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martedì 24 maggio 2011

I MANSUETI EREDITERRANNO LA TERRA


Nel Suo famoso Sermone della Montagna, Gesú enunció una serie di beatitudini.

Una di queste fa riferimento ai mansueti, che erediteranno la Terra.

É interessante osservare che chi si impossessa di beni del mondo sono di solito i furbi e i violenti.

Col decorrere della Storia, ci sono innumerevoli esempi di rapina, schiavitú e violenza commessi dai cosiddetti forti.

I popoli piú pacati e ordinati sono sempre le vittime preferite.

Nell'ambito individuale, chi non é molto propenso a violenze e arbitrarietá é preso di mira ancora di piú dai furboni".

Fino ad oggi, questa felicitá dei mansueti non é stata compresa e percepita correttamente.

Lo Spiritismo lancia una luce sulla questione, quando insegna il rispetto del pluralismo dei mondi abitati.

Secondo questa lezione, il livello evolutivo dei mondi é relazionato con gli Spiriti che vivono in essi.

Ci sono i mondi primitivi, nei quali occorrono le prime incarnazioni.

Ci sono i mondi delle prove e delle espiazioni in cui rinascono esseri giá intellettualmente evoluti, ma ancora con dei vizi.

Ci sono quelli di rigenerazione e di pace, i felici e i celestiali o divini.

La Terra dell'attualitá fa parte dei mondi delle prove e delle espiazioni.

Questo vuol dire che sulla Terra si incarnano Spiriti con una significativa evoluzione intelletiva, ma con una moralitá barcollante, messa a nudo da numerosi vizi e passioni.

L'esperienza terrena é destinata a promuovere espiazioni e prove.

Espiazioni sono passaggi dolorosi allo scopo di stimolare il pentimento nell'intimo di chi ha dei comportamenti viziosi.

Prove sono esami allo scopo di acquisire costanza nel bene e forza nella lotta.

In questo contesto é normale che la vita sia laboriosa e difficile.

Fatta eccezione per i casi dei missionari dell'amore, gli abitanti del pianeta lottano contro se stessi nel processo di apprendimento e sublimazione.

Ma l'importante é che il passaggio verso il mondo di rigenerazione e di pace é vicino.

Si tratta della fine dei tempi d'angustia.

Per ora, gli Spiriti piú ribelli si trovano mischiati a tutti gli altri.

É attraverso di loro che vengono somministrati gli esami piú duri ai candidati alla pace.

Nel contatto con le creature difficili, questi ultimi esercitano la pazienza, la compassione, la serenitá e la fede in Dio.

Alla fine, i mansueti realmente erediteranno la Terra.

Perché chi persisterá nel male, chi continuerá ad essere violento e furbo sará degradato.

Passerá a vivere in mondi inferiori, nei quali la sua intelligenza sará preziosa.

In questi mondi, a contatto con esseri primitivi, apprenderá la lezione dell'amore che qui ha rifiutato.

Quando sará rigenerato, ritornerá a convivere con i suoi cari che nel frattempo saranno rimasti sulla Terra.

Cosciente di questa realtá, fai attenzione al tuo modo di vivere.

Tu ti trovi fra i candidati alla pace o fra quelli che, a causa del loro egoismo, servono ala purificazione dei mansueti?

Pensa a questo.



Redazione del Momento Spirita.
Traduzione di Fabio Consoli.
Il 18.03.2011

RISCHI E DOVERI


Vi è chi afferma che sulla Terra non sono mai apparse, come oggi, tante occasioni per errori e cadute spirituali di fronte al progresso scientifico che sembra far impallidire le conquiste del sentimento.
Siamo d'acordo, sebbene varie epoche, nella storia dell'uomo, abbiamo presentato le stesse gravi caratteristiche di transizione.
Mettiamo in risalto questo aspetto dell'attualità per considerare, con gli amici situati nel Piano Fisico, che se il mondo attraversa ora tempi duri di crisi e presenta rischi per l'anima, questi sono anche tempi per le più belle testimonianze di comprensione e di amore.
Occasione per maggiori offerte di pazienza e devozione, perdono e spirito di servizio.
Alcuni compagni avranno aderito all'avventura e allo squilibrio.
La tentazione di accompagnarli forse ti visita il pensiero, ma in verità risuonerà il momento della preghiera, in cui certamente avrai bisogno di ricorere alla fede per rimanere fedele agli impegni assunti.
Forse avrai visto familiari cari compiere gesti infelici ed è probabile che, in alcune circonstaze, abbia desiderato allontanarli dal tuo cuore; tuttavia avrai l'occasione benedetta di amarli ancora di più, con la speranza che il rinnovamento giunga a loro e li riconduca sulla retta via. Mettiamo in evidenza il diffondersi del pessimismo e dello sconforto; tuttavia è ragionevole che noi stessi ci interroghiamo sul nostro contributo all'estinzione di simili calamità.
éE comprensibile la nostra perplessità di fronte a certe manifestazione di violenza negli scenari della vita sociale moderna, ma non ci è lecito dimenticare che ci troviamo tutti nell'ora della massima comprensione e del più intenso servizio.

Tratto dal libro (pazienza di chico xavier - Emanuel)

preso dal Blog http://stellina-30.blogspot.com/2011/04/tratto-dal-libro-pazienza-di-chico.html?showComment=1306257879578#c1910151326959331878

lunedì 23 maggio 2011

L'AUTOGRAFO DI DIO


L'autografo è la firma originale, di proprio pugno, dell'autore di un'opera.

Firmano i loro quadri, i pittori. Tuttavia, meglio che la loro firma, ciò che dice se il quadro è veramente di quel pittore, è il suo stile.

Chi vuole approfondirsi nella conoscenza dell'arte, potrà, ammirando una tela, dire chi è il suo autore. E identificare, fra l'altro, se n'è il caso, a quale periodo della vita artistica di quel pittore corrisponde.

Chi scrive un libro, si definì dalla forma di scrivere e, da lì passerà a essere conosciuto. Naturalmente, mette il suo nome sul libro.

Più che ciò, lo identifichiamo dallo stile e dalla forma con cui esprime il suo pensiero, trascrivendolo sulla carta.

Ogni artista ha la sua maniera peculiare di identificarsi, nel suo lavoro.

Ed è così che Lui è conosciuto e sono ammirate le Sue produzioni, attraverso i tempi.

Quando i nostri occhi si estasiano davanti alla generosità della natura;

quando i nostri orecchi si deliziano ai suoni dei ruscelli cantanti, con il mormorio delle piccole fonti, con le acque che scendono dai pendii, cadendo rumorosamente dall'alto;

quando il vento come flauto suona una canzone fra i rami o agita con violenza gli alberi;

quando il sole si dipinge d'oro e copre tutto con la sua luce per dove si estende;

quando il cielo si colorisce di mille tonalità, indefinibili, in un sorgere indescrivibile;

quando tutto ciò succede tutti giorni... cerchiamo l'autore. E la sua firma.

L'indescrivibile delle cose grandi e piccole - seguendo tutte la medesima perfezione ci dice la qualità dell'artista.

La diversità delle tonalità, dei suoni ci parla di Qualcuno superlativamente creativo che, da milioni di anni non ripete un tramonto del sole, né il cristallo di una goccia di rugiada, né l'orchestra dei cinguettii degli uccelli.

Ogni giorno tutto è diverso. Ritorna il sole, appaiono le nuvole che si estendono sui prati allungandosi come una coperta di ritagli di diversi colori, ricamati qua e là di piccoli fiori... ma nulla uguale.

Le foglie sugli alberi sono in maggior o minor numero, la sinfonia delle acque è appena finita, gli uccelli dondolano sui rami.

Sì, l'artista responsabile per il concerto del giorno e della notte è straordinario.

Gli uomini affermano che non Lo hanno visto mai. Però tutti possono ammirare la Sua opera. Anche quelli che negano la Sua esistenza.

Quest'artista incomparabile firma la delicatezza del mattino con il pennello dell'aurora.

Possiamo scoprire il Suo autografo sulla tela del firmamento, dal luccichio delle stelle.

Possiamo scoprire la Sua scrittura dai fiori dei campi, dei giardini e delle montagne.

Lui è così grande che la tela, dove crea le Sue meraviglie vive crescendo.

Ma dove Questo artista mette la Sua firma più speciale è nell'essenza di ogni suo figlio che creò.

La Sua firma è in ciascuno di noi e si chiama Immortalità.

Pensa a tutto questo. Tu sei il più speciale autografo di Dio.



Redazione del Momento Spirita.

Il 09.09.2010.

LA RISPOSTA DI DIO




È come immergere in un mare di acque gelate. Da ogni parte freddo, abbandono. Non si vede nessuno, non ci sono sorrisi affettuosi, mani amiche, solidarietà.

È così quando il mondo ci volta le spalle, gli amici evadono, e nulla sembra andar bene.

In questi momenti ci viene la voglia di domandare: Dove sono le persone gentili, i buoni sentimenti? Dove si è nascosto l'amore, che tutti esaltiamo?

Nel profondo dell'anima allora sorge una brutta sensazione: quella di non essere degni d'essere amati. E desideriamo tanto essere amati!

Vogliamo allegrie, carezze, gentilezze e sorrisi. Se questo ci manca, rimane un'ombra grigiastra, un cuore partito.

Ed è così che dall'intimo esce una richiesta d'aiuto, un grido che sale al cielo ed arriva a Dio. E che esclama, tra singhiozzi: Padre mio, puoi ascoltarmi? Sei lì? Lasciami sentire la Tua mano almeno per un attimo.

