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sabato 8 settembre 2012

CIARLATANESIMO E FRODE Medium Interessati -Frodi spiritiche.


Medium Interessati -Frodi spiritiche.

Medium Interessati

 Dal momento che tutto può diventare oggetto di speculazione materiale, nulla vi sarebbe di sorprendente, se
anche si volesse far servire gli spiriti a questo scopo; resta da sapere come essi prenderebbero la cosa, qualora un tale commercio tentasse di introdursi. Diremo subito che niente si presterebbe di più al ciarlatanesimo ed alle frodi che un simile mestiere. Se si vedono dei falsi sonnambuli, si vedrebbero ancor più facilmente dei falsi medium, e questa sola ragione sarebbe un fondato motivo di diffidenza.
Il disinteresse, al contrario, è la risposta più decisiva che si possa opporre a quelli che vedono soltanto nei fatti una abile manovra. Non esiste ciarlatanesimo disinteressato. Quale potrebbe essere dunque il movente di colui che usasse frodare senza interesse, e ciò tanto più quando la sua notoria onorabilità lo mettesse al disopra dei sospetti?
Se il guadagno che un medium potrebbe ricavare dalla sua facoltà può essere una causa di sospetto, non sarebbe affatto una prova che questo sospetto possa essere fondato; egli potrebbe avere una attitudine reale ed agire realmente in buona fede, anche facendosi retribuire; vediamo se in questo caso ci si possa aspettare un risultato soddisfacente.
 Se si è ben capito ciò che abbiamo detto circa le condizioni necessarie per servire da interprete ai buoni spiriti,
circa le cause numerose che possono allontanarli, circa le circostanze indipendenti dalla loro volontà, che sono spesso un ostacolo alla loro venuta, ed infine circa tutte le condizioni morali che possono esercitare una influenza sulla natura delle comunicazioni, come mai si potrebbe supporre che uno spirito alquanto elevato sia, ad ogni ora del giorno, agli ordini di un impresario di sedute e sottomesso alle sue esigenze, per soddisfare la curiosità del primo venuto? Si conosce l’avversione degli spiriti per tutto ciò che concerne la cupidigia e l’egoismo, il nessun conto in cui essi tengono le cose materiali, e si vorrebbe che aiutassero a fare commercio sulla loro presenza? Ciò ripugna al pensiero, e si conoscerebbe ben poco la natura del mondo spiritico, per credere che ciò possa accadere. Ma poiché gli spiriti leggieri sono meno scrupolosi, e non cercano che le occasioni di divertirsi a nostre spese, ne risulta, che quand’anche non si fosse mistificati da un falso medium, si avrebbe tutta la probabilità di esserlo dagli spiriti stessi.
Queste riflessioni danno già di per sé la misura del grado di fiducia che si dovrebbe accordare alle comunicazioni di questo genere. Del resto, a che cosa servirebbero oggi i medium pagati, dal momento che, se non avessimo noi stessi questa facoltà, potremmo trovarla nella nostra famiglia, presso i nostri amici od i nostri conoscenti?
I medium interessati non sono soltanto quelli che potrebbero esigere un compenso per le loro prestazioni;
l’interesse non si traduce sempre nella speranza di un guadagno materiale, ma anche nelle mire ambiziose di ogni natura, sulle quali si possono fondare speranze personali; è questo pure un errore che sanno benissimo afferrare gli spiriti mistificatori, e ne approfittano con una destrezza ed una furberia veramente straordinarie, cullando con ingannevoli illusioni quelli che si pongono così sotto la loro dipendenza.
Riassumendo, diremo che la medianità è una facoltà data per il bene, ed i buoni spiriti si allontanano da
chiunque pretendesse farsene uno sgabello per giungere a qualunque risultato che non fosse in relazione con
le mire della Provvidenza. L’egoismo è la piaga della società; i buoni spiriti lo combattono, e non si può
supporre che essi vengano per servirlo. Ciò è tanto logico, che sarebbe inutile insistere maggiormente su questo punto.
