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sabato 29 settembre 2012

EVOCAZIONE DELLE PERSONE VIVENTI











(Domande e Risposte)



37) L’incarnazione dello spirito può forse essere un ostacolo assoluto alla
sua evocazione?
“No, ma bisogna che lo stato del corpo permetta allo spirito di allontanarsi in
quel dato momento. Lo spirito incarnato viene tanto più facilmente, quanto
più è di ordine elevato il mondo in cui si trova, perché i corpi vi sono meno
materiali”.
38) Si può evocare lo spirito di una persona vivente?
“Sì, poiché si può evocare uno spirito incarnato.
“Lo spirito di un vivente può anche nei suoi momenti di libertà presentarsi
senza essere evocato; ciò dipende dalla sua simpatia verso le persone alle
quali si comunica”. (Vedi n. 116, Storia dell’uomo dalla tabacchiera).
39) In quale stato è il corpo della persona il cui spirito è evocato?
“Egli dorme o sonnecchia; è allora che lo spirito è libero”.
- Potrebbe il corpo svegliarsi durante il tempo in cui è assente lo spirito?
“No; lo spirito è costretto a rientrare al suo posto; se in questo momento
si intrattiene con voi, egli vi lascia, e spesso ve ne dice il motivo”.
40) Come mai lo spirito assente dal corpo è avvertito della necessità della
sua presenza?
“Lo spirito di un corpo vivente non è mai completamente separato; a
qualunque distanza si trasporti, egli vi resta attaccato per mezzo di un legame
fluidico, il quale serve a richiamarvelo, quando ciò è necessario; questo
legame è rotto soltanto dalla morte”.
Osservazione. - Questo legame fluidico fu veduto spesso da medium
veggenti. E’ una specie di striscia, o traccia fosforescente, che si perde nello
spazio e nella direzione del corpo. Certi spiriti hanno detto che da ciò
riconoscono quelli che sono ancora legati al mondo corporeo.
41) Che cosa succederebbe se durante il sonno e nella lontananza dello
spirito il corpo fosse mortalmente ferito?
“Lo spirito sarebbe avvertito e rientrerebbe prima che la morte fosse
consumata”.
- Non potrebbe, in questo caso, accadere che il corpo morisse nell’assenza
dello spirito, e che questo al suo ritorno non vi potesse rientrare?
“No; questa cosa sarebbe contraria alla legge che regge l’unione dell’anima e
del corpo”.
- Ma se il colpo fosse stato improvviso?
“Lo spirito sarebbe stato prevenuto prima che il colpo mortale fosse dato”.
Osservazione. - Lo spirito di un vivente, interrogato su questo fatto,
rispose: “Se il corpo potesse morire nell’assenza dello spirito, sarebbe un
mezzo troppo comodo per commettere dei suicidi ipocriti”.
42) Lo spirito di una persona evocata durante il sonno è tanto libero di
comunicare come quello di una persona morta?
“No; la materia ha sempre più o meno influenza su di esso”.
Osservazione. - Una persona in questo stato, a cui qualcuno rivolgeva
questa domanda, rispose: “Sono sempre incatenato alla palla da cannone
(boulet) che io trascino dietro di me”.
- In questo stato, lo spirito potrebbe essere impedito di venire perché si trova
in un altro luogo?
“Sì; può accadere che lo spirito sia in un luogo ove si compiace di restare, ed
allora egli non viene alla evocazione, soprattutto quando è fatta da qualcuno
che non lo interessa”.
43) E’ assolutamente impossibile evocare lo spirito di una persona sveglia?
“Quantunque difficile, ciò non è assolutamente impossibile, poiché se
l’evocazione arriva efficace, può darsi che la persona si addormenti; ma lo
spirito non può comunicare, come spirito, se non nei momenti in cui la sua
presenza non è necessaria all’attività intelligente del corpo”.
Osservazione. - “L’esperienza ci prova che l’evocazione fatta durante lo
stato di veglia può provocare il sonno od almeno un assopimento che si
approssima al sonno, ma questo effetto non può aver luogo se non per mezzo
d’una volontà molto energica, e se esistono legami di simpatia fra i due
individui; altrimenti, l’evocazione non ha efficacia. Nel caso stesso in cui
l’evocazione potesse provocare il sonno, se il momento è inopportuno, la
persona non volendo dormire opporrà resistenza, e se soccombe, il suo spirito
ne sarà turbato e risponderà difficilmente. Da ciò risulta che il momento più
favorevole per l’evocazione di una persona viva è quello del suo sonno
naturale, poiché il suo spirito, essendo libero, può venire verso colui che lo
chiama, nello stesso modo che potrebbe andare altrove. Allorché l’evocazione
è fatta con il consenso della persona, e questa cerca di addormentarsi con
questo scopo, può accadere che questa preoccupazione ritardi il sonno e turbi
lo spirito, questo è il motivo per cui il sonno naturale è da scegliersi di
