Lo studio dei fenomeni è di una importanza unica; sopra di esso si basa tutto lo spiritismo; ma troppo spesso lo sbaglio di metodo, la mancanza di perseveranza e di guida nelle esperienze rendono sterile la buona volontà dei medium e le legittime aspirazioni degli osservatori. a queste cause bisogna attribuire i risultati poco favorevoli che si ottengono in tante sedute. talvolta si fanno delle esperienze a caso, febbrilmente, senza curarsi delle condizioni necessarie, con la fretta di ottenere fenomeni trascendenti. in conseguenza stessa allo stato d’animo che si porta nelle ricerche si accumulano le difficoltà e, se alla fine di qualche seduta non si sono ottenuti che fatti insignificanti, sciocche banalità o mistificazioni, allora viene lo scoraggiamento e l’allontanamento.
se invece si producono risultati favorevoli, allora nasce spesso, con un entusiasmo senza riflessione, una tendenza dannosa alla troppa credulità; una disposizione ad attribuire agli spiriti dei defunti tutti i fenomeni ottenuti. in simili casi, gli inganni non si fanno aspettare, e questi inganni sono necessari, perché riconducono il dubbio e, con esso, l’equilibrio mentale, il senso critico indispensabile in ogni studio sperimentale e, più che in nessun altro luogo, in questo campo di ricerche psichiche in cui la suggestione, l’incoscienza e la soverchieria possono immischiarsi ad ogni passo nelle manifestazioni dei mondo invisibile.
in altri ambienti si critica con leggerezza, accusando i gruppi di cattiva direzione, tacciando i medium di
insufficienza e coloro che assistono di ignoranza o di mistificazione. si lamentano di non ottenere altro che
comunicazioni prive di interesse scientifico e consistenti in esortazioni morali superate.
queste critiche non sono sempre senza fondamento; ma si dimentica facilmente che nessun bene si può acquistare senza fatica e che non si possono cogliere i frutti prima che siano maturi, poiché in tutte le cose ci vuol pazienza e misura. le facoltà medianiche, come tutte le altre cose, sono sottomesse alla legge di progresso e di sviluppo.
invece di sterili critiche, sarebbe molto meglio facilitare il compito del medium col concorso di buone volontà
riunite insieme, formare attorno a lui un’atmosfera di simpatia, che gli possa essere di sostegno, di coraggio e di protezione.
e’ indispensabile sottomettere le produzioni medianiche ad un serio controllo, ed avere nelle ricerche uno spirito analitico sempre pronto e vigile.
la mancanza di benevolenza, la critica esagerata, la denigrazione sistematica possono scoraggiare il medium e
spingerlo a rinunciare a tutto oppure ad allontanarsi dalle riunioni numerose per confinarlo nei gruppi di famiglia, nei limiti ristretti, dove senza dubbio incontrerà un ambiente migliore, ma dove i suoi lavori non porteranno profitto che ad un piccolo numero di eletti.
prima di tutto si deve dunque evitare un doppio scoglio. se nuoce il troppo scetticismo anche l’eccessiva credulità non è un pericolo minore. bisogna evitare l’uno e l’altra con egual cura ed attenersi ad una saggia via di mezzo negli uomini di scienza si incontrano per lo più i pregiudizi, le prevenzioni inveterate circa i fatti spiritici.essi vogliono imporre a tali ricerche le regole della scienza ortodossa e positiva che considerano come le sole basi della certezza e se queste regole non sono adottate e seguite, essi rifiutano senza pietà tutti i risultati ottenuti.
peraltro ogni scienza ha le sue regole proprie; l’esperienza ce lo dimostra. non si può studiare con profitto un ordine nuovo di fenomeni ispirandosi a leggi e condizioni che reggono fatti di un ordine tutto diverso. e’ solamente per mezzo di ricerche personali, o grazie all’esperienza ottenuta in questa maniera dai ricercatori coscienziosi, e non in virtù di teorie a priori, che si possono determinare le leggi che governano i fenomeni occulti. queste leggi sono minutissime e complicatissime. il loro studio esige un animo attento ed imparziale. ma come esigere imparzialità da coloro i cui interessi, la cui fama ed amor proprio sono strettamente legati a teorie e credenze che lo spiritismo può travolgere?