 I medium ad effetti fisici non sono nella stessa categoria; questi effetti sono generalmente prodotti da spiriti
inferiori meno scrupolosi. Noi non diciamo per questo che questi spiriti siano necessariamente cattivi: si può essere un facchino ed essere nello stesso tempo un onestissimo uomo. Un medium di questa categoria, che volesse trarre profitto della sua facoltà, potrebbe dunque avere degli spiriti, che l’assisterebbero senza troppa ripugnanza; ma anche qui si presenta un altro inconveniente. Il medium ad effetti fisici, come quello da comunicazioni intelligenti, non ha ricevuto la sua facoltà per suo divertimento; gli fu data per farne un buon uso, e se egli ne abusa, può essergli tolta, ovvero può rivolgersi a suo danno, poiché, in ultima analisi, gli spiriti inferiori sono agli ordini degli spiriti superiori.
Gli spiriti inferiori amano molto mistificare, ma non amano essere mistificati. Se si prestano volentieri alle facezie ed alle cose di curiosità, è perché amano divertirsi, ma non hanno piacere, come non l’hanno gli altri, di essere posti in commercio, né di servire da comparse per fare andar bene l’incasso; e provano ad ogni istante che hanno la loro volontà, che agiscono quando e come loro sembra bene, il che dimostra come il medium ad effetti fisici sia ancora meno sicuro del medium scrivente, per quanto riguarda la regolarità delle manifestazioni.
Pretendere poi di produrli a giorni ed ore fisse, sarebbe dar prova della più profonda ignoranza. Che fare allora per guadagnare danaro? Simulare i fenomeni: ed è ciò che può succedere non solo a quelli che ne fanno un mestiere pubblico, ma anche alle persone, semplici in apparenza, che trovano questo mezzo più facile e più comodo che non il lavoro. Se lo spirito non si presta, vi si supplisce; l’immaginazione è molto feconda quando si tratta di guadagnare soldi!
L’interesse essendo un legittimo motivo di sospetto, ci dà un diritto ad esame rigoroso, di cui non
sarebbe lecito offendersi, senza giustificare i sospetti. Ma se il sospetto è legittimo in questo caso, altrettanto
offensivo è quando si tratta di persone onorevoli e disinteressate.
La facoltà medianica, anche ristretta nel limite delle manifestazioni fisiche, non fu data per farne pompa sui
palcoscenici, e chiunque pretendesse di avere spiriti ai suoi ordini per mostrarli al pubblico, può a buon diritto essere sospettato di ciarlatanesimo o di prestigio più o meno abile. Ciò vale ogni qualvolta si vedano annunzi di pretese sedute di spiritismo o di spiritualismo a prezzo fisso, ricordandosi del diritto che si acquista entrando.
Da tutto ciò che precede, concludiamo che il disinteresse più assoluto è la miglior garanzia contro il
ciarlatanesimo: se non assicura sempre la bontà delle comunicazioni intelligenti, esso toglie comunque ai
cattivi spiriti un potente mezzo di azione e chiude la bocca a certi detrattori.
 Vi rimarrebbe ciò che si potrebbe chiamare la frode da dilettante, vale a dire, gli scherzi innocenti di qualche
giovialone di cattivo genere. Si potrebbe senza dubbio praticarla in maniera di passatempo, nelle riunioni leggiere e frivole, ma non nelle assemblee serie, dove si ammettono soltanto persone serie. In tal caso, potrebbe darsi che si prendessero il piacere di una mistificazione momentanea; ma bisognerebbe essere dotati d’una pazienza singolare per rappresentare questa parte durante mesi ed anni; ed in ogni seduta per molte ore consecutive. Solo un interesse qualsiasi può dare questa perseveranza e l’interesse, noi lo ripetiamo, può far sospettare di tutto.
