono capaci di una certa educazione, lo svolgimento intellettuale,sempre ristretto in dati limiti, è dovuto in gran parte all’azione dell’uomo sopra una natura pieghevole. Inoltre,questo progresso, è puramente individuale e piuttosto effimero, perché nell’animale, lasciato a se stesso, non tardano a prevalere di nuovo gli istinti della sua natura.

594 - Hanno gli animali un linguaggio?
«Un linguaggio formato di parole e di sillabe, no; ma un mezzo di comunicare fra loro, sì. Con questo mezzo si dicono assai più cose di quanto non crediate; ma il loro modo di farsi intendere è limitato ai loro bisogni, come le idee».
- Ci sono animali privi di voce. Di questi, almeno, pare si possa dire che non hanno linguaggio?
«Si comprendono per altra via. E voi, uomini, non avete forse altro mezzo che la parola per comunicare? Che dite voi, per esempio, dei muli?

Gli animali sono dotati della vita di relazione, quindi hanno mezzi per esprimere le proprie sensazioni. Credete voi che i pesci non s’intendano fra loro? Dunque l’uomo non ha il privilegio esclusivo del linguaggio; ma quello degli animali è istintivo e limitato nella cerchia dei loro bisogni e delle loro idee, mentre quello dell’uomo è perfettibile, e si presta a tutte le eccezioni della sua intelligenza».Infatti i pesci che emigrano in massa come lerondinelle, e ubbidiscono alla guida che li conduce, devono avere i mezzi di
avvertirsi, di concertarsi. Questo avviene forse perché hanno vista acutissima, per mezzo della quale distinguono i segni che si fanno; o forse perché l’acqua è un veicolo che trasmette loro certe vibrazioni; ma, comunque sia la cosa, è incontrastabile che
hanno i mezzi d’intendersi come tutti gli animali che,sebbene privi di voce, fanno lavori in comune. Or qual meraviglia che gli Spiriti possano comunicare fra loro senza il soccorso della parola articolata?

595 - Gli animali hanno il libero arbitrio dei loro atti?
«Non sono semplici macchine, come credete voi; ma in essi la libertà d’azione è limitata ai loro bisogni, e non si può paragonare a quella dell’uomo. Inferiori di molto a lui, non hanno i medesimi doveri. La loro libertà è limitata agli atti della vita materiale».
596 - Da che proviene l’attitudine di certi animali ad imitare il linguaggio dell’uomo, e perché questa attitudine si trova piuttosto negli uccelli che nelle scimmie, la cui struttura ha più analogia con la nostra?
«Dalla particolare conformazione degli organi vocali secondata dall’istinto d’imitazione: la scimmia imita i vostri gesti; certi uccelli imitano la vostra voce».
597 - Se gli animali hanno un’intelligenza, che concede loro una certa libertà d’azione, c’è dunque in essi un principio indipendente dalla materia?
«Sì: essi hanno un principio indipendente dalla materia, il quale sopravvive al corpo».
- Questo principio è un’anima simile a quella dell’uomo?
«E’ un’anima, se così volete chiamarla: questo dipende dal significato che date alla parola; ma quest’anima è inferiore a quella dell’uomo.
V’è, fra l’anima del bruto e quella dell’uomo, la stessa distanza che c’è dall’uomo a Dio».
598 - L’anima degli animali conserva, dopo la morte, la sua individualità e la coscienza di se stessa?
«La sua individualità sì; ma non la piena coscienza del suo io: la vita intellettiva rimane in certo modo latente».
599 - L’anima dei bruti può incarnarsi a sua scelta in un animale piuttosto che in un altro?
«No: essa non ha ancora il libero arbitrio».
600 - Poiché l’anima dell’animale sopravvive al corpo, dopo la morte passa nello stato erratico, come quella dell’uomo?
«Senza dubbio, perché separata dal corpo; ma non per questo è uno Spirito errante, cioè un essere che pensa ed opera con perfetta libertà. L’anima dei
bruti non ha le stesse facoltà, poiché la coscienza dell’io è attributo del solo
Spirito. Lo Spirito dell’animale, appena questo è morto, viene debitamente avviato da Spiriti, che hanno questo compito, senza che egli abbia il mezzo di potersi mettere in relazione con altre creature».
601 - Gli animali seguono anch’essi, come gli uomini, una legge progressiva?
«Sì, e per questo, nei mondi superiori, ove gli uomini sono più avanzati, anche
gli animali sono parimenti più avanzati, ed hanno mezzi di comunicazione più sviluppati, però essi sono sempre inferiori e sottoposti all’uomo: sono per lui intelligenti servitori».
In ciò non v’è nulla di straordinario: supponiamo, ad esempio, i nostri animali più intelligenti, quali il cane, l’elefante,il cavallo,con conformazione appropriata ai lavori manuali: che cosa non potrebbero essi fare sotto la direzione dell’uomo?
602 - Gli animali progrediscono come l’uomo per effetto della loro volontà,o per una forza indipendente da loro?
«Per una forza indipendente da loro, poiché non vi è per essi espiazione».
603 - Nei mondi superiori, gli animali conoscono Iddio?
«No: per gli animali sono Dei gli uomini, come già per gli uomini furono Dei gli Spiriti».
604 - Dato che gli animali, anche perfezionati nei mondi superiori, sono sempre inferiori all’uomo, ne risulterebbe che Dio avrebbe creato degli esseri intellettuali perpetuamente condannati all’inferiorità, il che sarebbe in contraddizione con la legge del progresso che si ammira in tutte le sue opere?
«Tutto, nella natura, è concatenato con legami che voi non potete ancora discernere. Le cose più disparate in apparenza hanno punti di contatto, che l’uomo terrestre non arriverà mai a comprendere: ora può intravederli con uno sforzo della sua intelligenza; ma non riuscirà a veder chiaro nell’opera di Dio, se non quando questa avrà conseguito tutto lo sviluppo di cui è capace, e si sarà liberata dai pregiudizi dell’orgoglio e dell’ignoranza.
Fissatevi bene in mente, che Dio non si può contraddire, e che tutto nella natura è posto in armonia da leggi generali, che non si allontanano mai dalla sublime saggezza del Creatore».
- Così l’intelligenza è una proprietà comune, un punto di contatto fra l’anima delle bestie e quella dell’uomo?
«Sì; ma gli animali hanno piuttosto l’intelligenza della vita materiale, e l’uomo piuttosto quella che dà la vita morale».
605 - Se si considerano tutti i punti di contatto fra l’uomo e gli animali, non si potrebbe pensare che l’uomo abbia due anime, cioè l’animale e la spirituale, e che, se anche non avesse questa ultima, potrebbe vivere, ma come il bruto, o in altri termini, che l’animale è un essere simile all’uomo,senza però l’anima spirituale? Ne verrebbe che i buoni od i
cattivi istinti dell’uomo sarebbero gli effetti della prevalenza di una di queste due anime.
«No, l’uomo non ha due anime; ma il corpo ha i propri istinti, che sono gli effetti della sensazione degli organi. In lui sono due nature:l’animale e la spirituale: per il corpo partecipa della natura degli animali e dei loro istinti,per l’anima partecipa della natura degli Spiriti».
- Quindi, oltre che contro le proprie imperfezioni di cui deve spogliarsi, lo Spirito ha da lottare anche contro l’influenza della materia?
«E’ proprio così, e quanto più basso, tanto più stretti sono i legami, che lo tengono unito a questa. L’anima dell’uomo e l’anima dell’animale sono distinte fra loro in modo, che quella dell’uno non può animare il corpo creato per l’altra. Ma l’uomo, se non ha anima animale, che lo metta con le sue passioni a livello dei bruti, ha peraltro il corpo, che lo abbassa troppo sovente fino ad essi, ed anche più in basso, perché dotato di vitalità, con istinti indipendenti dall’intelligenza, e limitati alla cura della sua
conservazione».
Lo Spirito già maturo ad incarnarsi nel corpo di un uomo gli arreca il principio intellettivo e morale, che lo rende superiore ai bruti. Dalle due nature, che sono nell’uomo, traggono origine diversa le sue passioni: alcune, cioè, dagli istinti dell’animale,altre dalle impurità dello Spirito, di cui egli è l’incarnazione, e che ha maggiore o minore simpatia per la rozzezza degli appetiti brutali. Lo Spirito, purificandosi, si libera a poco a poco
dall’influenza della materia: sotto il peso di questa,egli si approssima al bruto; ma quando poi ne scuote il giogo, si eleva verso la sublime sua mèta.
606 - Da dove traggono gli animali il principio intelligente che ne costituisce l’anima?
«Dall’elemento intelligente universale».
- Dunque l’intelligenza dell’uomo e quella degli animali emanano da un unico principio?
«Sì; ma nell’uomo esso ha ricevuto una elaborazione, che lo rende superiore a quello che anima il bruto».
607 - Ci avete detto che l’anima dell’uomo, alla sua origine, è come nell’infanzia della vita corporale, che la sua intelligenza è appena in sul destarsi, e che essa tenta le prime prove di vita, Dove compie lo Spirito questa sua prima fase?
«In una serie di esistenze, che precedono il periodo da voi chiamato l’umanità».
- In tal modo, parrebbe, che l’anima ora umana sia stata prima il principio intelligente degli esseri inferiori della creazione?
«Non abbiamo già ripetuto più volte che nella natura tutto si collega, e tende all’unità? In quegli esseri, che voi siete lontani dal conoscere
tutti, il principio intelligente si elabora, si individua a poco a poco, e tenta le prime prove divita; è in certo modo un lavoro preparatorio come quello della germinazione,
in conseguenza del quale il principio intelligente subisce una trasformazione, e diventa Spirito. Allora incomincia per esso il periodo dell’umanità, e con questo la coscienza del Suo avvenire, la distinzione del bene e del male e la imputabilità dei suoi atti, come dopo il periodo dell’infanzia viene quello dell’adolescenza, poi quello della giovinezza, e finalmente quello dell’età matura. In questa origine non è nulla che debba umiliare
l’uomo. I grandi ingegni, i geni sono forse umiliati, perché furono feti informi nel seno della madre loro? Se ci sono cose che lo debbano umiliare, sono queste sole: la sua
nullità di fronte a Dio, la sua impotenza d’investigarne la profondità dei disegni, e l’infinita sapienza delle leggi che regolano l’armonia dell’universo.Riconoscete la grandezza di Dio in questa armonia mirabile,che fa un tutto indissolubile della natura. Credere che Iddio avesse potuto fare qualche cosa senza uno scopo, e creare degli esseri intelligenti senz’avvenire, sarebbe bestemmia contro la sua bontà, che si estende su tutte le sue creature».
- Il periodo dell’umanità comincia sulla nostra terra?
«La terra non è il punto di partenza della prima incarnazione umana: il periodo dell’umanità comincia, in generale, in mondi ancora più bassi.Tuttavia, questa regola non e assoluta, e potrebbe darsi che uno Spirito, già nel suo esordire nella umanità, fosse atto a vivere sulla terra. Il caso però non è frequente, e sarebbe piuttosto un’eccezione».
608 - Ha lo Spirito dell’uomo, dopo la morte, coscienza delle esistenze, che precedettero per lui il periodo dell’umanità?
«No, perché solo da questo periodo incomincia la sua vita di Spirito, ed è già
molto, se si ricorda appena delle sue prime esistenze come uomo, nella stessa maniera che l’uomo non si ricorda più dei primi tempi della sua infanzia, e ancora meno del tempo che passò nel seno della madre. E’ per questa ragione che gli Spiriti vi dicono d’ignorare il loro principio».
609 - Lo Spirito, entrato che sia nel periodo dell’umanità,conserva qualche traccia di quello che era precedentemente nel periodo che potrebbe chiamarsi preumano?
«Secondo l’intervallo che separa i due periodi, e secondo il progresso compiuto. Per qualche generazione può esservi un riflesso più o meno
pronunciato dello stato primitivo, poiché in natura non si fa alcuna cosa di sbalzo, e vi sono sempre anelli che congiungono l’estremità della catena degli esseri e degli avvenimenti; ma quelle tracce si cancellano con lo svolgersi del libero arbitrio. I primi progressi si compiono lentamente,perché non ancora secondati dalla volontà: poi seguono una più rapida progressione, a seconda che lo Spirito acquisti più perfetta coscienza di se stesso».
610 - Alcuni Spiriti dissero che l’uomo è un essere a parte nell’ordine della creazione: si sono dunque ingannati?
«No, perché la questione non era stata svolta e d’altra parte ci sono cose che devono venire a loro tempo. L’uomo, in ogni modo, ha facoltà superiori a quelle di tutti gli altri esseri terrestri, e Dio ne ha scelto la specie per l’incarnazione delle sue creature, “che possono già conoscerlo”»