E se l'anima è attenta, il cuore aperto, la luce apre il cammino tra le ombre. È come il sole che appare dopo la pioggia, con i suoi raggi disperdendo nuvole pesanti, spargendo il suo calore sulla Terra.

È la risposta di Dio. La Sua voce suona nelle nostre orecchie, sussurrando: Sì, figlio mio, sono qui. Abbi fiducia, spera, supera, aspetta. Sono qui.

Soltanto questa voce divina può restaurarci l'anima, può far bollente l'acqua gelida che ci circonda.

Dio è allegria. StarGli unito è trovare la felicità definitiva, la Sua voce risuonando nel cuore, consolando, spiegando. È come una musica allegra che allontana le amarezze, ci restituisce la pace ed il sorriso.

Perciò, nelle ore difficili, quando s'istalla la solitudine e arrivano le lacrime, fai soltanto tacere la voce dentro di me.

Lascia parlare soltanto l'anima. Ed invece di lagnanze, permetti che la voce segreta cerchi Colui che ha creato tutte le cose. Rivolgi al Divino Padre un'orazione di riconoscenza ed amore. Più o meno così:

Con il passar dei giorni, nelle strade del Mondo, nell'umiltà della mia anima, eccomi qui, mio Amico, mio Amore.

Fa' della mia vita ciò che è meglio per me. Benchè i miei piedi sanguinino, ben che le mie labbra gemano, confido in Te.

Ascoltare la Tua voce nella natura è come ricordare una canzone dell'infanzia. Chitarre con note chiare che traducono brezze e risate di bambini. Alla Tua ombra, c'è serenità e pace. La pace che ho sempre cercato.

Sei la mia acqua, il mio sole, l'aria più pura.Perciò, l'unica cosa che chiedo è che mi lasci soltanto amarTi.

* * *

Dio è d'ogni parte, ed, ovviamente, in te e anche con te. Cerca di trovarLo, non soltanto negli avvenimenti felici, ma in ogni fatto e luogo.

Riservati la soddisfazione d'essere ogni giorno migliore del giorno precedente, di modo che Lui abiti in te, e, sentendoLo, consapevolmente, permetta che anche altri riescano a incontrarLo.



Redazione del Momento Spirita, con pensieri di epilogo
del capitolo 33 del libro Episódios diários, dello Spirito
Joanna de Ângelis, psicografia di Divaldo Pereira Franco,
Editrice Leal.
Il 13.08.2010.

TRE' NEMICI


Il  messaggio della Vita e armonia.
Ovunque smuove I'equilibrio che deriva dalle Leggi
Cosmiche.
La creatura umana epredestinata all'amore, percorrenda
il sentiero dell'ordine per raggiungere le aree del
benessere.
Nello svolgimento delle attivita a cui si dedica e
spesso sorpresa dalla fatica dellavoro e della lotta.
Se si abbandona allo scoraggiamento, smette di
crescere.
Se si permette I'amarezza, s 'intossica.
Se si abbandona al/a violenza, perde I'armonia e impazzisce.
La condotta raccomandata e quella che deriva dalla
vigilanza che si mantiene sempre attenta ai primi segni
di squilibrio, ristabilendo casi immediatamente il ritmo
dell'azione.
Pertanto e indispensabile rimanere in sintonia con iI
Pensiero Universale, che vibra in tutte le parti, mantenendo
la fiducia in Dio e imparando con iI tempo le preziose
lezioni dell'equilibrio.
L'apporto della preghiera, la meditazione e le discipline
morali completano iI quadro terapeutico per la
conservazione della salute spirituale.
Numerosi avversari lavorano contro la pace.
Ne individuiamo tre, che sono crudeii, per la perfidia
dei mezzi di cui si servono.
Appaiono quando meno ci si aspetti e assumono atteggiamenti
di minaccia che finiscono per generare squiiibrio,
portando al fallimento.
Sentimenti nobili, forti capacita di lotta, spiriti coraggiosi,
quando raggiunti da essi, cadono rovinosamente,
lasciando tristi macerie dove prima agivano con
gioia.
Hanno un potere di contaminazione simile a quello di
un gas velenoso e, prima che I'individuo se ne renda
conto, é gia infetto e si liberera della presenza nociva dei
suoi invasori solo dopo molti sforzi.
Sottili o violenti, utilizzano cattiverie perverse e si stabiiiscono
pericolosamente nel cuore e nella mente, scatenando
stati di turbamento della ragione e di disinteresse
per la vita.
ei riferiamo alla depressione, al risentimento e all'esaltazione.
Quando la cerchia di problemi diventa apparentemente
irrimediabile, i caratteri piu deiicati cadono nella depressione.
La depressione sembra la notte scesa improvvisamente
in pieno giorno. E una nuvola minacciosa che
oscura il sole. Eun tossico che awelena lentamente le
piu belle manifestazioni dell'essere.
II risentimento é come la muffa che produce putrefazione
nel punto in cui si posa. Si serve di momenti propizi per svilupparsi e invariabilmente,
dove si fissa, raggiunge
il potere di distruzione.
L'esaltazione, identica alla scintilla dell'elettricita divoratrice,
colpisce i nervi e produce lampi di pazzia con
tuoni carichi di rivolta e offese, che debilitano gli ideali
della vita e fanno a pezzi quelli che cadono nelle sue reti.
La preghiera, il proseguimento del lavoro e I'amare disinteressato
e incessante sono invece i mezzi che portano
alla salvezza.
Per la depressione é necessario usare immediatamente
il vaccino del coraggio per la preghiera.
Per il risentimento é necessario il ragionamento lucido,
per mezzo dell'amore senza interesse.
E per I'esaltazione é necessario il conforto della meditazione,
che ricompone le energie.
In un contesto storico dove il vizio é di casa, la crudelta
riceve applausi, I'insensatezza é appoggiata e la
corruzione predomina sullo statuto delle leggi, il cristiano
deciso affronta molte difficolta.
1comportamenti di scarso iivello morale danno la misura
degli uomini mediocri e delle donne dissennate nelle
loro condotte.
Enaturale che la cupidigia, I'arroganza e la violenza si
divulghina in modo dominante, al fine di preservare lo
status qua.
Pero, invitato da Gesu a diventare una fortezza invincibile,
non puoi concordare con i metodi e i costumi
che predominano in certe fasce della societa contemporanea.

Esiccome ti mantieni al margine di quello stile di vita,
I nemici infidi spargono quei gas tossici che ti portano alia
depressione o al risentimento o all'esaltazione.
Mantieniti vigile, internamente gioviale e tranquillo,
considerando I'onore di star compiendo un dovere che
chiedesti e che svolgerai sotto la benedizione di Dio.

JOANNA DE ANGELIS (Risveglio verso la Felicita'  )

domenica 22 maggio 2011

AIDS tramite condotta Mentale



  La dottrina spiritica ci insegna che l'uomo non è solo questione - segmento visibile - ma presenta una struttura molto più complessa formata da un multi-dimensionale - non segmento visibile - il che lo rende unico nell'universo. Così, a causa di rappresentare ogni individuo di essere unici nel modo in cui ti senti e di agire il loro modo di vivere, l'uomo è anche l'unico responsabile per ciò che egli crea e rilascia in atmosfera in cui è inserito.

 Tutti i tuoi sentimenti, buoni o cattivi, fornendo così un campo, pericolosi e non, per lo sviluppo delle forze psichiche che tornerà su se stessa, agendo in maniera positivo negativa in base hai tuoi sentimenti

È dunque lo Spirito che le energie che lascerà verso la vita di ciascuno, coinvolgendo altre creature con cui essa si riferisce. I nostri pensieri diventano creativi forza generativa che ci mette al di là di ogni ombra di dubbio, come co-creatori dell'universo, e, evidentemente, secondo le leggi divine. Per questo motivo, siamo chiamati a riparare gli errori e tempi passati riprendere la strada giusta.

 Il fatto che abbiamo ancora fare la nostra mente incarnata quasi sempre si rivolge alla vita materiale - e, a volte solo per lei - che ci porta ad avere, in alcune occasioni e altri pensieri altruisti, pensieri viziosi, che rende che il nostro modello vibrazionale oscilla continuamente, che ci permette di essere bersaglio di attacchi da altre menti con cui entriamo in linea

 Questi disturbi  mentali ci portano così a materializzare le malattie quando non si sono manifestati nel campo o quando, anche se non sono visibili.

A questo proposito, possiamo dividere la malattia in due tipi:

IL PASSATO AL PRESENTE - Diamo l'esempio del cattivo uso o l'abuso del corpo - cibo abuso, alcolismo, sesso disordinato e intenzionale contaminazione diretta - la droga, le amputazioni per incidenti o interventi chirurgici, tutti a causa del modo di essere e di agire in incarnazioni in incarnazioni. Le energie sono dannose quando accumulate in questa reincarnazione un corpo sano e mente, sparsi per il corpo e si dissolvono in disturbi organici non sono gravi - disturbi fisici che guai, ma che non mette in pericolo l'esistenza, o, sono mente viziose, in ultima analisi, sono in un organo fragile fisico, provocando gravi malattie e spesso conduce alla disincarnazione.

REGALO PER IL FUTURO - sono difficili da identificare. Chiudere, infatti, le malattie più efficaci e gravi che affliggono l'umanità.

