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domenica 14 ottobre 2012

DOMANDE SULLA NATURA e L'IDENTITA' DEGLI SPIRITI


 1) Da quali segni possiamo noi riconoscere la superiorità o
l’inferiorità degli spiriti?
“Dal loro linguaggio; nella stessa maniera che distinguete uno stordito da un
uomo assennato. Abbiamo già detto che gli spiriti superiori non si
contraddicono mai e non dicono che cose buone; essi vogliono soltanto il
bene; questa è la loro preoccupazione.
“Gli spiriti inferiori sono ancora sotto il peso delle idee materiali; i loro
discorsi si risentono delle loro ignoranza e della loro imperfezione. Soltanto
agli spiriti superiori è dato di conoscere ogni cosa e di giudicarla senza
passione”.
2) La scienza in uno spirito è sempre un segno certo di elevazione?
“No, poiché se egli è ancora sotto l’influenza della materia, può avere i vostri
vizi ed i vostri pregiudizi. Certe persone in questo mondo sono
eccessivamente gelose ed orgogliose; credete che esse smettano questi difetti
appena lasciano il mondo? No; dopo la separazione dal corpo, e soprattutto
quelle che ebbero passioni spiccate, si trovano in una sorta di atmosfera che le
avvolge e lascia in loro tutte queste cattive cose.
“Questi spiriti semi-imperfetti sono assai più da temersi che i cattivi spiriti,
poiché la maggior parte riunisce l’astuzia e l’orgoglio all’intelligenza. Con il
loro preteso sapere, essi si impongono ai semplici ed agli ignoranti che
accettano senza sindacare le loro teorie assurde e menzognere. Quantunque
queste teorie non possano prevalere contro la verità, esse fanno tuttavia un
male temporaneo, dal momento che fanno ostacolo al cammino dello
spiritismo, ed i medium si illudono volentieri sul merito di ciò che è loro
comunicato. E’ questo che richiede un grandissimo studio per parte degli
spiritisti illuminati e dei medium; infatti, occorre porre ogni attenzione a
distinguere il vero dal falso”.
3) Molti spiriti protettori si designano sotto il nome di santi o di personaggi
conosciuti; che cosa dobbiamo credere a questo riguardo?
“Tutti i nomi dei santi e dei personaggi conosciuti non basterebbero a fornire
un protettore ad ogni uomo; fra gli spiriti ve ne sono pochi che hanno un
nome conosciuto sulla terra; ecco perché molto spesso non si presentano; ma
quasi sempre voi volete un nome, ed allora, per soddisfarvi, essi prendono
quello di un uomo che voi conoscete e che rispettate”.
4) Questo nome preso in prestito non potrebbe essere considerato come una
frode?
“Sarebbe una frode da parte di un cattivo spirito che volesse abusarne, ma
quando si opera a fin di bene, Dio permette che ciò accada fra gli spiriti dello
stesso ordine, perché vi è tra di loro solidarietà e similitudine di pensieri”.
5) Così, quando uno spirito protettore dice di essere San Paolo, per esempio,
non è cosa certa che sia presente lo spirito stesso o l’anima dell’apostolo di
questo nome?
“Non è affatto certo, poiché voi trovate migliaia di persone alle quali fu detto
che il loro angelo custode è San Paolo o un altro; ma che cosa importa a voi,
se lo spirito che vi protegge è tanto elevato quanto San Paolo? Ve l’ho già detto:
voi avete bisogno di un nome, ed essi ne prendono uno per farsi chiamare e
farsi riconoscere, come voi prendete dei nomi di battesimo per farvi
distinguere dagli altri membri della vostra famiglia. Essi possono anche
prendere quello dell’arcangelo Raffaele, di San Michele, ecc., senza che ciò
possa avere conseguenze. Del resto, quanto più uno spirito è elevato, tanto
più il suo irradiamento è multiplo; dunque, uno spirito protettore di un ordine
superiore può avere sotto la sua tutela centinaia di incarnati. Voi ne avete un
esempio sulla vostra terra, dove alcuni notai si incaricano degli affari di cento
e duecento famiglie; perché vorreste che noi fossimo, spiritualmente
parlando, meno atti alla direzione morale degli uomini, di quello che essi
siano alla direzione materiale dei loro interessi?”