Metempsicosi :

611 - La comunanza di origine del principio intelligente degli esseri che vivono, non sarebbe forse la conferma della dottrina della metempsicosi?
«Due cose possono avere la stessa origine, e poi non aver più alcuna somiglianza. Chi riconoscerebbe l’albero, le sue foglie, i suoi fiori, i suoi frutti, nel seme informe del granellino dal quale è uscito? Quando il principio intelligente è arrivato al grado necessario per essere Spirito ed entrare nel periodo dell’umanità, non conserva più nulla del suo stato primitivo, e non è l’anima delle bestie più che l’albero non sia il seme. L’uomo,di animalesco,non ha che il corpo e le passioni, che nascono dall’influenza
di esso, e dall’istinto di conservazione inerente alla materia. Quindi non si può dire che
un tale uomo sia l’incarnazione di un tale animale, e per conseguenza la metempsicosi, come viene intesa da alcuni, è un errore».
612 - Potrebbe lo Spirito, dopo avere animato il corpo di un uomo,incarnarsi in quello di un animale?
«No, perché sarebbe un retrocedere, e lo Spirito non retrocede come il fiume
non risale la sua sorgente»
613 - L’idea volgare della metempsicosi, benché fallace, non potrebbe essere
venuta dalla intuizione delle diverse esistenze dell’uomo?
«E’ proprio così. Questa intuizione si trova nella credenza della metempsicosi
e in parecchie altre; ma, come la maggior parte delle idee intuitive, l’uomo l’ha snaturata».

La metempsicosi sarebbe vera se vi s’intendesse la progressione dell’anima da uno stato inferiore ad uno superiore, il cui svolgimento ne trasformasse la natura; ma è falsa nel
senso della trasmigrazione diretta dell’animale nell’uomo e dell’uomo nell’animale, il che implicherebbe l’idea di regresso odi fusione.
Ma il regresso è illogico, e la fusione non può aver luogo fra esseri corporei di due diverse specie, la qual cosa dimostra che essi sono di grado differente. E in realtà, se il medesimo Spirito potesse animarli a vicenda, ne seguirebbe una identità di natura, che si tradurrebbe nella possibilità della riproduzione
materiale.All’opposto, la reincarnazione insegnata dagli Spiriti è fondata sul cammino ascendente della natura, e sulla progressione dell’uomo nella sua propria specie, il che non ne lede punto la dignità. Ciò che umilia lo Spirito, è il cattivo uso che egli fa delle
facoltà dategli da Dio per il suo avanzamento. Ad ogni modo,l’antichità e l’universalità della dottrina della metempsicosi, e gliingegni eminenti che l’hanno professata, provano che il principio della reincarnazione ha le sue radici nella stessa natura: questi sono dunque piuttosto argomenti in suo favore che ragioni contrarie.
Il punto di partenza dello Spirito è questione che si riferisce al principio delle cose, e sta nei segreti di Dio. All’uomo non è dato conoscerli in modo assoluto, ed egli non può fare che supposizioni, edificare sistemi più o meno probabili.Gli Spiriti stessi ignorano molte cose, e quindi intorno a quello che non sanno, possono avere, come gli uomini, opinioni
personali più o meno sensate. Per questa ragione, non tutti la pensano allo stesso
modo intorno ai rapporti esistenti fra l’uomo e gli animali. Secondo alcuni, lo Spirito non arriva a individuarsi nell’uomo se non dopo essersi esperimentato e individuato in vari gradi degli esseri inferiori della creazione. Secondo altri, lo Spirito dell’uomo avrebbe
sempre appartenuto alla razza umana, senza passare per la trafila animale. Il primo di questi sistemi ha il vantaggio di dare una mèta all’avvenire degli animali, i quali formerebbero così i primi anelli della catena degli esseri pensanti; il secondo sarebbe,
per alcuni, più conforme alla dignità dell’uomo, e può riassumersi come segue: Le differenti specie di animali non procedono intellettualmente le une dalle altre per via
di progressione, lo spirito dell’ostrica, cioè, non diviene subito quello del pesce, dell’uccello, del quadrupede e del quadrumane.Ogni specie è un tipo assoluto, fisicamente e moralmente, di cui ogni individuo trae dall’origine universale i principi di
quell’intelligenza, che gli è necessaria, secondo la perfezione deisuoi organi e l’opera che deve compiere nei diversi fenomeni della natura, e che alla sua morte rende alla comunità.
Gli animali dei mondi superiori al nostro sono egualmente razze speciali, adattate ai bisogni di quei mondi e al grado di avanzamento degli uomini, di cui essi sono gli
ausiliari, e non hanno origine da quelli della terra, spiritualmente parlando. Non
è così dell’uomo. Dal lato fisico egli forma evidentemente un anello della catena degli esseri viventi; ma dal lato morale tra l’uomo e l’animale vi è soluzione di continuità. L’uomo possiede, o meglio, è Spirito scintilla divina, che gli dà il senso morale e una
portata intellettiva, che manca agli animali; e in lui
l’essere principale, preesistente e sopravvivente al corpo, conserva la sua individualità. Qual è l’origine dello Spirito? Dov’è il suo punto di partenza? Si forma egli dal principio intelligente individuato? E’ un mistero, che sarebbe inutile tentare di penetrare, e
su cui, come abbiamo già detto, non si può che fare delle congetture. Quello che è certo e che appare chiaro dal ragionamento e dall’esperienza, è la sopravvivenza dello Spirito, la conservazione della sua individualità dopo la morte, le sue facoltà progressive, il suo stato felice o infelice proporzionato al suo avanzamento nella via del bene, e tutte le verità morali che scaturiscono da questo principio. Quanto ai rapporti misteriosi che esistono fra l’uomo e gli animali, essi sono, lo ripetiamo, il segreto di Dio,
come altre cose, la cui cognizione non importa oggi al nostro avanzamento, e che sarebbe proprio inutile voler indagare.