Quando pensiamo alla comunità umana sulla terra, mi viene in mente l'idea che gli uomini tendono ad agire nello stesso modo gli uni agli altri, caratterizzandoli come se fossero un egregore (immaginario collettivo sentimento sentimento che regna creativa di una maggioranza) attraverso simili pensieri incontrollati e sentimenti, siano essi errori, squilibri o simili emanazioni negative.

Esempi di egregore segnaliamo due. Uno si riferisce alla prevalente odio tra palestinesi e israeliani che sta diventando un problema politico su territori in un senso atavico di odio tribale. Sembra evidente la coscienza collettiva della mia tribù, perché ti odio ti odio. E, l'altro la seconda guerra mondiale dove si vedeva - ed è ancora molto presente - la coscienza collettiva di una superiorità razziale attraverso la supposta presenza di un gene di leadership, caratteristica solo del popolo tedesco.

In aggiunta a queste energie collettive di rosso, di tutte le menti disincarnate per entrare in sintonia con l'altro, crea micro-organismi psichico alto potere distruttivo. Così, l'uomo, in invigilância e temerarietà, e assorbire le energie individuali deleterie, ma assorbe anche la conferenza di energia, andando a stock nel loro corpo spirituale, che sarà poi drenato dal corpo, dando origine alle malattie ad eziologia sconosciuta e incidenza allarmante causate da questi microrganismi che egli contribuisce a cristallizzare, larve trasformato in psichici dotati di loro dinamismo e forte potere distruttivo.

 Da questo punto di vista è facile capire che più un uomo è impigliato nei pensieri in tempesta e aquisisce sentimenti di egoismo, orgoglio, paura, odio, avidità, dipendenze di ogni genere, permeato di immoralità dilagante, più e più strani sintomi compaiono il corpo fisico, si è concentrata sui centri vitali, impedendogli di camminare con equilibrio e sicurezza nel percorso evolutivo.

 Questa somma di emanazioni di incarnati e disincarnati, accumulato nel corso di un lungo periodo di tempo nella zona vicino alla terra ed etere di vibrazioni contenuti simili, provoca la formazione di alta potenza massima  che a nostro avviso ha portato il virus HIV, che produce l'AIDS. Il precario stato di evoluzione umana che ha permesso all'uomo di sintonizzarsi questa vibrazione  continuamente, l'assorbimento di queste larve psichiche.

Dal comportamento degli esseri umani era inevitabile l'emergere di questa situazione, no, naturalmente, perché è stato imposto con la forza superiore, ma come risultato del suo squilibrio proprio incarnato menti che attaccare le leggi naturali, innescato una reazione il cui esito è entro i limiti l'obbedienza alla legge di causa ed effetto.

La materializzazione

Se lo squilibrio mentale in grado di produrre e mantenere la disarmonia tale, è anche vero che il ritorno all'equilibrio può rompere questa catena, la manutenzione del virus.

La lotta di materiale medico, nel tentativo di trovare elementi che possono spezzare questa catena, attaccando il virus visibile, ma dimenticando la complessità di organizzazione umana, rendendo la sua lotta in salita dal punto di vista materiale.

 Sappiamo che molte persone affette da HIV sono in grado di trasmetterlo, ma non hanno la malattia, e la scienza medica stessa ammette che vi è un agente elemento o l'attivazione di questo disturbo. Così, la malattia non si manifesta se il corpo è in condizioni di farlo. In altre parole, se l'individuo ha il virus e non vi è la mancata attivazione del virus, la malattia non è installata. La contaminazione appare, quindi, se la presenza di un agente di attivazione.

 Questo processo può avvenire in diversi modi e che è necessario stare in guardia per questo, perché le mutazioni del virus stanno già emergendo che determinerà, naturalmente, le diverse forme di contagio, non solo quelli già noti.

Ma che cosa è questo agente attivazione?

  Il pensiero è un agente fondamentale in tutte le realizzazioni della fisica e non fisica. E 'materia - materia mentale - e, come tale, capace di tessere sottili correnti, ciascuna delle quali una creatura fluidico atmosfera peculiare che può essere nominato aura vitale o alone.

Queste forze che si muovono incessantemente, sincronizzati o non, deve, per ogni persona, un'onda mentale stesso che abbia la volontà come fattore determinante di azione, è capace di generare motivi di piacere o di disgusto, gioia o tristezza, disperazione o l'ottimismo che alla fine attrarre a se stessi i servi di luce o di ombra, la vittoria o la sconfitta, la felicità o la sfortuna. Così, quando mandiamo un 'idea di riflettere tutte le altre con cui assomiglia e incarnata, cioè, cedono il passo, mentre noi insistiamo sul sostegno, il che significa che rimangono in comunicazione con tutti coloro che hanno sposato la modalità sentire.

Il nostro Spirito si sta muovendo bene nel mondo delle forme pensiero, di elementi di edificio nel regno dell'anima, ci libererà o schiavizzare noi, bene o male, secondo la nostra scelta.

  Appare chiaro, quindi, concettualizzare il pensiero che è deleterio per la concentrazione di disarmonico, dissonante, bassissimo livello di vibrazioni energie, originari della mente umana squilibrata, come l'agente attivazione.

Il pensiero di accettazione e il rispetto è il filo comune tra noi e queste concentrazioni di energie distorte. Ma è il pensiero costante di accettazione e diffusione delle energie rinnovabili attraverso ripetuti contatti con la mente raggruppate in cui predomina lo squilibrio e dissolutezza, che stabilisce il rapporto con l'agente di attivazione.

Guarda un film il cui tema è il sentimento di odio e distruzione contro un popolo, per esempio, non ci ha messo in contatto con l'agente, ma se siamo ripetutamente presente alle riunioni in cui sono aggravate queste sensazioni, riempiendo non solo la atmosfera fluidica, ma anche l'ambiente fisico con miasmi deleteri certamente può essere un facile bersaglio, se non siamo solo infettati dal virus, ma anche dagli stessi sentimenti di seguito, la presente riunione. forza mentale è quindi l'unica forza che può attivare o meno il virus in un organismo infetto.

 E 'la ricerca di equilibrio, armonia e una costante opera di trasformazione interiore che ci isoliamo, non solo la malattia del materiale, ma anche creando intorno a noi, come ci ricorda Kardec, uno scudo di protezione contro ogni attacco di forze inferiori

 L'umanità sulla terra è senza freno morale, a piedi brani collettivamente negativo. l'immoralità, ha permesso alla natura, l'incarnazione del virus, ma la sua attivazione è stata a causa della mente umana stessa.

AIDS oggi

Il sesso è ancora il fattore principale di infezione.

Se la mancanza di informazioni è stata la ragione diretta della diffusione della malattia, una bassa autostima è oggi un fattore di rischio. Quasi tutti nel mondo sanno che le pratiche di sesso sicuro per prevenire la malattia, tuttavia, che si diffonde in gruppi di élite, sotto la supervisione di specialisti?

Gli studi dimostrano che i problemi personali con la sessualità, l'immagine negativa di sé e problemi di rapporto guidare le persone ad adottare un comportamento auto-distruttivo.

Tra le donne, a causa della scarsa considerazione, sembra che non si può negoziare con i partner di usare il preservativo. Aggiunto a questo, anche, il rapporto con gli uomini più anziani che sono i più resistenti a uso del preservativo. Così, in Brasile, tutte le donne infettate, il 45% nella fascia da 18 a 30 anni.

Campagne nelle scuole non servono allo scopo per cui sono stati creati perché tendono a spaventare, e gli adolescenti non sono convinti interiormente tale pericolo. D'altra parte, i media bombardano con messaggi pubblicitari del giovane volte allo sfruttamento della sessualità super, ma non guida al sesso sicuro in questa stessa pubblicità.

Un altro fattore di rischio che sta prendendo forma è l'impoverimento dell'epidemia. E 'preoccupante perché molte persone hanno difficoltà a nutrirsi.

 Nei primi anni '80, l'AIDS è venuto per essere classificati come malattia di parte ricca di gay, perché le loro prime vittime erano persone di potere d'acquisto elevato, infetti nei viaggi all'estero. Nello Stato di São Paulo, quasi la metà delle vittime aveva completato l'istruzione universitaria.

I pazienti che arrivano ora, presentano un profilo diverso. A San Paolo, circa l'80% di loro hanno solo le scuole elementari e di istruzione superiore del 5%. (Alvarez Roland, O Estado de Sao Paulo, Internazionale del Libro, pg. Il 17, 2000/08/10)

 Nonostante tutte le informazioni, i bambini sono ancora nati con l'HIV
In Brasile, la mobilitazione della società e l'intervento del governo è riuscito a ridurre la velocità di trasmissione, anche se ancora molto elevata: oggi, circa 20 000 casi dal 1997, in contraddizione con la previsione allarmante che l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 540 000 nuovi casi ogni anno.

Un altro preoccupante riguarda la presenza per la prima volta nella storia, un paziente, Brasile, infettati con tre diversi sottotipi di HIV - mutazioni - resistente ai farmaci. Lo studio è il medico Ricardo Diaz, direttore del Laboratorio Retrovirology della UNIFESP (Università Federale di San Paolo) sarà presente alla XIII Conferenza Internazionale sull'AIDS. Secondo il medico brasiliano, la ricerca è importante per la scienza e una cattiva notizia per il Brasile, perché può essere un segno di una nuova forma di attacco di virus nell'organismo.

In tutto il mondo, il nostro accento è posto sul Nera, sulla base dei dati forniti dal quotidiano O Estado de Sao Paulo 18 luglio, nella rivista Galileo e dalla rivista Epoca, entrambi nel luglio 2000.

