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sabato 29 settembre 2012

DOMANDE CHE SI POSSONO FARE AGLI SPIRITI


Osservazioni preliminari - Domande simpatiche o antipatiche agli spiriti -
Domande sull’avvenire - Sulle esistenze passate e future - Sugli interessi
morali e materiali - Sulla sorte degli spiriti - Sulla salute - Sulle invenzioni e
scoperte - Sui tesori nascosti - Sugli altri mondi.


Osservazioni preliminari
 - Ha una importanza grandissima il modo di presentare le domande, e
più ancora ciò che riguarda la natura delle domande stesse. Due cose sono da
considerarsi in quelle che si dirigono agli spiriti: la forma e la sostanza.
Riguardo alla forma, esse debbono essere redatte con chiarezza e precisione
evitando le domande complesse. Ma vi è un altro punto non meno
importante, ed è la regola che deve presiedere al loro ordinamento. Allorché
un soggetto richiede una serie di domande, è essenziale che esse siano
concatenate con metodo, in modo che derivino naturalmente le une dalle
altre. Gli spiriti rispondono a queste molto più facilmente e più chiaramente
che non quando sono fatte a caso, passando senza transizione da un soggetto
ad un altro. Per questa ragione, è sempre utilissimo prepararle
anticipatamente salvo intercalarvi, seduta stante, quelle che sono richieste
dalle circostanze. Oltre alla redazione, che deve essere migliore, essendo fatta
a mente riposata, questo lavoro preparatorio è, come abbiamo già detto, una
specie di evocazione anticipata, alla quale lo spirito può avere assistito ed
essersi disposto a rispondere. Si osserverà che spesso lo spirito risponde in
anticipazione a certe domande, il che prova che già le conosceva.
La sostanza della domanda richiede un’attenzione ancora più seria, poiché la
risposta, giusta o falsa, è provocata dalla natura della domanda; ve ne sono di
quelle sulle quali gli spiriti non possono e non debbono rispondere, per motivi
a noi sconosciuti; è dunque del tutto inutile insistere; ma ciò che soprattutto
si deve evitare, sono le domande fatte allo scopo di mettere alla prova la loro
perspicacia. Quando una cosa esiste, si dice, essi debbono conoscerla. Ora è
precisamente perché la cosa è da voi conosciuta, o che voi avete i mezzi di
verificarla, che essi non si danno la pena di rispondere. Questo sospetto li
urta, e non si ottiene da loro nulla di soddisfacente. Non ne abbiamo
continuamente esempi fra noi? Uomini superiori, e che hanno la coscienza del
loro valore, si divertirebbero forse a rispondere a tutte le sciocche domande
che tendessero a sottometterli ad un esame come se fossero scolari? Il
desiderio di fare un nuovo adepto di tale o tal altra persona non è per gli
spiriti un motivo di soddisfare una vana curiosità; essi sanno che la
convinzione presto o tardi si farà strada, ed i mezzi che impiegano per
portarla a maturità non sono sempre quelli da noi pensati.
Supponete un uomo grave occupato in cose utili e serie, incessantemente
tormentato dalle domande puerili di un fanciullo, e voi avrete un’idea di ciò
che debbono pensare gli spiriti superiori di quelle sciocchezze che loro si
fanno sentire. Ciò non vuol dire che non si possano ottenere utili ragguagli e
soprattutto eccellenti consigli dagli stessi spiriti; ma essi rispondono più o
meno bene, secondo le cognizioni che essi stessi posseggono, l’interesse che
meritiamo da parte loro, e l’affetto che ci portano; ed infine secondo
l’importanza dello scopo che ci proponiamo e l’utilità che essi vedono nella
cosa; ma se tutto il nostro pensiero si limita a crederli più atti che non altri a
ragguagliarci utilmente sopra le cose di questo mondo, essi non possono
avere per noi una profonda simpatia; ed in conseguenza fanno delle brevissime
apparizioni; e, secondo il grado della loro imperfezione, dimostrano spesso il
loro cattivo umore per essere stati inutilmente disturbati.