Fonte :Il Libro degli Spiriti (Allan Kardec)

EMANCIPAZIONE DELL’ANIMA- Il Sonno e i Sogni-(Domande e risposte)


EMANCIPAZIONE DELL’ANIMA

Il Sonno e i Sogni

400 - Lo Spirito incarnato sta volentieri nel suo involucro
corporeo?
«Tanto varrebbe chiedere se il carcerato si compiace della
sua prigione.
Lo Spirito incarnato aspira senza posa alla propria liberazione, e,
quanto più l’involucro è grossolano, tanto più desidera abbandonarlo».
401 - Durante il sonno si riposa anche l’anima come il corpo?
«No; lo Spirito non rimane inerte. Durante il sonno si
rallentano i legami che lo avvincono al corpo, e, poiché questo non abbisogna più di
lui, egli percorre lo spazio, ed entra in relazione più diretta con gli altri Spiriti».
402 - Quali cose ci provano la libertà dello Spirito durante il sonno?
«Ve lo provano i sogni. Quando il corpo riposa, lo Spirito ha più facoltà che
nella veglia: si ricorda del passato; qualche volta prevede l’avvenire; acquista maggiore potenza, e può entrare in comunicazione con gli altri Spiriti, sia in questo mondo, sia in un altro. Voi dite sovente: ho fatto un sogno bizzarro, un sogno spaventoso, ma inverosimile; e v’ingannate, poiché spesso è il ricordo di luoghi o di cose vedute, o che vedrete in un’altra esistenza o in un altro tempo. Nell’assopimento del corpo lo Spirito allenta la sua catena, e investiga nel passato o nel futuro. Poveri uomini, quanto poco
conoscete i fenomeni anche più comuni della vita! Voi presumete di essere dei sapienti, e
le cose più volgari vi danno impaccio, e se i vostri bambini
v’interrogano: Che facciamo dormendo? Che sono i sogni? non sapete che cosa
rispondere. Il sonno scioglie in parte l’anima dal corpo. Quando uno dorme,si trova
momentaneamente quasi nello stato che gli sarà normale dopo la morte. Gli Spiriti incarnati, che non sono padroneggiati dalla materia,raggiungono,quando il loro corpo dorme, gli altri Spiriti liberi superiori adessi: viaggiano,ragionano, si istruiscono con loro, e si occupano in opere che trovano poi compiute morendo. Ciò vi insegni sempre più a non temere la morte, giacché morite senza accorgervene tutti i giorni. Questo per gli Spiriti elevati; ma lamassa degli uomini che sono ancora schiavi della materia,vanno in mondi inferiori alla terra, dove li chiamano anche affezioni, o a cercarvi piaceri forse
ancora più bassi di quelli a cui si danno quaggiù, e ad attingervi dottrine
ancora più vili, più ignobili e più nocive di quelle che professano fra di voi. La simpatia in terra proviene dal sentirsi avvicinati dal cuore a coloro con cui
abbiamo passato ore di felicità. Le antipatie invincibili si spiegano col fatto di sentire nell’animo le diversità di sentimenti, che passa fra noi
ed altre persone, che conosciamo senza averle mai vedute.L’indifferenza poi è l’effetto
del non avere alcun bisogno di procurarci nuovi amici,mentre ne abbiamo già
tanti altri, che ci amano, e ci accarezzano. Come vedete, il sonno ha sulla vita
maggiore importanza di quel che si creda. Per mezzo di esso gli Spiriti incarnati rimangono sempre in relazione col mondo extra terreno. Dio ha voluto che durante il loro contatto col vizio, i buoni potessero andare a ritemprarsi alla sorgente del bene. Il sonno è la porta attraverso la quale,stando in terra, gli Spiriti degli uomini virtuosi vanno a trovare i loro amici dello spazio, è la ricreazione nel lavoro, mentre aspettano la liberazione finale,che li restituirà alla vera patria. Il sogno è il quadro di quello che il vostro Spirito ha veduto durante il sonno del corpo; però avvertite che non sempre vi rammentate poi di ciò, o almeno di tutto ciò che avete veduto.
Spesso scambiate per sogno il ricordo della confusione che accompagna l’allontanamento del vostro Spirito dal corpo nell’assopirsi, ed il ritorno in esso allo svegliarsi, al quale ricordo si aggiunge quello di ciò che avete fatto, o che maggiormente vi occupa nella veglia: altrimenti come spieghereste quei sogni assurdi, che fanno, come gli ignoranti, anche i più dotti? Da ultimo si deve notare che gli Spiriti cattivi si valgono dei sogni per tormentare le anime deboli e vili.
I sogni sono il prodotto della emancipazione dell’anima, resa più o meno indipendente dalla sospensione della vita attiva e di relazione. Quindi, una specie di chiaroveggenza
indefinita, che si estende ai luoghi più lontani, o mai veduti, e talvolta
ancora ad altri globi: quindi, anche la vaga memoria di certi avvenimenti
compiutisi in esistenze anteriori. La stranezza poi delle immagini
di ciò che succede o che è successo in mondi a noi
sconosciutinella veglia, frammiste con cose del mondo che noi abitiamo, formano quei certi quadri bizzarri e confusi, che sembrano privi di senso e di connessione...
La incoerenza dei sogni si spiega inoltre con le lacune del parziale ricordo di ciò che abbiamo veduto nel sonno. Così sarebbe un racconto dal quale si fossero tolti a caso qua e là ora intieri periodi, ora sole proposizioni: i frammenti rimasti, se riuniti,perderebbero col nesso logico ogni significato logico.

403 - Perché non ci ricordiamo di tutti i sogni?
«Ciò che voi chiamate sonno è il riposo del solo corpo,
giacché lo Spirito è sempre attivo. In tale stato, egli ricupera alquanto la sua libertà, e corrisponde con coloro che gli sono cari, sia in questo mondo, sia negli altri; ma, poiché il
corpo è materia pesante e grossolana, stenta a conservare le impressioni ricevute dallo Spirito per altre vie, che non siano i suoi organi».
404 - Che valore ha l’interpretazione dei sogni?
«Nessuno, quale la intendono i pretesi indovini, poiché è assurdo credere che l’avveramento di un fatto possa dipendere da un sogno, o meglio, è assurdo
credere che il sognare una data cosa ne annunzi sempre l’avvenimento. I sogni sono veri in quanto rappresentano immagini reali per lo Spirito; ma queste normalmente non hanno alcun rapporto con le vicende della vita corporea, o sono, come abbiamo detto reminiscenze di un passato più o meno prossimo. Solo qualche volta, ma per eccezione, possono essere un presagio dell’avvenire, o la vista di quanto accade in un altro luogo,
dove l’anima sitrasporta».
405 - Spesso vediamo in sogno cose che sembrano presentimenti, ma poi non si avverano. Come spiegarlo?
«Esse possono avverarsi per lo Spirito, se non per il corpo; poiché quello va a trovare le cose e le persone a suo talento. Del resto, non bisogna dimenticare che, durante il sonno, l’anima è sempre più o meno attaccata alla materia, e quindi non si libera mai compiutamente dalle idee terrene, per la qual cosa le preoccupazioni della veglia possono dare a ciò che si vede in sogno l’apparenza di quello che si desidera o si teme. Questo, però, non è che un effetto della immaginazione, poiché, quando l’uomo è
vivamente preoccupato da un’idea, egli riferisce ad essa tutto ciò che vede».
406 - Quando vediamo in sogno persone che vivono e ci sono perfettamente note, compiere atti ai quali esse non pensano né punto né poco, accade anche per effetto d’immaginazione?
«Come potete affermare che a quelle cose esse non pensano
né punto ne poco? Che ne sapete voi? Il loro Spirito può venire a visitare il
vostro, o viceversa, senza che voi ne penetriate il pensiero. D’altra parte, avviene spesso che riferiate a persona conosciuta in questa esistenza, e secondo i vostri
desideri, quanto è accaduto in altre esistenze».
407 - Per l’emancipazione temporanea dello Spirito è necessario il sonno profondo?
«No: lo Spirito recupera la sua libertà appena i sensi s’intorpidiscono, e per questo approfitta di ogni mutamento libero che il corpo gli lascia. Per poco che ci sia prostrazione delle forze vitali, lo Spirito si emancipa, ed è tanto piùlibero, quanto più debole è il corpo».Quindi il semisonno, od anche il semplice assopimento dei sensi,
offre sovente le stesse immagini del sogno.
408 - Talvolta, nell’addormentarci, ci sembra di udire in noi stessi delle parole distintamente pronunciate, ed anche delle intere frasi, che non hannoalcun rapporto coi nostri pensieri. Da chi provengono?
«Sì, non solo parole, ma anche frasi intere, soprattutto quando i sensi stanno per assopirsi. Esse sono talvolta la debole eco di uno Spirito che vuole comunicare con voi».
409 - Sovente, nello stato fra il sonno e la veglia, benché con gli occhi chiusi,
vediamo immagini distinte, figure di cui afferriamo i più piccoli particolari.
E’ visione, o effetto d’immaginazione?
«Essendo il corpo già intorpidito, lo Spirito cerca di allentare le sue catene, si trasporta, e vede. Se dormiste proprio, quello sarebbe un sogno».
410 - Talora, durante il sonno, o il semisonno, si hanno delle idee che sembrano ottime, ma che poi, nonostante tutti gli sforzi per ricordarsene, si cancellano dalla memoria. Donde vengono quelle idee?
«Sono il frutto della libertà dello Spirito, che si emancipa, e perciò acquista
maggiori facoltà, e può anche darsi che siano consigli, che gli danno altri Spiriti».
- A che servono quelle idee, o quei consigli, dal momento che si dimenticano,
e non ne possiamo approfittare?
«Queste idee qualche volta appartengono più al mondo degli Spiriti che non
al mondo materiale, ma nella maggior parte dei casi, se il corpo li dimentica, lo Spirito se ne sovviene, e l’idea ritorna, quando fa bisogno, come una ispirazione del momento».
411 - Conosce lo Spirito incarnato, negl’intervalli in cui si emancipa dalla materia, il tempo della sua morte?
«Spesso l’ha presente, e talvolta ne ha coscienza così chiara che gliene dà intuizione anche da sveglio. Da qui i casi di coloro che prevedono la propria morte con grande esattezza».
412 - L’attività dello Spirito durante il riposo od il sonno può affaticare il corpo?
«Sì, perché lo Spirito è legato al corpo, come un pallone già gonfio, ma non ancora libero, è legato ad un palo. Ora allo stesso modo in cui le scosse del pallone scrollano il palo, l’attività dello Spirito reagisce sul corpo, e lo può affaticare».

