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mercoledì 16 febbraio 2011

COMMEMORAZIONE DEI MORTI----Funerali



(Domande e risposte)

Commemorazione dei Morti.----Funerali :

320 - E’ grata agli Spiriti la buona memoria di coloro che hanno amato sulla terra?
«Molto più di quanto possiate credere: questa memoria ne accresce la felicità, se sono felici; e, se sono infelici, è per loro un conforto».
321 - Il giorno della commemorazione dei defunti è solenne per gli Spiriti?Vengono essi di preferenza in quel giorno a visitare quelli che vanno a pregare sulle loro spoglie mortali?
«Gli Spiriti ci vengono alla chiamata del pensiero in qualunque giorno dell’anno».
- Quel giorno li chiama di preferenza presso le sepolture dei loro corpi?
«Vi sono in maggior numero in quel giorno, perché ve li chiama un numero maggiore di persone; ma ognuno di essi ci viene solo per i suoi cari, e non per la moltitudine degli indifferenti».
- In quale forma ci vengono, e come si vedrebbero se potessero rendersi visibili?
«In quella sotto cui si conobbero mentre erano in vita».
322 - Gli Spiriti dimenticati, di cui nessuno va a visitare il sepolcro, ci vengono lo stesso, e si rammaricano al vedere che nessuno li ricorda?
«Che importa ad essi della terra? Gli Spiriti non ci tengono che per il cuore: perciò, se non ve li attrae l’affetto non se ne curano punto: hanno per sé tutto
l’universo».
323 - La visita dei suoi cari alla tomba riesce allo Spirito più gradita che una preghiera fatta da loro nel segreto delle pareti domestiche?
«Quella visita è solo un modo di manifestare che essi pensano allo Spirito assente. Ve l’ho già detto: è la preghiera che santifica l’atto della memoria: poco importa il luogo dove essa si fa, purché sia fatta col cuore».
324 - Gli Spiriti di coloro a cui si innalzano statue e monumenti assistono alla inaugurazione, e la vedono con piacere?
«Molti ci vanno, quando possono; ma in quegli atti gradiscono, più che le onoranze, la buona memoria che si conserva di loro».
325 - Donde viene in parecchi il desiderio di essere sepolti in un luogo piuttosto che in un altro? Vi tornano più volentieri dopo la morte? E questa importanza data a una cosa materiale è segno d’inferiorità morale nello Spirito?
«Avete giudicato bene. Che importa una fossa scavata in un luogo anziché in un altro allo Spirito elevato? Egli sa che le anime amanti si riuniranno quassù, anche se le ossa dei loro amanti si fossero separati in terra».
- Quindi la riunione delle spoglie mortali di tutti i membri di una stessa famiglia deve considerarsi come cosa frivola?
«No: è costume pietoso, dimostrazione di simpatia per quelli che abbiamo amato. Se importa poco agli Spiriti, giova agli uomini per la religione della memoria».
326 - L’anima, tornata alla vita spiritica, è grata degli onori
che si rendono alla sua spoglia mortale?
«Se già è pervenuta a un certo grado di perfezione, non ha più vanità terrena, e comprende l’inutilità di quelle cerimonie. Ci sono però molti Spiriti, i quali, dopo la loro morte, gioiscono assai degli onori che si rendono
al loro corpo, o molto si rattristano dell’abbandono in cui venga lasciato,poiché serbano ancora i pregiudizi della vita terrena».
327 - Assiste lo Spirito ai suoi funerali?
«Spessissimo; ma, se preso dal turbamento, non si rende ragione di quel che accade».
- Gli è grato il concorso della gente al suo corteo funebre?
«Più o meno, secondo il sentimento che ve lo conduce».
328 - Lo Spirito del defunto assiste alle adunanze dei suoi eredi?
«Quasi sempre: Dio lo vuole, affinché egli si istruisca, e perché ne abbiano castigo i colpevoli. E’ là, che egli giudica quanto valevano le loro proteste di affetto, poiché legge loro nell’animo, come in un libro, e il disinganno che prova spesso al vedere la rapacità di quelli che si dividono le sue spoglie, lo illumina sui loro sentimenti; ma anche per essi verrà la loro volta».
329 - Il rispetto istintivo che in tutti i tempi e presso tutti i popoli l’uomo ha dimostrato e dimostra per i morti, è un effetto della sua intuizione della esistenza futura?
«No è la conseguenza naturale: senza quella intuizione quel rispetto non avrebbe ragione di essere»

Fonte : IL Libro degli Spiriti (Allan Kardec)

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