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mercoledì 7 dicembre 2011

LO SPIRITO E LA SUA FORMA



In ogni uomo vive uno spirito; per spirito bisogna intendere l’anima rivestita
del suo involucro fluidico; esso ha la forma del corpo mortale e partecipa
dell’immortalità dell’anima dalla quale è inseparabile.
Dell’essenza dell’anima non sappiamo altro che una cosa, che essendo
indivisibile è imperitura. L’anima si rivela dai suoi pensieri, ed anche dai suoi
atti; ma perché possa agire e toccare i nostri sensi fisici, le serve un
intermediario quasi materiale, senza di che la sua azione ci parrebbe
incomprensibile. E questo è il perispirito; nome dato al suo involucro fluidico,
invisibile ed impalpabile. E nella sua azione bisogna cercare il segreto dei
fenomeni spiritici.
Il corpo fluidico che ogni uomo possiede in sé, è il trasmettitore delle nostre
impressioni, delle nostre sensazioni e dei nostri ricordi. Preesistente alla vita
attuale e sopravvivente alla morte, esso è lo strumento ammirabile che
l’anima si costruisce e si forma da se stessa attraverso i tempi; è infine il
risultato del suo lungo passato. In lui si conservano gli istinti, si accumulano
le forze, si raggruppano le acquisizioni delle molteplici nostre esistenze, ed i
frutti della nostra lenta e penosa evoluzione.
La sostanza del perispirito è estremamente sottile; è la materia al suo stato di
quintessenza; essa è anche più rarefatta dell’etere; le sue vibrazioni ed i suoi
movimenti sorpassano in rapidità e penetrazione quelli delle sostanze più
attive. Da ciò deriva la facilità degli spiriti nel traversare i corpi opachi, gli
ostacoli materiali, e nel sorvolare distanze considerevoli con la rapidità del
pensiero.
Insensibile alle cause di disgregazione e di distruzione cui va soggetto il corpo
fisico, il perispirito assicura la stabilità della vita in mezzo al continuo
rinnovarsi delle cellule. Esso è il modello invisibile su cui passano e si
succedono le particelle organiche, seguendo linee di forza il cui assieme
costituisce questo disegno, questo piano immutabile conosciuto da Claudio
Bernard come necessario a mantenere la forza umana attraverso le
modificazioni costanti e il rinnovarsi degli atomi.
L’anima si svincola dal suo involucro carnale durante il sonno come dopo la
morte. La forma fluidica può allora essere percepita dai veggenti nel caso di
apparizione di defunti o di viventi esteriorizzati. Durante la vita normale
questa forma si rivela con le sue radiazioni, nei fenomeni in cui la sensibilità
e la motricità si esercitano a distanza. Nello stato di libertà durante il sonno, 
lo spirito agisce talvolta sulla materia, produce rumori e spostamento d’oggetti.
Infine si manifesta dopo la morte a gradi diversi di condensazione, nelle
materializzazioni parziali e totali, nelle fotografie e nei modellamenti, fino al
punto di riprodurre deformità.
Tutti questi fatti dimostrano che il perispirito è un organismo fluidico
completo; è esso che, durante l’esistenza terrena con il raggruppamento delle
cellule, e nell’al di là con l’aiuto della forza psichica improntata dai medium,
costituisce sopra un piano determinato le forme o passeggere o durevoli della
vita. E’ esso, e non già il corpo materiale, il tipo primordiale e persistente
della forma umana.
La forma umana, ci dicono gli invisibili, è quella di tutti gli spiriti incarnati o
disincarnati che vivono nell’universo. Ma questa forma rigida e compatta nel
corpo fisico, è flessibile e comprimibile, a seconda della volontà del
perispirito. Essa si presta in certa misura alle esigenze dello spirito e gli
permette nello spazio e secondo l’estensione del suo potere di rivestire le
apparenze ed i costumi che furono suoi nel passato, con i suoi propri attributi
che lo fanno riconoscere. Ciò si palesa spesso nei casi d’apparizione. L’azione
della volontà sui fluidi è considerevole. Lo spirito elevato può sottomettere
la materia sottile a moltissime metamorfosi.
Il perispirito è un focolare di potenze. La forza magnetica che taluni
proiettano in abbondanza e che può da vicino o da lontano influire, sollevare
e guarire, è una delle sue proprietà. La forza psichica indispensabile alla
produzione dei fenomeni spiritici ha in esso la sua sede.
Il corpo fluidico non è soltanto un ricettacolo di forze. E’ anche il registro
vivente in cui si imprimono le immagini ed i ricordi: sensazioni, impressioni,
e fatti, tutto si fissa, tutto si posa. Quando le condizioni d’intensità e di durata
sono troppo deboli, le impressioni non giungono fino nella nostra coscienza,
ma non restano però meno impresse nel perispirito dove rimangono latenti.
Avviene lo stesso nei fatti che si collegano nelle nostre vite interiori. L’essere
psichico messo nello stato di sonnambulismo, liberato in parte dal corpo può