- Certe persone immaginano che sia preferibile astenersi dal fare
domande, e che conviene aspettare l’insegnamento degli spiriti senza
provocarlo. Questo è un errore. Gli spiriti danno senza fallo istruzioni
spontanee di altissima portata, e che si avrebbe torto di trascurare; ma vi
sono spiegazioni che si aspetterebbero spesso lungo tempo, se non fossero
provocate. Senza le domande che abbiamo proposte, il Libro degli Spiriti ed il
Libro dei Medium si dovrebbero ancora incominciare, od almeno sarebbero
molto meno completi; ed una quantità di problemi di una grande importanza
non sarebbero ancora risolti. Le domande, ben lungi dall’avere il minimo
inconveniente, sono utilissime dal punto di vista dell’istruzione, quando si sa
tenerle nei limiti voluti. Esse hanno ancora un altro vantaggio, quello cioè di
aiutare a smascherare gli spiriti ingannatori, i quali, essendo più vani che
sapienti, subiscono raramente a loro vantaggio la prova di domande fatte con
logica serrata, con le quali si vedono respinti nei loro ultimi trinceramenti. Al
contrario, gli spiriti veramente superiori nulla hanno da temere da un simile
sindacato, e sono essi i primi a provocare spiegazioni sui punti oscuri. Gli
altri, al contrario, temendo di impegnarsi con un avversario più forte, hanno
grande cura di evitare spiegazioni, e per questo raccomandano in generale ai
medium che essi vogliono dominare ed ai quali vogliono far accettare le loro
utopie, di astenersi da ogni controversia circa i loro insegnamenti.
Se si è capito per bene quello che abbiamo detto fin qui, ognuno può già farsi
un’idea dei limiti in cui conviene contenere le domande che si possono
indirizzare agli spiriti; tuttavia, per maggior certezza, diamo qui appresso le
risposte, che ci furono date ai principali argomenti, sui quali le persone poco
sperimentate sono generalmente disposte a formulare le loro domande.
288 - Domande simpatiche o antipatiche agli spiriti
1) Rispondono gli spiriti volentieri alle domande, che vengono loro rivolte?
“Secondo le domande. Gli spiriti seri rispondono sempre con piacere a quelle
che hanno per scopo il bene ed i mezzi di farvi avanzare. Non ascoltano le
domande futili”.
2) Basta che una domanda sia seria per ottenere una risposta seria?
“No, ciò dipende dallo spirito che risponde”.
- Ma una domanda seria non allontana forse gli spiriti leggieri?
“Non è la domanda che allontana gli spiriti leggieri: è il carattere di colui
che la fa”.
3) Quali sono le domande particolarmente antipatiche ai buoni spiriti?
“Tutte quelle che sono inutili e che sono fatte per lo scopo di curiosità e di
prova; allora non vi rispondono e si allontanano”.
- Vi sono domande che riescano antipatiche agli spiriti imperfetti?
“Non vi sono che quelle che possono far scoprire la loro ignoranza o la loro
frode quando cercano di ingannare; altrimenti, essi rispondono a tutto senza
preoccuparsi della verità”.
4) Che cosa pensare delle persone che nelle comunicazioni spiritiche non
vedono che una distrazione ed un passatempo, od un mezzo di ottenere
rivelazioni sopra ciò che le interessa?
“Queste persone piacciono molto agli spiriti inferiori, i quali vogliono al par di
loro divertirsi, e sono per di più contenti quando riescono a mistificarle”.
5) Allorché gli spiriti non rispondono a certe domande è per un effetto della
loro volontà, oppure perché una potenza superiore si oppone a certe
rivelazioni?
“L’una cosa e l’altra; vi sono cose che non possono essere rivelate, ed altre che
lo spirito stesso non conosce”.
- Qualora si insistesse energicamente, lo spirito finirebbe per rispondere?
“No; lo spirito che non vuole rispondere ha sempre la facilità di andarsene.
Ecco perché è necessario aspettare, quando vi si dice di farlo, e soprattutto di
non ostinarvi a volerci far rispondere. Insistere per avere una risposta che
non vi si vuol dare è un mezzo certo di essere ingannati”.
6) Gli spiriti hanno tutti la stessa attitudine per capire le domande che
vengono poste loro?
“Tutt’altro; gli spiriti inferiori sono incapaci di capire certe domande, il che
non impedisce loro di rispondere bene o male, come avviene fra voi”.
Osservazione. - In certi casi, e quando è utile, accade frequentemente, che
uno spirito più illuminato venga in aiuto allo spirito ignorante e gli suggerisca
quello che deve dire. Ciò si riconosci facilmente dal contrasto di certe
risposte,
ed inoltre perché lo spirito lo ammette egli stesso. Ciò avviene soltanto per gli
spiriti ignoranti in buona fede, ma mai per quelli che fanno pompa di un falso
sapere.
 - Domande sull’avvenire
7) Possono gli spiriti farci conoscere l’avvenire?
“Se l’uomo conoscesse l’avvenire trascurerebbe il presente. E anche questo è
un punto sul quale voi insistete sempre per avere una risposta precisa; è un
gran torto, poiché la manifestazione degli spiriti non è un mezzo di
divinazione; se volete assolutamente una risposta, vi sarà data da uno spirito
folletto: noi ve lo ripetiamo ad ogni momento”. (Vedi Il Libro degli Spiriti:
Conoscenza dell’avvenire, n. 868).