6) Perché gli spiriti comunicanti prendono così spesso il nome dei santi?
“Essi si identificano con le abitudini di coloro ai quali parlano, e prendono
nomi che sono adatti a fare sull’uomo la più grande impressione in ragione
delle sue credenze”.
7) Alcuni spiriti superiori che si evocano, vengono sempre in persona,
oppure, come qualcuno crede, incaricano un altro di trasmettere il loro
pensiero?
“Perché non verrebbero essi in persona se lo possono? Ma se lo spirito non
può venire, invierà per forza un altro che lo rappresenti”.
8) Il sostituto è sempre sufficientemente illuminato per rispondere come lo
farebbe lo spirito che lo invia?
“Gli spiriti superiori sanno a chi confidano la cura di sostituirli. D’altra parte,
più gli spiriti sono elevati e più si confondono in un pensiero comune, in
maniera tale che, per essi, la personalità è una cosa indifferente, e lo stesso
deve essere per voi. Credete dunque che non vi siano nel mondo spiriti
superiori all’infuori di quelli da voi conosciuti sulla terra capaci d’istruirvi?
Voi siete talmente portati a considerarvi come i prototipi dell’universo, che
credete sempre che non vi sia più niente fuori del vostro mondo. Voi
rassomigliate perfettamente a quei selvaggi che non sono mai usciti dalla loro
isola e credono che il mondo si limiti ad essa”.
9) Noi intendiamo che debba essere così quando si tratta di un
insegnamento serio; ma come mai gli spiriti elevati permettono a spiriti
inferiori di rivestirsi di nomi rispettabili per indurre in errore con massime
spesso perverse?
“Essi non lo fanno con il permesso dei superiori; e, d’altra parte, ciò non
accade pure tra voi? Quelli che così ingannano ne saranno puniti, credetelo
bene, e la loro punizione sarà proporzionata alla gravità dell’impostura.
“D’altronde, se voi non foste imperfetti, non avreste intorno a voi che buoni
spiriti, e se voi siete ingannati, dovete prendervela contro voi stessi. Dio
permette che così sia, per provare la vostra perseveranza ed il vostro giudizio,
ed insegnarvi a distinguere la verità dall’errore; se non lo fate, è perché non
siete abbastanza elevati ed avete ancora bisogno delle lezioni dell’esperienza”.
10) Non accade talvolta che vengano delegati spiriti poco avanzati, ma
animati da buone intenzioni e dal desiderio di progredire per surrogare uno
spirito superiore, onde fornire loro l’occasione di esercitarsi
all’insegnamento?
“Mai nei grandi centri; intendo dire nei centri seri, e per un insegnamento
generale. Quelli che vi si prestano lo fanno sempre di loro spontanea volontà,
e, come voi dite, per esercitarsi; è perciò che le loro comunicazioni,
quantunque buone, portano sempre le tracce della loro inferiorità. Quando
sono delegati, lo sono solamente per le comunicazioni poco importanti e per
quelle che si possono chiamare personali”.
11) Le comunicazioni spiritiche ridicole sono talvolta intercalate da ottime
massime; come si può conciliare questa anomalia, che sembrerebbe indicare
la presenza simultanea di spiriti buoni e di spiriti cattivi?
“Gli spiriti cattivi o leggieri si divertono anche a dare sentenze senza troppo
vederne la portata od il significato. Tutti quelli che sentenziano fra di voi,
sono uomini superiori? No: gli spiriti buoni e quelli cattivi non fanno lega
assieme. Soltanto dalla costante uniformità delle comunicazioni positive, voi
riconoscerete la presenza degli spiriti buoni”.
12) Gli spiriti che inducono in errore lo fanno sempre scientemente?
“No; vi sono spiriti buoni ma ignoranti, e che possono ingannarsi in buona
fede; quando hanno la coscienza della loro insufficienza, ne convengono e non
dicono che quello che sanno”.
13) Allorché uno spirito dà una falsa comunicazione, lo fa sempre con
intenzioni malevole?
“No; quando lo spirito è leggiero, egli si diverte a prendere in giro senza altro
scopo”.
14) Giacché certi spiriti possono ingannare con il loro linguaggio, possono
anche prendere una apparenza falsa agli occhi d’un medium veggente?