Si dirà forse che un medium il quale consacra il suo tempo al pubblico, nell’interesse della cosa, non può darlo per niente, poiché anzitutto bisogna vivere. Ma è nell’interesse della cosa, o nel suo interesse, che egli dà il suo tempo, o non è piuttosto perché vi intravede un mestiere lucrativo? Si troveranno sempre persone disposte a prestarsi a questo prezzo. Non ha egli altra industria che questa a sua disposizione? Non dimentichiamo che gli spiriti, qualunque sia la loro superiorità o la loro inferiorità, sono le anime dei morti; e mentre la morale e la religione ci fanno un dovere di rispettare i loro resti, l’obbligo di rispettare il loro spirito è ancora più grande.
Che cosa si direbbe di colui che togliesse un corpo dalla tomba e lo esponesse al pubblico a pagamento, perché questo corpo sarebbe di natura tale da eccitare la curiosità? Ed è forse minor mancanza di rispetto, esporre lo spirito piuttosto che il corpo, sotto pretesto che è un fenomeno curioso il vedere agire uno spirito? E notate bene, che il prezzo dei posti sarà in ragione delle scene molteplici che potrà presentare, e dell’allettamento dello spettacolo.
Certamente, lui vivente, fosse egli stato anche un commediante, non avrebbe pensato certo che dopo la sua morte avrebbe trovato un direttore, per cui rappresentare gratis la commedia a suo profitto.
Non bisogna dimenticare che le manifestazioni fisiche, come quelle intelligenti, non sono permesse da Dio
che per sola nostra istruzione.
A parte queste considerazioni morali, noi non contestiamo affatto che vi possano essere medium
interessati onesti e coscienziosi, perché si trova gente onesta in tutti i mestieri; noi parliamo soltanto
dell’abuso. Si dovrà però convenire, per i motivi da noi esposti, che l’abuso ha maggior ragione di essere nei
medium retribuiti, che non in quelli che considerano la loro facoltà come un favore, e l’impiegano soltanto per
rendere utili servigi.
Il grado di fiducia o di diffidenza che si può accordare ad un medium retribuito, dipende, più che altro, dalla stima che meritano il suo carattere e la sua moralità; come pure le circostanze che lo attorniano. Il medium che, per uno scopo eminentemente serio e proficuo, fosse impedito di utilizzare il suo tempo in altra maniera, e per questa ragione fosse esonerato da responsabilità, non deve essere confuso con il medium speculatore, con quello cioè che, con disegno premeditato, si facesse un’industria della medianità. Secondo il motivo e lo scopo, gli spiriti possono dunque condannare, assolvere od anche favorire; essi giudicano l’intenzione, piuttosto che il fatto materiale.
 I sonnambuli che utilizzano la loro facoltà in modo lucrativo, non sono nello stesso caso. Quantunque questo
lucro sia soggetto ad abusi, e nonostante che il disinteresse sia la più grande garanzia della sincerità, la posizione è differente, poiché qui è il loro proprio spirito che agisce; egli è per conseguenza sempre a loro disposizione, ed in realtà essi non mettono in commercio se non se stessi, poiché sono liberi di disporre della loro persona come vogliono, mentre i medium speculatori mettono in commercio le anime dei trapassati (vedi n. 172, Medium sonnambuli).
 Noi non ignoriamo che la nostra severità, verso i medium interessati, fa insorgere contro di noi tutti quelli che
traggono profitto o sarebbero tentati di trarre profitto da questa nuova industria, e ce ne fa dei nemici accaniti, come ci rende avversi i loro amici che ne sostengono la causa contro di noi; ma ci consoliamo pensando che i commercianti scacciati dal tempio da Gesù, non dovevano certo vederlo di buon occhio. Noi abbiamo anche contro di noi tutti quelli che non osservano la cosa con la stessa gravità; tuttavia ci crediamo in diritto di avere una opinione e di manifestarla; noi non forziamo alcuno ad adottarla. Se un’immensa maggioranza si è riunita alla nostra opinione, ciò vuol dire che, apparentemente, la si trova giusta: noi non vediamo, infatti, come si possa provare che vi siano più facilmente la frode e l’abuso nella speculazione che non nel disinteresse. Quanto a noi, se i nostri scritti hanno contribuito a gettare il discredito sulla medianità interessata, noi crediamo che questo non sia l’ultimo dei servizi resi allo spiritismo serio.