8) Non vi sono forse talvolta avvenimenti futuri che sono annunziati
spontaneamente e con verità dagli spiriti?
“Può accadere che lo spirito preveda delle cose che giudica utile far conoscere,
o che ha la missione di far conoscere; ma vi è maggior motivo di diffidare
degli spiriti ingannatori che si divertono a fare delle predizioni. Solo l’insieme
delle circostanze può far apprezzare il grado di fiducia che esse meritano”.
9) Quale è il genere delle predizioni di cui si deve diffidare di più?
“Tutte quelle che non hanno per scopo un’utilità generale. Le predizioni
personali possono quasi sempre essere considerate come false”.
10) Che scopo hanno gli spiriti nell’annunziare spontaneamente
avvenimenti che poi non si realizzano?
“Il più spesso è per divertirsi della credulità, del timore o della gioia che
provocano: poi essi ridono del disinganno. Queste predizioni menzognere
hanno tuttavia qualche volta uno scopo più serio, quello di mettere alla prova
colui a cui sono fatte, per vedere la maniera con la quale prende la cosa, e la
natura dei sentimenti buoni o cattivi che fa nascere in lui”.
Osservazione. - Ciò sarebbe, per esempio, l’annunzio di ciò che può
lusingare la cupidigia o l’ambizione, come la morte d’una persona, la
prospettiva di un’eredità, eccetera.
11) Perché gli spiriti seri, allorché fanno presentire un avvenimento, non ne
fissano ordinariamente la data? E’ ciò impotenza o volontà da parte loro?
“L’una e l’altra; possono, in certi casi, far presentire un avvenimento: è
allora un avvertimento che vi danno. Quanto a precisarne l’epoca, spesso essi
non lo devono, e spesso ancora non lo possono, perché essi stessi non lo
sanno. Lo spirito può prevedere una cosa che avrà luogo, ma il momento
preciso può dipendere dagli avvenimenti che non sono ancora compiuti e che
Dio solo conosce. Gli spiriti leggieri, che non si fanno scrupolo di ingannarvi,
vi indicano i giorni e le ore senza menomamente preoccuparsi della riuscita.
Ecco perché ogni predizione circostanziata deve esservi sospetta.
“Ancora una volta, la nostra missione è di farvi progredire; noi vi aiutiamo il
più che possiamo. Colui che domanda la saggezza agli spiriti superiori non
sarà mai ingannato; ma non crediate che noi perdiamo il nostro tempo ad
ascoltare tutte le vostre sciocchezze ed a dirvi la buona ventura; noi lasciamo
ciò agli spiriti leggieri che se ne divertono, come farebbero bambini maliziosi.
“La provvidenza ha messo limiti alle rivelazione che possono essere fatte agli
uomini. Gli spiriti seri mantengono il silenzio su tutto ciò che è loro interdetto
di far conoscere. Insistendo per avere una risposta, vi esponete agli scherzi e
alle frodi degli spiriti inferiori, sempre pronti ad afferrare le occasioni di
tendere tranelli alla vostra credulità”.
Osservazione. - Gli spiriti vedono o presentono per induzione gli
avvenimenti futuri; essi li vedono compiersi in un tempo che essi non
misurano come noi; per precisarne l’epoca, occorrerebbe identificarsi con la
nostra maniera di computare la durata, il che essi non giudicano sempre
necessario; in questo è spesso una causa di errori apparenti.
12) Non vi sono forse uomini dotati di una facoltà speciale, che fa loro
intravedere l’avvenire?
“Sì, quelli la cui anima si disimpegna dalla materia, allora è lo spirito che
vede; e quando ciò può essere utile, Dio permette loro di rivelare certe cose a
fin di bene; ma molto maggiore è il numero degli impostori e dei ciarlatani.
Questa facoltà sarà più comune nell’avvenire”.
13) Che cosa pensare degli spiriti che si compiacciono di predire a qualcuno
la sua morte a giorno e a ora fissa?
“Sono spiriti che amano le facezie di cattivo genere, anzi di pessimo genere,
che non hanno altro scopo all’infuori di godere della paura che cagionano.
Non conviene preoccuparsene”.
14) Come può accadere che certe persone siano avvertite per presentimento
dell’epoca della loro morte?
“Il più delle volte è il loro spirito che lo sa, nei suoi momenti di libertà, e che
ne conserva una intuizione al suo svegliarsi. E’ perciò che queste persone
essendovi preparate non se ne spaventano, né se ne commuovono. Esse non
vedono in questa separazione del corpo e dell’anima se non un cambiamento
di situazione, o se preferite, con un esempio più volgare, l’abbandono d’un
abito grossolano, per un abito di seta. Il timore della morte diminuirà a mano
a mano che si divulgheranno le credenze spiritiche”.