«per trovare la verità» ha detto un celebre pensatore «bisogna cercarla con un cuore semplice». perciò senza
dubbio molti dotti ingolfati in teorie preconcette, e piegati dall’abitudine ai rigori di un metodo abitudinario, riescono meno di altri semplicemente intelligenti ma dotati di sensi pratici e di spirito indipendente. questi si limitano ad osservare i fatti in se stessi ed a trarne le conseguenze logiche, mentre l’uomo di scienza si atterrà soprattutto al metodo anche se fosse infruttuoso. ciò che importa soprattutto in questo campo, sono i risultati ed il solo metodo che li produrrà deve apparire buono ai nostri occhi se pur sembrasse difettoso a quelli degli altri non è necessario essere matematico, astronomo, medico d’ingegno per intraprendere con probabilità di successo, le investigazioni in materia di spiritismo; basta conoscere le condizioni che si devono rispettare e sottomettervisi. queste condizioni, nessuna scienza ce le può insegnare. l’assidua sperimentazione e le rivelazioni degli spiriti-guida, solo, ci permettono di stabilirle in maniera precisa.
i sapienti tengono poco conto delle affinità psichiche e dell’orientamento dei pensieri, che costituiscono invece un fattore importante del problema spiritico. essi considerano il medium come un apparecchio lavoratore, come una macchina che deve produrre effetti a volontà ed usano verso di lui una noncuranza eccessiva. le intelligenze invisibili che lo dirigono sono, da quei sapienti, paragonate a forze meccaniche. generalmente, questi rifiutano di vedere in esse degli esseri liberi ed inconsci la cui volontà entra in gran parte nelle manifestazioni che hanno le loro idee, i loro disegni; il loro scopo, a noi sconosciuto, è che non giudicano sempre a proposito di intervenire, gli uni perché sono allontanati dalla troppa disinvoltura e dalle vedute materiali degli sperimentatori, gli altri, perché troppo inferiori, non sentono la necessità di mostrare agli uomini la realtà della sopravvivenza.
pertanto bisogna pur riconoscere che le esigenze ed il modo di procedere dei dotti possono essere giustificati, in un certo senso, per le frodi con cui troppo spesso sono stati simulati e travisati i fenomeni.
non solamente gli abili prestidigitatori si sono dati a questo genere di esercizi, ma anche dei veri medium sono stati colti in delitto flagrante di inganno. da ciò deriva naturalmente la legittima riserva di alcuni osservatori e l’obbligo in cui si trovano di eliminare nelle esperienze tutto quel che può avere un carattere sospetto, essere un elemento di dubbio, o causa di illusione.e’ evidente che nel fenomeno delle asportazioni, per esempio, ci vorrà una gran quantità di prove, d’una evidenza irrecusabile per credere alla dematerializzazione ed alla ricostituzione successiva di oggetti che traversano i muri,piuttosto che ammettere che sono stati portati da qualcuno dei presenti.
però, il sospetto non deve essere spinto dal punto di imporre al fenomeno condizioni che lo rendano impossibile, come nel caso del dottor feroul e dei professori di montpellier, fissando la lettura in distanza attraverso lastre di vetro.
l’interposizione di questo corpo, creante un ostacolo insormontabile all’azione del medium, faceva di questa
esperienza un degno parallelo con quella che consisterebbe (per scopo di controllo) nell’inondare di luce smagliante la camera oscura d’un fotografo durante il corso delle sue operazioni.
l’ignoranza delle cause in azione e delle condizioni in cui queste si manifestano, spiega i frequenti insuccessi anche di coloro, che credendo di far lezione agli altri non riescono che a dimostrare l’insufficienza di regole della loro scienza,quando la si vuole applicare a quest’ordine di ricerche.
inoltre, lo spirito di sospetto e di malevolenza con cui si circondano i medium, attira le entità inferiori che si compiacciono nel disordine e spingono il soggetto ad atti fraudolenti.
quando questi elementi fanno irruzione in un gruppo, il miglior partito da prendere è quello di togliere la seduta. in questi casi specialmente sono di gran conforto la presenza ed i consigli di uno spirito-guida, e coloro che essendone sprovvisti si mettono a fare gli esperimenti, si espongono a gravi disillusioni e rischi.