La XIII Conferenza Internazionale sull'AIDS, tenutasi a Durban, in Sudafrica, nel luglio di quest'anno mostra un quadro terrificante. Un continente in agonia. Si sviluppa su i 90 anni, l'AIDS è la causa nel continente africano, riducendo la sua popolazione di 71 milioni di persone entro il 2010, circa il 10% del continente.
I dati presentati durante la conferenza ha mostrato la tragedia africana:
4,5 milioni le vittime nella regione, il 70% dei casi di AIDS in tutto il mondo.

4 milioni di nuovi casi l'anno scorso. Il resto del pianeta, ci sono stati 1,4 milioni nuove infezioni. Solo nello Zimbabwe, il paese più colpito, ci sono quattro persone ogni ora, la mortalità calcolato dalla World Health Organization

2.400.000 morti sul pianeta nel 1999, l'85% di questi sono causati dalla sindrome. In Africa il tasso è 25,84% dei 15 e 49 anni abitanti.

500 000 bambini infettati dalla madre l'anno scorso. La malattia ha già prodotto 12 milioni di orfani. Rappresenta il 66% dei bambini senza adulti impalcature per sostenerlo e dargli l'istruzione. Condizioni favorevoli alla criminalità. Il 96% degli orfani AIDS vive in Africa.

L'aspettativa di vita, ora 59, a scendere a 45 entro il 2010. Zimbabwe, per 33 anni. Galileo Magazine Luglio 2000 Discorso in 29 anni nel 2005.

mito ignoranza,, il sesso con una donna vergine può curare o prevenire l'AIDS.
Mancanza di attività per i giovani: la pratica di stupro di gruppo come forma di svago. La vittima lascia in stato di gravidanza o malati.
Esiste tra le donne africane l'idea che il sesso non consensuale è parte della vita di una donna.

Conclusione

 Il Vangelo ci insegna che nessuno  è perduto e anche senza alcuna possibilità di trasformare un elemento ostruttiva nel rinnovare elemento nel lavoro di evoluzione umana.

Come tutto ciò che è utile nella creazione divina, il Padre permette agli uomini, in mezzo a tanto disordine, l'uso di tale esperienza tramite i documenti di ricerca che ha permesso non solo la scoperta di farmaci che controllano la diffusione della malattia, ma anche di altri farmaci per altre malattie, quando gli uomini di scienza ha cercato la soluzione a questo terribile male. Ammessi, in particolare il risveglio del senso di solidarietà, in cui vediamo il movimento della società civile nella formazione di gruppi di sostegno e prevenzione delle malattie.

La presenza del male nel mondo è diventato, così, un elemento di espansione e non un ostacolo al progresso umano.

L'uomo era in grado di sviluppare sofisticati radar per rilevare la strana presenza a lunga distanza, ma ancora non è riuscito a stabilire un sistema di sorveglianza intorno la mente stessa.
Ogni pensiero fa una melodia.
Pensando tua creatura interagisce simili, le connessioni, come il campo che circonda (...) mentale

Tuttavia vale la pena notare che tra l'approccio pensiero infelice e la sua accettazione nel nostro campo mentale, c'è una distanza da percorrere.

(...) Sheilla
Leda Maria Flaborea

GIUSTIZIA E MISERICORDIA


Molte volte tu esclami:"Giustizia!Giustizia!"

E ti dichiari molto spesso sofferente, perseguitato dalle ombre o privo della Benedizione del Cielo!

Ricordati, però, che la correzione non esclude la presenza del rammarico e, fino a che la prova lavora nelle nostre anime, portiamo con noi i resti della colpa.

Prima dell'appello alla Giustizia chiedi clemenza e pietà poiché per l'aiuto della temporanea dimenticanza nella vita fisica - leggero anestetico per cui si utilizza la Compassione del Signore per estirpare dal nostro spirito le radici del male - per molto tempo ignoriamo tutta l'estensione dei nostri debiti.

Nei giorni di afflizione e cenere non usare la bestemmia e non chedere maggiori manifestazioni della Giustizia, nel tuo campo di azione, perché la Giustizia più ampia potrebbe aumentare i tuoi dolori, ma chiedi l'aumento della Divina Misericordia, in tuo beneficio, affinché tu possa avere spalle forti per non allontanare i favori dalla tua croce.

EMMANUEL

Estratto dal libro "Così Vincerai", dello Spirito Emmanuel, psicografato dal medium Chico Xavier. Questo libro è stato pubbicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni. www.casadelnazareno.it



Tante volte stiamo a lamentare le sofferenze che abbiamo in nostra vita. Però, se pensiamo nelle vite precedenti, potremo pensare che le sofferenze vengono di errori commessi in queste vite e nell'attuale viviamo le conseguenze di atti sbagliati. Così, le sofferenze potranno in questa vita essere leggere paragonati con quello che abbiamo fatto in vite precedenti e qui troviamo la misericordia divina. Dio non ci manda sofferenze più pesanti di quello che siamo capaci di sopportare.

Per avere la misericordia divina dobbiamo avere misericordia con tutti.

  Brasilianissima   http://spiritualismo.co.cc/libri.htm

QUESTIONI DA MEDITARE


Tu dominerai sempre le parole che non hai detto, però sarai sempre subordinato a quelle che pronunci.

Abbi cura della tranquillità della tua coscienza, senza trascurare il tuo aspetto esteriore.

Per quanto si riferisce all'alimentazione, è importante ricordare l'affermazione degli antichi romani:"Ci sono uomini che si scavano la fossa con la propria bocca."

Nei limiti del possibile, in qualsiasi dovere da assolvere, sii presente almeno dieci minuti prima sul posto dell'impegno che devi adempire.

L'inattività turba qualsiasi facoltà.

Il sorriso spontaneo è una benedizione che attira altre benedizioni.

Servire oltre il proprio dovere non è adulare, bensì conquistare sicurezza.

Ogni persona a cui tu offri aiuto diventa una chiave nella soluzione dei tuoi problemi.

È naturale che tu ti procuri degli invidiosi, ma non dei nemici.

Ogni buona azione che tu metti in pratica è una luce che accendi sui tuoi stessi passi.

Chi parla meno ascolta meglio, e chi ascolta meglio apprende di più.

ANDRÉ LUIZ

Estratto dal libro "Semaforo Verde" dello Spirito André Luiz, psicografato da medium Chico Xavier. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni.

sabato 14 maggio 2011

ESSENZA - Consapevolezza - Ricerca Interiore - Percorso Spirituale


Non vi è essere umano che non aspiri a qualcosa che vada al di là della semplice soddisfazione personale.

Esiste in ciascuno di noi la sensazione che deve essere possibile raggiungere un più espanso e soddisfacente stato di coscienza ed una più profonda capacità di esperire la vita.
Quelli che si sentono spinti a realizzare quest'aspirazione, scelgono un sentiero, che ha come destinazione la divina realtà interiore che esiste al centro del loro essere. Durante la lunga storia dell'umanità sono esistiti molti percorsi spirituali, che si ripromettevano di raggiungere la stessa meta.

Ciò che contraddistingue questo sentiero è che esso si rivolge direttamente al nostro tempo ed al nostro tipo di società.

Il Sentiero è un nuovo modo di vivere. È un processo. È un nuovo modo di percepire se stessi. Una comunità. Una filosofia. Una psicologia. Un'esperienza educativa. Una visione dell'uomo, di questo pianeta e del cosmo. È una profonda avventura personale, che trascende tutti questi aspetti. Il Sentiero è un percorso spirituale, basato sulla crescita della consapevolezza.
Calcarlo significa impegnarsi ad esplorare e a purificare se stessi.

Il metodo di lavoro è quello di rendere coscienti, energizzare e dissolvere le barriere che abbiamo creato contro il fluire spontaneo della corrente vitale.

L'obbiettivo è di liberare la nostra coscienza e la nostra energia, in modo da poter diventare i creatori positivi delle nostre vite e poterci sentire una cosa sola con la vita tutta.
Sul Sentiero attribuiamo una grande importanza alla nostra esperienza individuale e collettiva di questo mondo.

Riconosciamo che le nostre vite esteriori sono l'espressione del nostro mondo interiore e rivolgiamo i nostri sforzi ad arricchire entrambi. La creatività liberata da questo lavoro nutre tutti gli aspetti della nostra vita: la nostra ricerca interiore , il nostro senso di unità con l'universo, il nostro lavoro, i nostri rapporti, il nostro piacere e, ciò che più importa, la nostra capacità di amare.

LOTTA PER LA CONQUISTA DELLA PACE


Tutte le lamentele non sono necessarie, quando si tratta di equilibrio psicosociale. Chi si lamenta si colloca a un livello di inferiorità o si aspetta commiserazione.

L'essere umano è stato creato per amare ed essere amato e non per reclamare, esigere, perdersi nell'autocompassione.

Fortuna e destino sono elementi personali, che ognuno genera o modifica, in ogni momento, a seconda della frequenza mentale coltivata.

Eredi di atti e pensieri, sono essi i diretti responsabili di tutto ciò che accade, modificandosi attraverso a posizione intima che gli si assegna.

Per avere un buon raccolto è necessaria una semina faticosa, a volte tra le spine, dalla quale risultano frutti rigogliosi.

Succede così anche nella conquista della tua pace. Quest'ultima esige una difficile lotta iniziale, per potersi radicare nel giardino del tuo cuore.

Unisciti allo sforzo dell'Amore, che tutto colma, agisci con pazienza, lottando con perseveranza e sarai consacrato più tardi dalla tranquillità.