 - Domande sulle esistenze passate e future
15) Possono gli spiriti farci conoscere le nostre esistenze passate?
“Dio permette qualche volta che esse siano rivelate, secondo lo scopo; quando
ciò è per vostra edificazione e vostra istruzione, saranno vere, ed in questo
caso la rivelazione è sempre fatta spontaneamente ed in maniera del tutto
imprevista; ma Dio non lo permette mai per soddisfare una vana curiosità”.
- Perché certi spiriti non si rifiutano mai a questo genere di rivelazioni?
“Sono spiriti burloni che si divertono alle vostre spalle. In generale, dovete
ritenere come falsa, od almeno sospetta, qualunque rivelazione di questa
natura, che non abbia uno scopo eminentemente serio ed utile. Gli spiriti
ingannatori si compiacciono nel lusingare l’amor proprio con pretese origini.
Vi sono dei medium e dei credenti che accettano per assoluta verità ciò che è
loro detto su questo punto, e che non vedono affatto come lo stato attuale del
loro spirito non giustifichi del tutto il rango che pretendono di avere
occupato; piccola vanità, di cui si divertono gli spiriti burloni al pari di certi
uomini. Sarebbe più logico e più conforme al cammino progressivo degli
esseri, che fossero saliti invece di essere discesi, il che sarebbe per loro più
onorevole.
“Affinché si potesse prestar fede a questo genere di rivelazioni, converrebbe
che fossero fatte spontaneamente, da diversi medium estranei gli uni agli
altri, ed ignari di ciò che fosse stato rivelato prima; allora certamente vi
sarebbe evidente ragione di credere”.
- Se non si può conoscere la nostra anteriore individualità, dobbiamo
pensare la stessa cosa del genere di esistenza che si ebbe, della posizione
sociale che si è occupata, delle qualità e dei difetti che hanno predominato in
noi?
“No, ciò può essere rivelato perché potete trarne profitto per il vostro
miglioramento; ma d’altra parte studiando il vostro presente, potete voi stessi
dedurne il vostro passato”. (Vedi Libro degli Spiriti: Oblio del passato, n.
16) Ci può essere rivelato qualche cosa sulle nostre esistenze future?
“No; tutto quello che vi diranno certi spiriti su questo soggetto non può essere
altro che una facezia; e ciò si capisce: la vostra esistenza futura non può essere
fissata prima, poiché essa sarà quale l’avrete fatta voi stessi con la vostra
condotta sulla terra, e con le risoluzioni che avrete prese quando sarete spiriti.
Meno avrete da espiare e tanto più essa sarà felice; ma sapere dove e come
sarà questa esistenza, ancora una volta, è impossibile, salvo il caso speciale e
raro degli spiriti che sono sulla terra soltanto per compiere una missione
importante, poiché allora la loro via è in certa maniera tracciata
anticipatamente.
 - Domande sugli interessi morali e materiali
17) Si possono domandare consigli agli spiriti?
“Sì, certamente; i buoni spiriti non rifiutano mai di aiutare quelli che li
invocano con fede, principalmente in ciò che riguarda l’anima; ma essi
respingono gli ipocriti, quelli che sembra domandino la luce e si
compiacciono delle tenebre”.
18) Possono gli spiriti dare consigli sulle cose di interesse privato?
“Qualche volta, secondo il motivo. Ciò dipende anche da quelli a cui ci
indirizziamo.
“Gli avvisi concernenti la vita privata sono dati con maggior esattezza dagli
spiriti familiari, perché essi si legano ad una persona e si interessano a ciò che
la concerne: essi sono gli amici, i confidenti dei vostri più segreti pensieri; ma
spesso voi li stancate con domande così insensate, che vi piantano lì. Sarebbe
tanto assurdo il domandare cose intime agli spiriti che sono a voi estranei,
quanto il rivolgervi per questo al primo individuo che incontraste per la
strada.
“Non dovreste mai dimenticare che la puerilità delle domande è incompatibile
con la superiorità degli spiriti. Conviene anche tener conto delle qualità dello
spirito familiare, che può essere buono o cattivo, secondo le sue simpatie per
la persona alla quale egli si lega. Lo spirito familiare di un uomo cattivo, è un
cattivo spirito, i cui consigli possono essere perniciosi, ma che si allontana e
cede il posto ad uno spirito migliore, se l’uomo si migliora egli stesso. I simili
con i propri simili”.
19) Possono gli spiriti familiari favorire gli interessi materiali con
rivelazioni?