un medium è uno strumento delicato, un serbatoio di forze che non si rinnovano indefinitamente e che bisogna
utilizzare con misura. gli spiriti illuminati, gli sperimentatori seri, premurosi della salute dei soggetti, sanno fermarsi ai primi sintomi di esaurimento; gli spiriti leggeri ed ingannatori che affluiscono nelle riunioni di pensieri, hanno meno scrupoli: entrando nelle idee degli inesperti ricercatori, non tremeranno d’oltrepassare le forze del medium per produrre fenomeni di nessun interesse ed anche per ingannare gli assistenti.
quasi sempre nelle esperienze sono in opera cause, forze, ed influenze diverse: talvolta si contrariano e si
combattono. ed ecco una certa confusione, un misto di vero e di falso, cose evidenti e cose dubbie, che non è sempre facile poter distinguere.i sapienti stessi riconoscono che nella maggior parte dei casi la suggestione può avere una gran parte. ne risulta, che per ottenere fenomeni spiritici, veramente sinceri e spontanei, bisognerebbe astenersi con cura da tutto ciò che possa influire sul medium e turbare l’azione degli spiriti. ed è di ciò appunto che gli uomini di scienza sembrano curarsi meno. anzi certe volte disturbano il soggetto con domande inopportune, puerili ed insidiose. essi turbano le sedute con le conversazioni particolari ed i colloqui. quando sono necessari la calma e il silenzio e l’attenzione, qualcuno cambia posto, altri vanno e vengono interrompendo le manifestazioni in corso malgrado le ingiunzioni degli spiriti; ed altri,come qualche dottore di nostra conoscenza, fumano e bevono birra durante le esperienze.
in simili condizioni, così poco serie ed oneste, come si può osare di formulare le conclusioni?
qualche volta l’esperimento segue una via normale, soddisfacente, il fenomeno si sviluppa pieno di promesse. tutto ad un tratto agisce una causa nuova, interviene una volontà, entra in giuoco una corrente di idee contrarie: l’azione medianica si turba e devia, essa non produce più che degli effetti in disaccordo con le speranze dell’inizio.
fatti reali sembrano avvicinarsi agli illusori, manifestazioni volgari si succedono a sedute imponenti. come schiarire quest’imbroglio che ci lascia perplessi? come evitarne il ritorno?
e qui allora si fa vivamente sentire la necessità di disciplina nelle sedute, e più ancora l’assistenza di uno spirito
elevato la cui forte volontà imperi su tutte le correnti contrarie.
quando è stabilita l’armonia delle condizioni, quando la forza dell’alto è sufficiente, non si vedono produrre quelle contraddizioni, quelle incoerenze che provengono da forze inconsce, o dagli spiriti bassi, anche dallo stato mentale dei presenti.
allora il fenomeno si svolge nella sua grandezza maestosa ed appare il fatto probante.
ma per ottenere quest’assistenza dell’alto, ci vuole l’unione, l’elevazione di pensieri e di cuori, ci vuole il
raccoglimento e la preghiera.
le entità superiori non si mettono volentieri al servizio de gli sperimentatori che non sono animati da un sincero
nel mondo invisibile di léon denis desiderio d’istruirsi e da un amore profondo del vero e del buono.
coloro che dello spiritismo fanno un giuoco, un frivolo divertimento, non dovranno aspettarsi che incoerenze e
disinganni.
talvolta può essere anche un pericolo. alcuni si compiacciono con trattenimenti medianici con gli spiriti inferiori, con le anime viziose e degradate; e ciò senza intenzione benefica, senza scopo di rigenerazione, mossi soltanto da un sentimento di curiosità e da un desiderio di divertimento.
mentre essi non avrebbero tollerato di frequentare questi esseri durante la loro vita terrena ora non temono di
invitarli dopo la morte, a colloqui di cattivo gusto, senza riflettere che si espongono a pericolose influenze magnetiche.
se si entra in rapporto con le anime perverse, si deve aver per scopo solo il loro miglioramento morale, la loro
redenzione sotto la protezione di una guida sicura; senza di questo ci esporremmo ad una malsana promiscuità e a terribili ossessioni.non mettiamo piede nelle regioni dell’al di là se non con un pensiero alto e forte che sia per noi come un’arma diretta contro il male.
la forza medianica, questa facoltà meravigliosa è stata data all’uomo per farne buon uso. degradandola,
degraderemo noi stessi, e di un purissimo effluvio celeste faremo un soffio avvelenato!
