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venerdì 29 aprile 2011

SCANDALI --- Se la tua mano ti e di scandalo , Tagliala


11. Ma se qualcuno scandalizzasse uno di questi piccoli, che credono in me,
sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da asino e venisse
sommerso nel fondo del mare.
Guai al mondo per gli scandali! È necessario, però, che vi siano degli scandali;
ma guai a quell’uomo per cui avviene lo scandalo!
Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, tagliali e gettali via da te: è meglio
per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi, ed essere
gettato nel fuoco eterno. E se l’occhio tuo ti è di scandalo, cavalo, e gettalo via da te: è
meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato
nella Geenna del fuoco.
Guardatevi di non disprezzare nessuno di questi piccoli, perché io vi dico che i
loro Angeli nei cieli vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli
(perché il Figlio dell’uomo è venuto a salvare ciò che era perduto). (San Mat-teo, Cap.
XVIII, versetti da 6 a 10; Cap. V, versetti 29 e 30) (2).

12. Si chiama scandalo in genere ogni azione che urta la morale o la decenza in
modo evidente. Lo scandalo non consiste nell’azione ma nel rumore che essa può
suscitare. La parola scandalo implica sempre l’idea di una vasta eco. Molte persone si
accontentano di evitare lo scandalo per ragioni di orgoglio e perché ne deriverebbe una
diminuzione della considerazione di cui godono fra gli uomini; per loro è sufficiente che
le loro turpitudini siano ignorate, perché la loro coscienza non li rimproveri. Sono,
secondo !e parole di Gesù, “dei se-polcri imbiancati di fuori ma dentro pieni di
putredine: dei vasi puliti di fuori e sporchi dentro”.
Ma nel senso evangelico, l’accezione della parola scandalo che è impiegata tanto
spesso, è assai più ampia: ecco perché non se ne comprende il significato in alcuni casi.
Non si tratta più soltanto di ciò che offende la coscienza degli altri, ma del risultato dei
vizi e delle imperfezioni degli uomini, di ogni reazione malvagia da individuo a
individuo, è l’efleuivo risultato del male morale.
13. È necessario però che vi siano degli scandali, ha detto Gesù, perché gli
uomini sulla terra essendo imperfetti, sono portati a fare il male, e l’albero cattivo dà
frutti cattivi. Queste parole indicano dunque che il male è una conseguenza della
imperfezione degli uomini, e non che essi siano obbligati a farlo.
14. È necessario che lo scandalo accada, perché gli uomini: essendo in
espiazione sulla terra, si puniscano da loro stessi col contatto con i loro vizi di cui sono
le prime vittime, e di cui finiscono per capire i danni. Quando saranno stanchi di soffrire
a causa del male, cercheranno il rimedio nel bene. La reazione a questi vizi serve,
quindi, agli uni da castigo ed agli altri da prova: cosí Dio fa nascere il bene dal male,
anche se gli uomini stessi utilizzano ciò che è cattivo o di scarto.
15. Se le cose stanno cosí, si dirà, il male è necessario e durerà sempre, perché se
scomparisse, Dio sarebbe privato di un potente mezzo di castigo per i colpevoli. Allora
è inutile cercar di migliorare gli uomini. Ma se non ci fossero più colpevoli non ci
sarebbe piú necessità di castighi. Supponiamo che l’umanità sia trasformata tutta in
uomini dabbene, allora nessuno cercherà più di fare del male al suo prossimo e tutti
sarebbero felici perché sarebbero buoni. Questo è, in realtà, lo stato dei mondi
progrediti, nei quali il male è escluso; tale sarà lo stato della terra quando sarà
sufficientemente progredita. Ma, mentre taluni mondi progrediscono, se ne formano
altri, popolati da Spiriti primitivi, e che servono anche da abitazione, da esilio o di
luoghi d’espiazione per gli Spiriti imperfetti, ribelli, pervicaci nel male e che sono
respinti da quei mondi che sono diventati felici.
16. Ma guai a quell’uomo per cui avviene lo scandalo: ossia il male essendo
sempre male, colui che serve a sua insaputa da strumento per la giustizia divina, che ne
ha utilizzato i cattivi istinti, ha fatto lo stesso il male e deve essere punito. Cosí per
esempio, un figlio ingrato è una punizione per il padre che ne soffre, perché questo
padre è forse stato anche lui un cativo figlio che ha fatto soffrire suo padre, e subisce
cosí la pena del taglione. Cionondimeno il figlio non ne è più scusabile, e dovrà soffrire
a sua volta, nei suoi figli o in altro modo.
17. Se la tua mano ti è di scandalo, tagliala; energica metafora che sarebbe
assurdo prendere alla lettera e che significa semplicemente che bisogna distruggere in se
stessi ogni causa di scandalo, ossia il male. Occorre strappare dal proprio cuore ogni
sentimento impuro, ogni principio vizioso; il che vuol dire che se la sua mano fosse per
lui lo strumento di una cattiva azione, sarebbe meglio che gli fosse stata tagliata, che
fosse stato privato della vista, se i suoi occhi gli avessero fatto avere cattivi pensieri. Per
chi comprende il senso allegorico profondo delle sue parole, Gesù non ha detto nulla di
assurdo: ma molte cose non si possono capire se non con la chiave che ne dà lo
spiritismo.

IL VANGELO SECONDO GLI SPIRITI   (Allan Kardec)

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