1 - Vi fu un tempo in cui gli animali non esistevano: quindi, hanno avuto un inizio. Si è vista apparire ogni specie via via che il globo terrestre acquisiva le condizioni necessarie alla sua esistenza: questo è certo. Come si sono formati i primi individui di ogni specie? Si comprendeva benissimo che, se vi è stata una prima coppia, gli individui si sono moltiplicati: ma quella prima coppia,da dove è uscita? Ecco uno dei misteri pertinenti al principio delle cose, e sui quali non si può fare altro che formulare ipotesi. Se la scienza non può ancora
risolvere completamente i problemi, per lo meno può mettere sulla buona strada.
2 - Una delle prime domande che si presentano è la seguente: Ogni specie animale discende da una prima coppia, oppure da numerose coppie create o, se si preferisce, germogliate simultaneamente in luoghi diversi?
Quest’ultima supposizione è la più probabile: si può anzi dire che derivi dall’osservazione. Infatti, lo studio degli strati geologici attesta la presenza, nei terreni della stessa formazione, e in proporzioni enormi, della stessa specie sui punti più distanti del globo. Questa moltiplicazione, così generale e in un certo senso contemporanea, sarebbe stata impossibile partendo da un tipo primitivo unico.
D’altra parte, la vita di un individuo, e soprattutto di un individuo nascente, è sottoposta a tante eventualità, che tutta una creazione avrebbe potuto essere compromessa senza la pluralità dei tipi, il che implicherebbe un’imprevidenza inammissibile da parte del sovrano Creatore. D’altra parte, se un tipo ha potuto formarsi in una certa zona, può essersi formato in più zone, per la medesima causa.
Tutto concorre a dimostrare che vi è stata una creazione simultanea e multipla delle prime coppie di ogni specie animale e vegetale.
3 - La formazione dei primi esseri viventi si può dedurre, per analogia, dalla stessa legge in base alla quale si sono formati e si formano tutti i giorni i corpi inorganici. Via via che si approfondiscono le leggi della natura, si scorgono gli ingranaggi che, a prima vista, sembravano tanto complicati, e li si vede semplificarsi e confondersi nella grande legge di unità che presiede all’intera opera della creazione. Tutto questo si potrà comprendere meglio quando ci si sarà resi conto della formazione dei corpi inorganici, che ne è il primo gradino.
4 - La chimica considera come elementari un certo numero di sostanze, quali ad esempio l’ossigeno, l’idrogeno, l’azoto, il carbonio, il cloro, lo iodio, il fluoro, lo zolfo, il fosforo e tutti i metalli. Mediante la loro combinazione, essi formano i corpi composti: gli ossidi, gli acidi, gli alcali, i sali e le innumerevoli varietà che risultano dalle combinazioni di questi.
La combinazione di due corpi per formarne un terzo esige un particolare concorso di circostanze; per esempio un determinato grado di calore, di aridità o di umidità, oppure il movimento o il riposo, o una corrente elettrica, e così via. Se queste condizioni non esistono, la combinazione non ha luogo.
5 - Quando si ha una combinazione, i corpi componenti perdono le loro proprietà caratteristiche, mentre il composto che ne risulta ne possiede di nuove, diverse da quelle dei suoi costituenti. E’ così, per esempio, che
l’ossigeno e l’idrogeno, gas invisibili, quando si compongono chimicamente formano l’acqua, che è liquida, solida o allo stato di vapore, a seconda della temperatura. Nell’acqua non vi sono più, a rigor di termini, né ossigeno né idrogeno, ma un corpo nuovo; decomponendo tuttavia l’acqua, i due gas,ridivenuti liberi, recuperano le loro proprietà, e l’acqua non c’è più. La stessa quantità d’acqua può in tal modo, essere alternativamente decomposta e ricomposta all’infinito.
6 - La composizione e la decomposizione dei corpi hanno luogo a seconda del grado di affinità che i principi elementari hanno l’uno per gli altri. La formazione dell’acqua, per esempio, risulta dall’affinità reciproca
dell’ossigeno e dell’idrogeno; ma se si mette a contatto con l’acqua un corpo che abbia per l’ossigeno un’affinità maggiore di quella che questo ha per l’idrogeno, l’acqua si decompone: l’ossigeno viene assorbito, l’idrogeno diventa libero, e non vi è più acqua.
7 - I corpi composti si formano sempre secondo proporzioni definite, cioè per mezzo della combinazione di una quantità determinata di principi costituenti.Così, per formare l’acqua, è necessaria una parte di ossigeno e due parti di idrogeno. Se due parti di ossigeno si combinano con due parti di idrogeno, al posto dell’acqua si ottiene il perossido di idrogeno, un liquido corrosivo, che è tuttavia formato dagli stessi elementi che formano l’acqua, ma in proporzione diversa.