Fonte:Il Libro degli Spiriti

mercoledì 26 gennaio 2011

I VERI BENI


L'uomo, di veramente suo, non possiede che ciò che può portar via con sé nell'altro mondo. Ciò che trova,arrivando in questo, e ciò che lascia partendone, è cosa di cui gode durante il suo soggiorno; ma poiché è costretto ad abbandonarlo, non ne ha che il godimento e non il vero possesso.
Quali sono, dunque, i suoi veri beni? Nulla di ciò che serve all'uso del corpo; tutto ciò che è usato dall'anima, l'intelligenza, la conoscenza, le qualità morali, ecco ciò che egli porta e riporta con sé, ciò che nessuno ha il potere di togliergli, ciò che gli servirà ancor più nell'altro mondo che non in questo.
Da lui dipende l'essere più ricco al momento in cui partirà che non al momento in cui è arrivato, perché la sua futura situazione dipende da quanto avrà acquisito in bene.
Quando un uomo si reca in un paese lontano si prepara il bagaglio con beni e oggetti di cui potrà fare uso in quel paese, ma non gli viene in mente di caricarsi degli oggetti che gli sarebbero utili.
Fate dunque lo stesso per la vostra vita futura, e provvedetevi di tutto ciò che vi servirà in essa.

Quando un viaggiatore arriva in un albergo gli si dà la camera migliore, se può pagarla, a chi ha poco denaro se ne dà una meno bella, a chi non ha nulla si offre di dormire sulla paglia. E così succede all'uomo che arriva nel mondo degli Spiriti: il suo posto è subordinato ai suoi beni, ma non è con l'oro che lo pagherà. Nessuno gli domanderà: quanto eri ricco sulla terra? Che rango occupavi? Eri principe o artigiano? Ma gli si domanderà: "Che cosa hai riportato con te? ".
Non si calcolerà il valore dei suoi beni o dei suoi titoli, ma la somma delle sue virtù.
Ora, sotto tale aspetto, un artigiano può essere più ricco di un principe. Inutilmente affermerà che, prima di partire, ha pagato con oro il suo ingresso: gli si risponderà che nell'altro mondo i posti non si comprano, ma si possono guadagnare soltanto col bene che si è fatto.
Con la moneta terrestre può aver comprato dei campi, delle case, dei palazzi, ma qui tutto va pagato con le qualità del cuore.
Se è ricco di tali qualità sarà il benvenuto e andrà nei primi posti, dove tutte le gioie lo attendono; se è povero, andrà negli ultimi, dove sarà trattato in ragione dei suoi beni spirituali.

domenica 23 gennaio 2011

NESSUNO PUO' VEDERE IL REGNO DI DIO SE NON E NATO DI NUOVO


... E i discepoli chiesero a Gesù, dicendo: Beh, perché gli scribi dicono che Elia è venuto prima? Ma Gesù gli rispose: "Elias infatti verrà e ristabilirà ogni cosa: ma voi dite che Elia è già venuto, e non lo sapevano prima e hanno fatto come volevano.
Allora i discepoli compresero che egli era Giovanni Battista che Gesù parlò loro. 17:10 Matteo e Marco la L3: 9:10 a 12.
Il pensiero che Giovanni Battista fosse Elia reincarnato e che i profeti potevano rivivere sulla terra, è in molti passi dei Vangeli. Se questa convinzione è stato un errore, Gesù non avrebbe smesso di combatterla, come tanti altri combattuto. Lungi da ciò, Gesù lo ha confermato con tutta la sua autorità e mettila come insegnamento e come una condizione necessaria, quando ha detto: Nessuno può vedere il regno di Dio non è nato di nuovo. Ed ha insistito. Non stupitevi se vi dico che è necessario nascere di nuovo.
Così Nicodemo domanda a Gesù: Come può un uomo essere nato già vecchio? Può Egli entrare grembo di sua madre per nascere una seconda volta?
Gesù rispose: In verità, in verità vi dico: se uno non nasce da acqua e Spirito non può entrare nel regno di Dio. Qual è nato dalla carne è carne. Quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Lo Spirito soffia dove vuole e per ascoltarne la voce, ma non so da dove viene né dove va. Così è con ogni uomo che è nato dallo spirito.
Queste parole: "Se un uomo non è nato d'acqua e da Spirito" sono state interpretate nel senso di rigenerazione attraverso il battesimo di acqua. Ma hanno portato i testi originali: "non nasce da acqua e spirito", mentre in alcune traduzioni, l'espressione è stata sostituita dallo spirito dello spirito santo, che non corrisponde più al pensiero stesso. Questo punto si distingue capitale delle prime osservazioni effettuate sui Vangeli, così come potrebbe un giorno essere considerata senza possibilità di equivoci.
Per capire il vero significato di quelle parole, dobbiamo anche capire il significato di acqua, che è stato utilizzato lì con un senso diverso dal proprio.
Le conoscenze degli antichi sulle scienze fisiche erano molto imperfette. Essi credevano che la terra era emersa dalle acque, e quindi giudicato in assoluto l'acqua come un generatore. E così nella Genesi è scritto: "Lo Spirito di Dio è stata presa in acqua, galleggiavano sulla superficie dell'acqua. Che il firmamento è fatto nelle acque. Le acque che sono sotto il cielo per raccogliere in un unico luogo e appaia l'asciutto. Le acque che producono animali vivi che nuotano in acqua, e gli uccelli che volano sulla terra e sotto il cielo.
Secondo questa credenza, l'acqua era diventata il simbolo della natura materiale, come è stato lo spirito della natura intelligente. Queste parole: Se un uomo non è nato d'acqua e spirito, o in acqua e nello spirito, vogliono dire poi: "Se un uomo fa con il suo corpo e rinvigorire la tua anima." È questo senso sono stati capiti al momento.
La stessa interpretazione, del resto, è confermato da queste altre parole di Gesù: Che cosa è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito, che dà l'esatta differenza tra spirito e corpo. Indica chiaramente che solo il corpo proviene dal corpo e lo spirito che è indipendente da esso.
Lo Spirito soffia dove vuole, ascolta la tua voce ma non sai da dove viene e dove si va. Si può comprendere come l'anima di un uomo, o lo spirito di Dio che dà vita a chi vuole. "Non sapete da dove viene e dove va", significa che nessuno sa che cosa è stato o quello che sarà lo spirito. Se lo spirito o l'anima è creata nello stesso tempo come il corpo, se sai da dove viene, una volta che conosci il tuo inizio.
In tutti i modi, questo passaggio è la conferma del principio della pre-esistenza dell'anima, e quindi la pluralità di vite.

Fonte Il Vangelo secondo lo Spiritismo. "Allan Kardec"

venerdì 21 gennaio 2011

LO SPIRITISMO E UN INSEGNAMENTO DI GESU'


Gli insegnamenti di Gesù sono una fonte di vita, di luce per le nostre anime, ci permettono di trovare una strada, di prendere decisioni migliori e più saggio, e può essere applicato a tutto ciò che nella nostra esistenza. Gesù è stato colui che ci ha rivelato il Padre e delle leggi immutabili, piuttosto che con le parole, lo ha fatto con le sue azioni. Il suo comportamento, la sua vita, le sue lezioni nella comodità, ci illumini e ci fanno camminare con equilibrio in tutte le situazioni. Ma deve penetrare il loro significato, non solo ottenere sulla superficie o la parola stessa in giro in interpretazioni teoriche. Le sue rivelazioni sono troppo grandi per noi e quindi se vogliamo capire loro, cerchiamo di mettere in pratica ciò che insegnava. Solo allora sarà viva in noi e ci aiutano a capire lo scopo della nostra esistenza e trovare la speranza per il futuro, quando non siamo più su questo pianeta.
La dottrina spiritica è fondata la morale cristiana, nella sua essenza più pura. Perché getta nuova luce sugli insegnamenti di Cristo, e si basa su di essi. Alcuni aspetti delle lezioni l'insegnante non può essere pienamente rivelato dalla mancanza di uomini maturi del suo tempo, per cui è stato detto in modo indiretto.
Gesù è stato molto chiaro quando ha detto:. "Conoscerete la verità e vi farà liberi"
Quando ha detto "La verità vi farà liberi", ha chiarito che i suoi seguaci sono stati e sono tuttora prigionieri di trovare qualche errore, fino alla conoscenza della verità, in futuro, li libera. Questo perché i suoi seguaci non erano pronti a conoscere tutta la verità.
Tali questioni sono ora chiariti nella sua interezza nello Spiritismo, che più di ogni altra cosa, con la sua ricerca postula la rigenerazione dell'uomo e della sua stretta connessione con il Creatore, non dalla paura di minacce di dannazione di un inferno senza fine, ma dalla comprensione l'essenza immortale della loro responsabilità nel costruire il proprio futuro e la presenza costante dell'amore divino per sostenere lui nella sua carriera.
Poiché molte persone criticano lo Spiritismo? Perché avere paura! Paura di ammettere di non sapere tutto il necessario per aprire la mente e il cuore per cercare di capire le questioni in profondità spirituale. Hanno anche paura di ciò che è nuovo e sconosciuto. Le religioni hanno interessi da tutelare, se la gente pensa bene di Dio e la sua creazione, è quello di discutere e cercare di assimilare gli insegnamenti di Gesù nel senso più completo e, soprattutto, cercare di vivere in loro il potere e l'autorità di indebolire le religioni. Essi hanno molto da perdere dalla espansione della dottrina degli spiriti, che non è altro che il salvataggio dei primi valori cristiani di amore, di carità, fratellanza, altruismo e, quindi, della vera spiritualità. Questi valori, sono forze potenti in grado di trasformare l'umanità.
Il perdono per i peccati, l'amore per i nostri nemici, l'amore e tutto ciò che Gesù ci ha insegnato atteggiamenti sono contrari agli interessi del culto di egoismo e di orgoglio che si è sviluppata sulla terra, sotto lo sguardo compiaciuto delle istituzioni umane. Gesù è morto perché ha minacciato gli interessi fondamentali radicati negli uomini di quel tempo, giunto ora lo Spiritismno con i suoi seguaci sono stati criticato e discriminati per ragioni analoghe.
Coloro che li sono andati contro vogliono imporre la loro volontà a qualsiasi prezzo,e sono dominati dalla superbia, l'arroganza, la mancanza di umiltà, diffondendo il dolore e la sofferenza nei percorsi battuti, feriti e danneggiando coloro che rifiutano di sottomettersi ai loro scopi loro scopi.