Frodi spiritiche

Coloro che non ammettono la realtà delle manifestazioni fisiche, attribuiscono generalmente alla frode gli
effetti che si producono. Essi si fondano sul fatto che i prestigiatori abili fanno cose che sembrano prodigi quando non si conoscono i loro segreti; dal che concludono, che i medium sono semplicemente giocolieri Abbiamo già confutato questo argomento, o piuttosto questa opinione, specialmente nei nostri articoli dedicati al medium Home e nei numeri della Revue Spirite di gennaio e febbraio 1858: ne diremo perciò soltanto qualche parola prima di parlare di una cosa più seria.
D’altra parte, vi è da fare una considerazione che non sfuggirà a chiunque rifletta un pochino. Senza dubbio, vi sono prestigiatori di una abilità prodigiosa, ma sono rari. Se tutti i medium praticassero il prestigio, bisognerebbe convenire che questa arte avrebbe fatto in poco tempo progressi inauditi, e sarebbe divenuta subito assai comune, poiché si troverebbe allo stato innato, presso persone che non immaginavano neppure di possederla, persino presso fanciulli.
Si abusa di tutto, persino delle cose più rispettabili, e si può dire che la frode ha anch’essa il suo genio. Ma la
frode ha sempre uno scopo, un interesse materiale qualunque; là dove vi è nulla da guadagnare, non vi è interesse ad ingannare. E’ per questo, che noi abbiamo detto, a proposito dei medium mercenari, che la migliore di tutte le garanzie consiste in un disinteresse assoluto.
 Di tutti i fenomeni spiritici, quelli che più di tutti si prestano alla frode sono i fenomeni fisici, e ciò per motivi
che è utile prendere in considerazione. Prima di tutto, perché, dirigendosi agli occhi più che all’intelligenza, sono quelli che il prestigio può più facilmente imitare. In secondo luogo, perché, stuzzicando più degli altri la curiosità, sono maggiormente atti ad attirare la folla, e per conseguenza sono più produttivi. A questo doppio punto di vista, i ciarlatani hanno dunque tutto il loro interesse a simulare questo genere di manifestazioni, gli spettatori, per la maggior parte estranei alla scienza, vi vanno generalmente a cercare una distrazione, piuttosto che una seria istruzione, e si sa che vien pagato sempre meglio ciò che diverte, che non quello che istruisce. Ma anche senza questa considerazione vi è un altro motivo egualmente decisivo. Se il prestigio può imitare effetti materiali per i quali basta la sola abilità, noi non gli conosciamo sinora il dono di improvvisatore che richiede una dose di intelligenza poco comune, né quello di produrre quelle comunicazioni sublimi, spesso così piene di opportunità, che gli spiriti dettano. Ciò ci richiama alla memoria il fatto seguente.
Un letterato abbastanza conosciuto venne un giorno a vederci e ci disse che egli era un ottimo medium scrivente intuitivo e che si metteva a disposizione della società spiritica. Avendo noi per regola di non ammettere nella società se non i medium le cui facoltà ci sono conosciute, lo pregammo di voler venire prima di tutto a fare le sue prove in una riunione particolare. Egli vi venne; molti medium esperimentati ci diedero sia dissertazioni, sia risposte di una notevole precisione su questioni proposte e su certi soggetti da loro non conosciuti. Quando venne il turno di questo signore, egli scrisse qualche parola insignificante, disse che era mal disposto in quel giorno, e dopo non l’abbiamo più visto. Senza dubbio la parte di medium ad effetti intelligenti era più difficile a rappresentare di quello che egli avesse creduto. ogni cosa, gli individui più facili ad essere ingannati sono quelli che non sono del mestiere. Lo stesso avviene per lo spiritismo; quelli che non lo conoscono sono facilmente illusi dalle apparenze; mentre invece uno studio preventivo ed attento li inizierebbe non solamente alla causa dei fenomeni, ma alle condizioni normali in cui questi fenomeni possono prodursi, e così fornirebbe loro i mezzi di riconoscere la frode, se frode esiste.
