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sabato 15 gennaio 2011

Spirito, corpo spirituale e corpo fisico


L'entità, quando è incarnata, è formata da Spirito, corpo spirituale e corpo fisico.

Lo Spirito è della stessa sostanza di Dio, un'energia non materiale e possiamo immaginarlo come pura intelligenza. Quando nelle Sacre Scritture scrivevano "l'uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio" non intendevano nel senso che avesse mani, corpo, ma che fosse della stessa sostanza divina, indistruttibile ed eterna, e quindi immortale.

Per interagire con la materia lo Spirito ha necessariamente bisogno di dotarsi di un'interfaccia, una sovrastruttura energetica (un'energia diversa da quella divina/spirituale, è un'energia materiale) che gli spiriti chiamano corpo spirituale o perispirito (N.B. alcuni spiriti, come l'Entità A, lo chiamano con il termine anima, altri invece intendono con questo termine lo spirito quando è incarnato). Il perispirito è un complesso di elementi psichici e dipende strettamente dalla materia con cui lo Spirito deve interagire, quindi varia anche da pianeta a pianeta. Nell'epoca odierna per uno Spirito è semplicissimo costruirsi un corpo spirituale ogni volta che deve incarnarsi, ma nella preistoria non esistevano elementi psichici, "mattoni" da usare, raffinati come esistono oggi, per cui sono occorsi milioni di anni di evoluzione (sia biologica sia psichica/animica) perchè vi fossero i primi ominidi dove i primissimi spiriti che volevano incarnarsi sulla Terra potessero farlo.

Alla morte del corpo, lo Spirito, se non ha completato tutte le incarnazioni in quel pianeta, conserva una parte del corpo spirituale; la parte che non gli serve più invece si disperde. La parte che conserva dipende dalla sua evoluzione, da quello che gli serve ancora imparare, dal karma delle esistenze precedenti. Lo Spirito non conserva integralmente quindi il perispirito delle sue vite precedenti, ma solo, per così dire, i nodi che ancora deve risolvere. Al momento in cui deve incarnarsi nuovamente lo Spirito ha bisogno di ricostruire un corpo spirituale adatto alla sua nuova vita, quindi aggiunge al perispirito che aveva conservato, anche gli elementi psichici che gli serviranno per vivere quella vita terrena. Così, intorno al terzo mese di gravidanza (prima lo Spirito non c'è), inizia uno stordimento, un letargo e lo Spirito si incarna nel corpo del nascituro. Il letargo, che è del tutto simile a quello post-mortem, è necessario perchè se lo Spirito si incarnasse con tutta la sua potenza nel feto sovraccaricherebbe il suo minuscolo cervello, lo distruggerebbe; così è necessario che il risveglio sia lento e graduale. Lo Spirito inizia a riprendere coscienza quando ha 6-10 anni e completa del tutto il risveglio quando ne ha 15-20.
Una parte del corpo spirituale che lo Spirito si trova ad avere deriva anche dal corpo spirituale dei genitori, dai quali eredita alcuni elementi psichici, attraverso una specie di "DNA animico" o DNA "celeste" (che non è il DNA molecolare chimico) di natura energetica.

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