CONTATORE VISITE

♥-BENVENUTI IN CHAT-- CLICCATE SUL NIK CHE VI DA LA CHAT E INSERITE IL VOSTRO NOME , GRAZIE ♥

martedì 10 aprile 2012

PERCHE' NON SI RICORDANO LE VITE PRECEDENTI






Allan Kardec risponde a chi gli chiede che senso abbia la reincarnazione se non si ricordano le vite precedenti e si debba ritornare tali e quali ogni volta, al contrario ricordando ogni cosa questo sarebbe una spinta per migliorare.

Se ad ogni esistenza un velo è gettato sopra il passato, lo Spirito non perde nulla di ciò che ha anteriormente acquistato; egli non dimentica che il modo con cui lo ha acquistato. Per servirmi della comparazione dello scolaro, dirò che: poco importa a lui di sapere dove, come e sotto qual professore egli ha fatto la sua quarta, se arrivando in quinta, egli sa ciò che s'insegna nella classe precedente. Che gl'importa di sapere se egli è stato castigato per la sua pigrizia e per la sua insubordinazione, se queste punizioni lo resero attivo e docile? Egli è in tal modo che l'uomo reincarnandosi porta per intuizione e come idee innate ciò che egli ha acquistalo in scienza ed in moralità. lo dico in moralità, perché se durante un'esistenza egli si è migliorato, se egli ha saputo trarre profitto delle lezioni dell'esperienza, quando egli ritornerà sarà istintivamente migliore; il suo Spirito, maturato alla scuola della sofferenza e del lavoro, avrà più solidità; e lungi dal dover ricominciare, egli possederà un fondo sempre più ricco, sul quale potrà appoggiarsi per acquistare sempre di più.

La seconda parte della vostra obbiezione, riflettente l'annientamento del pensiero, non è meglio fondata, poiché questo oblìo non ha luogo che durante la vita corporea; lasciandola, lo Spirito recupera il ricordo del suo passato; egli può allora giudicare del cammino che ha fatto, e vedere quanto gliene resti da fare; di modo che, nella vita spirituale, che è la vita normale dello Spirito, non vi è soluzione di continuità.



L'oblìo temporaneo è un beneficio della Provvidenza; l'esperienza spesso si acquista con rudi prove e con terribili espiazioni, il cui ricordo sarebbe penosissimo e verrebbe ad aumentare le angosce ed le tribolazioni della vita presente. Se le sofferenze della vita sembrano lunghe, che ne sarebbe se la loro durata si aumentasse del ricordo delle sofferenze passate? Voi, per esempio, signore, siete oggidì un uomo onesto, ma ciò dovete forse ai rigorosi castighi che avete subito per certi misfatti che ora ripugnerebbero alla vostra coscienza; vi gradirebbe il ricordarvi essere stato giustiziato per quelli? La vergogna non vi perseguiterebbe essa, pensando che il mondo conosce il male che avete fatto? Che v'importa di ciò che avete potuto fare, di ciò che avete potuto soffrire per espiarlo, se ora siete un uomo stimabile! Agli occhi del mondo, voi siete un uomo nuovo, ed agli occhi di Dio uno Spirito riabilitato. Liberato dal ricordo d'un passato triste, voi agite con maggior libertà; è per voi un nuovo punto di partenza; i vostri debiti anteriori sono stati pagati, dipende ora da voi il non contrarne dei nuovi.

Quanti uomini vorrebbero potere in tal modo, durante la vita, gettare un velo sui loro primi anni! Quanti mai hanno detto, sul finire della loro carriera: "Se dovessi ricominciare, non farei ciò che ho fatto!". Ebbene! ciò che essi non possono rifare in questa vita, lo rifaranno in un'altra; in una nuova esistenza il loro Spirito porterà con sè, allo stato d'intuizione, le buone risoluzioni che essi avranno preso. E' in questo modo che il progresso dell'umanità si compie gradatamente.

Supponiamo ancora, ciò che, è un caso ordinarissimo, che, nelle vostre relazioni, nella vostra famiglia stessa, si trovi un essere di cui voi abbiate avuto da rammaricarvi, che forse vi ha rovinato o disonorato in un'altra esistenza, e che, Spirito pentito, venga ad incarnarsi in mezzo a voi, ad unirsi a voi coi legami della famiglia, per riparare i suoi torti colla sua devozione, col suo affetto non sareste voi reciprocamente, in una falsa posizione, se ambedue vi rammentaste delle vostre inimicizie? Invece di placarsi, gli odi diverrebbero eterni.

Concludete da questo che il ricordo del passato porterebbe la perturbazione nel rapporti sociali, e sarebbe un ostacolo al progresso. Ne volete voi una prova attuale? Che un uomo condannato alla galera faccia risoluzione di diventare onesto; che avverrà alla sua uscita? egli è respinto dalla società, e questa repulsione lo ripiomba quasi sempre nel vizio. Supponiamo, al contrario, che tutti ignorino i suoi precedenti, egli sarà ben accolto; se egli stesso li potesse obliare, egli non sarebbe meno onesto e potrebbe camminare a fronte alta, invece di abbassarla sotto l'onta dei ricordo.

Questo concorda perfettamente colla dottrina degli Spiriti sopra i mondi superiori al nostro. In quei mondi ove non regna che il bene, il ricordo del passato non è per nulla penoso: ecco perché là si conserva il ricordo della propria esistenza precedente, come noi ci ricordiamo di ciò che abbiamo fatto alla vigilia. Quanto al soggiorno che si fece nei mondi inferiori, questo non è più che un brutto sogno.

da Allan Kardec, Che cos'è lo Spiritismo

Nessun commento:

Posta un commento