Aspira alla serenità che ti manca, nella tempesta mentale ed emozionale in cui ti trovi.

Afflitto da problemi e turbamenti di varia natura, ti sei perso in dolorose riflessioni, coltivando pessimismo e scoraggiandoti di fronte alla lotta.

Pianifichi l'integrazione al gruppo delle persone realizzate, fiduciose, ma ti dibatti in conflitti interminabili.

Ti lamenti che la sorte è stata come una matrigna crudele, riservandoti continui dissapori.

Ti sembra che la marcia delle altre persone sia priva di sfide e che loro avanzino felici, senza inciampare, né soffrire.

Correggi il tuo modo di osservare e affronta gli avvenimenti in modo corretto.

Inizialmente considera che sei stato proprio tu a ricusare l'azione edificante dal momento che il tuo agire non è satato altro che un continuo inutile tentativo; un sottrarti al dovere e non un ambire alla conquista.

Tutto ciò che si conquista, è risultato di sforzo, dedizione, perseveranza.

Le conquiste morali, molte volte, sono penose, impongono sacrifici continui che elaborano le imperfezioni personali liberando l'individuo dalle passioni primitive che gli impediscono di elevarsi.

Non aspettarti quindi che il processo di evoluzione sia semplice, dipende da te, dal tuo sforzo personale.

Tante volte sei stato invitato a cambiare la tua attitudine mentale e comportamentale tramite i mille messaggi che ti sono arrivati alla ragione.

Una pagina illuminante, un'informazione spirituale rivelatrice, un'azione di nobile beneficenza, hanno costituito occasioni di orientamento che la Vita di continuo ti offre per condurti alla pace.

Raramente ti sei mostrato ricettivo e, quando sei stato raggiunto da uno di questi inviti, tu li hai sostituiti con i contenuti viziosi del tuo vivere abituale.

In tal modo ti sei lasciato prendere dal lamento, dalla sfortuna che gli spazi della mente sono occupati da idee contradittorie.

Se aspiri veramente alla conquista della pace, ascolta la chiamata del Signore che ti propone il rinnovamento.

Liberati dalla confusione mentale e cogli questo suolo abbandonato, seminando in esso i semi dell'amore e della carità.

Concedi a te stesso d penetrare nella luce della fede sensata, sostenendola col Vangelo di Gesù la cui parola è di vita eterna.

In attesa che l'opportunità ti si renda propizia, poniti ricettivo alle proposte del Bene, conquistandolo e disponendoti a pagare gli stipendi richiesti a chiunque lo includa nella sua dieta di crescita spirituale.

Gesù contiua a seminare ancora oggi, attraverso gli Spiriti Superiori che, incarnati e disincarnati, ripristinano il messaggio poco considerato, lo rendono attuale, cercando di diffonderlo nella nostra attuale e inquieta società.

Lasciati penetrare da queste lezioni di vita, prima di essere colto dall'amarezza che rende ancora più difficile, per te, l'accettazione di questa presenza mortificante.

Conquista la pace, preservala, pagando il tributo che ti è chiesto per l'onore di sfruttarla.

JOANNA DE ÂNGELIS

Estratto dal libro "Risveglio Verso la Felicità", dello Spirito Joanna de Ângelis, psicografato dal medium Divaldo Pereira Franco. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni.

martedì 10 maggio 2011

FIGLIO DELL'UNIVERSO


Sequi tranquillamente fra l'inquietudine e la fretta, ricordandoti che c'é sempre pace nel silenzio.

Nella misura del possibile, e senza umiliarti, vivi in armonia con tutti coloro che ti circondano.

Esprimi la tua veritá con calma e mansuetudine e ascolta gli altri, perché anche se insensati e ignoranti - pure loro hanno la propria storia.

Tu sei figlio dell'Universo, fratello delle stelle e degli alberi.

Tu meriti star qui e anche se non riesci a comprendere, la Terra e l'Universo stanno compiendo il loro destino.

Evita le persone aggressive e frastornate, affliggono il nostro Spirito.

Se ti paragoni agli altri, diventerai presuntuoso e amaro, perché ci sará sempre qualcuno inferiore o superiore a te. Vivi intensamente quello che giá puoi realizzare.

Mantieniti interessato nel tuo lavoro, anche se umile - é ció che di reale esiste col passare del tempo.

Abbi cautela negli affari, perché il mondo é pieno di astuzia, ma non cadere nella sfiducia. La virtú sempre esisterá.

Tu sei figlio dell'Universo, fratello delle stelle e degli alberi.

Tu meriti star qui e anche se non riesci a comprendere, la Terra e l'Universo stanno compiendo il loro destino.

Molta gente lotta per alti ideali e da tutte le parti la vita é piena di eroismi.

Sii te stesso, soprattutto, non fingere affetto, non essere incredulo nei confronti dell'amore, perché anche di fronte a tanta ariditá e disillusione, lui é cosí perenne come l'erba.

Tu sei figlio dell'Universo, fratello delle stelle e degli alberi.

Tu meriti star qui e anche se non riesci a comprendere, la Terra e l'Universo stanno compiendo il loro destino.

Accetta con affetto il consiglio dei piú anziani, ma sii comprensivo nei confronti degli impulsi innovatori della gioventú.

Nutri la forza dello Spirito che ti proteggerá nell'incidente inaspettato, ma non disperarti con pericoli immaginari - molti timori nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.

E a dispetto di una routine rigorosa, sii gentile con te stesso. Quindi stai in pace con Dio, in qualsiasi modo tu lo concepisca. E indipendentemente da quali siano il tuo lavoro e le tue aspirazioni nella faticosa giornata della vita, mantieni in pace la tua coscienza.

Al di lá della falsitá,delle disillusioni e delle amarezze, il mondo é ancora bello - sii prudente.

* * *

Sentirsi figlio dell'Universo vuol dire sentirsi sicuro, sapendo che una forza maggiore regge le nostre vite, le nostre relazioni, mediante leggi perfette e giuste.

Sentirsi fratello delle stelle e degli alberi vuol dire percepire che siamo parte di una natura sublime, grandiosa, che serba nel suo intimo obiettivi meravigliosi.

E un giorno, molti e molti anni fa, un Sublime Fratello delle stelle e degli alberi, parló esattamente a questo proposito dicendo:

Non affannatevi sul sapere dove trovar da mangiare per il sostento della vostra vita, né dove trovar vesti per coprire il vostro corpo. Non vale la vita piú del cibo e il corpo piú delle vesti?

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, e non conservano nulla nei granai; ma il Padre Celeste li alimenta. Non valete forse voi piú di loro? E chi, fra di voi, puó, con tutti i suoi sforzi, aumentare di un solo centimetro la propria statura?

E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno,quanta maggior cura avrá in vestirvi, gente di poca fede!



Redazione del Momento Spirita basandosi sul testo Desiderata, scritto nel 1927, dall’avvocato e scrittore Max Ehrmann e alla voce 6, del capitolo XXV del livro O Evangelho segundo o Espiritismo, de Allan Kardec, ed. Feb.
Tradotto da Fabio Consoli.
El 24.01.2011.

ANDARE AVANTI


In un conosciuto brano del Vangelo, Gesú afferma:

Se qualcuno vuole seguirmi, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Cristo é la figura piú notevole della Storia.

Al contrario del restante dell'umanitá, Lui non ebbe vizi né debolezze.

Pieno di grandezza e compassione, costituisce il modello ideale fornito da Dio agli uomini.

In queste parole di Gesú si puó intravedere tutto un programma di evoluzione.

Il primopunto che si nota é il rispetto alla libertá

Si tratta di un invito, e non di un'imposizione.

Colui il quale voglia seguirLo deve prestare attenzione alle Sue parole.

Il fardello del Messia é leggero e la rotta che segnala é luminosa.

Ma la creatura puó decidere di seguire cammini tortuosi e oscuri, pieni di dolore e disillusione.

Visto che l'evoluzione é un disegno Divino, tutti si perfezioneranno.

Ma ognuno é libero di gestire il suo processo evolutivo, di affrettarlo o ritardarlo.

Per chi ha voglia di andare avanti sorgono due altre esortazioni.

Una riguarda l'atto di prendere la propria croce.

Ogni essere é come si é costruito lungo i secoli.

La sua felicitá e la sua disgrazia costituiscono l'ereditá che ha preparato per sé stesso.

Non serve a niente cercare colpevoli per i propri problemi..

La ragione dei problemi che affrontiamo non sta nel governo, nel coniuge, nel vicino, nei figli, nei genitori o nel padrone.

Lo Spirito é artefice del suo destino.

D'accordo con i suoi atti, pensieri e sentimenti, forgia le sue esperienze e le sue necessitá.

Visto che gli altri non hanno colpa, é inutile tentare trasferire il peso della croce che carichiamo.

La ribellione e la rivolta non risolvono nessun problema

C'é bisogno di coraggio e decisione per assumere la responsabilitá della vita che conduciamo, dei nostri problemi e difficoltá.

Senza reclami o scuse, bisogna prendere la croce sulle spalle e andare avanti, con fermezza e dignitá.

Per quanto difficile si presenti, il dovere dev'essere compiuto.

L'ultimo consiglio é rinunciare a sé stessi.

Ció mette in evidenza che l'egoismo é incompatibile con la sublimazione spirituale.

Chi vuole liberarsi dalle imposizioni dolorose deve esercitare l'abnegazione.

Imparare a servire, a quietarsi e a comprendere, senza nessuna aspettativa di un ritorno.

Si tratta dell'abbandono dei propri interessi per aver cura dei propri simili.