l’esordiente antico, come ai nostri giorni gli orientali, non si dava alle evocazioni che dopo essersi purificato con l’astinenza, la meditazione e la preghiera. la comunicazione con l’invisibile era un atto religioso che egli adempiva con un sentimento di rispetto e di venerazione per i morti.
diverso è il modo di procedere di alcuni sperimentatori moderni. essi si recano alle riunioni dopo un succulento pranzo, profumati di tabacco, con il desiderio intenso di ottenere manifestazioni clamorose, o insegnamenti utili ai loro interessi materiali. e si stupiscono in tali condizioni di veder venire verso di loro spiriti di frode e di menzogna che abusano di essi e si divertono a causare loro moltissimi disinganni!
malgrado la ripugnanza degli odierni dottori per i mezzi con i quali si realizza l’alta comunione delle anime,
bisognerà ben ricorrervi, se non si vuol fare dello spiritismo una nuova sorgente d’abusi e di mali.
* * *
lo stato di elevazione dei presenti, la loro azione fluidica e mentale, è un elemento importantissimo di riuscita o di insuccesso nelle sedute. più il medium è sensibile e più risente l’influenza magnetica degli sperimentatori. in
un’assemblea composta di increduli i pensieri ostili convergono sul soggetto e il fenomeno si produce difficilmente. la prima condizione è di evitare ogni idea preconcetta, per lasciare allo spirito la sua libertà di azione. ho potuto constatare in certi casi che una volontà forte e persistente può paralizzare il soggetto, se è debole, e ostacolare le manifestazioni.
i pensieri discordanti si evitano e formano una specie di caos fluidico che la volontà degli invisibili non riesce
sempre a dominare. e questa è la causa che rende tanto problematici i risultati nelle assemblee numerose di riunioni eterogenee; nelle serate teatrali, per esempio, come l’esperienza lo ha dimostrato. le persone avide di una propaganda pubblica, che senza curarsi di precauzioni necessarie si arrischiano in questa strada, si espongono a gravi sconfitte. i medium corrono forti pericoli. non solamente si trovano in ía di spiriti bassi che si compiacciono di stare tra la gente, ma si espongono ancora alla provocazione di qualunque malintenzionato che atteggiandosi a gran sapiente, esigerà da loro esperienze contrarie alle vere leggi dello spiritismo,e dopo aver usato ed abusato delle loro forze senza nessun risultato pratico, persuaderà gli spettatori che in questo ordine di idee non ci sono che errore e soverchieria.
si comprenderà da ciò che vi è quasi sempre affinità tra i membri di un circolo e le entità in azione.
le influenze umane attirano le intelligenze simili e le manifestazioni rivestono un carattere in armonia con le
disposizioni, i gusti e le attitudini dell’ambiente.
alcuni critici hanno voluto concludere che le comunicazioni spiritiche non sono altro che un riflesso dei pensieri
degli assistenti. questa opinione è facile ad essere rifiutata. basta ricordare le rivelazioni di nomi, di fatti, di date,sconosciuti da tutti, che si sono prodotti in tanti casi e sono stati riconosciuti esatti dopo un controllo.
parole e messaggi in lingue sconosciute sono stati spesso ottenuti dai presenti, i medium hanno riprodotto
meccanicamente la firma, lo stile, la forma della scrittura dei morti che essi non avevano mai conosciuto. qualche volta pure, gli sperimentatori istruiti non ottengono che cose volgari, mentre tra gli illetterati si sono viste produrre comunicazioni rimarchevoli per stile ed elevatezza.
le affinità che si notano tra i membri di un gruppo e gli spiriti che lo guidano, non provengono solamente dalle
simpatie ottenute e dalla similitudine di idee; esse si collegano anche alle esigenze della trasmissione fluidica.
nelle manifestazioni intellettuali, lo spirito ha bisogno di un messaggero e di un ambiente che gli offrano le risorse necessarie per esporre le sue idee e farle comprendere. ecco subito una tendenza ad avvicinarsi ad uomini con i quali si trova in comunione di idee e di sentimenti.sappiamo che, nei fenomeni della scrittura, dell’incorporazione ed anche, talvolta, della tiptologia, il pensiero dello spirito traversa la mente del medium e questi non lascia passare che un certo numero di vibrazioni, ossia quelle che si trovano in armonia col suo stato psichico. come un raggio di luce che traversa un vetro colorato, si scompone e non proietta dall’altra parte altro che una quantità ridotta di vibrazioni, così il messaggio dello spirito qualunque sia la ricchezza dei termini e delle immagini che lo compongono, sarà trasmesso nello stretto limite di forme e di espressioni familiari al medium, e contenute nella sua mente.
