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domenica 16 dicembre 2012

ASCOLTANDO IL SERMONE DELLA MONTAGNA




Beati gli afflitti purché non covertano il loro dolore in una staffilata di recriminazioni sul viso altrui.

Beati coloro che piangono, tuttavia, essi godranno della benedizione divina solo se non trasformeranno le loro lacrime in una velenosa induzione alla pigrizia.

Beati gli assetati di giustizia, però, affinché il titolo celeste adorni il loro spirito tormentato, sarà necessario che essi si astengano dalle liti famigliari o dalle cause nei tribunali, con le quali non farebbero altro che aumentare i loro debiti di fronte alla Legge.

Beati gli umili di spirito, ma per vestirsi di sublime talento, è indispensabile che non conducano la loro modestia sul cammino dell'orgoglio, perché così facendo, si consegneranno, impazziti, alla critica indecorosa e alla condanna sistematica da parte dei compagni con i quali condividono il cammino.

Beati i misericordiosi, eppure, perché s'innalzino felici, nel mantenimento della promessa, è indispensabile che essi non trasformino la compassione in un semplice oggetto verbale, utile a un discorso brillante.

L'afflizione associata alla rivolta si chiama disperazione.

Il pianto misto alla ribellione è un pozzo di fiele.

La sete di gisutizia sommata alle rivendicazioni affrettate porta alla distruzione.

La sincerità che si basa sui rimproveri della condotta altrui è un sistema crudele.

La misericordia che non si sforza di portare aiuto agli altri è un semplice ornamento verbale.

Pensiamo di assimilare le beatitudini divine, senza dimenticarci, però, che esse traducono gli atteggiamenti della coscienza e i gesti del cuore, perché è solo nel cuore e nella coscienza che si gettano le fondamenta del glorioso Regno di Dio.

EMMANUEL

Estratto dal libro "Rifugio", dello Spirito Emmanuel, psicografato dal medium Chico Xavier. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni. www.casadelnazareno.it


Vediamo in tutti i messaggi che non basta chiedere ai cieli il miglioramento della nostra vita di una forma generale, ma dobbiamo anche fare la nostra parte. "Aiutati che il cielo ti aiuterà", ci ha detto Gesù, duemilla anni fa e ancora abbiamo tanta difficoltà di seguire le parole del Maestro Divino. Tuitti gli insegnamenti portati da Gesù ci portano a un cammino sicuro di pace e tranquillità, però nostro egoismo,nostro orgoglio, nostra testardaggine nella scelta del cammino sbagliato ci fa soffrire. Ancora non siamo riusciti ad imparar chiedere perdono, scuse, e a perdonare e scusare gli altri. Però, il miglioramento spirituale comincia nella trasfomazione di noi stessi. La pace e la felicità comincia nella traformazione radicale che dobbiamo far passare nostra condotta e nostri pensieri.

Tra poco, quando sono entrata a libero per scrivere questo messaggio, ho letto un annuncio che invitava le persone a avventure piccanti, dicendo che tradire non è più peccato. Diceva l'annuncio che in suo sito è possibile trovare donne sposate per avventure piccanti. Le persone che hanno messo questo annuncio non sanno la responsabilità che assumono davanti le Leggi divine, perché stanno a incentivare un grande errore. L'unione matrimoniale è sacra, è una responsabilità assunta prima della reincarnazione e la cui deve essere rispettata. Inoltre, i legami formati dalla unione matrimoniale non si rompono senza portare grande sofferenza ad entrambi. E ancora che non si romperanno, non si deve giocare con i sentimenti degli altri senza attirare per sé stesso grande sofferenza in questa o in future reincarnazioni.

Quindi, l'unica forma di avere e trasmettere pace è con ilmiglioramento interiore, apprendendo a perdonare, è cercando buttare via l'egoismo, l'orgoglio, i vizi di tutti i tipi, la maldicenza, ecc. Senza sforzo proprio non avrà felicità. È una lotta di tutti i momenti contro nostre imperfezioni.

Tutto ha il suo prezzo e il prezzo della pace, della felicità è la ristrutturazione interiore, non dimenticando mai che dobbiamo amare il prossimo come noi stessi e non si riesce amare il prossimo senza amare a sé stesso. Amare a sé stesso non è andare nella moda, non è mangiare o bere di più fino a far male, non è praticare il sesso sregolatamente con molte persone o di forma promiscua.Amare a sé stesso è rispettarsi, è compiere le responsabilità assunte, è cercare di essere ogni giorno una meglio persona.

Brasilianis

http://blog.libero.it/MESSAGGIDIPACE/view.php?id=MESSAGGIDIPACE&pag=3&gg=0&mm=0

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