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giovedì 17 marzo 2011

LE LEGGI E LE FORZE



8 - Se uno di quegli esseri ignoti che consumano la loro esistenza effimera in
fondo alle regioni tenebrose dell’Oceano, se uno di quei poligastrici, di quelle
nereidi - animaletti, che della natura conoscono soltanto i pesci
ittiofagi e le foreste sottomarine - ricevesse all’improvviso il dono
dell’intelligenza, la facoltà di studiare il suo mondo e di stabilire, sulle proprie
valutazioni, un ragionamento congetturale esteso all’universalità delle cose,
quale idea si farebbe della natura vivente che si sviluppa nel suo ambiente, e
del mondo terrestre che non appartiene al suo campo di osservazione?
Se tuttavia, per un effetto meraviglioso della sua nuova potenza, quell’essere
giungesse ad innalzarsi al di sopra delle sue tenebre eterne, alla superficie del
mare, non lontano dalle rive opulente di una isola ricca di vegetazione
splendida, di sole fecondo dispensatore di un calore benefico, quale giudizio
formulerebbe sulle sue teorie aprioristiche della creazione universale, ben
presto cancellate da una valutazione più ampia, e tuttavia relativamente
incompleta quanto prima? Ebbene, questa è l’immagine della scienza umana,
del tutto speculativa (3).
(3) Tale è la situazione dei negatori del mondo degli Spiriti quando, dopo
essersi spogliati del loro involucro carnale, vedono spiegarsi davanti ai loro
occhi gli orizzonti di quel mondo. Essi comprendono allora quanto fossero
vuote le teorie sulla cui base si pretendeva di spiegare tutto per mezzo della
sola materia. Tuttavia, questi orizzonti hanno ancora per loro misteri che si
rivelano soltanto successivamente, via via che essi si elevano attraverso la
purificazione. Ma, fin dai loro primi passi in questo nuovo mondo, sono
costretti a riconoscere la loro cecità, e ad ammettere che erano ben lontani dalla verità.
9 - Sono giunto così a trattare il problema delle leggi e delle forze che reggono
l’universo, anche se sono, come voi, un essere relativamente ignorante nei
confronti della scienza vera, nonostante l’apparente superiorità che mi dà sui
miei fratelli della terra la possibilità di studiare questioni naturali che a loro
sono interdette, nella loro posizione: il mio scopo è soltanto di esporvi la
nozione generale delle leggi universali, senza spiegare in dettaglio il modo
d’azione e la natura delle forze speciali che ne dipendono.
10 - Vi è un fluido eterno che riempie lo spazio e penetra i corpi: questo fluido
è l’etere o materia cosmica primitiva, generatrice del mondo e degli esseri.
All’etere sono inerenti le forze che hanno presieduto alla metamorfosi delle
materie, le leggi immutabili e necessarie che reggono il mondo. Queste
formule multiple, variate indefinitamente a seconda delle combinazioni della
materia, localizzate secondo le masse, diversificate nei loro modi di azione a
seconda delle circostanze e degli ambienti, sono conosciute sulla terra sotto i
nomi di peso, coesione, affinità, attrazione, magnetismo, elettricità
attiva; i movimenti vibratori dell’agente sono conosciuti sotto i nomi di
suono, calore, luce, ecc. In altri mondi, si presentano sotto altri aspetti,
offrono altre caratteristiche ignote a questo, e nell’immensa distanza dei cieli,
forze di numero indefinito si sono sviluppate su di una scala immaginabile, di
cui non siamo ancora capaci di valutare la grandezza, così come il crostaceo,
in fondo all’Oceano, non è capace di abbracciare l’universalità dei fenomeni
terrestri (4).
(4) Noi riferiamo ogni cosa a ciò che conosciamo, e non comprendiamo ciò
che sfugge alla percezione dei nostri sensi più di quanto il cieco dalla nascita
comprenda gli effetti della luce e l’utilità degli occhi. Può darsi quindi che, in
altri ambienti, il fluido cosmico abbia proprietà e combinazioni di cui non
abbiamo la minima idea, effetti appropriati a bisogni che ci sono
sconosciuti, capaci di dare luogo a percezioni nuove oppure ad altri modi di
percezione.
Noi non comprendiamo, per esempio, che si possa vedere senza gli occhi del
corpo e senza la luce: ma chi ci dice che non esistano altri agenti, diversi
dalla luce, ai quali sono sensibili speciali organismi? La vista sonnambolica,
che non viene fermata né dalla distanza, né dagli ostacoli materiali, né
dall’oscurità, ce ne offre un esempio.
Supponiamo che, in un mondo qualunque, gli esseri siano normalmente ciò
che i nostri sonnambuli sono soltanto eccezionalmente: essi non avranno
bisogno, quindi, né della nostra luce, né dei nostri occhi, eppure vedranno
ciò che noi non possiamo vedere. Lo stesso si può dire di tutte le altre
sensazioni. Le condizioni di vitalità e di percettibilità, le sensazioni ed i
bisogni variano secondo gli ambienti.
Ora, così come non vi è altro che una sola sostanza semplice, primordiale,
generatrice di tutti i corpi, ma diversificata nelle sue combinazioni, tutte
queste forze dipendono da una legge universale diversificata negli effetti e
che, nei decreti eterni, è stata sovranamente imposta alla creazione per
costituirne l’armonia e la stabilità.
11 - La natura non è mai in contraddizione con se stessa. Il blasone
dell’universo ha una sola divisa:
Risalendo la scala dei mondi, si trova l’unità d’armonia e di creazione, e nello
stesso tempo si trova una varietà infinita in quell’immensa distesa di stelle;
percorrendo i gradini della vita, dall’ultimo degli esseri fino a Dio, si riconosce
la grande legge di continuità; considerando le forze in se stesse, si può
formarne una serie la cui risultante si confonde con la generatrice, ed è la
legge universale.
Voi non siete in grado di apprezzare questa legge in tutta la sua portata,
poiché le forze che la rappresentano nel campo delle vostre osservazioni sono
ristrette e limitate; tuttavia la gravitazione e l’elettricità possono essere
considerate come una vasta applicazione della legge primordiale che regna al
di là dei cieli.
Tutte queste forze sono eterne - spiegheremo questa parola - e universali
come la creazione; essendo inerenti al fluido cosmico, agiscono
necessariamente in tutto e per tutto, modificando la loro azione attraverso la
loro simultaneità o la loro successione, qui predominando e cancellandosi là;
potenti e attive su punti, latenti o segrete altrove: ma esse preparano,
dirigono, conservano e distruggono i mondi dei loro diversi periodi di vita,
governano le opere meravigliose della natura ovunque si realizzano,
assicurando perpetuamente l’eterno splendore della creazione

LE RIVELAZIONI DEGLI SPIRITI (Allan Kardec )

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