preferenza”.
44) Una persona vivente che venga evocata, ha coscienza della evocazione
al suo risveglio?
“No; voi stessi siete evocati più spesso di quello che pensiate. Il suo spirito
solo lo sa, e può qualche volta lasciargliene una impressione vaga, come
quella di un sogno”.
- Chi può evocarci se noi siamo esseri oscuri?
“In altre esistenze voi potete essere state persone conosciute in questo mondo
o in altri; e poi, possono evocarvi i vostri parenti e i vostri amici che sono in
questo mondo o in altri. Supponiamo che il tuo spirito abbia animato il corpo
di un’altra persona; ebbene, quando questa persona evocherà suo padre, è il
tuo spirito che sarà evocato e che dovrà rispondere”.
45) Lo spirito evocato di una persona vivente, risponde come spirito, o con
le idee dello stato di veglia?
“Ciò dipende dalla sua elevazione, ma egli giudica, in ogni caso, più
sanamente ed ha minori pregiudizi, assolutamente come i sonnambuli;
questo
infatti è uno stato quasi simile al sonnambulismo”.
46) Se lo spirito di un sonnambulo in stato di sonno magnetico fosse
evocato, sarebbe più lucido di quello di tutt’altra persona?
“Egli risponderebbe senza dubbio più facilmente perché è più sciolto; tutto
dipende dal grado di indipendenza dello spirito e del corpo”.
- Lo spirito d’un sonnambulo potrebbe rispondere ad una persona che
l’evocasse da lontano nello stesso tempo in cui risponde verbalmente ad
un’altra?
“La facoltà di comunicare simultaneamente in due punti differenti appartiene
soltanto agli spiriti completamente sciolti dalla materia”.
47) Si potrebbero modificare le idee di una persona allo stato di veglia, con
l’agire sopra il suo spirito durante il sonno?
“Sì, qualche volta: lo spirito, non essendo più collegato alla materia con
legami così intimi, è più accessibile alle impressioni morali; e queste
impressioni possono influire sulla sua maniera di vedere nello stato ordinario.
Per sfortuna, però, avviene spesso che, allo svegliarsi, la natura corporea
prenda il sopravvento e gli faccia dimenticare le buone risoluzioni che ha
potuto prendere”.
48) E’ libero lo spirito di una persona vivente, di dire o di non dire ciò che
vuole?
“Egli ha le sue facoltà di spirito, ed in conseguenza il suo libero arbitrio, e
poiché ha maggiore perspicacia, è ancora più circospetto di quanto lo sia nello
stato di veglia”.
49) Si potrebbe, nell’evocare una persona, obbligarla a dire quello che
vorrebbe tacere?
“Ho detto che lo spirito ha il suo libero arbitrio; ma può succedere che, nella
sua qualità di spirito, attribuisca minor importanza a certe cose, che non nello
stato ordinario; la sua coscienza può parlare più liberamente. D’altra parte, se
essa non vuol parlare, può sempre sfuggire alle importunità andandosene,
poiché non si può trattenere il suo spirito, come si tratterrebbe il suo corpo”.
50) Non potrebbe lo spirito di una persona vivente essere costretto da un
altro spirito a venire ed a parlare, come avviene per gli spiriti erranti?
“Fra gli spiriti, siano essi morti o viventi, non vi è supremazia che per la
superiorità morale, e voi dovete ben credere che uno spirito superiore non
presterebbe mai il suo appoggio ad una vile indiscrezione”.
Osservazione. - Questo abuso di confidenza sarebbe infatti una cattiva
azione, ma che non potrebbe avere alcun risultato, poiché non si può
strappare un segreto che lo spirito volesse tacere, a meno che, dominato da un
sentimento di giustizia, non confessasse quello che tacerebbe in altre
circostanze. Una persona volle sapere con questo mezzo da uno dei suoi
parenti se il testamento di quest’ultimo fosse in suo favore. Lo spirito rispose:
“Sì, cara nipote, e ne avrete ben presto la prova”. La cosa era infatti reale, ma
pochi giorni dopo il parente distrusse il suo testamento ed ebbe la malizia di
farlo sapere alla nipote, senza tuttavia che egli sapesse di essere stato evocato.
Un sentimento istintivo lo portò senza dubbio ad eseguire la risoluzione che il
suo spirito aveva preso dopo la domanda che gli fu fatta. E’ una vigliaccheria
il domandare allo spirito di un morto o di un vivo, quello che non si oserebbe
domandare alla sua persona, e questa vigliaccheria non ha nemmeno per
compenso il risultato che da ciò si vuole ricavare.
51) Si può evocare uno spirito il cui corpo è ancora nel seno della madre?
“No; voi sapete bene che in questo tempo lo spirito è in un turbamento
completo”.
Osservazione. - L’incarnazione non ha luogo definitivamente che al
momento in cui il bambino respira; ma dal momento della concezione, lo
spirito designato per animarlo è preso da un turbamento che aumenta