“Lo possono, e lo fanno qualche volta, secondo le circostanze, ma siate sicuri
che mai i buoni spiriti si prestano a servire la cupidigia. I cattivi fanno
luccicare ai vostri occhi mille attrattive per stimolarla, e mistificarvi in seguito
con l’inganno. Sappiate anche che se la vostra prova è di subire tale o tal altra
vicissitudine, i vostri spiriti protettori possono aiutarvi a sopportarla con
maggior rassegnazione, e qualche volta addolcirla; ma nell’interesse stesso del
vostro avvenire, non è permesso ad essi di esentarvene. Nello stesso modo che
un buon padre non accorda a suo figlio tutto quello che egli desidera.
Osservazione. - I nostri spiriti protettori possono, in mille circostanze,
indicarci la via migliore, senza tuttavia condurci per mano, altrimenti noi
perderemmo ogni iniziativa e non oseremmo fare un passo senza ricorrere ad
essi, e ciò con pregiudizio del nostro perfezionamento. Per progredire, l’uomo
ha spesso bisogno di acquistare l’esperienza a sue spese; è perciò che gli
spiriti
savi, mentre ci consigliano, ci abbandonano spesso alle nostre forze, come
farebbe un abile istitutore per i suoi allievi. Nelle circostanze ordinarie della
vita, ci consigliano con l’ispirazione e ci lasciano così tutto il merito del bene,
come ci lasciano tutta la responsabilità della cattiva scelta. Sarebbe un
abusare della condiscendenza degli spiriti familiari, e farsi un falso concetto
della loro missione, interrogandoli ad ogni istante sulle cose più volgari, come
fanno certi medium. Ve ne sono di quelli che per un sì o per un no prendono il
lapis e domandano il parere per l’azione più futile. Questa mania denota
piccolezza nelle idee, ed è nello stesso tempo presunzione il credere che uno
spirito sia sempre ai nostri ordini, non abbia altre cose da fare che occuparsi
di noi e dei nostri piccoli interessi. E’ inoltre un annichilire il nostro proprio
giudizio e ridursi ad una parte passiva senza profitto per la vita presente, e
certamente pregiudizievole per l’avanzamento futuro. Se vi è puerilità ad
interrogare gli spiriti per cose futili, non ve ne è minore da parte degli spiriti
che vogliono occuparsi spontaneamente di ciò che si può chiamare il governo
della casa; essi possono essere spiriti buoni, ma sicuramente sono ancora
molto attaccati alla terra.
20) Se una persona lascia, morendo, gli affari imbrogliati, è lecito
domandare al suo spirito di aiutarci a sbrogliarsene ed è possibile anche
interrogarlo sulle sostanze reali che ha lasciato, nel caso in cui queste
sostanze non fossero abbastanza conosciute, quando ciò sia nell’interesse
della giustizia?
“Voi dimenticate che la morte è una liberazione dalle preoccupazioni della
terra; credete voi dunque che lo spirito, felice della sua libertà, venga
volentieri a riprendere la sua catena, e ad occuparsi di cose che non lo
riguardano più, per soddisfare la cupidigia dei suoi eredi, i quali forse si sono
rallegrati della sua morte, nella speranza che essa sarebbe stata loro proficua?
Voi parlate di giustizia; ma la giustizia è nello smacco della loro ingordigia; è
il principio delle punizioni che Dio riserva alla loro avidità dei beni della terra.
D’altronde, gli imbarazzi nei quali lascia talvolta la morte di una persona,
fanno parte delle prove della vita, e non sta in potere di alcuno spirito di
evitarvele, giacché esse stanno nei decreti di Dio”.
Osservazione. - Questa risposta lascerà a mani vuote coloro i quali
immaginano che gli spiriti nulla hanno di meglio da fare, che servirci come
ausiliari chiaroveggenti, per guidarci non verso il cielo, ma sopra la terra.
Un’altra considerazione viene all’appoggio di questa risposta. Se un uomo
lasciò, durante la sua vita, i suoi affari in disordine per incuria non è
verosimile che dopo la sua morte ne prenda oltre interesse, giacché deve
sentirsi felice di essere liberato dalle cure che gli cagionavano, e per poco che
egli sia elevato, vi attribuirà ancora meno importanza come spirito che non
come uomo. Quanto ai beni sconosciuti, che avesse potuto lasciare, egli non
ha alcuna ragione di interessarsene per gli avidi eredi che non penserebbero
probabilmente più a lui, se non sperassero di trarne qualche cosa. E se è
ancora accecato dalle passioni umane, egli può farsi un maligno piacere del
loro sconcerto. Se, nell’interesse della giustizia e delle persone che ama, uno
spirito giudica utile fare rivelazioni o dare indicazioni di questo genere, egli lo
fa spontaneamente, e non si ha perciò bisogno di essere medium o di
ricorrere
ad un medium; egli farà sorgere circostanze fortuite che metteranno in chiaro
le cose, ma non lo farà dietro la domanda che gliene viene fatta, poiché questa
domanda non può cambiare la natura delle prove che si devono subire; anzi,
sarebbe piuttosto atta ad aggravarle, poiché è sempre un indizio di cupidigia e
proverebbe per di più allo spirito che ci occupiamo di lui per interesse (vedi n.
