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giovedì 17 febbraio 2011

SONNAMBULISMO



(domande e risposte)

- Il sonnambulismo naturale ha qualche rapporto con i sogni? Come si può spiegare?
Risposta: «Esso è uno stato d’indipendenza dell’anima dal corpo maggiore che nel sogno, e durante il quale le facoltà dello Spirito sono più sviluppate e più sveglie. Il sogno è uno stato di sonnambulismo imperfetto. Nel sonnambulismo lo Spirito è padrone di sé: gli organi materiali, essendo in certo modo in catalessi, non ricevono più le impressioni esterne. Tale stato si manifesta specialmente durante il sonno, cioè quando lo Spirito può abbandonare per qualche tempo il corpo, che fruisce del riposo necessario alla materia. I fatti del sonnambulismo si producono quando lo Spirito, intento ad una data cosa, fa un’azione che richiede l’uso del suo corpo, di cui allora si serve come voi vi servite di un tavolino o di qualunque altro oggetto materiale nel fenomeno delle manifestazioni fisiche, od anche della vostra mano in quello delle comunicazioni scritte. Nei sogni di cui si ha coscienza, gli organi, compresi quelli della memoria, che cominciano a destarsi, ricevono imperfettamente le impressioni prodotte dagli oggetti o cause esterne, e le comunicano allo Spirito, il quale, allora in riposo a sua volta, non ne percepisce che sensazioni confuse e d’ordinario sconnesse, mescolate come sono con vaghe rimembranze sia di questa esistenza, sia di altre anteriori. Quindi è facile comprendere perché i sonnambuli non si ricordano di nulla, e perché i sogni, dei quali ci ricordiamo, non hanno per lo
più alcun senso. E dico per lo più, giacché talvolta sono la precisa reminiscenza di casi di una vita passata, e tal altra anche una specie di intuizione dell’avvenire».
426 - Il sonnambulismo, detto magnetico, ha qualche affinità col sonnambulismo naturale?
Risposta: «E’ la stessa cosa, ma prodotto con arte».
427 - Che cosa è l’agente chiamato fluido magnetico?
Risposta: «Fluido vitale, elettricità animalizzata, modificazione del fluido universale».
428 - Qual è la causa della chiaroveggenza sonnambolica?
Risposta: «Lo abbiamo già detto: l’anima che vede».
429 - Come può vedere il sonnambulo attraverso i corpi opachi?
Risposta: «Corpi opachi non esistono che per i vostri organi grossolani, mentre la materia, come già vi fu detto, non è di ostacolo allo Spirito, che la attraversa liberamente. Il sonnambulo vi dice di vedere con la fronte, col ginocchio, col gomito, perché voi, ingolfati nella materia, non comprendereste che egli possa vedere senza il soccorso degli organi, e perché egli stesso, giudicando alla vostra maniera, crede di averne bisogno; ma se voi lo lasciaste libero di sé, egli comprenderebbe di vedere con tutte le parti del corpo, o, a dir meglio, di vedere senza l’aiuto di questo».
430 - Se la chiaroveggenza del sonnambulo è quella dell’anima, cioè del suo Spirito, perché non vede tutto, e
perché spesso si inganna?
Risposta: «In primo luogo perché non è dato agli Spiriti imperfetti di veder tutto e tutto conoscere, dal momento che partecipano ancora dei vostri errori e dei vostri pregiudizi; e poi perché fino a che sono legati alla materia non godono di tutte le loro potenze spirituali. Dio ha concesso all’uomo questa facoltà per uno scopo utile e serio, non per insegnargli ciò che non deve sapere; quindi i sonnambuli non possono dire tutto».
431 - Qual è la fonte delle idee innate del sonnambulo, e come può egli parlare con esattezza di cose che ignora da sveglio, e che spesso superano la sua capacità intellettuale?
Risposta: «Il sonnambulo possiede assai più cognizioni che voi non gli conosciate; ma esse sonnecchiano in lui,
essendo il suo involucro troppo imperfetto, perché egli se ne possa ricordare. Voi ben sapete che abbiamo più esistenze corporee: ora, il fine della incarnazione attuale può aver fatto rimanere latenti in lui molte nozioni acquistate nelle anteriori; per la qual cosa, messo che sia nello stato che chiamate crisi, se ne ricorda, ma non sempre con precisione: sa, ma non potrebbe dire né da dove, né come sappia. Passata poi la crisi, ogni rimembranza si dilegua, ed egli rientra nell’oscurità».

