CONTATORE VISITE

♥-BENVENUTI IN CHAT-- CLICCATE SUL NIK CHE VI DA LA CHAT E INSERITE IL VOSTRO NOME , GRAZIE ♥

giovedì 31 marzo 2011

LA VITA NELLO SPAZIO


Secondo le diverse dottrine religiose, la terra sarebbe il centro dell’universo, ed il cielo si stenderebbe,come una volta, sopra il nostro capo. Le stesse dottrine affermano che, la dimora dei beati è situata in alto, mentre l’inferno, soggiorno dei reprobi, prolunga le sue oscure gallerie nelle viscere stesse della terra.
La scienza moderna, d’accordo coll’insegnamento degli spiriti, portò un colpo mortale a queste affermazioni, mostrandoci l’universo popolato di innumerevoli mondi, pur essi abitati. Il cielo è dovunque;dovunque l’immensurabile, l’inesauribile, l’infinito; dovunque un formicolio di soli e di pianeti, fra cui la nostra terra non è che una misera unità. Lo spazio infinito non può più essere una dimora circoscritta per le anime che, tanto più libere quanto sono più pure, percorrono l’immenso,seguendo le loro affinità e le loro simpatie. Gli spiriti inferiori, resi gravi dalla densità dei loro fluidi,rimangono come legati alla terra su cui vissero, vagando nella sua atmosfera o mescolandosi agli umani.
Il godimento e l’elevazione dello spirito non risultano dall’ambiente che occupa, ma dallo stato personale dello spirito stesso, relativo al progresso realizzato. Lo spirito inferiore, dal perispirito opaco e tenebroso,può trovarsi coll’anima radiante, dall’involucro sottile che si presta alle sensazioni più delicate, alle più estese vibrazioni; ma ciascuno porta in sé la sua gloria o la sua miseria.
La condizione degli spiriti nella vita d’oltretomba, la loro elevazione e la loro felicità, dipendono dalla facoltà di sentire e di comprendere, la quale è proporzionata al loro grado di avanzamento. Anche sulla terra noi vediamo che i godimenti intellettuali aumentano col crescere della coltura dello spirito: le opere letterarie ed artistiche, le conquiste del progresso, le maggiori concezioni del genio umano, rimangono incomprese per l’uomo selvaggio, ed anche per molti dei nostri inciviliti. Così gli spiriti d’ordine inferiore,come ciechi di fronte alla natura illuminata dal sole, come sordi in mezzo ad un concerto, rimangono indifferenti ed insensibili alle meraviglie dell’infinito.
Questi spiriti, avvolti in densi fluidi, subiscono le leggi di gravitazione, e sono attratti dalla materia. Mosse da appettiti grossolani, le molecole dei loro corpi fluidici si chiudono alle percezioni esterne, e rendono gli spiriti schiavi di quelle stesse forze naturali che asserviscono l’umanità. Questa legge fondamentale dell’ordine e della giustizia universa, non sarà mai affermata abbastanza: le anime si riuniscono e si dispongono nello spazio, secondo il grado di purezza del loro involucro. Così, il posto dello spirito viene determinato dalla sua costituzione fluidica, che è opera sua, conseguenza del suo passato e delle sue azioni. Nello stesso modo che il perispirito stabilisce la posizione dell’anima, costituisce pur anche la sua ricompensa e il suo castigo: mentre l’anima purificata percorre lo spazio vasto e radioso, discende a suo piacimento sui mondi e non vede limiti al desiderio, lo spirito impuro non può staccarsi dall’atmosfera terrestre.
Fra gli stadi estremi, numerosi gradi intermedi permettono agli spiriti affini di raggrupparsi e di formare delle vere società celesti. La comunanza delle idee e dei sentimenti, l’identità delle inclinazioni, dei pensieri, delle aspirazioni, avvicinano ed uniscono le anime, formandone delle grandi famiglie.
La vita dello spirito elevato, quantunque esente da fatiche, è supremamente attiva: le distanze non esistono per esso che passa da luogo a luogo colla rapidità del pensiero. Il suo involucro, simile ad un vapore leggero, acquista tal grado di sottigliezza da riuscire invisibile agli spiriti inferiori.
Lo spirito vede, comprende e sa, non per mezzo degli organi materiali che si frappongono fra noi e la natura intercettandoci le più delicate sensazioni, ma direttamente, senza ostacoli, con tutto l’essere suo,onde le sue percezioni risultano ben diversamente chiare e numerose delle nostre. Prospettive cangianti si svolgono alla sua vista, soavi armonie lo cullano e lo incantano, per esso i colori sono profumi ed i profumi armonie; ma, per quanto squisite siano le sue sensazioni, egli può sottrarvisi e concentrarsi a volontà, avvolgendosi in un velo fluidico che lo isola nello spazio.
Lo spirito superiore vive emancipato e libero da tutti i bisogni corporei: il nutrimento e il sonno non hanno per lui alcuna ragion d’essere; egli abbandona per sempre, lasciando la terra, le vane cure, le apprensioni, tutte le chimere che insidiano quaggiù l’esistenza. Gli spiriti inferiori portano seco, al di là della tomba, le abitudini, i bisogni, le preoccupazioni materiali, e non potendo elevarsi al disopra dell’atmosfera terrestre, ritornano alla vita terrena e si mescolano alle lotte, ai lavori, ai piaceri degli uomini. Il contatto dell’umanità acuisce le loro passioni sempre vive, e l’impossibilità di soddisfarle diventa per essi una causa di tormenti.
Gli spiriti non hanno bisogno della parola per comprendersi, poiché ogni pensiero si riflette nel perispirito come un’immagine nello specchio; essi si scambiano le loro idee, senza fatica e con inconcepibile rapidità. Lo spirito elevato può leggere nel pensiero dell’uomo i più segreti intenti, può scrutare tutti i misteri della natura, esplorare a volontà le viscere della terra, il fondo degli oceani, e rintracciarvi i ruderi delle civiltà sepolte: nulla gli è occulto, il suo sguardo attraversa i corpi più densi ed entra nei domini impenetrabili al pensiero umano.

DOPO LA MORTE di Léon Denis

Nessun commento:

Posta un commento