- Domande sulla sorte degli spiriti
21) Si possono chiedere agli spiriti ragguagli sulla loro situazione nel
mondo
a noi invisibile?
“Sì, ed essi ne danno volentieri quando la domanda è dettata dalla simpatia o
dal desiderio di essere utile e non dalla curiosità”.
22) Possono gli spiriti descrivere la natura delle loro sofferenze o della loro
felicità?
“Perfettamente; e queste rivelazioni sono un grande insegnamento per voi,
poiché vi iniziano alla vera natura delle pene e delle ricompense future;
distruggendo le idee false che voi vi fate a questo riguardo, esse tendono a
rianimare la fede e la vostra confidenza nella bontà di Dio. I buoni spiriti sono
felici di descrivervi la felicità degli eletti; i cattivi possono essere costretti a
descrivere i loro patimenti allo scopo di provocare in essi il pentimento; essi
vi trovano anche qualche volta una specie di sollievo; è l’infelice che sfoga il suo
lamento, nella speranza di trovare compassione.
“Non dimenticate che lo scopo essenziale, esclusivo, dello spiritismo, è il
vostro miglioramento, ed affinché possiate raggiungerlo, è permesso agli
spiriti di iniziarvi alla vita futura, offrendovi degli esempi di cui potrete
approfittare. Più vi identificherete con il mondo che vi aspetta, meno
rimpiangerete quello in cui siete presentemente. Questo è, in sostanza, lo scopo attuale della rivelazione”.
23) Evocando una persona la cui sorte ci è sconosciuta, si può sapere da lei
se esiste ancora?
“Sì, qualora l’incertezza della sua morte non sia una necessità, od una prova
per quelli che hanno interesse a saperlo”.
- Se essa è morta, può forse far conoscere le circostanze della sua morte, in maniera da poterla verificare?
“Se essa vi attribuisce qualche importanza, lo farà, altrimenti se ne prenderà
poco fastidio”.
Osservazione. - L’esperienza prova che in questo caso lo spirito non è
affatto eccitato dai motivi di interesse che si può avere di conoscere le
circostanze della sua morte; se ha piacere di rivelarli, lo fa da se stesso, sia per
via medianica, sia per quella delle visioni od apparizioni, e allora può dare le
più precise indicazioni; nel caso contrario, uno spirito mistificatore può
perfettamente ingannare e divertirsi a provocare ricerche inutili. Accade
frequentemente che la sparizione di una persona, la cui morte non può essere
ufficialmente constatata, apporti degli imbarazzi agli affari di famiglia. Non è
che in casi rarissimi ed eccezionali che noi abbiamo visto gli spiriti mettere
sulla strada della verità dopo la domanda che loro era stata rivolta. Se
volessero farlo, lo potrebbero senza dubbio, ma spesso ciò non è loro
permesso, se gli imbarazzi sono prove per quelli che fossero interessati a
liberarsene. E’ dunque una speranza chimerica il tentare con questo mezzo il
recupero di una eredità, di cui il più positivo è il denaro che si spende a
quest’uopo. Non mancano spiriti disposti a lusingare simili speranze e che
non si fanno scrupolo alcuno di indurre a certi passi, di cui si è spesso felici di
esserne liberati, con un po’ di ridicolo.
 - Domande circa la salute
24) Possono gli spiriti dare dei consigli sulla salute?
“La salute è una condizione necessaria per il lavoro che si deve compiere sulla
terra, perciò essi se ne occupano volentieri; ma poiché fra di loro vi sono degli
ignoranti e dei sapienti, non conviene per questo, come per qualsiasi altra
cosa, indirizzarsi al primo venuto”.
25) Indirizzandosi allo spirito di una celebrità medica si è più certi
d’ottenere un buon consiglio?
“Le celebrità terrestri non sono infallibili ed hanno spesso idee sistematiche,
che non sono sempre giuste, e dalle quali la morte non li libera subito. La
scienza terrestre è ben poca cosa di fronte alla scienza celeste. Soltanto gli
spiriti superiori hanno quest’ultima scienza; senza avere nomi da voi
conosciuti, essi possono saperne molto più dei vostri scienziati in ogni cosa.
La sola scienza non forma gli spiriti superiori, e voi sareste molto meravigliati
del posto che alcuni scienziati occupano fra noi. Lo spirito di uno scienziato
può dunque non saperne di più di quanto sapeva sulla terra, se non ha
progredito come spirito”.
26) Lo scienziato diventato spirito riconosce i suoi errori scientifici ?