E 'contro questo comportamento insano che si combatte per un amore trionfa su vittorie umiltà egoismo e di orgoglio. Solo allora saremo felici.

CARNEIRO SANDRA  Spirito "Lucio"

Dall'opera: "la rinascita della speranza"

LAVORO, LA LEGGE DELLA NATURA


L'opera, essendo una legge di natura, è una necessità per tutte le persone, essendo il cardine di tutte le civiltà del mondo. Aderisce a tutte le creature hanno l'obbligo di lavorare per vivere nei tre regni della natura, danno esempio di lavoro costante.

Il corpo umano stesso, questa macchina divina in tutte le sue indicazioni, è il primo esempio di movimenti ritmici, che operano su tutto nuovo risveglio delle forze che cercano ulteriormente.

La scienza, nel mondo di oggi, ci dimostra che non esiste nulla si muove tutto inerte, tutto funziona al fine di Colui che ha creato tutte le cose, poiché la forza interatomiche, alle costellazioni, dai rettili della terra fino a quando gli angeli del cielo. Ogni individuo ha l'obbligo di lavoro, come co-creatori di nuovi ambienti con la forza del progresso stabilito da Dio..

Che tutte le creature non si deve dimenticare che il diritto è il compito legge meraviglioso con amore. L'uomo non deve avere come destinazione solo i passeggeri interessi, ma si sentono e si sforzano di compiere i loro doveri, incoraggiando tutti gli uomini. Se vogliamo lavorare, farlo con gioia, senza dimenticare la perfezione e l'amore. La felicità nel nostro cammino ci impone di lavorare costantemente.

Rimanere nella stessa casa, mangiando e bevendo ciò che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Vai a non muoversi di casa in casa. (Luca 10:7)

Gesù, quando mandò i settanta compagni ogni due per annunciare la Buona Novella del Regno di Dio, ha chiesto loro di restare in alcuni luoghi, parlare, vivere i precetti del Vangelo. Si trattava di un opera divina, e farli uscire a piedi da casa a casa, rimanendo in posto fino a quando non hanno avuto i fondamenti nota del messaggio di Dio.

Il lavoro non deve abitare solo nelle cose materiali, ma dovrebbe estendersi in tutte le direzioni che l'uomo conosce o dovrebbe conoscere. Pensare è il lavoro, e come pensare è l'ordine divino; parlare è il lavoro, e per parlare sia di grande valore spirituale. Comunque, tutto ciò che esiste può essere mirati per il lavoro, ma non tutto è destinato a operare. Usiamo l'intelligenza in relazione con la coscienza, e ascoltare ciò che determina il clima di Gesù Cristo in modo che possiamo fare bene il nostro lavoro dimostrando che le leggi degli uomini, li moltiplica di lavoro, per la sua crescita, vedendo i loro bisogni e piaceri che il mondo offre.


Non si può vivere solo per se stessi ma è necessario eliminare l'egoismo delle attività umane, perché è la recinzione che divide i due mondi. Per ottenere un pass gratuito, rendono necessario impegnarsi in tutta la sua vita, con la forza della carità benefattore. Necessario è quello di sbarazzarsi di lei, che l'amore nel cuore acceso la luce della vita.

Brevi riflessioni su L'IMPATTO DEL PENSIERO nel processo terapeutico - CANCRO


E 'comune, dopo aver battuto il cancro, il paziente ha bisogno di sostegno emotivo per tornare alla vita di routine, hai ancora bisogno di cure particolari, fisicamente ed emotivamente, sapendo che ogni caso si tratta di aspetti specifici. Anche perché i passaggi sono molti e dolorosi: diagnosi, esami, indagini, interventi chirurgici, chemioterapia, radioterapia e di altre procedure mediche, per il quale la persona è debole e richiede un attento monitoraggio.

Superare il cancro e subito tornare in servizio attivo, anche se non la regola, per non dire che la malattia non può essere battuto. Con le relazioni dei pazienti, la sofferenza non viene solo la malattia stessa, ma gli stessi trattamenti, spesso segnata da effetti collaterali. E 'comune vedere cambiamenti emotivi nello stile di vita del paziente e della famiglia. Per ammorbidire un po 'i traumi lasciati dal processo terapeutico, contribuire ad alleviare il disagio emotivo e la paura di recidiva.

Gli spiritualisti sono consapevoli che il paziente a raggiungere ospedale, porta con sé, al di là della malattia, la sua storia di vita passata e presente. Il tuo stato emotivo è il vettore risultato e la struttura della personalità, esperienza e interpretazione degli eventi, considerando gli aspetti della immaginario e reale, e di altre variabili causa la malattia.

Scienza e tecnologia sempre più consentire una diagnosi precoce e un trattamento adeguato delle malattie, il controllo della sua evoluzione e, anche, ottenendo successi in molti casi. Ma anche con tali progressi scientifici, molte malattie promuovere cambiamenti biologici, emotivi e sociali, che richiedono una cura costante e, di conseguenza, i processi di adattamento. Ricordando in particolare che "il prezioso contributo della medicina accademica, se non è accompagnato da un buon rapporto medico-paziente risulta incompleta per raggiungere le cause delle malattie e di angoscia straziante."

Attualmente, gli studi l'ottimismo, la spiritualità, la creatività, la fede religiosa, e in particolare il complesso universo di pensiero che sono stati associati con il benessere psicologico e della qualità della vita delle persone con malattie croniche. Inoltre, nessuna ricerca sulla salute dell'uomo che viene in mente guardando attraverso un psicologica o emotiva, ha la capacità di curare le malattie. Questo studio, condotto da scienziati dell'Università della Pennsylvania, Stati Uniti, che tenta di dimostrare il fatto che le persone con il cancro sono ottimisti o pessimisti circa la guarigione non influenzano direttamente le probabilità di sopravvivere alla malattia.

Per ragioni di coerenza, non siamo d'accordo con questi argomenti, poiché diverse prove suggeriscono che in caso di malattie gravi (come il cancro avanzato), mente (una forma-pensiero) possono influenzare il risultato della guarigione, non trascurando il valore dei medici, ovviamente . A rigore di termini, la fede (nel concetto di senso comune) non cambia le leggi della natura, fa "miracoli", ma può essere utile, in concomitanza, il lavoro di una buona squadra medica, rendendo disparità di trattamento in ospedale. Urge lo ritengono opportuno per lo Stato è dotato di fede religiosa di "sentire" potenti di fronte alla malattia, non risolve il problema del dolore, perché il "legami di fede non sono solo parole per noi coprire carenze e punti deboli . dazi esprimere il miglioramento che non ci sarà consentito di fuggire senza vincolo pregiudizio. nostri ambienti di lavoro, quindi non è sufficiente in atto di credere e convincente ".

Ci sono esperti che sostengono questa tesi, il ragionamento che la visione ottimistica sulla malattia, e la ferma fiducia nella guarigione, sono potenti meccanismi che possono aiutare i pazienti ad affrontare meglio con i trattamenti del cancro e di riprendere una vita normale. L'esempio, che succede ad avere il vice presidente del Brasile - José Alencar. Attualmente, sempre più persone sono sopravvissute cancro e la loro sopravvivenza è dovuta, senza dubbio, le emozioni ed i pensieri, le vibrazioni ricchezza di contenuti tra il paziente e il Creatore. Molti pazienti prima della diagnosi di malattia, trasformare il dolore in speranza, e risvegliare in loro la volontà di lottare per una vita migliore. Altri, invece, rinunciare e la resa, ammettendo che sono sotto una condanna a morte.

Per quanto riguarda il processo del pensiero umano, la scienza accademica, materialista per eccellenza, prevede che il fenomeno è puramente fisiologico, dovuto alla incessante attività neuronale. Ma il spiritisti sapere che la materia è la creazione di energia mentale che lo Spirito è esternalizzato e diffusa da un flusso di particelle e di onde, come altre forme di propagazione dell'energia nell'universo. Per quanto riguarda il campo fisico, il pensiero, in vari gradi di eccitazione, genera onde corrispondenti al tenore di lunghezza e la frequenza dell'impulso creativo della volontà o la meta desiderata.

Pensare è un processo di proiezione della materia mentale e che la materia è un sottile strumento della volontà, che agisce nella formazione della materia fisica, generando i motivi di piacere o di disgusto, gioia o dolore, l'ottimismo o la disperazione, che non può essere ridotta efficacemente le astrazioni che rappresentano i pilastri di forza nell'anima crea i suoi propri stati di attuazione induttivo, a sé traendo gli agenti [per ora imponderabili] di luce o di ombra, la vittoria o la sconfitta, la felicità o sventura. " In questo aspetto, il pensiero non ha più una dimensione immateriale a sostegno della condizione di materia in movimento.