Chi si dimentica di sé stesso nell'affanno di aiutare l'altro supera il limite del suo dovere.

Non calcola perdite e guadagni e si consegna all'attivitá del bene, soltanto per la semplice allegria di essere utile

Forse il programma di lavoro puó sembrare difficile, in un mondo segnato dall'egoismo.

Ma rappresenta la via di accesso alla pace e alla pienezza.

Pensaci.



Redazione del Momento Spirita.
Il 11.10.2010.

lunedì 9 maggio 2011

CIO' CHE DEVO A MIA MADRE




Contemplando un bimbo che dorme tranquillo, nella culla, scopriamo quanto è fragile l'essere umano e quanto deve a una donna chiamata madre.

Tutti noi quando osserviamo il nostro ombelico dobbiamo ricordarci dello stretto legame con nostra madre che, durante nove mesi, ci ha alimentato, ospitato, accolto e protetto nel suo ventre.

E le prime nozioni della vita tutti noi le abbiamo ricevute dalla nostra madre. È stata lei che ci ha mostrato il giardino e ci ha fatto scoprire la farfalla colorita, il fiore e lo spino, la pioggia e il sole, la bellezza dell'arcobaleno.

Mentre osservavamo le formiche del giardino, nel loro andare e venire dalle operaie infaticabili, è stata lei che ci ha parlato di tenacia e lavoro.

Mentre ci mostrava il ragno, tessendo la sua ragnatela, dopo che il vento forte gliela ha distrutta più di una volta, è stato nostra madre che ci ha parlato di pazienza e dei miracoli che essa fa.

E quando, nei piccoli giochi, qualcuno ci buttava a terra, era sempre lei che ci insegnava il perdono.

Quando abbiamo cominciato a percepire le differenze fra bambini e adulti, giovani e vecchi, è stata nostra madre che sottovoce all'udito ci ha insegnato i valori del rispetto e considerazione.

Nell'infanzia ci ha aggiustato i nostri giocattoli, ci ha cucito i nuovi costumi per la bambola che era stata dimenticata sotto la pioggia.

Nell'adolescenza più di una volta ci ha guarito il cuore sbriciolato dalle piccole tempeste sorte nell'innamoramento.

Il nostro primo sorriso è stato un'imitazione del suo e lei ci ha insegnato a usarlo per rompere il ghiaccio, oppure per chiedere scusa.

Mentre eravamo piccoli, ci ha fatto sempre sentire protetti e amati. Quando la curiosità ci ha fatto stendere il dito verso un maggiolino e lui si è incollato, siamo accorsi da lei cercando aiuto.

Quando il cagnolino ci ha saltato addosso e ci ha fatto cadere, leccandoci il viso, in dimostrazione di carezza, spaventandoci, è stata lei che ci ha preso fra le braccia, ci ha tranquillizzato e dopo ci ha insegnato che, a volte gli animali non sanno esprimere molto bene il loro affetto e che dobbiamo insegnarglielo.

È stata lei che ci ha svelato il segreto dei colori, dei numeri e delle lettere ancor prima che andassimo a scuola. E tutto informalmente, come un dolce giochetto che ci permetteva di imparare, senza stancarci.

Stimolando alle ricerche, molte volte lei ci ha permesso incursioni d'avventura nei suoi armadi, nei suoi cassetti, lasciando scoprire tesori meravigliosi, tra gioielli, collane, anelli, fazzoletti e tante altre cosucce che erano il nostro incantesimo.

I suoi libri sono stati i primi che ci hanno arricchito l'intelletto. Libri usati, segnalati con la penna, matita o pezzettini di carta. Libri ripieni di note che ci hanno insegnato come si dovrebbe leggere, facendo note, domande, ricerche.

Le sue musiche preferite sono quelle che ci hanno cullato durante l'infanzia, insieme alle canzoni cantate con la sua voce che ci tranquillizzava nelle notti di pioggia forte, lampi e tuoni.

E, più di tutto perché fin dal primo istante ha scoperto che siamo uno Spirito immortale, ha seminato con immenso affetto la lezione dell'amore in noi.

La sua intenzione era che qualunque attività che ci mettessimo a servizio del mondo, prima di tutto, sapessimo che, dovunque siamo, qualunque cosa facciamo, l'essere cui dobbiamo sempre servire è nostro fratello.



Redazione del Momento Spirita.
Il 03.09.2010.

giovedì 5 maggio 2011

LETTERA A UNA FIGLIA



Ti guardo e mi chiedo: Dov'è quella bambina che voleva tutto rosa?

Dov'è quella bambina che andava per la via con una corona di regina sulla testa?

Dov'è andato a finire quel mondo di castelli dorati, di fate, di sogni?

Tu sei cresciuta. La sensazione che ho è che ti sei addormentata bambina e ti sei svegliata adolescente.

Il cambiamento è stato molto veloce, perciò ti chiedo di avere un po' di pazienza con me. Ho bisogno di un po' di tempo per abituarmi a pensare che tu stai camminando verso una fase adulta.

Nonostante la tua mente sia piena di sogni, questi sono molto diversi degli anni della tua infanzia.

Tu navighi su Internet, scopri terre meravigliose e tessi sogni di viaggi.

Tu desideri il mondo. Fino a ieri, desideravi essere un condor per volare sulle montagne, dominando i cieli.

Ora, tu pensi come sarà pilotare un aereo, per rimanere fra le nuvole.

Tu studi gli astri, i pianeti, i sistemi solari, e vedi film di conquiste spaziali, immaginando nella tua mente, essere tu la eroina a bordo delle navi spaziali che dominano lo spazio.

Tu scendi dalle nuvole ed il tuo cuore batte, forte. Gli innamorati, gli artisti, i ragazzi di scuola.

Sono grandi emozioni e tante cose nuove succedendo dentro di te.

La tua natura svegliandosi, gli ormoni agendo, le compagne di scuola assumendo i propri atteggiamenti, diversi dai tuoi.

Nel tuo mondo di adolescente, c'è tanto da fare, da conquistare.

Sono momenti confusi. Momenti decisivi. Fra poco tu dovrai scegliere la professione che desideri, la carriera che pretendi seguire.

Medica? Veterinaria? Fantina? Antropologa?

Studiare inglese? Specializzarsi in biologia?

Ci sono tante cose da decidere. Il tempo urge.

Improvvisamente, scopro che già fui adolescente. Sono passato per tutto ciò. Ho sofferto, ho pianto, ho vinto.

Per questo ti dico: Va avanti. Non perdere la fiducia in te stessa. Non togliere Dio dalla tua vita.

Sogna e sogna molto. Desidera sempre crescere, progredire.

Non perdere lo stimolo, la voglia di raggiungere ciò che desideri. Chi abbandona i suoi sogni, ha perso la cosa migliore della vita. Ha cominciato a morire.

Tu sei venuta al mondo per essere felice, per acquistare esperienze, per evoluire.

Per ciò, sogna e assumi i tuoi sogni. Fa i tuoi piani e perseguili.

Studia, lavora, vivi.

Non escludere nessumo dalla tua vita: la famiglia, gli amici, professori, colleghi.

Tutti stanno intorno a te per l'appoggio affettivo di cui hai bisogno.

Sii amica, sorella, figlia, collega. Non dimenticare mai, tuttavia, che tu sei figlia della Luce, erede dell'Universo, Spirito immortale.

Conquista le glorie del mondo, ma non dimenticare che lo splendore maggiore, imperituro, è quello che ti conquisterà, lo Spirito, vivendo il bene, facendo il bene, abbellendo il mondo con la tua presenza speciale.

Redazione del Momento Spirita.
Il 06.02.2010.

domenica 1 maggio 2011

VIVERE ADESSO


Questo é il tuo momento di vivere intensamente la realtá della vita.

Non c'é bisogno di ricordar che, adesso, il tuo momento presente é importante per l'acquisizione dei beni inestimabili per lo Spirito eterno.

Si perde molto tempo usandolo nelle considerazioni sul passato cosí come usandolo nell'ansietá per quello che riguarda il futuro.

La presa di coscienza é un lavoro di attualitá, di valorizzazione delle ore, di realizzazione costante.

La vita é fatta per essere vissuta adesso.

Posticipare esperienze significa pregiudicare la crescita nell'economia della vita.

Anticipare avvenimenti rappresenta precipitare i fatti che, forse, non accadranno, considerando il cammino che prendono adesso .

Le emozioni canalizzate in relazione al passato o al futuro sperperano o consumano l'energia vitale, che dev'essere utilizzata nell'azione del momento.

* * *

Se vivi ricordando il passato o ansioso sul futuro perdi il contributo del presente, risevando praticamente nulla per oggi.

Il momento attuale é la vita che é il risultato delle attivitá passate e mette a punto il progetto dell'avvenire.

Incoraggiati a vivere l'oggi, interiorizzando ogni istante e valorizzandolo prendendo coscienza delle benedizioni che si trovano a tua disposizione.

La vita é un sublime dono di Dio.

Naturalmente, quando ricevi un regalo da qualcuno senti la voglia incontrollabile di ringraziare, di lodare, di benedire.

Allo stesso modo, ringrazia Dio per il sublime lascito, che é la tua vita, da Lui concesso.

* * *

Dio, nostro Padre di infinita giustizia e bontá:

Com'é buono ringraziarTi della vita, di questa opportunitá senza uguali di far parte del Tuo splendido Universo.

Splende il mio cuore quando, osservando il cantico della Tua natura, mi accorgo che tutto é felicitá e ognuno fa la sua parte.