8 - In poche parole, questa è la legge che presiede alla formazione di tutti i corpi in natura. La varietà immensa di questi corpi è il risultato di un numero piccolissimo di principi elementari combinati in proporzioni differenti. In tal modo l’ossigeno, combinato in certe proporzioni con il carbonio, lo zolfo, il fosforo, forma gli acidi carbonico, solforico, fosforico; l’ossigeno e il ferro formano l’ossido di ferro, cioè la ruggine; l’ossigeno e il piombo, tutti e due innocui, danno luogo agli ossidi di piombo, come il litargirio, la biacca e il minio, che sono velenosi. L’ossigeno, con i metalli chiamati calcio, sodio potassio, forma la calce, la soda, la potassa. La calce, unita all’acido carbonico,forma i carbonati di calcio, o pietre calcaree, come il marmo, il gesso, la pietra
da costruzione, le stalattiti delle grotte; unita all’acido solforico, forma il solfato di calce o gesso, e l’alabastro. unita all’acido fosforico forma il fosfato di calcio, base solida delle ossa; il cloro e l’idrogeno formano l’acido cloridrico o idroclorico; il cloro e il sodio formano il cloruro di sodio, che è il sale marino.
9 - Tutte queste combinazioni, e migliaia di altre, si possono ottenere artificialmente, su piccola scala, nei laboratori di chimica; ma si cambiano spontaneamente su scala vastissima nel grande laboratorio della natura.
La terra, alla sua origine, non conteneva affatto tutte queste combinazioni di materie, ma soltanto i loro principi costituenti, allo stato volatile. Quando le terre calcaree e non diventate a lungo andare pietrose, si sono depositate sulla sua superficie, non erano già formate; ma nell’aria si trovavano, allo stato gassoso, tutte le sostanze primitive; tali sostanze, precipitate per effetto del raffreddamento, sotto l’influsso di circostanze favorevoli, si sono combinate secondo il grado della loro affinità molecolare; è allora che si sono formate le
diverse varietà di carbonati, di solfati e così via, dapprima in soluzione nelle acque, e poi depositate sulla superficie del suolo.
Supponiamo che, per una causa qualunque, la terra ritorni al suo primitivo stato di incandescenza: ebbene, tutto questo si scomporrebbe, gli elementi si separerebbero, tutte le sostanze fusibili si fonderebbero, tutte quelle volatili si volatilizzerebbero. Poi, un secondo raffreddamento porterebbe ad una nuova precipitazione, e tornerebbero nuovamente a formarsi le vecchie combinazioni.
10 - Queste considerazioni dimostrano che la chimica era necessaria per la comprensione della Genesi.
Prima di conoscere le leggi dell’affinità molecolare, era impossibile comprendere la formazione della terra. Questa scienza ha illuminato il problema di una luce assolutamente nuova, come l’astronomia e la geologia
ne hanno illuminato altri aspetti.
11 - Nella formazione dei corpi solidi, uno dei fenomeni più straordinari è quello della cristallizzazione, che consiste nella forma regolare caratteristica di certe sostanze dal momento del loro passaggio dallo stato liquido o gassoso allo stato solido. Questa forma, che varia a seconda della natura della sostanza, è generalmente quella di solidi geometrici, come ad esempio ilprisma, il romboide, il cubo, la piramide. Tutti conoscono i cristalli dello zucchero canditi; i cristalli di rocca, o silice cristallizzata, sono prismi a sei facce che terminano in una piramide egualmente esagonale. Il diamante è carbonio puro, o carbone cristallizzato. I disegni che si producono sui vetri, durante l’inverno, sono dovuti alla cristallizzazione del vapore acqueo durante il congelamento, sotto forma di aghi prismatici.
La disposizione regolare dei cristalli deriva dalla forma particolare delle molecole di ciascun corpo; queste particelle, infinitamente piccole per noi, e che tuttavia occupano un certo spazio, sollecitate le une verso le altre dall’attrazione molecolare, si dispongono e si giustappongono, secondo l’esigenza della loro forma, in modo da prendere ognuna il suo posto attorno al nucleo o primo centro di attrazione, e da formare un insieme simmetrico.
La cristallizzazione si opera soltanto sotto l’influsso di certe circostanze favorevoli, senza le quali non può avere luogo; il grado di temperatura ed il riposo sono condizioni essenziali. Si comprende che un calore troppo forte, tenendo distanti tra loro le molecole, non permetterebbe loro di condensarsi; e se l’agitazione si oppone alla loro disposizione simmetrica, esse non formeranno che una massa confusa e irregolare, e quindi non si avrà la cristallizzazione propriamente detta.
12 - La legge che presiede alla formazione dei minerali porta naturalmente alla formazione dei corpi organici.
L’analisi chimica ci dimostra che tutte le sostanze vegetali e animali sono composte dagli stessi elementi che compongono i corpi inorganici. Gli elementi che hanno il ruolo principale sono l’ossigeno, l’idrogeno, l’azoto e il carbonio; gli altri vi si trovano soltanto accessoriamente. Come nel regno minerale, la differenza di proporzione nella combinazione di questi elementi produce tutte le varietà di sostanze organiche e le loro proprietà diverse, come ad esempio i muscoli, le ossa, il sangue, la bile, i nervi, la materia cerebrale, il grasso degli animali, la linfa, il legno, le foglie, i frutti, le essenze, gli oli, le resine ecc., nei vegetali. Così, nella formazione degli animali e delle piante, non entra alcun corpo speciale che non si possa trovare nel regno minerale(1).