“Ciò può accadere, ma assai difficilmente. In tutti i casi, può aver luogo
soltanto per uno scopo che gli stessi spiriti cattivi non conoscono. Essi
servono da strumento per dare una lezione. Il medium veggente può vedere
spiriti leggieri e mentitori, nello stesso modo che altri li sentono o scrivono
sotto la loro influenza. Gli spiriti leggieri possono approfittare di questa
disposizione per sedurlo con false apparenze, ciò dipende dalle qualità del
proprio spirito”
15) Per non essere ingannato, basta essere animato da buone intenzioni? E
gli uomini veramente seri, che non mescolano con i loro studi alcun
sentimento di curiosità, sono anche essi esposti ad essere ingannati?
“Evidentemente meno che altri; ma l’uomo ha sempre qualche imperfezione
che attira gli spiriti burloni; si crede forte e spesso non lo è; deve dunque
diffidare della debolezza che nasce dall’orgoglio e dai pregiudizi. Non si tiene
abbastanza conto di queste due cause di cui approfittano gli spiriti;
lusingando le varie manie essi sono sicuri di riuscire”.
16) Perché Dio permette che spiriti cattivi possano comunicare e dicano
cose cattive?
“Anche in quello che vi è di più cattivo, si trova un insegnamento; sta a voi
saperlo trovare. E’ necessario che vi siano comunicazioni di ogni genere per
insegnarvi a distinguere gli spiriti buoni dai cattivi, e servire così di specchio a
voi stessi”.
17) Gli spiriti possono, attraverso comunicazioni scritte, ispirare ingiuste
diffidenze contro certe persone ed inimicare degli amici?
“Gli spiriti perversi e gelosi possono fare in male tutto ciò che possono fare gli
uomini; ecco perché conviene stare in guardia. Gli spiriti superiori sono
sempre prudenti e riservati quando debbono biasimare; non dicono mai
male; avvertono con bella maniera. Qualora volessero che due persone cessassero,
nel loro interesse, di vedersi, faranno nascere degli incidenti che, le
separeranno in modo naturale. Un linguaggio proprio a seminare la discordia
è sempre il fatto di un cattivo spirito, qualunque sia il nome di cui si riveste.
Così, accettate con gran circospezione il male che uno spirito può dire di
qualcuno di voi, soprattutto quando uno spirito buono ve ne ha detto bene, e
diffidate anche di voi stessi e delle vostre prevenzioni. Nelle comunicazioni
degli spiriti prendete soltanto ciò che vi è di buono, di grande, di razionale, e
ciò che la vostra coscienza approva”.
18) Stante la facilità con cui gli spiriti cattivi si immischiano nelle
comunicazioni, non sembrerebbe di non essere mai certi di avere la verità?
“Sì; poiché avete un giudizio per apprezzarle. Alla lettura di una lettera,
sapete ben riconoscere se colui che vi scrive è uno zotico od un uomo educato,
uno sciocco od un sapiente: perché non potreste egualmente regolarvi quando
sono gli spiriti che vi scrivono? Se voi riceveste una lettera da un amico
lontano, chi vi prova che sia proprio sua? La sua scrittura, direte voi: ma non
vi sono forse falsari che imitano tutte le scritture? Poco di buono i quali
possono conoscere i vostri affari? Tuttavia, vi sono dei segni sui quali voi non
potreste errare. Lo stesso vale per gli spiriti. Figuratevi dunque che sia un
amico che vi scrive, oppure figuratevi di leggere l’opera d’uno scrittore, e
giudicate con gli stessi mezzi”.
19) Gli spiriti superiori potrebbero impedire agli spiriti cattivi di prendere
nomi falsi?
“Certamente lo possono; ma quanto più gli spiriti sono cattivi, tanto più sono
restii ad obbedire, e sovente resistono alle ingiunzioni. Dovete pur sapere che
vi sono persone alle quali gli spiriti superiori si interessano più che ad altre, e
che quando lo giudicano necessario, sanno preservarle dagli attacchi della
menzogna; contro queste persone gli spiriti ingannatori sono impotenti”.
20) Qual è il motivo di questa parzialità?
“Non è affatto parzialità, ma giustizia; gli spiriti buoni si interessano a quelli
che mettono a profitto i loro avvisi, e lavorano seriamente al loro proprio
miglioramento; quelli sono i loro preferiti e li secondano; ma si preoccupano
poco di quelli con i quali perdono il loro tempo in belle parole”.