I medium ingannatori sono stigmatizzati come si meritano nella seguente lettera che abbiamo riprodotto nella
Revue Spirite del mese di agosto 1861.
Parigi, 21 luglio 1861

Signore, “Non sono forse così severo come voi riguardo ai medium, che sotto una forma degna e conveniente accettano una remunerazione come indennità del tempo che consacrano ad esperienze sovente lunghe e faticose; ma lo sono altrettanto, e non si potrebbe mai esserlo abbastanza, riguardo a quelli, che in simile caso suppliscono, all’occasione con la truffa e con la frode, alla assenza od all’insufficienza dei risultati promessi e attesi
“Mescolare il falso al vero, quando si tratta di fenomeni ottenuti con l’intervento degli spiriti, è una vera infamia, e vi sarebbe alterazione del senso morale nel medium che credesse di poterlo fare senza scrupolo. Come voi lo fate perfettamente osservare, sarebbe gettare il discredito sulla credenza nello spirito degli indecisi, appena la frode venisse riconosciuta. Aggiungerò che sarebbe compromettere nel modo più deplorevole gli uomini dabbene che danno ai medium l’appoggio disinteressato delle loro conoscenze e delle loro cognizioni.
“Qualunque medium che fosse convinto di fraudolenti manovre; che fosse preso, per servirmi di una espressione un po’ prosaica, con la mano nel sacco, meriterebbe di essere messo al bando da tutti gli spiritualisti o spiritisti del mondo, per i quali sarebbe un dovere rigoroso smascherarlo e stigmatizzarlo moralmente.
“Se vi conviene, signore, di inserire queste poche linee nel vostro giornale, servitevene pure”.
(Matteo)
Nontutti i fenomeni spiritici sono egualmente facili ad essere imitati, e ve ne sono di quelli che sfidano
evidentemente ogni abilità di prestigio: tali sono il movimento di oggetti senza contatto, la sospensione di corpi pesanti nello spazio, i colpi battuti in diverse parti, le apparizioni, ecc., ecco perché noi diciamo che in simili casi, ciò che di meglio si può fare, è osservare attentamente le circostanze, e soprattutto tener conto del carattere e della posizione delle persone, dello scopo e dell’interesse che esse potrebbero avere ad ingannare. Questo è il migliore di tutti i giudizi, perché vi sono delle circostanze che tolgono ogni motivo di sospetto. Abbiamo dunque, per principio, che conviene diffidare di chiunque facesse di questi fenomeni un oggetto di curiosità e di divertimento, e pretendesse di produrli a volontà ed a punto fisso, come abbiamo già spiegato. Non potremmo ripeterlo troppo, le intelligenze occulte, che si manifestano a noi, hanno la loro suscettibilità, e vogliono provarci che hanno anche il loro arbitrio, e non si sottomettono ai nostri capricci
Ci basterà segnalare alcune precauzioni impiegate, o che è possibile impiegare in certi casi, per premunire contro la frode gli osservatori di buona fede. Quanto a coloro che si ostinano a giudicare senza approfondire, sarebbe fatica perduta il cercare di disingannarli.
 Uno dei fenomeni più ordinari è quello dei colpi interni battuti nella sostanza stessa del legno, con o senza
movimento della tavola o di un altro oggetto di cui ci serviamo. Questo effetto è uno dei più facili ad imitare, sia per il contatto dei piedi, sia provocando piccoli scricchiolii nel mobile. Vi è poi una piccola astuzia speciale che è utile svelare. Basta posare le due mani a piatto sulla tavola, ed abbastanza ravvicinate, perché le unghie dei pollici appoggino fortemente l’una contro l’altra: allora, per mezzo di un movimento muscolare del tutto impercettibile, si fa provare ad esse un fregamento che produce un piccolo rumore secco, avente una grande analogia con quelli della tiptologia intima. Questo rumore si ripercuote nel legno, e produce una completa illusione. Niente è più facile che far sentire tanti colpi quanti se ne domandano, una batteria di tamburo, ecc., rispondere a certe domande con il sì o con il no, con numeri od anche con l’indicazione delle lettere dell’alfabeto.