Splende il mio cuore quando comprendo le Tue leggi perfette che reggono il cosmo; dalle leggi che danno equilibrio ai corpi nello spazio alle leggi morali che danno armonia alle relazioni umane.

Splende il mio cuore nel sapere che tutti noi andiamo verso la felicitá e che, anche se adesso ci accampiamo in terre di afflizione e dubbio, col passare delle epoche staremo costruendo le basi di giorni felici.

Splende il mio cuore, oggi, adesso, mentre mi rendo conto di Te, di me, del mio prossimo e mi accorgo che siamo tutti legati l'un l'altro, e che la felicitá dipende da come mi prendo cura di Te, di me e del mio prossimo.

Splende il mio cuore che é Tuo, o Padre Amato. E la luce che emana é la gratitudine di una creatura verso il suo Creatore.

É un risveglio decisivo verso la vera vita, adesso, qui, nell'immensitá della mia anima che si incanta nel momento in cui Ti scopre, gradatamente e definitivamente.



Redazione del Momento Spirita, tratto dal cap.17, del
libro Alegria de viver, dello Spirito Joanna de Angelis,
psicografia di Divaldo Pereira Franco, editrice Leal.
Il 13.09.2010.

RALLEGRARSI DEL PROSSIMO


Nella vita in societá, ogni uomo é invitato a condividere le esperienze dei suoi simili.

Nelle piú diverse situazioni, assiste allo spettacolo dei dolori e delle allegrie umane.

In modo curioso, é consuetudine che sia piú facile partecipare attivamente delle sconfitte anziché delle vittorie altrui.

Di fronte alla fame o alla malattia, normalmente si fa appello ai sentimenti piú elevati.

Loro incitano l'essere umano a muoversi in aiuto, in maniera automatica e rapida.

Senza dubbio, ogni aiuto che si offre a chi soffre é prezioso.

Nonostante tutto, é interessante non fermarsi ad una semplice analisi dei motivi che inducono ad agire.

Molti sono solidali nel dolore, assumendo cosi il ruolo di benefattori.

Con questa posizione di rilievo nei confronti del prossimo o della societá, si realizzano interiormente.

Tuttavia quando si trovano davanti a chi é nella prosperitá, non riescono a mantenere un buon livello nei sentimenti e nella condotta.

Se il prossimo si mette in evidenza, francamente vittorioso, si rodono di un'amarezza ingiustificata.

Si trasformano in fiscali impietosi e accusatori severi.

Cosí, semplicemente, non riescono a perdonare il successo altrui.

Si sentono come se questo, in qualche modo, li diminuísse.

Passano ad accumulare profondi e inspiegabili risentimenti.

Si riferiscono al buon esito dell'altro con amarezza e sarcasmo, vinti da turpe invídia.

Questa maniera di sentirsi ed agire rivela una certa infantilitá spirituale.

Si tratta di persone che vogliono essere sempre al centro delle attenzioni positive.

Riescono persino a convivere bene in societá, purché sia loro la posizione di rilievo.

Tendono la mano a chi soffre, ma non sono mossi da genuína misericordia.

Agiscono prima di tutto per mettersi in mostra, perché piace loro ergersi a vittoriosi e magnanimi.

Vogliono essere ammirati, ed é questo che motiva le loro azioni.

Proprio per ció, non sopportano quando l'ammirazione dev'essere naturalmente diretta agli altri.

Succede che le posizioni di distacco hanno sempre il loro prezzo.

Sono solitamente accompagnate da una serie di sconforti.

A volte sono le scheggie della maldicenza e della gelosia.

A volte nascono le persecuzioni sistematiche camuffate da sorrisi.

Inoltre l'assenza di veri amici riempie d'angustia le illusorie ore dorate dell'uomo importante.

Per questo assumi una posizione diversa.

Senza puntare a qualsiasi vantaggio personale, impara a rallegrarti del successo del prossimo.

Sii solidale nelle difficoltá dei tuoi fratelli, cosi come partecipe della loro allegria.

Abdica dal ruolo di fiscale gratuito di chi brilla.

In fin dei conti, anche essere felice dell'altrui felicitá é una forma di caritá.

Pensa a questo.



Redazione del Momento Spirita, basandosi sul cap.32 del libro Leis morais da vida, dello Spírito Joanna de Ângelis, psicografia di Divaldo Pereira Franco, ed. Leal.
Tradotto da Fabio Consoli.
Il 14.02.2011.

PENSANDO I NOSTRI MORTI


Si racconta che un uomo stava mettendo dei fiori sulla tomba di un parente, quando ha visto un altro uomo mettere un piatto di riso sulla lapide a fianco.

Pieno di sdegno, gli chiese:

Lei pensa che il defunto verrà a mangiare il riso?

L'interpellato rispose in fretta:

Con certezza assoluta. Nello stesso momento in cui il suo verrà ad annusare i fiori.

Il dialogo sembrerebbe aggressivo. Ma ciò che appare è la mancanza di rispetto che abbiamo gli uni con la forma di pensare e agire degli altri.

Siamo sempre pronti a criticare, e non ci diamo conto di quante volte noi stessi siamo sciocchi in certe nostre attitudini.

Critichiamo una persona perché mette degli alimenti sul tumulo, perché abbiamo la certezza che, quello che ha fatto la dogana della morte, non li userà.

Tuttavia, non prendiamo in considerazione che noi stessi accendiamo candele e offriamo fiori.

È da chiederci: cera bruciata illuminerà il cammino della coscienza di chi si trova nella Spiritualità?

Il profumo dei fiori che lasciamo sulla tomba arriverà fino a dove c'è l'anima, dicendole che la ricordiamo?

La nostra ignoranza la dimostriamo anche in rapporto a culture differenti dalla nostra.

Perché alcuni pongono alimenti sui tumuli, mentre altri accendono candele e offrono fiori?

Perché alcuni vanno alla tomba dei loro cari per pregare, a volte, venendo da molto lontano per rendergli omaggio?

Perché molti altri vanno nei cimiteri solo per pulire e sistemare il tumulo e pregano nelle loro case, nelle loro chiese?

Perché certi onorano la morte e altri cantano l'Immortalità?

Tutto questo succede perché gli uomini, sulla Terra, si trovano in fasi evolutive diverse gli uni dagli altri.

Alcuni di noi portano con sè l'atavismo di epoche passate, quando gli antichi pensavano che si dovevano ai morti tutte le attenzioni che si avevano come quando erano sulla Terra.

Perciò, li alimentavano periodicamente, offrendo dolci e bevande sui loro tumuli, che avevano posti propri per questo.

Alcuni, liberi da queste tradizioni, onoravano la morte con altri adorni.

Finalmente, altri di noi, avendo ascoltato la voce del Pastore della Galilea, che è risorto dalla morte, testimoniando l'Immortalità dello Spirito, pensiamo che chi muore, continua vivo e attivo.

Abbiamo imparato che lo Spirito soffia dove vuole, come ha detto Gesù, e così comprendiamo che non è imperioso andare nei cimiteri a dialogare con i nostri morti.

Il dialogo avviene attraverso il pensiero, ed i fili sublimi dell'orazione sono il miglior scambio.

Come la scala biblica di Giacobbe, dove gli angeli salivano e scendevano dal cielo sulla Terra, inviando le nostre vibrazioni di nostalgia, i nostri abbracci spirituali, ricordandoli, nelle immagini vive della nostra mente.

E, tranquilli, ci incontriamo con loro, durante il sonno fisico che ci ricupera le forze.

Andiamo al loro incontro, raffreddiamo un pò la grande notte della nostalgia e auguriamoci che fra poco ci incontreremo, un'altra volta, nella Spiritualità.

Tutto risiede nella comprensione di ciascuno.

Perciò, rispettiamo quanto alla morte, le manifestazioni diverse dalle nostre.

Ma, da parte nostra, continuiamo a mostrare che siamo i discepoli del Maestro dell'Immortalità, Gesù Cristo, che ci ha dato una tomba vuota, perché Lo ricordassimo sempre glorioso, nella ressurrezione dello Spirito immortale.



Redazione del Momento Spirita.
Il 13.08.2010.

LE QUATTRO STAGIONI DELLA VITA


Tu hai già osservato la perfezione che esiste nella natura? Una prova incontestabile dell'armonia che regge la Creazione. Come in un poema cosmico, Dio rima la vita umana con il ritmo dei mondi.

Al nostro nascere, é la primavera che sboccia con i suoi profumi e colori. Tutto è festa. La pelle è tenera. I capelli e gli occhi brillano, il sorriso è facile. Tutto indica speranza e gioia.

Delicata primavera, come i bambini che incantano i nostri occhi con la loro bontà. In questa epoca, tutto è sorriso. Nessuna preoccupazione turba l'anima.

La gioventù è sinonimo di pieno estate. Stagione di calore e bellezza, benedetta dalle piogge stagionali. Il sole scalda le anime, si rinnovano le promesse.

I giovani credono che tutto è possibile, che faranno rivoluzioni nel mondo, che correggeranno tutti gli errori.

Hanno anima riscaldata dall'entusiasmo. Sono impetuosi, vibranti. I loro forti impulsi possano anche essere passeggeri... Come i temporali d'estate.

Ma la vita corre veloce. E un giorno - che sorpresa - la forza dell'estate se n'è andata.

Un'occhiata allo specchio ci mostra le rughe, i capelli cominciano ad imbianchire, ma mostra anche la mente perfezionata dalla maturità, l'acquisto di una visione più amplia dell'esistenza. È l'arrivo dell'autunno.