21) Perché Iddio permette agli spiriti di commettere il sacrilegio di prendere
falsamente dei nomi venerati?
“Voi potreste anche domandare perché Dio permette agli uomini di mentire e
di bestemmiare. Gli spiriti, come gli uomini, hanno il loro libero arbitrio nel
bene come nel male; ma la giustizia di Dio non verrà meno né per gli uni né
per gli altri”.
22) Vi sono forse formule efficaci per scacciare gli spiriti ingannatori?
“La formula è materia; un buon pensiero verso Dio vale assai di più”.
23) Alcuni spiriti hanno detto di avere dei segni grafici inimitabili, specie di
emblemi, che possono farli riconoscere e constatare la loro identità. E’ vero?
“Gli spiriti superiori non hanno altri segni per farsi riconoscere che la
superiorità delle loro idee e del loro linguaggio. Qualunque spirito può
imitare un segno materiale. Quanto agli spiriti inferiori, essi si tradiscono in tante
maniere che bisogna essere ciechi per lasciarsi ingannare”.
24) Gli spiriti ingannatori non possono imitare il pensiero?
“Essi imitano il pensiero come gli scenari di teatro imitano la natura”.
25) E’ dunque sempre facile scoprire l’inganno con uno studio attento?
“Non dubitatene. Gli spiriti ingannano soltanto quelli che si lasciano
ingannare. Ma bisogna avere occhi di esperto in diamanti, per distinguere la
pietra vera dalla falsa; ora colui che non sa distinguere la pietra fina dalla
falsa deve indirizzarsi al gioielliere”.
26) Vi sono persone che si lasciano sedurre da un linguaggio enfatico; che si
stimano paghe di parole più che di idee; che prendono anche le idee false e
volgari per idee sublimi; come questa gente, che non è neppure capace di
giudicare le opere degli uomini, può giudicare quelle degli spiriti?
“Allorché queste persone hanno abbastanza modestia per riconoscere la loro
insufficienza, non si fidano di loro stessi; quando poi per orgoglio si credono
più capaci di quanto lo siano in realtà, allora portano la pena della loro vanità.
Gli spiriti ingannatori sanno bene a chi si rivolgono; vi sono individui
semplici e poco istruiti più difficili da ingannare che non altri, i quali hanno ingegno e
sapere. Lusingando le passioni, fanno dell’uomo tutto quello che vogliono”.
27) Nella scrittura gli spiriti cattivi si tradiscono qualche volta con segni
materiali involontari?
“Gli abili non lo fanno; gli inesperti si fuorviano. Qualunque segno inutile e
puerile è un indizio certo d’inferiorità. Gli spiriti elevati non fanno nulla di
inutile”,
28) Molti medium riconoscono i buoni ed i cattivi spiriti dall’impressione
gradevole o penosa che risentono al loro avvicinarsi. Noi domandiamo se
l’impressione sgradevole, l’agitazione convulsiva, il malessere, in una
parola, sono sempre indizi della cattiva natura degli spiriti che si
manifestano.
“Il medium prova le sensazioni dello stato nel quale si trova lo spirito che
viene a lui. Quando lo spirito è felice, egli è tranquillo, leggiero, posato;
quando è infelice, egli è agitato, febbrile, e questa agitazione passa
naturalmente nel sistema nervoso del medium. Del resto, la stessa cosa
accade all’uomo sopra la terra. Colui che è buono, è anche calmo e tranquillo;
colui che è cattivo, è sempre agitato”.
Osservazione. - Vi sono medium di una impressionabilità nervosa più o
meno grande, e dunque l’agitazione non potrebbe essere riguardata come una
regola assoluta; conviene invece tenere qui, come in ogni cosa, conto delle
circostanze. Il carattere penoso e sgradevole dell’impressione è un effetto di
contrasto, perché, se lo spirito del medium simpatizza con lo spirito cattivo
che si manifesta, ne sarà poco o punto alterato. Dei resto, non conviene
confondere la rapidità della scrittura, che va unita all’estrema flessibilità di
certi medium, con l’agitazione convulsiva che i medium più lenti possono
provare al contatto di spiriti imperfetti.

Dal Libro dei Medium di Allan kardec 

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