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giovedì 31 marzo 2011

IL PERISPIRITO O CORPO FLUIDICO



I materialisti, negando l’esistenza dell’anima, partirono spesso dalla difficoltà di concepire un essere privo di forme; gli spiritualisti stessi non si spiegavano come l’anima, immateriale, imponderabile, potesse unirsi strettamente e comandare al corpo, che è di natura essenzialmente diversa. Queste difficoltà trovarono la loro soluzione nelle esperienze spiritiche.
Come già accennammo, l’anima, tanto nella vita corporea che dopo morte, è costantemente involta in una veste fluidica più o meno sottile o eterea che Allan Kardec chiamò perispirito o corpo spirituale. Il perispirito serve da mediatore fra il corpo e l’anima; trasmette a questa le impressioni dei sensi e comunica al corpo la volontà dello spirito. Alla morte, esso si stacca dalla materia tangibile, abbandona il corpo alla decomposizione della tomba, ma rimane unito all’anima e ne costituisce la forma esterna e la personalità.
Il perispirito, dunque, è un organismo fluidico, è la forma preesistente e sopravvivente dell’essere umano, la trama sulla quale si formerà il corpo fisico, come un substrato invisibile composto dall’essenza d’una materia che penetra tutti i corpi, anche quelli che ci sembrano più impenetrabili.
La materia grossolana, rinnovata senza posa dalla circolazione vitale, non è la parte stabile e permanente dell’uomo, ed è il perispirito che assicura la conservazione della forma umana e dei tratti fisionomici, attraverso tutte le epoche della vita, dalla nascita alla morte. Esso compie, così, la funzione di una forma elastica sulla quale s’incorpora la materia terrestre.
Però, anche questo corpo fluidico non è immutabile, ma si purifica e si nobilita insieme all’anima, la segue nelle sue numerose incarnazioni, sale con essa i gradini della scala gerarchica, diventa con lei sempre più diafano e luminoso, per risplendere un giorno di quella luce abbagliante, di cui parlano le Bibbie antiche, e le testimonianze storiche relative ad alcune apparizioni.
Il perispirito conserva tutte le conquiste dell’essere vivente; le conoscenze acquisite si accumulano e si imprimono a tratti fosforescenti nel cervello di questo corpo spirituale, sulla cui trama si plasmerà e s’informerà il cervello del bambino in una nuova incarnazione. Così il patrimonio intellettuale e morale dello spirito, anziché disperdersi, si accumula e si accresce colle sue esistenze: da ciò le attitudini straordinarie che alcuni esseri precoci e particolarmente dotati portano nascendo.
L’elevatezza dei sentimenti, la purezza della vita, le aspirazioni verso il bene e l’ideale, le prove e le sofferenze sopportate pazientemente, affinano sempre più le molecole di questo corpo spirituale, ne estendono e moltiplicano le vibrazioni, e ne consumano, come per azione chimica, le particelle grossolane, non lasciandogli che le più sottili e le più libere.
Al contrario, gli appetiti materiali, le passioni basse e volgari, reagiscono sul perispirito, lo rendono più pesante, più denso e più oscuro; su questi organismi, che conservano in parte i bisogni del corpo e non possono soddisfarli, l’attrazione dei globi inferiori, come la terra, agisce con forza.
Le incarnazioni di questi spiriti si succedono rapidamente finché, colla sofferenza, il progresso ne attutisce le passioni e, liberandoli dall’influenza terrestre, apre loro l’accesso a mondi migliori.
Uno stretto rapporto unisce i tre elementi costitutivi dell’essere; più lo spirito è elevato, più il perispirito è sottile, leggero, brillante; il corpo libero dalle passioni, moderato nei suoi appetiti e nei suoi desideri. La nobiltà e la dignità dell’anima si riflettono sul perispirito, e rendono la sua forma più armonica e più eterea; esse influiscono anche sul corpo e il viso si illumina al riflesso dell’interna fiamma.
Il perispirito comunica coll’anima per mezzo delle correnti magnetiche, ed è legato al corpo dai fluidi nervosi. Questi fluidi, quantunque invisibili, sono vincoli potenti che incatenano il perispirito alla materia, dalla nascita alla morte, e, per i sensuali, anche fino alla completa dissoluzione dell’organismo; l’agonia ci rappresenta la somma degli sforzi fatti dal perispirito per sciogliersi dai suoi legami carnali.
Il fluido nervoso o vitale, che trova la sua sorgente nel perispirito, ha dunque una parte considerevole nell’economia della vita, e la sua esistenza e modalità possono spiegare molti problemi patologici. Agente di trasmissione delle sensazioni esterne e delle impressioni intime ad un tempo, esso è paragonabile al filo telegrafico trasmissore del pensiero che percorre una doppia corrente.
L’esistenza del perispirito era conosciuta dagli antichi: i filosofi greci ed orientali designavano l’inviluppo dell’anima sotto i nomi di ochema e di ferouer, «lucido, etereo, aromale». Secondo i Persiani, giunta l’ora dell’incarnazione, il ferouer attira e condensa intorno a sé le molecole materiali necessarie alla costituzione del corpo, poi le restituisce, colla morte, agli elementi, per rivestire altrove nuove forme.
Anche il Cristianesimo conserva tracce di tale credenza e S. Paolo, nella sua prima lettera ai Corinti, si esprime in questi termini:
«L’uomo è seminato corpo animale e risorgerà corpo spirituale. Vi è corpo animale e vi è corpo spirituale».
Quantunque l’esistenza del perispirito sia già stata in diverse epoche affermata, soltanto lo spiritismo ne potrà determinare la natura ed il compito. Grazie alle esperienze del Crookes e di altri scienziati, noi sappiamo che il perispirito è lo strumento per cui si compiono tutti i fenomeni del magnetismo e dello spiritismo. Questo corpo spirituale e un vero serbatoio di fluidi, che l’anima mette in moto colla volontà, per mezzo di un organismo analogo a quello del corpo materiale di cui è la copia. E’ il perispirito che, tanto nel sonno materiale come nel provocato, si sviluppa dal corpo, si trasporta a di stanze incalcolabili e, nell’oscurità della notte, come alla luce del giorno, vede, osserva e sa, cose che il corpo da sé non potrebbe conoscere.
Il perispirito, dunque, possiede sensi analoghi a quelli del corpo, ma molto più potenti: vede nella luce spirituale - luce diversa da quella degli astri, e presente in tutto l’universo, quantunque non percepibile ai sensi materiali.
La permanenza del corpo fluidico tanto prima che dopo la morte, spiega pure il fenomeno delle apparizioni di spiriti. Il perispirito, nella vita libera dello spazio, possiede virtualmente tutte le forze che costituiscono l’organismo umano, senza metterle in azione; quando lo spirito si trova nelle volute condizioni, cioè quando può togliere al medium la materia fluidica e la forza vitale necessarie, esso se le assimila, e riveste a poco a poco le parvenze della forma terrestre. La corrente vitale circola in esso, e sotto l’azione del fluido sottratto, le molecole fisiche si riuniscono sulle tracce dell’organismo - tracce di cui il perispirito riproduce le linee essenziali; così il corpo umano si ricostituisce, e l’organismo vive.
Le fotografie e le impronte ci dimostrano che questo corpo ricostituito è identico a quello che lo spirito animava nella vita terrestre; ma la sua sussistenza non può essere che temporanea e fuggitiva, poiché anormale, e gli elementi che la produssero, dopo il breve aggregamento, ritornano alle loro rispettive sorgenti

DOPO LA MORTE di Léon Denis

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