In questa stagione, la parola è plenitudine. L'autunno ci rimette ad una epoca di riflessione e di profonda bellezza. I suoi paesaggi ispiratori - di foglie dorate e cieli di colori incredibili - traducono bene questo momento della nostra vita.

Nell'autunno dell'esistenza non c'è più l'ingenuità infantile o l'impeto incontenibile della gioventù, ma c'è saggezza accumulata, esperienza e molta disposizione per vivere agni momento, approfittando ogni secondo.

Infine, un giorno arriva l'inverno. La più inquietante delle stagioni. Molti temono l'inverno, come temono la vecchiaia. Loro dimenticano la bellezza misteriosa dei paesaggi coperti di neve.

Epoca di raccoglimento? In parte. L'inverno è anche l'epoca della compartecipazione delle esperienze.

Chi ha detto che la vecchiaia è triste? Può essere calorosa e felice, come una notte d'inverno davanti al focolare, in compagnia delle persone care.

Vecchiaia può anche essere sinonimo di cioccolata calda, sorrisi gentili, lettura tranquilla, generosità con figli e nipoti. Basta che non si permetta che il freddo congeli l'anima.

Noi saremo felici se approffiteremo la bellezza di ogni stagione. Dalla primavera, portiamo per tutta la vita la spontanietà e l'allegria.

Dall'estate, prendiamo la leggerezza e la forza di volontà. Dall'autunno, la riflessione. Dall'inverno, l'esperienza che si condivide con chi si ama.

Il messaggio delle stagioni va oltre. Quando pensi con tristezza alla vecchiaia, allontana subito questa idea.

Ricordati che dopo l'inverno sorge di nuovo la primavera. E tutto ricomincia.

Anche noi ricominceremo. La nostra traiettoria non si riassume alla fine dell'inverno. Ci sono altre vite, con nuove stagioni. E tutte cominciano con l'età della primavera.

Dopo la morte, risusciteremo in altri piani di vita. E saremo completi, saremo belli. Per questo basta solo amare. Amare molto.

Amare le persone, i fiori, gli animali, i mondi che girano sereni. Amare, infine, la Creazione Divina. Amare tanto che la vita si trasformi in un'eterna primavera.



Redazione del Momento Spirita.
Il 13.08.2010.

E PROIBITO PIANGERE?


Quando un dolore molto profondo attinge i cuori di coloro che si dicono cristiani e, soprattutto gli spiritisti, questo dolore trabocca dagli occhi, in gocce di pianto.

In questo momento, di solito i seguaci di una stessa filosofia, amici, parenti si ammirano vedendo versare queste lacrime e ci dirigono delle domande:

Perché stai piangendo? Tu non sei spiritista? Dov'è la tua fede?

E coloro che piangono, con l'anima straziata, a causa del momento difficile che stanno passando, oltre a questo, devono osservare questi atteggiamenti che feriscono, come lame affilate, la sensibilità.

Allora, questi compagni sofferenti, che aspettavano un petto amico su cui piangere, una stretta di mano, un abbraccio, cominciano a soffrire in silenzio.

Piangono nel loro intimo, soli, perché, per censure stupide e inconseguenti, gli fu impedito di farlo pubblicamente.

* * *

Chi disse che non si può piangere davanti ad un essere caro che parte per la vera patria?

Chi disse che non si può versare lacrime quando la privazione batte alla porta, nelle braccia di uma disoccupazione; quando il figlio si involge con le droghe; quando l'ingratitudine si fa sentire con il suo pugnale crudele?

Per noi che abbiamo scelto come Modello e Guida il Maestro Gesù e ci preoccupiamo per conoscere la Sua biografia, noi incontriamo nei Vangeli informazioni preziose sul dolore e le lacrime.

Arrivando a Betania, al ricevere la notizia della morte di Lazzaro, in seguito alle domande di Maria, sorella di Lazzaro, Gesù Si siede su una pietra e piange.

Perché avrà pianto? Con certezza non per l'amico che sapeva che non era morto, ma solo in stato letargico. Tuttavia ha lasciato scorrere abbondanti lacrime.

Forse ha pianto per l'incomprensione delle persone circa la Sua persona, gli obbiettivi della vita e della certezza dell'immortalità della vita.

Quando Maddalena entra nella casa di un certo Simone, e versa le lacrime del suo dolore, del suo rimorso, mescolate alla gioia di aver incontrato l'amore che da tempo cercava, Gesù non la rimprovera.

Anzi, insegna a chi lo ospita: Simone, sono entrato a casa tua e non mi hai dato l'acqua per lavare i piedi. Lei, invece, li ha bagnati con le sue lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.

Nel cammino doloroso al Golgota, all'incontrarsi con le donne di Gerusalemme, che piangono la morte del giusto, di colui che gli ha benedetto tante volte i figli, Gesù Si ferma.

Non le ricrimina perché piangono, piuttosto gli dice che non devono piangere per Lui, che Si incammina alla gloria sulla croce, ma per loro stesse e per i loro figli.

Da tutto ciò, pertanto, si può vedere che il Modello e Guida della Umanità non ha mai parlato contro le lacrime causate dal dolore e dal pendimento.

Così è più che giusto che si pianga quando l'anima è vestita a lutto, quando è avvolta dal mantello del dolore.

Il fatto di essere cristiani o di essere spiritisti non ci trasforma in creature insensibili. Al contrario, si impara a sentire il dolore altrui.

Ciò che non è coerente è la disperazione, il lamento, il protesto.

Ma, le lacrime? Perché non versarle se traducono il nostro stato d'anima?

Perché no, se il proprio Cristo ha pianto! Lui l'essere perfetto.

Pensiamo a tutto questo e siamo più autentici e sensati, con ponderazioni coerenti al dolore altrui, che merita tutto il nostro rispetto.

Alla fine, fu Gesù che insegnò: Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia.



Redazione del Momento Spirita.
Il 23.05.2010.

APRI IL TUO CUORE


La sala era piena di invitati, tutti curiosi di vedere l'opera d'arte, ancora nascosta sotto il panno bianco.

Si diceva che il quadro era splendido.

Dato che il pittore era molto famoso tutte le autoritá del luogo erano presenti, fra fotografi, giornalisti e altri invitati

All'orario stabilito, il panno che copriva il dipinto venne tolto e scoppió un caloroso applauso.

Il quadro era realmente impressionante.

Si trattava di un'immagine vivida di Gesú, battendo leggermente alla porta di una casa.

Cristo sembrava vivo. Con l'orecchio vicino alla porta, cercava di sentire se lá dentro qualcuno rispondeva.

Fra discorsi ed elogi tutti ammiravano quell'opera d'arte perfetta.

Ció nonostante, un osservatore curioso trovó una pecca grave nel quadro: la porta non aveva serratura.

Dirigendosi all'artista gli chiese con interesse: La porta che lei ha dipinto non ha serratura. Come fará il Visitante ad aprirla?

É proprio cosí, rispose con calma il pittore.

La porta rappresenta il cuore umano, che si apre soltanto dal lato di dentro.

* * *

Molte volte male interpretato, altre volte, disprezzato, grandemente ignorato dagli uomini, Cristo cerca di entrare nell'intimitá della nostra casa da duemila anni.

Conoscitore del cammino che conduce alla suprema felicitá, Gesú continua ad essere la Visita che resta dal lato di fuori dei cuori, cercando di sentire se lá dentro qualcuno risponde alla sua chiamata.

Molti di noi Lo chiamiamo di Maestro, tuttavia non permettiamo che Lui ci insegni le veritá della vita.

Un grande numero di cristiani dice che Lui é il medico dell'anima, ma non segue le Sue prescrizioni.

Ci sono tanti che dicono che Lui é il fratello maggiore, ma non permettono che appoggi la mano sulle loro spalle e li conduca su sentieri di luce...

Forse é per questo motivo che l'Umanitá si batte alla ricerca di cammini che non portano da nessuna parte.

Mentre Cristo aspetta che apriamo la porta del nostro cuore, noi usciamo dalla finestra dell'illusione e sprechiamo le migliori opportunitá di ricevere questo illustre Ospite, che ha le chiavi che aprono le porte della felicitá che tanto desideriamo.

E se non sai come fare ad aprire le porte del tuo cuore, comincia a fare piccoli esercizi fisici, stendendo le braccia verso coloro che hanno bisogno del tuo aiuto.

Dopo, fai un po' di pulizia nell'intimo della tua casa, buttando via i detriti dell'amarezza, dell'incomprensione, dell'orgoglio, dell'odio...

In seguito cerca di conoscere la proposta di rinnovazione morale dell'Uomo di Nazareth.

Cosí, quando meno te l'aspetti, Lui sará giá dentro il tuo cuore come invitato d'onore, per guidare i tuoi passi verso la luce, la felicitá pura che tanto desideri.

* * *

Lo sguardo di Gesú addolciva moltitudini.

Il Suo udito attento scopriva il pianto nascosto e identificava l'afflizione ovunque si inontrasse.
La Sua bocca, piena di misericordia, consolava, cantando l'eterna sinfonia della Buona Novella in un appello insuperabile da essere ascoltato in tutti i tempi, convocando l'uomo di tutte le epoche alla conquista della felicitá.



Redazione del Momento Spirita, basandosi sulla voce Jesus, dal libro
Repositório de sabedoria, v. 2, dello Spírito Joanna de Ângelis, psicografia
di Divaldo Pereira Franco, ed. Leal e storia di autore ignoto.
Il 16.11.2010.