all’avvicinarsi della nascita e gli toglie la coscienza di se stesso, ed in
conseguenza la facoltà di rispondere (vedi Il Libro degli Spiriti: Ritorno
alla vita corporea; Unione dell’anima con il corpo, n. 344).
52) Uno spirito ingannatore potrebbe egli prendere il posto dello spirito
d’una persona vivente che si evocasse?
“Senza dubbio, e succede anzi molto spesso, soprattutto quando l’intenzione
dell’evocatore non è pura. Del resto, l’evocazione delle persone viventi ha
soltanto interesse come studio psicologico; è necessario astenersene ogni
qualvolta non può avere un risultato istruttivo”.
Osservazione. - Se l’evocazione degli spiriti erranti non è sempre efficace,
per servirci della loro espressione, ciò è molto più frequente per quelli che
sono incarnati; allora soprattutto gli spiriti ingannatori prendono il loro
posto.
53) L’evocazione di una persona vivente presenta qualche inconveniente?
“Essa non è sempre senza pericolo; ciò dipende dalla posizione della persona,
poiché, se è ammalata, si possono aumentare le sue sofferenze”.
54) Quali sono i casi in cui l’evocazione di una persona vivente può avere
maggiori inconvenienti?
“Conviene astenersi dall’evocare i fanciulli d’età troppo tenera, le persone
gravemente malate ed i vecchi infermi; in una parola, essa può cagionare
degli inconvenienti tutte le volte che il corpo è molto indebolito”.
Osservazione. - La repentina sospensione delle facoltà intellettuali durante
lo stato di veglia, potrebbe anche presentare il pericolo che la persona si
trovasse in questo momento ad avere bisogno di tutta la sua presenza di
spirito.
55) Durante l’evocazione di una persona vivente, il suo corpo prova
stanchezza in seguito al lavoro a cui si dedica lo spirito, quantunque
assente?
Una persona in questo stato, che pretendeva che il suo corpo soffrisse
stanchezza, rispose a questa domanda:
“Il mio spirito è come un pallone frenato attaccato ad un palo; il mio corpo è il
palo che è scrollato dalle stesse scosse del pallone”.
56) Poiché l’evocazione delle persone viventi può avere degli inconvenienti
quando è fatta senza precauzione, il pericolo non esiste qualora si evocasse
uno spirito di cui si conosce l’incarnazione, e che potrebbe trovarsi in
condizioni sfavorevoli?
“No, le circostanze non sono le stesse; verrà soltanto se è in posizione di
venire; e d’altra parte, non vi ho forse detto di domandare, prima di fare
un’evocazione, se essa è possibile?”
57) Allorché noi proviamo, nei momenti più inopportuni, una irresistibile
voglia di dormire, potrebbe ciò provenire dal fatto che noi siamo evocati in
qualche luogo?
“Ciò può senza dubbio accadere, ma il più delle volte è un effetto puramente
fisico, sia che il corpo abbia bisogno di riposo, sia che lo spirito abbia bisogno
della sua libertà”.
Osservazione. - Una signora di nostra conoscenza, essendo medium, ebbe
un giorno l’idea di evocare lo spirito del suo piccolo nipote che dormiva nella
stessa camera. L’identità fu constatata dal linguaggio, dalle espressionifamiliari del fanciullo e dal racconto esattissimo di molte cose che gli erano
successe nella sua pensione; ma una circostanza venne a confermarla. Tutto
ad un tratto, la mano della medium si ferma nel bel mezzo di una frase, senza
che sia possibile ottenere nulla di più; in quello stesso momento, il fanciullo,
mezzo svegliato, fece diversi movimenti nel suo letto; qualche istante dopo,
essendosi riaddormentato, la mano della medium si mosse nuovamente,
continuando il colloquio interrotto. L’evocazione delle persone viventi, fatta
in buone condizioni, prova nella maniera più incontestabile l’azione distinta
dello spirito e del corpo, ed in conseguenza l’esistenza di un principio
intelligente, indipendente dalla materia (vedi nella Revue Spirite, 1860,
pagg. 11 e 81, molti esempi notevoli di evocazione di persone viventi).
 - Telegrafia umana (telepatia)
58) Due individui, evocandosi reciprocamente, potrebbero trasmettere i
loro pensieri e corrispondere?
“Sì, e questa «telegrafia umana» sarà un giorno un mezzo
universale di corrispondenza”.
- Perché non potrebbe essere praticata fin da oggi?
“Essa lo è per alcuni, ma non per tutti; è necessario che gli uomini si
purifichino affinché il loro spirito si sciolga dalla materia, e questo è anche
una ragione per fare l’evocazione in nome di Dio. Finora essa è circoscritta
alle anime elette e smaterializzate, il che si riscontra raramente nello stato
attuale degli abitanti della terra.

Tratto dal Libro dei Medium di Allan Kardec

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