Le riflessioni di sentimenti e pensieri negativi che essi agiscono su noi stessi, dopo essere stato trasformato in onde cerebrali, disturbando le nostre funzioni corporee. Quindi il pensiero, come una forma sottile di energia, lavorando in una forma d'onda con velocità molto più elevata della luce quando passa attraverso i luoghi e le creature, situazioni e cose che ci riguardano in piena salute. "Quando ci arrendiamo di squilibrio o disfunzione nella pregiudizi stabiliti contro di noi ,provoca in  alcuni settori la rottura delle cellule in armonia, creando una predisposizione morbosa di questa o quella malattia e, di conseguenza, tutta la zona colpita diventa suscettibili di invasione microbica ".

Il pensiero di paura, ansia esercitano insoddisfazioni e la  condanna, a volte per anni e anni turbamenti nelle vie di inquietudine spirituale. E, per abbreviare il tormento che affligge noi in molti modi la coscienza, che si incontra il rinnovamento della mente, l'unico mezzo di recupero di armonia spirituale e la salute fisica.

Di fronte ad esso, cercare di adottare rigida disciplina delle abitudini mentali e morali, fissazione di obiettivi e mettendo i doveri che ci riguardano fino mondani piaceri e di farci mantenere la calma, con l'opportunità unica l'esperienza attuale fisica, che ci favorisce con spiritualista informazioni.

Seek, soprattutto, sane abitudini di preghiera, di meditazione e di lavoro, cercando di arricchire noi con speranza e gioia, non mollare mai di fronte alle sfide di ogni malattia. "Noi dobbiamo vegliare e pregare per timore di cadere in tentazione, perché è meglio piangere sotto le punture di resistenza a sorridere nella caduta di sostanze stupefacenti". (5)

Per tutti i mali e tutte le malattie ci concentriamo i nostri pensieri su Gesù, perché "il rimedio è e sarà sempre Gesù .Redentore e il Vangelo, perché Cristo è la meta del nostro rinnovamento. Rigenerante la nostra vita per i suoi standard, ristrutturato la vita intima di chi ci circonda. Il Vangelo del Signore che ci illumina il pensiero puro e attivo è la forza che ci catapulta dalle tenebre alla luce, dall'odio all'amore, dal dolore alla gioia. " (6)

Sito: http://jorgehessen.net

FONTI:
Sito: http://jorgehessen.net
1 - Divaldo Franco Pereira. Pagina dettata dalla Spirito Joanna de Angelis, seduta la sera del 15/12/1997, il Centro Spiritica Road to Redemption, a Salvador, Bahia. Testo tratto dalla prefazione del libro: La partecipazione fraterna dettata dallo spirito di Miranda Manoel Philomeno
2 - Xavier, Candido Francisco. Nel campo della medianità, dettata dalla Spirito Andre Luiz, 14 ° edizione, Rio de Janeiro: Ed Febbraio, 2001, pagine: 118-125
3 - Xavier, Candido Francisco. Meccanismi di medianità, dettata dalla Spirito Andre Luiz, RJ: Ed FEB 2001
4 - Articolo "un integrale visione dell'uomo", Spiritica Gruppo Socorrista Euripide http://www.geocities.com/Athens/9319/chacras.htm Barsanulfo disponibile sul sito, accessibile 25/04/2006
5 - Xavier, Candido Francisco. Fonte Viva, Emmanuel dettatura dello Spirito, Rio de Janeiro: Ed Feb 2002, cap. 110
6 - Candido Francisco ________,. Nel campo della medianità, dettata dalla Spirito Andre Luiz, 14 ° edizione, Rio de Janeiro: Ed Febbraio, 2001, pagine: 118-125

martedì 18 gennaio 2011

SERENITÁ SEMPRE


La serenità è conquista che si riesce a sforzo personale e passo a passo.

Piccole sfide che sono superate;

irritazione che si fa controllata; squilibri emozionali corretti; volontà ben guidata; ambizione frenata sono esperienze per l'acquisizione della serenità.

Uno Spirito sereno si è già trovato con se stesso, sapendo quello che, esattamente, desidera della vita.

La serenità armonizza, esternandosi di forma gradevole per i circostanti.

Ispira fiducia,calma e propone affezione.

L'uomo sereno ha già vinto grande parte della lotta.

Che nessuna aggressione esterna ti perturbi, portandoti all'irritazione, allo squilibrio.

Mantieniti sereno in tutte le realizzazioni.

La tua pace è moneta arduamente conquistata, che non devi buttare fuori per motivi irrilevanti.

I tesori reali, di alto valore, sono quelli di ordine intima, che nessuno ruba, mai si perdono e sempre seguono con la persona.

Tua serenità, tua gemma preziosa.

Davanti di chi ti ha ingannato, tradendo la tua fiducia,il tuo ideale, o avvolgendoti in malvolere,mantieniti sereno.

L'ingannatore è chi deve stare inquieto, e non la sua vittima.

Mai permettiti dimostrare che fosti raggiunto per il petardo della cattiveria altrui.

Nel tuo circolo familiare o sociale sempre fronteggerai persone perturbate, confuse e aggressive.

Non ti consumare con loro, competendo nei cammini di squilibrio in cui si fissano.

Costituiscono prove alla tua pazienza e serenità.

Così esercitati con queste situazioni per, più sicuro, affrontare le grandi testimonianze e provazioni delprocesso evolutivo. Sempre, però, con serenità.

JOANNA DE ÂNGELIS

Estratto dal libro "Episodi Giornalieri", dello Spirito Joanna de Ângelis,psicografato dal medium Divaldo Pereira Franco.

ALLEGRIA E AZIONE


L'allegria spontanea, che viene di una condotta allegra, è generatrice di salute e benessere.

L'uomo che esecuta con piacere i suoi doveri e sa trasformare le situazioni difficili, dandogli colore e bellezza, supera gli impedimenti e facilita la realizzazione di qualsiasi intrapresa.

L'allegria, così, risulta di una visione positiva della vita, che si arricchisce di inestimabili tesori di pace interiore.

Vivere, deve essere un inno di giubilo, per tutti quanti si movimentano nella Terra.

Opportunità superiore di ascensione, può essere considerata una benedizione di alto valore, che solamente una condotta esultante e riconosciuta può esteriorizzare come forma di gratitudine.

Quanto faccia, li realizza con allegria.

Mette stelle di speranza nel tuo cielo di provazioni e rallegrati per l'opportunità evolutiva.

Apriti ad altri cuori che aspettano per amicizia e aumenta il tuo circolo di compagni, trasmettendogli le emozioni grate dall'atto di vivere.

Qualsiasi azione, ispirata dall'allegria, si diventa più facile di essere esecutata e aureolasi della meravigliosa luce del bene.

Né sempre è il fatto, in se, il grande problema, ma lo stato di animo e la forma di affrontarlo per chi che lo deve fronteggiare.

Colloca il tocco dell'allegria nelle tue realizzazioni, e esse brilleranno, attraendo altre persone, che si sentiranno compiaciute in potere aiutarti, stare con te, partecipare dei tuoi compiti.

Il Vangelo è una Buona Novella di allegria, poiché insegna a superare il dolore, l'ombra della nostalgia, e chiarisce l'enigma della morte.

In questo, come in tutti i tuoi giorni, sii allegre, dimostrando gratitudine a Dio per stare vivendo.

JOANNA DE ÂNGELIS

Estratto dal libro Episodi Giornalieri, dello Spirito Joanna de Ângelis, psicografia dal medium Divaldo Pereira Franco.

lunedì 17 gennaio 2011

ACCETTZIONE DEL DOLORE




Le avversità arrivano quando meno ce lo aspettiamo. Essi non si annunciano grandi tempeste e vulcani, appaiono semplicemente. Catch a noi dalla tempesta, ci lascia statica, nessuna reazione.

E abbiamo pensato che certe cose succedessero solo agli altri, non pensare mai che ci sono gli altri altri! Noi siamo piuttosto sotto lo stesso cielo, fatte salve le stessi venti, gli stessi venti, siamo vulnerabili come altri esseri umani. Ma veniamo a sapere che la vita è lottare e combattere per esso.

Usiamo tutte le armi messe a nostra disposizione e con il permesso di Dio. Dio! Ah, sì ... lo ricordiamo più spesso. Tutte le persone non hanno questa capacità di ogni mattina e ogni sera per arrivare ai suoi piedi per rendere grazie per la salute, felicità, tutto va bene. Ma quando il mondo cade sulla nostra testa è come se abbiamo scoperto questa verità inconfutabile: Dio esiste! E con il cuore dolorante e stanca, continuato a lottare, noi facciamo la nostra parte, cerchiamo di tenere a vita fino a quando noi ci sentiamo sprovveduti e si dice che nulla può fare di più.

Condizioni avrebbe bisogno la pazienza di Giobbe aspettarsi con fiducia che giorni migliori arriveranno. Quindi c'è ancora, con il soffio della vita, ultima speranza: la preghiera! Quando pensiamo che abbiamo perso tutto, possiamo ancora piegare le ginocchia per entrare nella presenza di Dio. E 'difficile accettare la sofferenza e il dolore, ma l'accettazione è il primo passo per vivere meglio da loro, li sostengono e, si spera, batterli.

Noi non siamo così diversi dagli altri, non abbiamo case costruite sulle rocce e sono vulnerabili, dobbiamo riconoscere che prima di tutto. Siamo umani. Dell'uomo e delle persone a carico di colui che ci ha creati. L'autunno è spesso necessario per riconoscere quanto abbiamo bisogno di una mano e prende una malattia per imparare il valore della vita in modo che sappiamo cosa significa il matrimonio, come un secchio di acqua fredda sulle nostre teste, che ci risveglia e ci rende più attento.

