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giovedì 31 marzo 2011

L'EVOLUZIONE DEL PERISPIRITO


I rapporti secolari fra uomini e spiriti, confermati e spiegati dalle recenti esperienze spiritiche, dimostrano la sopravvivenza dell’essere sotto una forma fluidica più perfetta.
Questa forma indistruttibile, compagna e strumento dell’anima, assiste alle sue lotte e alle sue sofferenze, partecipa alle sue peregrinazioni, si eleva e si purifica con essa.
Il perispirito, formato nelle regioni inferiori, sale lentamente la scala delle esistenze. Da principio non è che una forma rudimentale, che un abbozzo incompleto; giunto all’umanità esso incomincia a riflettere più elevati sentimenti, lo spirito irraggia da esso con maggiore potenza, e il perispirito si illumina di nuova luce. Di vita in vita, a misura che le sue facoltà si estendono, le sue aspirazioni si purificano, il campo delle sue conoscenze si allarga e il perispirito si arricchisce di nuovi sensi; al termine di ogni incarnazione, il corpo spirituale si svolge dai suoi impacci come una farfalla dalla crisalide. L’anima si ritrova, e, libera ed intera, dalla condizione splendida o misera della veste fluidica che l’avvolge, essa constata il grado del proprio avanzamento.
Come la quercia conserva in sé le tracce del suo annuale sviluppo, così il perispirito mantiene, sotto le apparenze presenti, le vestigia delle vite anteriori e dei diversi stati percorsi. Queste tracce del passato stanno in noi, spesso dimenticate, ma quando l’anima ne evoca e ne risveglia il ricordo, esse ricompaiono come altrettanti testimoni, segnando la lunga via, penosamente percorsa.
Gli spiriti inferiori hanno un involucro denso, pregno di fluidi materiali, e risentono, anche dopo morte, le impressioni e i bisogni della vita terrestre. La fame, il freddo, il dolore, esistono ancora per i più bassi; il loro organismo fluidico, oscurato dalle passioni, non può vibrare che debolmente e le loro percezioni riescono, per ciò stesso, più limitate: essi non sanno nulla della vita dello spazio e tutto è tenebre dentro e fuori di essi.
L’anima pura, emancipata dall’attrazione bestiale, si forma un perispirito analogo: quanto più il perispirito è puro, tanto più vibra con forza, estendendo le sue attitudini e i suoi sensi. Esso partecipa a un modo d’esistenza di cui noi possiamo appena formarci un’idea: s’inebria delle gioie della vita superiore, delle magnifiche armonie dell’infinito. Tale è il destino dello spirito umano e tale la sua ricompensa: formarsi colla propria, costante attività, dei sensi delicati e di una potenza illimitata; domare le passioni brutali, trasformare il denso involucro in una forma diafana, risplendente di luce, ecco il lavoro assegnato a tutti, e che tutti devono compiere attraverso tappe innumerevoli, seguendo la traccia meravigliosa che i mondi lasciano sul loro passaggio.

DOPO LA MORTE di Léon Denis

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