questa regola è generale. peraltro abbiamo veduto che uno spirito potente in forza e volontà può costringere un medium a trasmettere insegnamenti superiori alle sue condizioni, ed indicare fatti che il suo intelletto non conteneva.quanto alle lacune ed alle contraddizioni che le comunicazioni presentano fra loro, di cui si fa sovente argomento contro lo spiritismo, bisogna ricordare che gli spiriti, come gli uomini, rappresentano tutti i gradi dell’evoluzione. la morte non dà la scienza integra, e quantunque le loro percezioni siano più estese delle nostre, essi penetrano a poco a poco, e secondo la loro perfezione, i segreti dell’immenso universo.
l’atmosfera terrestre è popolata di spiriti inferiori come intelligenza e moralità, ai quali la loro pesantezza specifica non permette di salire più in alto. sono essi che rispondono ai nostri inviti e comunicano con noi più spesso degli altri.quelli che si sono elevati ad una vita superiore non ritornano a noi che per missione. le loro manifestazioni sono più rare e portano un carattere di grandezza che non permette di confonderle con le altre comunicazioni.
* * *
se i pensieri divergenti dei presenti sono causa di turbamento ed insuccesso, altrettanto, per effetto contrario, i
pensieri diretti verso un comune oggetto, soprattutto quando è elevato, producono vibrazioni armoniche ed
introducono nell’ambiente un’impressione di calma e di serenità che penetra nel medium e facilita l’azione degli spiriti.questi, invece di dover lottare con la volontà non fanno altro che associare i loro sforzi alle intenzioni dei presenti;allora la differenza dei risultati è considerevole.per questo nelle riunioni dei nostri gruppi di studio, noi esigiamo costantemente il silenzio, il raccoglimento, l’unione dei pensieri, e, per renderli più facili, per orientare il gruppo verso alte aspirazioni, noi apriamo sempre le sedute con un appello collettivo, con un’invocazione spontanea alla potenza infinita ed ai suoi agenti invisibili, ed in questa invocazione noi mettiamo tutte le risorse del nostro spirito e gli slanci naturali del nostro cuore.
inoltre nelle sedute ad effetti fisici, quando sono richiesti fenomeni di asportamenti, scrittura diretta,
materializzazioni, è bene impiegare un mezzo artificiale per fissare sopra un punto i pensieri dei presenti. si può
adottare un segno, e porlo immaginativamente sul medium, per esempio una croce, un triangolo, un fiore, e, di quando in quando durante il corso della seduta, richiamare il segno di convenzione e riportare verso di lui l’attenzione errante e sempre pronta a stancarsi.
questo mezzo supplisce con vantaggio quello dei canti volgari e poco edificanti, ai quali ricorrono talvolta in certe riunioni, e che impressionano spiacevolmente le persone di gusto delicato e di animo colto. non è applicabile che nell’oscurità. regola generale, la luce esercita un’azione dissolvente sui fluidi. in tutti i casi in cui non è necessaria,come per la scrittura semi-meccanica, sarebbe ben fatto di diminuirne l’intensità ed anche privarsene affatto, quando,per esempio si posseggono medium veggenti e ad incorporazione.
la musica, i canti gravi e religiosi possono anche contribuire potentemente e realizzare l’armonia dei fluidi e dei
pensieri. ma la sola armonia dei pensieri non basta. nelle sedute, all’unisono dei pensieri bisogna aggiungere l’unione dei cuori. quando fra i membri di un gruppo regna l’antipatia, l’azione degli spiriti elevati si indebolisce e si annulla. per ottenere il loro intervento assiduo, bisogna che l’armonia morale, madre dell’armonia fluidica, regni nei cuori, e che tutti gli addetti, essendo alla ricerca di uno scopo comune, si sentano uniti di sincera e benevola cordialità.
nelle esperienze si rivelano le leggi più misteriose del pensiero. talvolta quando i membri del gruppo sono in preda e vive preoccupazioni il linguaggio del medium potrebbe risentirne gli effetti. lo stesso avverrà dell’azione degli spiriti sopra i medium e viceversa.