Ci guardiamo intorno di più, ci siamo resi conto che i nostri sentimenti sono più solida e visibile di quello che pensavamo, risvegliare, forse, per le persone che erano perfettamente invisibile ai nostri occhi. Il dolore unisce più di felicità, perché le persone cercano sostegno e supporto. Lei apre i nostri occhi a Dio.

No. .. Non tutto è perduto! Ma non sempre la risposta è che ci aspettiamo o desiderio. Dobbiamo, con le ginocchia e il cuore aperto può essere pronti a ricevere, non quello che ci meritiamo, ma quello che ci serve, che è la guarigione, di vita o di comfort. Gesù ha accettato la croce perché sapeva che avrebbe vinto.

E che oggi possiamo imparare da Lui ad accettare i nostri fardelli, non come punizione ma come lezioni di vita, tanto che si scopre lentamente, che fanno male, ma si prosegue, sempre vittorioso, perché sappiamo che noi non portare da solo.

Leticia Thompson

SENTIMENTI E MALATIE


Perché siamo spiriti nel processo evolutivo sul piano fisico, siamo ancora a bordo di emozioni sentimenti e comportamenti che ci causano molti problemi e influenzano la nostra salute fisica.

Possiamo citare come esempio: l'egoismo, l'orgoglio, la vanità, l'arroganza, l'arroganza, paura, rabbia, gelosia, dolore, risentimento, vendetta, odio, invidia, avidità, sensi di colpa, rimorso, permalosità, ansia esagerata, rabbia, tristezza, sfiducia, disprezzo, reclami, gossip, l'ansia, la manipolazione, la menzogna, l'insoddisfazione, irritabilità, depressione, apatia, irrequietezza, critica distruttiva, indifferenza, ostilità, autocommiserazione, rimpianti, amarezza, tristezza e calunnia.

La nostra mente controlla ogni funzione, ogni organo, ogni sistema, ogni cellula, tutte le reazioni biochimiche, che istituisce il necessario equilibrio e di conseguenza la nostra salute. Quando i sentimenti e le emozioni sono nella nostra mente, noi creare un cambiamento nel controllo degli organi, l'amministrazione dei sistemi, la funzione delle cellule, le reazioni biochimiche in equilibrio e l'armonia della salute. Il meccanismo è inconscio, non perché vogliamo creare le malattie. Nessuno vuole soffrire, ma il soggetto del corpo alle emozioni di cui sopra appaiono le modifiche e ulcera, gastrite, colite, emicrania, dolori muscolari, fibromialgia, respiro affannoso, ipertensione, aritmie cardiache, angina, infarto, malattie autoimmuni, allergie, orticaria eczema, rinite allergica, bronchite allergica, psoriasi, labirintite, la vitiligine, sindrome del colon irritabile, insonnia e molte altre malattie psicosomatiche.

Quando siamo tesi, ansiosi, agitati, stressati, immessi in circolazione grandi quantità di adrenalina, noradrenalina, il cortisolo, la dopamina, l'acetilcolina, che alterano l'equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, che sono responsabili per la conservazione degli organi in perfetta armonia. I problemi della vita quotidiana ci lasciano sempre in questi stati, che i meccanismi di autoregolazione sono persi nelle loro funzioni, determinare i cambiamenti e le malattie. Il cortisolo è prodotto in grandi quantità al mattino per noi per rimanere svegli. Se passiamo tutto il giorno tesi, stressati, producono grandi quantità di cortisolo e di sera, di sdraiarsi a dormire, sono insonnia, causata dall'accumulo di cortisolo.

L'adrenalina rilasciata in circolo produce gravi alterazioni nel sistema circolatorio contraendo le arterie in tutto il corpo, causando ipertensione, angina e infarto. Oltre alla contrazione delle arterie, l'adrenalina provoca tachicardia e aritmia cardiaca. Nel sistema digestivo, i cambiamenti causa adrenalina nel processo digestivo, gastriti, ulcere, coliti, cambiamenti nelle abitudini intestinali.

Il sistema nervoso simpatico, in generale, stimola la funzionalità degli organi, mentre il parasimpatico rallenta la funzione generale. I due sistemi dovrebbero lavorare in armonia, ma quando ci siamo cambiati e ha sottolineato i sentimenti o le emozioni presenti e, già citata, si causa uno squilibrio tra il simpatico e parasimpatico, causando disfunzioni e malattie.

Da eccessivo stress, ansia, problemi e stress, possono essere stabiliti anche per l'anoressia, che è la totale mancanza di appetito, che può portare a malnutrizione e disincarnazione prematura. Ma cosa succede più spesso è l', mangiano troppo avidità e l'appetito vorace, che provoca l'obesità, che porta di conseguenza ad altre malattie, di eccesso di peso, ipertensione, insufficienza cardiaca, diabete, artrosi delle articolazioni della caviglia, del ginocchio, dell'anca e della colonna vertebrale lombare.

Per la prevenzione delle malattie psicosomatiche, possiamo trovare nel Vangelo secondo lo Spiritismo, lezioni di salute magnifico, perché gli insegnamenti del Maestro Gesù solo ci inducono a riflettere sui propri sentimenti, emozioni e comportamenti, chiedendo perdono, l'accettazione, la generosità, l'umiltà, la carità, l'altruismo, la fede, rispetto e amore del prossimo. Sperimentare queste lezioni e la loro applicazione nella pratica quotidiana, diventiamo consapevoli di noi stessi, per meglio facilitare la nostra trasformazione, permettendo il raggiungimento della pace, serenità e piena salute.

JOEL Beraldo

PRATICA DEL VANGELO IN FAMIGLIA


1. L’obiettivo principale di questo testo è chiarire principalmente due punti:

a. Insegnare e chiarire i dubbi riguardo alla pratica del Vangelo in famiglia, mostrando l’importanza di questa abitudine per raggiungere l’equilibrio e il benessere in casa nostra, insieme ai nostri cari.

b. Attendere alle richieste del Mondo Spirituale che richiede nuove fonti di sostentamento della Terra, per rinnovare l’energia quando gli spiriti sono in missione di soccorso, giacché la casa nel momento del Vangelo si trasforma in punto di luce dove i Mentori Spirituali vi trovano le risorse necessarie per provvedere ai fratelli che ne hanno la necessità.

Il sole interiore comincia a sorgere proprio fra le mura domestiche dove viviamo.

Secondo Gesù, la famiglia è la prima scuola e il luogo principale per imparare. Basandosi su questa tesi, un giorno, il Maestro, consigliò a Pietro di cominciare la pratica del Vangelo in famiglia. Disse:- Pietro, nella tavola della tua casa è servito il pane quotidiano che ricevi dal Signore, perché non ringraziare il Padre per questa benedizione che ti concede? Perché non spargere intorno a questa tavola il seme della felicità e della pace, in una conversazione o in un pensiero, tipo… : “Oh, Padre! che ci dai il grano attraverso la Terra e il Sole, inviaci la luce attraverso il Cielo”. Pietro, accetta il suggerimento di Gesù e, da quel giorno, comincia sulla terra il primo punto cristiano all'interno della famiglia, insegnato dal Maestro, e che potrà servire da modello per tutti quelli che desiderano studiare e seguire le Sue Leggi Morali.

Come disse Gesù: Dove sono riunite due o tre persone, io sono con loro.

Gli Apostoli, per continuare gli insegnamenti di Gesù, si riunivano nella loro casa come in quelle degli amici, nelle strade e, in seguito, nelle catacombe. Ma a causa delle sofferenze per le persecuzioni che subirono, dovettero dividersi, viaggiare, ma sempre predicando la buona Novella, portando il Vangelo di Gesù in molti luoghi.

2. Che cos’è il Vangelo? Secondo Andrè Luiz, il Vangelo o Buona Novella è il codice dei principi morali dell’Universo adattabili a tutte le Patrie, a tutte le razze, a tutte le comunità e a tutte le creature, ossia, sono gli insegnamenti delle Leggi e la filosofia che Gesù ci mostrò, per trovare la felicità dentro di noi, e insieme alle persone che ci circondano. E’ la legge dell’evoluzione del cammino fino al Padre Creatore.