riprenderne l’allacciamento. Così si spiega il fenomeno della memoria.
Le vibrazioni del perispirito diminuiscono sotto la carne; esse ritrovano
la loro ampiezza quando lo spirito si stacca dalla materia e riprende la sua
libertà; ed è sotto l’intensità di tali vibrazioni che le impressioni rinchiuse nel
perispirito riappaiono. Più lo sviluppo è completo, più il campo della memoria
si estende. Si svegliano i più lontani ricordi. Il soggetto può rivivere
la sua vita passata; così l’abbiamo constatato molte volte nei nostri esperimenti.
Molte persone spinte da un’influenza occulta nello stato di sonnambulismo,
riproducono i sentimenti, le idee e gli atti già dimenticati della loro vita
attuale e della prima gioventù. Esse rivivono pure qualche scena delle loro
vite anteriori, con la lingua, le attitudini e le opinioni dell’epoca e
dell’ambiente.
Sembra in quei casi che si mostri una personalità diversa e che si riveli
un’altra individualità. Questi fenomeni, mal osservati da alcuni
sperimentatori, hanno prodotto la teoria delle personalità molteplici
coesistenti in uno stesso involucro, ed avendo ognuna di esse il suo carattere
ed i suoi propri ricordi. A questa teoria abbiamo veduto innestarsi quella
della scienza sublimale, ossia dell’incosciente superiore. Infatti è sempre lo stesso
individuo che interviene sotto i diversi aspetti da esso rivestiti attraverso i
secoli, e che egli ricostituisce con tanta maggiore intensità, quanto è più
potente l’influsso magnetico che ha subito e quanto più sono rilassati i legami
corporei. Ciò è dimostrato da alcune esperienze, come per esempio, quelle del
Prof. Flournoy con la medium Elena Smith, che nello stato di sonnambulismo
lucido, si riporta ad una delle sue esistenze del dodicesimo secolo vissuta in
India, e quelle di Esteva Marata e di altri sperimentatori spagnoli con dei
medium in stato di lucido sonnambulismo.
Il grado di purezza della sua forma fluidica attesta la ricchezza o la povertà
dell’anima. Eterea, radiosa, può elevarsi fino alle divine sfere e partecipare
alle armonie più sublimi; ma opaca e tenebrosa ella ricade nelle regioni
inferiori e ci porta nei mondi della lotta e della sofferenza.
Con il suo perispirito l’uomo penetra nei bassifondi della natura mettendo le
sue radici anche negli esseri più bruti; con esso tende parimenti verso
i mondi della luce dove vivono le anime angeliche ed i puri spiriti.
Il nostro stato psichico è opera nostra. I gradi di percezione,
di comprensione,sono i frutti dei nostri lunghi sforzi, siamo quel che ci siamo
fatti da noi stessi,percorrendo il ciclo immenso delle nostre esistenze.
Il nostro involucro fluidico, grossolano o sottile, oscuro o raggiante,
rappresenta il valore esatto e la somma delle nostre acquisizioni. I nostri atti, i nostri persistenti pensieri,la tensione della volontà verso uno scopo, tutti i modi di volere
del nostro essere mentale, hanno una ripercussione sul perispirito,
 ed a seconda della loro natura elevata o bassa, generosa o sordida, ne dilatano ed affinano, oppure ne appesantiscono la sostanza. Ne risulta che con la costante orientazione delle nostre idee, delle nostre aspirazioni e dei nostri gusti, con le nostre azioni dirette in un senso o nell’altro, noi ci fabbrichiamo a poco a poco un
avvolgimento sottile, pieno di belle e nobili immagini, in grado di percepire le
più delicate sensazioni; oppure una tetra dimora, un’oscura prigione, dove,
dopo la morte, l’anima limitata nelle sue percezioni è sepolta come in una
tomba. Così l’uomo si crea da se stesso il proprio bene o il proprio male,
la sua gioia o il suo dolore. Gradatamente, di giorno in giorno edifica il suo destino.
L’opera sua è impressa in lui, visibile a tutti nell’altro mondo. Con questo
giuoco ammirabile di cose, semplice insieme e grandioso, si realizza nel
mondo e negli esseri la legge di causalità e conseguenza degli atti, che non è
altro che l’adempimento della giustizia.
E, con effetto delle cause stesse, fin da questa vita, l’uomo attira verso di lui
gli influssi dell’alto, i raggi eterei, oppure le grossolane influenze degli spiriti
della passione e del disordine. Questa è la regola delle manifestazioni
spiritiche; essa non è altro che la legge stessa delle attrazioni e delle affinità.
Secondo il grado di rarefazione del nostro involucro, e l’intensità dei suoi
raggi, nei momenti di liberazione, di estasi - oppure per alcuni anche nel
raccoglimento e nella meditazione - noi possiamo entrare in rapporto con il
mondo invisibile, percepire gli echi, ricevere le ispirazioni, ed intravvedere gli
splendori dei mondi celesti; oppure sentire l’influenza degli spiriti delle
tenebre.

Dal libro :Nel mondo invisibile di Leon Denis

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