qualunque sia l’impero di uno spirito sopra un soggetto, se questo è inquieto, sospettoso ed agitato, anche le
comunicazioni porteranno il segno di questo stato di turbamento. le intelligenze che si manifestano, quando sono poco perfette, possono anche subire l’influenza dei presenti.
in senso generale c’è reciprocità di influenza tra l’ambiente terreno e le entità invisibili, e di ciò bisogna tenere conto nell’analisi dei fenomeni. ma lo spirito elevato sfugge a questi influssi, con la sua stessa superiorità e con le forze di cui dispone li doma, li regge, e si attesta con un’autorità che non lascia alcun dubbio. perciò bisogna ricercare soprattutto l’intervento di queste anime superiori, e facilitarlo ponendoci nelle condizioni che esso ci impone, senza di che non possiamo attirarci altro che spiriti mediocri, poco capaci a servirci da guida ed a tradurre fedelmente gli alti insegnamenti dello spazio.i gruppi poco numerosi e di un assieme omogeneo sono quelli che hanno più occasione di successo. se è già tanto difficile armonizzare le vibrazioni di cinque o sei persone tra loro e coi fluidi dello spirito, è evidente, a fortiori, che le difficoltà aumentano se aumenta il numero dei presenti. e’ prudenza non oltrepassare il numero di dieci o dodici persone, prese nei due sessi, sempre le stesse, specialmente al principio delle esperienze.
il continuo rinnovellarsi dei partecipanti, necessitando un continuo lavoro di fusione e di assimilazione da parte
degli spiriti, compromette, o almeno, ritarda i risultati. se è una bella cosa, dal punto di vista della propaganda, aprire i circoli a nuovi adepti, bisogna almeno che un nucleo di membri antichi resti compatto e costituisca una maggioranza invariabile.bisogna riunirsi in giorni ed ore fisse e nello stesso luogo. gli spiriti possono assicurarsi così gli elementi fluidici che sono loro necessari ed i luoghi di riunione impregnandosi di questi fluidi divengono sempre più favorevoli alle manifestazioni.
la perseveranza è una delle qualità indispensabili allo sperimentatore. e’ facile stizzirsi dopo aver passato una serata infruttuosa in attesa di fenomeni. sappiamo che durante il corso delle sedute si va formando un’azione invisibile lenta e progressiva. la concentrazione delle forze necessarie non si realizza qualche volta che dopo molte serate di sforzi e di titubanza.gli esempi seguenti ci mostreranno che la pazienza è spesso una condizione di successo. nel 1855,il professor mapes formò a new york un circolo di dodici persone di molto talento e scettiche che s’impegnarono di riunirsi con un medium per venti volte di seguito.
durante le prime diciotto sere, i fenomeni presentarono un carattere talmente insufficiente e triviale, che molti dei presenti rimpiangevano la perdita di un tempo prezioso; ma nel corso delle due ultime sedute, si produssero fatti talmente interessanti che da quello stesso circolo fu continuato lo studio per quattro anni; e tutti i membri ne divennero seguaci convinti.nel 1861 il banchiere livermore, mentre sperimentava la medium kate fox, per ottenere la materializzazione dello spirito di sua moglie estella, vide formarsi la sua figura alla ventiquattresima seduta. in seguito poté trattenersi con lo spirito della sua consorte ed ottenerne messaggi diretti. se non avessero avuto una tale perseveranza non avrebbero ottenuto alcun risultato.dopo questi fatti si capirà quanto sia necessaria un’attenzione rigorosa alla composizione dei gruppi ed alle condizioni d’esperimento.
la facoltà dei medium produrrà effetti molto diversi secondo la natura del luogo. qualche volta si manifesterà con fenomeni di carattere equivoco che ispireranno il dubbio e la diffidenza; le sedute lasceranno allora l’impressione di un malessere indefinito; altre volte si rivelerà con effetti così potenti che davanti a loro svanirà ogni dubbio.