3. La pratica del Vangelo in famiglia ci porta protezione e, innanzi tutto, la purificazione dell’ambiente di casa nostra, avvolgendoci, tutti quanti, con fluidi energetici restauratori ed equilibranti che ci daranno la forza di effettuare la nostra trasformazione intima. Una cosa interessante è quella che André Luiz ci narra in un suo libro: Os Mensageiros (I Messaggeri). Ci narra della sua esperienza, il giorno che si trovò a visitare la Terra nel momento in cui una famiglia si preparava a fare il V. F. Aggiunge, che visitava la Terra per uno stage d’apprendistato, insieme ad altri colleghi disincarnati, e che dovendo attraversare onde dense di vibrazioni pesanti, sulla crosta Terrestre, dopo ore di escursione stancanti, si sentivano molto esausti. L’istruttore, allora, li invitò a rifocillarsi in un rifugio lì vicino, sempre sulla crosta. Proseguirono fino al sito, che era incredibilmente illuminato dal chiarore di energie spirituali. All’avvicinarsi, un signore aprì loro la porta. L’autore seppe in seguito che costui era lo Spirito protettore della famiglia che vi abitava, perché tutta la famiglia che si riunisce per la pratica dello studio del V. F., ha uno Angelo Custode che protegge e sostiene spiritualmente l’ambiente, sia nell’ora della riunione che dopo. A volte questa entità è un familiare che ha raggiunto un’elevatezza e maturità tali da assumere questo compito - ad esempio, questo Spirito era il marito disincarnato della padrona di casa. André Luiz, intanto, si sorprese di vedere che in quella casa gli spiriti non potevano espugnare la materia, come avviene di solito, ma bisognava aspettare che l’Angelo Custode della casa aprisse loro la porta per potervi entrare. La spiegazione dell’istruttore fu questa: “Tutte le case che praticano il V. F. creano vere pareti spirituali che attraverso le vibrazioni positive isolano la casa dall’atmosfera pesante e negativa di tutta la crosta, permettendo, in tal modo, di fare entrare nell’ambiente solamente spiriti autorizzati, ma solo se l’Angelo Custode della casa aprirà loro la porta. André Luiz, comprese che la persona che prega porta con sé una robusta corazza protettiva, e la sua casa si trasforma in una fortezza contro le entità delle tenebre, che ricevono uno shock violento e battono in ritirata. La casa diventa così un ambiente tranquillo e fonte rinnovatore di energia per quegli Spiriti lavoratori che sono qui in missione, come nel caso di André Luiz, che in missione sulla crosta terrestre, sfinito, trovò ristoro e nuove forze in quella casa. Oltre a questa protezione, non dobbiamo dimenticare che quei momenti di convivio familiare funzionano come una vera terapia di vite passate, dove possiamo ricevere l’ausilio che ci sosterrà nei problemi di relazione con i nostri cari, se abbiamo dei debiti da riscattare. Come ci ricorda Emmanuel: Con la pratica del V. F., le persone migliorano e anche il loro ambiente familiare, facendo in modo che l’energia non sia densa, come avviene in certi ambienti, ma, al contrario, ricevendo la forza ed il sostegno degli spiriti Nobili che ci aiutano a superare il problema con amore e pazienza, per pagare i nostri debiti nel cammino della reincarnazione, facendo della nostra casa il punto d’incontro. Spesso, per ignorare i debiti di vite passate, creiamo intorno a noi un ambiente ostile e negativo, alteriamo e tormentiamo l’ambiente di casa nostra, tartassiamo psicologicamente i bambini, che dalla formazione di un clima pesante, portano conseguenze infelici da cui non sempre riscono ad uscire. Così, la famiglia che dovrebbe essere un’oasi di pace, il luogo di riposo quotidiano, finisce per essere un luogo di dense energie distruttrici, con una carica negativa tale che s’invade di malattie che non sempre trovano una cura specifica, o vi s’installano grandi problemi che nessuno riesce a trovarvi un motivo apparente. Quando sorge un disequilibrio in casa, la famiglia ha bisogno d’aiuto. E nell’ora della pratica del V. F., nella nostra casa, riceviamo le cure e la protezione del Piano Spirituale affinché si ripristini l’armonia e l’equilibrio necessari per la pace. Disse Gesù: Aiutati e il Cielo ti aiuterà! Questo messaggio deve essere ben compreso da noi che, per ricevere tutte queste cure Spirituali, dobbiamo avere dei meriti, e tutti quanti sforzarci di lavorare fermamente per migliorarci, modificandoci profondamente. Dal nostro cambiamento interiore, seguirà una trasformazione in tutti quelli che ci circondano che, a loro volta, finiranno per influenzare più persone, e così via… Contribuendo affinché il nostro Pianeta possa salire un altro gradino nel suo processo evolutivo, dove il Bene sarà veramente l’unico vincitore.

4. Ci si chiede perché si deve fare il V. a voce alta. Allan Kardec, ci mostra, attraverso l’insegnamento degli stessi Spiriti, l’influenza che essi esercitano nella nostra vita. Riguardo alla casa in cui l’individuo abita, è bene sapere che, spesso, prima di noi, in quella casa o in quel luogo, vi erano già Spiriti che si erano stabiliti lì, e che si sentivano i veri proprietari. Infatti, loro vi abitavano prima che la casa fosse stata costruita. Questi fratelli, ancora lontani dalla Verità della luce, non vedono altro oltre la Terra e, senza un’idea della vita eterna, vivono in casa con le famiglie partecipando a tutta la vita normale del quotidiano della casa. A volte sono Spiriti che non si sono adattati al loro nuovo stato, spaventati di fronte alla disincarnazione, preoccupati, si attaccano alla famiglia facendo di quella casa la dimora che considerano ancora loro. Questosenza contare gli Spiriti che attiriamo attraverso i nostri pensieri, attitudini e comportamento. Così le porte della nostra casa sono sempre aperte a queste visite disperate. Questi Spiriti, non avendo ancora la capacità di attraversare il nostro pensiero, prestano attenzione alle nostre parole e attitudini per distoglierci e farci peggiorare. Quindi il V. F. deve farci capire che oltre a noi stessi e ai nostri cari, con questa pratica staremo illuminando anche questi fratelli che per vari motivi ci accompagnano. La preghiera iniziale chiama la loro attenzione, perché molti di loro da molto tempo non sentono nominare il nome di Gesù, e la lettura desta in loro interesse o curiosità. Se vedessero solo con la vista non capirebbero di cosa si tratta, quindi non potrebbero essere aiutati a cambiare in nessun modo. Pertanto, anche se siamo soli in casa a fare il V. F., la lettura deve essere fatta a voce alta, seguita da una breve e semplice spiegazione, affinché gli Spiriti possano partecipare e ricevere anche le benedizioni dell’insegnamento. La casa che fa il V. F. da un mese ha già una piccola luce; la casa che fa il V. F. da dieci anni, ha una luce enorme che l’avvolge, poiché ogni volta aumentano le energie in quella famiglia.

5. Come fare il Vangelo in Famiglia.

Preparazione per lo studio:

- a) Per prima cosa fissare il giorno e l’ora settimanale dove ci si può trovare riuniti in famiglia (ma si può fare anche da soli). Questo giorno e questo orario devono essere osservati rigorosamente. Qualora arrivino delle visite nel giorno stabilito, si possono invitare a partecipare, anche passivamente, affinché portiamo avanti il nostro impegno senza cambiare data od orario.

- b) Dedicheremo 15/20 minuti a questa pratica, senza tuttavia superare i 30 minuti. Mezz’ora prima dello studio – circa -, spegnere gli apparecchi di comunicazione (radio, tv, cellulari ed altri). Al loro posto si può sentire della musica dolce, a volume moderato, in modo da favorire le preghiere e le vibrazioni nell’ambiente.

- c) Per fluidificare l’acqua (naturale o minerale) si può lasciarla in bottiglia, versarla nei bicchieri dei partecipanti o in una brocca.

6. Guida allo sviluppo dello Studio

- a) Perché utilizzare il Vangelo Secondo lo Spiritismo? Perché questa Opera racchiude in sé Il Nuovo Testamento, rivisto nella sua parte morale attraverso le istruzioni date dagli Spiriti Superiori ad Allan Kardec, attraverso i Medium. Ma si può usare anche il Testo del Vangelo Cattolico, se si preferisce.

- b) Preghiera iniziale. Dare inizio alla riunione con una preghiera semplice, breve e spontanea cercando di metterci in contatto con il nostro Io e con la figura del Maestro. La preghiera può essere proferita da uno dei partecipanti o da noi, avendo cura che più che le parole, hanno valore i sentimenti. Ad esempio: ”Signore, Ti ringraziamo per l’opportunità di stare qui riuniti in Tuo nome! Dacci l’ispirazione nella lettura Evangelica di oggi e sostienici durante la riunione attraverso i Tuoi Messaggeri, affinché possiamo assimilare gli insegnamenti e metterli in pratica nel nostro quotidiano. Così Sia!”

- c) Lettura metodica e sequenziale di un piccolo brano del Vangelo.

- d) Commenti brevi sul brano letto, cercando sempre l’essenza degli insegnamenti di Gesù, per la loro applicazione nella vita quotidiana.

- e) Evitare di deviare i commenti su argomenti estranei al tema scelto, ed evitare anche di polemizzare e discutere su temi vari.

7. Vibrazioni

Mentre sono proferite lentamente le parole di vibrazioni ad alta voce, noi cerchiamo di canalizzare le nostre energie e i nostri pensieri positivi e amorevoli. L’esempio che segue può essere cambiato o alternato secondo le proprie esigenze.

Vibriamo:

1 Per la fraternità e la pace nel Mondo.

2 Per la fratellanza e l’unione religiosa di tutta l’Umanità.

3 Per tutti i Paesi del Mondo, in particolare quelli in guerra.

4 Per tutti i bambini e anziani che ne hanno la necessità.

5 Per tutti gli ammalati del corpo e dell’anima.

6 Per i suicidi.

7 Per i disincarnati sofferenti bisognosi di aiuto.

8 Per la riabilitazione dei carcerati.

9 Per gli Spiriti che si reincarnano oggi con compiti determinati.

10 Per i lavoratori del bene

11 Per quelli che ci giudicano nemici o che noi consideriamo tali.

12 Per tutti i parenti e amici rientrati al Piano Spirituale.

13 Per tutti i presenti incarnati e disincarnati.

14 Per tutte le famiglie del Mondo.

15 Per il nostro popolo e i governanti.

16 Per l’armonia e la pace dei nostri famigliari, dei nostri parenti e nostra.

17 Per la nostra casa.

18 Chiediamo ai Mentori Spirituali di Fluidificare l’acqua.

Preghiera di Chiusura:

Ringraziamo Nostro Padre Creatore e il Piano Spirituale per il supporto datoci durante la riunione, e preghiamo il Signore che ci benedica e resti con noi fino al nostro prossimo incontro. Cosi Sia!

(Ringraziamo a chi ci ha inviato e aiutato con questo testo prezioso e istruttivo)


Da: Forum Vita oltre la Vita