“Se è giunto ad un grado abbastanza elevato per essere sbarazzato della sua
vanità e capire che il suo sviluppo non è compiuto, egli li riconosce e li
confessa senza rossore; ma se non è abbastanza smaterializzato, può
conservare alcuni dei pregiudizi di cui era imbevuto sulla terra”.
27) Potrebbe un medico, evocando quelli fra i suoi malati che sono morti,
ottenerne chiarimenti sulla causa della loro morte, conoscere gli sbagli che
ha potuto commettere nella cura ed acquistare così un aumento di
esperienze?
“Lo può, e ciò gli sarebbe utilissimo, soprattutto qualora si facesse assistere
da spiriti illuminati che supplirebbero alla mancanza di cognizioni in certi
malati. Ma converrebbe che facesse questo studio in modo serio, assiduo, per
uno scopo umanitario, e non come mezzo di acquistare, senza fatica, sapere e
fortuna”.
 - Domande sulle Invenzioni e sulle scoperte
28) Possono gli spiriti guidare nelle ricerche scientifiche e nelle scoperte?
“La scienza è l’opera del genio; essa non deve acquistarsi che con il lavoro,
poiché soltanto per mezzo del lavoro l’uomo avanza nella sua vita. Che merito
avrebbe egli se gli bastasse interrogare gli spiriti per sapere tutto? Qualunque
imbecille potrebbe diventare scienziato a questo prezzo. Lo stesso dicasi delle
invenzioni e delle scoperte dell’industria. Ed un’altra considerazione è che
ogni cosa deve venire a suo tempo, e quando le idee sono mature per
riceverla; se l’uomo avesse questo potere, egli rovescerebbe l’ordine delle
cose, facendo spuntare i frutti prima della stagione.
“Dio disse all’uomo: Tu trarrai il tuo nutrimento dalla terra col
sudore della tua fronte (Gen. III, 17 a 19). Figura mirabile che dipinge la
condizione nella quale egli si trova qui sulla terra; egli deve progredire in
tutto per lo sforzo del suo lavoro; se gli si dessero le cose tutte fatte, a che cosa gli
servirebbe la sua intelligenza? Sarebbe come lo scolaro al quale un altro
facesse il compito di scuola”.
29) Lo scienziato e l’inventore non sono mai assistiti dagli spiriti nelle loro
ricerche?
“Oh! Questo è ben differente! Allorché il tempo di una scoperta è giunto, gli
spiriti incaricati di dirigerne il cammino, cercano l’uomo capace di condurla a
buon fine, e gli ispirano le idee necessarie, in maniera da lasciargli tutto il
merito, poiché queste idee bisogna che egli le elabori e le metta in opera. Così
è di tutti i grandi lavori dell’intelligenza umana. Gli spiriti lasciano ogni uomo nella sua sfera. Di colui che è capace soltanto di dissodare la terra non
faranno il depositario dei segreti di Dio, ma sapranno trarre dall’oscurità
l’uomo capace di secondare i suoi disegni. Non lasciatevi dunque trascinare
dalla curiosità o dall’ambizione in una strada che non è lo scopo dello
spiritismo e che finirebbe per condurvi alle più ridicole mistificazioni”.
Osservazione. - La conoscenza più illuminata dello spiritismo ha calmato la
febbre delle scoperte, che nel principio qualcuno si era lusingato di ottenere
con questo mezzo. Si era giunti fino a domandare agli spiriti delle ricette per
tingere e fare spuntare i capelli, guarire i calli ai piedi, ecc. Abbiamo visto
molte persone che credettero fatta la loro fortuna e non hanno raccolto altro
che procedimenti più o meno ridicoli. La stessa cosa succede allorché si vuole,
con l’aiuto degli spiriti, penetrare i misteri dell’origine delle cose; certi spiriti
hanno su questi argomenti la loro opinione, che sovente non vale più di quella
degli uomini e che è cosa prudente accogliere soltanto con la più grande
riserva.
 - Domande sui tesori nascosti
30) Possono gli spiriti far scoprire i tesori nascosti?
“Gli spiriti superiori non si occupano di queste cose; ma gli spiriti ingannatori
indicano spesso dei tesori che non esistono, o possono anche farne vedere
uno in un luogo, mentre è nel luogo opposto; e ciò ha il suo scopo, quello, cioè, di
insegnare che la vera fortuna sta nel lavoro. Se la Provvidenza destina
ricchezze nascoste a qualcuno, egli le troverà naturalmente; altrimenti no”.
31) Che cosa pensare della credenza negli spiriti guardiani dei tesori
nascosti?