Quando si ha il sospetto, il mezzo di riconoscere la frode è assai semplice. Essa non è possibile se le mani sono distanti l’una dall’altra, e quando si è sicuri che nessun altro contatto può produrre questo rumore. I colpi reali offrono d’altra parte ciò di caratteristico, che cambiano di posto e di timbro a volontà il
che non può aver luogo, quando è dovuto alla causa che noi segnaliamo od a qualsiasi altra analogia quando
questi colpi escono dalla tavola per portarsi sopra un mobile qualunque che nessuno tocca, sopra i muri,
 il soffitto, ecc.; e infinequando rispondono a domande non previste
La scrittura diretta è ancora più facile ad imitarsi; senza parlare degli agenti chimici ben conosciuti per far
apparire la scrittura, in un dato tempo, sopra la carta bianca il
che si può sventare con le precauzioni più comuni potrebbe
succedere che, per un abile prestigio, si sostituisse una carta ad un’altra. Potrebbe anche darsi che colui il
quale volesse ingannare, avesse l’arte di stornare l’attenzione mentre egli destramente scriverebbe qualche parola. Ci fu riferito il caso di qualcuno che scriveva con un pezzo di matita dissimulato sotto l’unghia.
 Il fenomeno degli apporti non si presta meno all’inganno, e si può facilmente essere vittime di un
giocoliere più o meno abile, senza che vi sia bisogno di avere da fare con un prestigiatore di professione.
Nell’articolo speciale (vedi n. 96), gli spiriti hanno essi stessi determinato le condizioni eccezionali nelle quali tale fenomeno può prodursi, d’onde si può concludere che il fatto di ottenerlo in modo facile e facoltativo, può almeno essere considerato sospetto. La scrittura diretta è da ritenere un caso analogo.
 Nel capitolo dei Medium speciali abbiamo menzionato, secondo quanto ci dissero gli spiriti, le attitudini
medianiche comuni, e quelle che sono rare. Conviene dunque diffidare dei medium che pretendono di avere queste ultime troppo facilmente, o che ambiscono la molteplicità delle facoltà, pretesa che non è giustificata se non raramente.
 Le manifestazioni intelligenti sono, secondo le circostanze, quelle che offrono maggiori garanzie, e tuttavia
esse non sono al riparo dall’imitazione, almeno per quanto concerne le comunicazioni comuni e volgari. Si crede di avere maggior sicurezza con i medium meccanici, non solamente per l’indipendenza delle idee, ma per esser premuniti contro i falsi; per queste ragioni certe persone preferiscono gli intermediari materiali. E’ invece un errore.
La frode si introduce dappertutto, e noi sappiamo che con l’abilità si può dirigere a volontà anche un canestrino od una tavoletta che scrive, e dar loro tutte le apparenze dei movimenti spontanei.
Ciò che toglie ogni dubbio, sono i pensieri espressi, vengano essi da un medium meccanico, intuitivo, auditivo, parlante o veggente. Vi sono comunicazioni che sono talmente all’infuori delle idee, delle cognizioni, ed anche della portata intellettuale del medium, che occorrerebbe ingannarsi in modo strano, per attribuirgliele.
Noi riconosciamo nel ciarlatanesimo una grande abilità e risorse feconde, ma non gli riconosciamo ancora il dono di dare agli ignoranti il sapere, o lo spirito a colui che non ne ha.
Riassumendo, ripetiamo, che la miglior garanzia è nella notoria moralità dei medium e nell’assenza di ogni
causa di interesse materiale o d’amor proprio che potrebbe stimolare in lui l’esercizio delle facoltà
medianiche da lui possedute; poiché queste cause possono impegnarlo a fingere quelle che non ha.

Dal Libro dei medium di Allan Kardec 

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