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domenica 1 maggio 2011

LE QUATTRO STAGIONI DELLA VITA


Tu hai già osservato la perfezione che esiste nella natura? Una prova incontestabile dell'armonia che regge la Creazione. Come in un poema cosmico, Dio rima la vita umana con il ritmo dei mondi.

Al nostro nascere, é la primavera che sboccia con i suoi profumi e colori. Tutto è festa. La pelle è tenera. I capelli e gli occhi brillano, il sorriso è facile. Tutto indica speranza e gioia.

Delicata primavera, come i bambini che incantano i nostri occhi con la loro bontà. In questa epoca, tutto è sorriso. Nessuna preoccupazione turba l'anima.

La gioventù è sinonimo di pieno estate. Stagione di calore e bellezza, benedetta dalle piogge stagionali. Il sole scalda le anime, si rinnovano le promesse.

I giovani credono che tutto è possibile, che faranno rivoluzioni nel mondo, che correggeranno tutti gli errori.

Hanno anima riscaldata dall'entusiasmo. Sono impetuosi, vibranti. I loro forti impulsi possano anche essere passeggeri... Come i temporali d'estate.

Ma la vita corre veloce. E un giorno - che sorpresa - la forza dell'estate se n'è andata.

Un'occhiata allo specchio ci mostra le rughe, i capelli cominciano ad imbianchire, ma mostra anche la mente perfezionata dalla maturità, l'acquisto di una visione più amplia dell'esistenza. È l'arrivo dell'autunno.

In questa stagione, la parola è plenitudine. L'autunno ci rimette ad una epoca di riflessione e di profonda bellezza. I suoi paesaggi ispiratori - di foglie dorate e cieli di colori incredibili - traducono bene questo momento della nostra vita.

Nell'autunno dell'esistenza non c'è più l'ingenuità infantile o l'impeto incontenibile della gioventù, ma c'è saggezza accumulata, esperienza e molta disposizione per vivere agni momento, approfittando ogni secondo.

Infine, un giorno arriva l'inverno. La più inquietante delle stagioni. Molti temono l'inverno, come temono la vecchiaia. Loro dimenticano la bellezza misteriosa dei paesaggi coperti di neve.

Epoca di raccoglimento? In parte. L'inverno è anche l'epoca della compartecipazione delle esperienze.

Chi ha detto che la vecchiaia è triste? Può essere calorosa e felice, come una notte d'inverno davanti al focolare, in compagnia delle persone care.

Vecchiaia può anche essere sinonimo di cioccolata calda, sorrisi gentili, lettura tranquilla, generosità con figli e nipoti. Basta che non si permetta che il freddo congeli l'anima.

Noi saremo felici se approffiteremo la bellezza di ogni stagione. Dalla primavera, portiamo per tutta la vita la spontanietà e l'allegria.

Dall'estate, prendiamo la leggerezza e la forza di volontà. Dall'autunno, la riflessione. Dall'inverno, l'esperienza che si condivide con chi si ama.

Il messaggio delle stagioni va oltre. Quando pensi con tristezza alla vecchiaia, allontana subito questa idea.

Ricordati che dopo l'inverno sorge di nuovo la primavera. E tutto ricomincia.

Anche noi ricominceremo. La nostra traiettoria non si riassume alla fine dell'inverno. Ci sono altre vite, con nuove stagioni. E tutte cominciano con l'età della primavera.

Dopo la morte, risusciteremo in altri piani di vita. E saremo completi, saremo belli. Per questo basta solo amare. Amare molto.

Amare le persone, i fiori, gli animali, i mondi che girano sereni. Amare, infine, la Creazione Divina. Amare tanto che la vita si trasformi in un'eterna primavera.



Redazione del Momento Spirita.
Il 13.08.2010.

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