“Gli spiriti che non sono smaterializzati si attaccano alle cose materiali. Avari
che hanno nascosto il loro tesoro possono ancora sorvegliarlo e fargli la
guardia dopo la loro morte, e i timori in cui sono di vederlo portar via, è uno
dei loro castighi, sino a tanto che essi ne avranno capita l’inutilità per il loro
uso particolare. Vi sono pure spiriti della terra incaricati di dirigerne le
trasformazioni interne, dei quali per allegoria si fecero i guardiani delle
ricchezze naturali.
Osservazione. - La questione dei tesori nascosti è nella medesima categoria
delle eredità sconosciute; ben pazzo sarebbe colui che contasse sopra le
pretese rivelazioni che possono essergli fatte dai burloni del mondo invisibile.
Noi abbiamo detto, che allorquando gli spiriti vogliono o possono fare simili
rivelazioni, le fanno spontaneamente e non hanno bisogno per questo di
medium. Eccone un esempio:
Una signora aveva recentemente perduto suo marito dopo trent’anni di
convivenza in famiglia, e si trovava alla vigilia di essere espulsa dal suo
domicilio, senza mezzi di fortuna, dai suoi generi, ai quali ella aveva fatto da
madre. Il suo dispiacere era al sommo, allorché una sera il marito le apparve,
le disse di seguirlo nel suo studio. Colà giunti, le mostra il suo scrittoio che era
ancora sotto i suggelli, e per un effetto di seconda vista gliene fa vedere
l’interno; le indica un cassettino segreto, che ella non conosceva, e di cui le
spiega il meccanismo; indi soggiunge: “Ho previsto ciò che ora succede, ed ho
voluto assicurare la tua sorte; in questo cassetto sono le mie ultime
disposizioni; ti cedo il godimento di questa casa ed una rendita di...”, e poi
disparve. Il giorno in cui furono tolti i suggelli, nessuno poté aprire il cassetto,
la signora allora raccontò ciò che le era successo. Ella lo aprì secondo le
indicazioni di suo marito, e vi trovò il testamento conforme a quello che le era
stato annunziato.
2 - Domande sopra gli altri mondi
32) Quale grado di fiducia si può avere nelle descrizioni che gli spiriti fanno
dei differenti mondi?
“Ciò dipende dal grado di avanzamento reale degli spiriti che danno queste
descrizioni; poiché voi capirete che gli spiriti comuni sono altrettanto incapaci
di ragguagliarvi a questo scopo, quanto lo è un ignorante del vostro mondo di
descrivervi tutti i paesi della terra. Voi fate spesso su questi mondi dei quesiti
scientifici che questi spiriti non possono risolvere; se sono di buona fede, ne
parlano secondo le loro idee personali; se sono spiriti leggieri si divertono a
darvi descrizioni bizzarre e fantastiche; e ciò tanto più in quanto questi spiriti
che non sono sprovvisti di immaginazione nell’erraticità come non lo erano
sulla terra, attingono in questa facoltà il racconto di molte cose che nulla
hanno di reale. Tuttavia, non crediate alla impossibilità assoluta di avere
schiarimenti su questi mondi; i buoni spiriti si compiacciono anche nel
descrivervi quelli che essi abitano, perché ciò possa servirvi di insegnamento
per rendervi migliori ed impegnarvi a seguire la strada che vi può colà
condurre; è un mezzo di fissare le vostre idee sull’avvenire e di non lasciarvi
nel vago”.
- Quale giudizio si può avere dell’esattezza di queste descrizioni?
“Il miglior giudizio è la concordanza che vi può essere fra loro; ma ricordatevi
che esse hanno per scopo il vostro miglioramento morale, e che, per
conseguenza, è sullo stato morale degli abitanti che potete essere meglio
ragguagliati, e non sullo stato fisico o geologico di questi globi. Con le vostre
attuali cognizioni voi non potreste nemmeno capirlo; questo studio non
servirebbe affatto ai vostri interessi qui sulla terra, e voi avrete ogni
possibilità
di farlo quando vi sarete”.
Osservazione. - Le domande circa la costituzione fisica e gli elementi
astronomici dei mondi rientrano nell’ordine delle ricerche scientifiche, di cui
gli spiriti non debbono risparmiarci la pena; senza di ciò, un astronomo
troverebbe comodissimo di adoperarsi in maniera che essi facessero i suoi
calcoli, ciò che senza dubbio si guarderebbe poi bene dal confessare. Se con il
mezzo della rivelazione gli spiriti potessero risparmiare il lavoro d’una
scoperta, è probabile che essi lo farebbero in favore di quello scienziato
abbastanza modesto da confessarne apertamente la sorgente, piuttosto che a
profitto degli orgogliosi che li rinnegano, ai quali, al contrario, essi procurano
spesso degli smacchi d’amor proprio.


Tratto dal Libro dei Medium di Allan Kardec

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