Kardec: L’esperienza dimostra, che i sonnambuli ricevono pure comunicazione da altri
Spiriti, che suggeriscono ad essi le risposte, e suppliscono così alla loro
insufficienza. Questo si scorge in ispecie nelle prescrizioni mediche, in cui lo
Spirito del sonnambulo vede la malattia, e un altro gliene indica il rimedio. Questa
duplice azione si rivela inoltre evidentissima in alcune espressioni frequentemente
adoperate dai sonnambuli: MI SI DICE DI DIRE, NON SI VUOLE CH’IO DICA. In questo ultimo
caso è sempre pericoloso insistere per ottenere una rivelazione negata; poiché in tal
modo si incoraggiano gli Spiriti leggieri, che cianciano di tutto senza scrupolo e
senza curarsi della verità.

432 - Come si spiega la vista di cose lontane in certi sonnambuli?
Risposta: «L’anima non si trasloca forse durante il sonno del corpo? Lo stesso accade nel sonnambulismo».
433 - Il maggiore o minore svolgimento della chiaroveggenza sonnambolica dipende dalla costituzione fisica, o
dalla natura dello Spirito incarnato?
Risposta: «Da entrambe. Ci sono disposizioni fisiche, che permettono allo Spirito di sciogliersi più o meno facilmente dalla materia».
434 - Le facoltà, di cui gode il sonnambulo, sono quelle dello Spirito dopo la morte?
Risposta: «Sino a un certo punto, giacché non bisogna trascurare l’influenza della materia, a cui è ancora legato».
435 - Può il sonnambulo vedere gli altri Spiriti?
Risposta: «Può, ma dipende dal grado e dalla natura della sua lucidità. Qualche volta egli non si accorge con chi ha a che fare, e li prende per esseri corporei. Ciò accade specialmente a coloro che non conoscono lo Spiritismo, poiché,non comprendendo l’essenza degli Spiriti, se ne stupiscono, e li credono corporalmente vivi».

Kardec: Cosa identica accade dopo la morte in coloro che si credono ancora vivi: non si
accorgono di alcun cambiamento intorno a sé, credono gli Spiriti vestiti di corpi
simili ai nostri, e scambiano la parvenza del proprio corpo per un corpo reale.

436 - Il sonnambulo che vede le cose lontane, vede dal punto ove è il suo corpo, o da quello ove è l’anima sua?
Risposta: «Perché questa domanda, se non è il corpo, ma l’anima che vede?»
437 - Se dunque è l’anima che si trasloca, come avviene allora che il corpo del sonnambulo abbia le sensazioni del caldo o del freddo che vi è nel luogo in cui si trova l’anima, talvolta anche a distanza enorme?
Risposta: «L’anima non si è già separata interamente dal corpo, che in tal caso sarebbe morto, ma rimane ad esso unita per mezzo del legame o cordone fluidico che li congiunge, e questo è il conduttore delle sensazioni. Quando due persone corrispondono da una città all’altra per telegrafo, l’elettricità, che corre lungo il filo metallico, ne unisce i pensieri, e perciò esse comunicano fra loro, come se fossero vicine».
438 - L’uso che fa un sonnambulo della sua facoltà, ha importanza sullo stato del suo Spirito dopo la morte?
Risposta: «Sicuramente, come l’uso buono o cattivo di qualunque altra facoltà, che Dio ha dato all’uomo».

Fonte : IL LIBRO DEGLI SPIRITI di Allan Kardec

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