(1) La seguente tabella, per mezzo dell’analisi di alcune sostanze, mostra la differenza di proprietà che risulta dalla sola differenza nella proporzione degli elementi costitutivi. Su 100 parti:
Carbonio Idrogeno Ossigeno Azoto
Zucchero di canna 42,470 6,900 56,510 - - -
Zucchero d’uva 36,710 6,780 50,630 - - -
Alcool 51,980 13,700 34,320 - - -
Olio d’oliva 77,210 13,360 9,430 - - -140
Olio di noce 79,774 10,570 9,122 0,534
Grasso 78,996 11,700 9,304
Fibrina 53,360 7,021 19,685 19,934
13 - Alcuni esempi usuali faranno comprendere le trasformazioni che si operano nel regno organico a mezzo della sola modificazione degli elementi costitutivi.
Nel succo d’uva non vi è ancora né vino né alcole, ma semplicemente acqua e zucchero. Quando questo succo è arrivato a maturazione e si trova nelle circostanze propizie, vi si produce un travaglio intimo, al quale viene dato il nome di fermentazione. In questo travaglio, una parte dello zucchero si decompone: l’ossigeno, l’idrogeno e il carbonio si separano e si combinano nelle proporzioni volute per fare l’alcool; così, bevendo succo d’uva, in realtà non si beve affatto alcool, poiché non esiste ancora: si forma dalle parti costituenti dell’acqua e dello zucchero, senza che vi sia, in pratica, una sola molecola in più in meno.
Nel pane e nei legumi che si mangiano, non vi sono certamente né carne, né sangue, né ossa, né bile, né materia cerebrale, eppure questi stessi alimenti, decomponendosi e ricomponendosi attraverso il lavoro della digestione, vanno a produrre queste diverse sostanze grazie alla sola trasformazione dei loro elementi costitutivi.
Nel seme di un albero non vi sono né legno, né foglie, né fiori, né frutti, ed è un errore puerile credere che l’albero tutto intero, in forma microscopica, si trovi dentro al seme; non vi è neppure, in quel seme, la quantità di ossigeno, di idrogeno e di carbonio necessaria per formare una sola foglia dell’albero. Il seme racchiude il germe che si schiude quando trova condizioni favorevoli: quel germe cresce grazie ai succhi che trae dalla terra e ai gas che aspira dall’aria; questi succhi, che non sono né legno, né foglie, né fiori, né frutti,infiltrandosi nella pianta ne formano la linfa, come gli alimenti, negli animali, formano il sangue. Questa linfa, portata per mezzo della circolazione in tutte le parti del vegetale, secondo gli organi in cui giunge e dove subisce una
speciale elaborazione, si trasforma in legno, foglie, frutti, come il sangue si trasforma in carne, ossa, bile, eccetera; eppure si tratta sempre degli stessi elementi: ossigeno, idrogeno, azoto e carbonio, combinati in modo diverso.
14 - Le diverse combinazioni degli elementi per la formazione delle sostanze minerali, vegetali e animali, non possono quindi compiersi se non negli ambienti e nelle circostanze propizie; al di fuori di tali circostanze, i principi elementari si trovano in una specie di inerzia. Ma, quando le circostanze sono favorevoli, incomincia un lavoro di elaborazione; le molecole si mettono in movimento, si agitano, si attirano, si avvicinano, si separano in virtù della legge delle affinità, e per mezzo delle loro combinazioni multiple,compongono l’infinita varietà delle sostanze. Quando le condizioni cessano, il lavoro si interrompe all’improvviso, per ricominciare quando le condizioni tornano a presentarsi di nuovo. E’ in questo modo che la vegetazione si attiva,rallenta, cessa e riprende, sotto l’azione del calore, della luce, dell’umidità, del freddo o dell’aridità; è per questo che una data pianta prospera in un certo clima o in un certo terreno, e intristisce o muore in un altro.
15 - Ciò che avviene quotidianamente sotto i nostri occhi può servire a metterci sulla buona strada per comprendere ciò che è avvenuto all’origine dei tempi, poiché le leggi della natura sono invariabili.
Poiché gli elementi costitutivi degli esseri organici e degli esseri inorganici sono gli stessi, e li vediamo incessantemente, sotto l’influsso di certe circostanze, formare le pietre, le piante e i frutti, si può concludere che i corpi dei primi esseri viventi si sono formati, come le prime pietre, per mezzo dell’unione di molecole elementari in virtù della legge di affinità, via via che le condizioni della vitalità del globo sono state propizie a questa o a quella specie.
La somiglianza delle forme e dei colori, nella riproduzione degli individui di ogni specie, può essere paragonata alla somiglianza della forma di ogni specie di cristallo. Le molecole, giustapponendosi sotto l’influsso della stessa legge,producono un insieme analogo.
Fonte : Le Rivelazioni degli Spiriti (Allan Kardec)
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