io stesso ho assistito a molte sedute nulle ed insignificanti: ma posso anche dire di aver veduto dei medium
ammirabilmente ispirati nelle loro ore di estasi e di sonno magnetico. ne ho visti alcuni scrivere in un momento, ed anche al buio, delle pagine splendide per stile, forza ed elevatezza. ne ho visti a migliaia di fenomeni di incorporazione che permettevano agli abitanti dello spazio di impadronirsi, per alcune ore, degli organi di un medium e pronunciare parole e discorsi, con tali accenti che tutti coloro che avevano potuto ascoltarli se ne andavano da quelle riunioni con un ricordo indelebile.per l’osservatore attento, che ha studiato tutti gli aspetti del fenomeno, c’è come una gradazione, come una scala ascendente che, dai colpi picchiati e i movimenti delle tavole, giunge fino alle più alte produzioni del pensiero. e’ un ingranaggio che si impadronisce dello sperimentatore imparziale e del quale tutti gli uomini attenti alla verità ne sentiranno presto o tardi la potenza.malgrado i dubbi, gli sdegni e le ostilità, bisognerà ben darsi un giorno, in una maniera più generale, allo studio dei fatti fisici, questo per uno stretto incatenamento, condurrà alla psicografia, poi dalla visione ed audizione all’incorporazione; e quando si vorranno ricercare le cause reali di questi fenomeni, ci troveremo di fronte al gran problema della sopravvivenza.man mano che l’osservatore avanzerà in questo campo, sentirà elevarsi a poco a poco al di sopra della superficie materiale.egli dovrà riconoscere che i fatti fisici sono un cammino verso fenomeni più eminenti, e che tutti nel loro assieme concorrono alla manifestazione di questa verità che l’anima umana è imperitura ed i suoi destini sono eterni. allora, dalle leggi dell’universo, dall’ordine e dall’armonia delle cose, egli concepirà una grande idea, con una nozione sempre più profonda dello scopo della vita e dei suoi imperiosi doveri.
* * *
nei fenomeni bisogna dunque distinguere tre cause in azione: 1) la volontà degli sperimentatori; 2) le forze
esternate dal medium e dai presenti; 3) l’intervento degli spiriti.
anche i fenomeni possono dividersi in due grandi categorie: i fatti magnetici ed i fatti medianici. ma gli uni e gli altri si uniscono strettamente e spesso si confondono.
il medium allo stato di sonno magnetico si trova in tre stati distinti che possono succedersi in lui, ed a ciascuno dei quali si collega tutto un ordine di fenomeni, eccoli :
1 ) lo stato d’ipnotismo, favorevole ai fatti telepatici ed alla trasmissione del pensiero; tuttavia, quelli che si
producono in questo stato sono generalmente poco concludenti, la liberazione dei corpo fluidico del medium è
incompleta, e la sua azione personale può mischiarsi alla suggestione dello spirito.
2 ) il sonno magnetico reale che permette al corpo fluidico del medium di esternarsi e di agire a distanza.
3 ) il sonno profondo, per il quale si producono le apparizioni, le materializzazioni, la levitazione del medium, e le incorporazioni.il sonno medianico, nelle sue diverse fasi, può essere provocato, o da uno degli sperimentatori, o direttamente dallo spirito. noi vediamo preferibile lasciar agire l’influenza occulta qualora basti. si eviterà così la solita obiezione che l’azione del magnetizzatore favorisca la suggestione.
i fatti spiritici possono essere suddivisi in quattro classi:
1 ) la tiptologia ed il fenomeno delle tavole. in questo genere di esperienze, bisogna eliminare con cura le cause fisiche, i movimenti involontari, il magnetismo dei presenti, e la suggestione mentale. essendo evitati tutti i fatti esplicabili con queste sole cause, resterà un numero considerevole di fenomeni che dimostrano l’intervento di intelligenze ben diverse da quelle dei presenti.
2 ) la scrittura automatica. molti messaggi ottenuti con questi processi possono attribuirsi alla suggestione
inconscia.siccome abbiamo veduto che il pensiero può esternarsi, accade in certi casi che il pensiero del medium risponda alla sua propria domanda, questo sarebbe un fenomeno di autosuggestione involontaria, o di suggestione dei presenti. ma l’azione dello spirito si rivela nei casi in cui sono tracciate scritture sconosciute, oppure sono ottenuti da questo genere di esperimento dettagli, fatti e rivelazioni che costituiscono elementi di identità.
3 ) l’incorporazione. nei fenomeni di quest’ordine l’incoscienza dei medium può avere una certa parte. in
ognuno di noi esistono delle esperienze mentali, delle attitudini e dei ricordi; tutto un insieme di ricchezze spirituali,frutto delle nostre esistenze anteriori che sono seppellite nell’interno della coscienza e che ci restano sconosciute durante lo stato di veglia.tutto ciò costituisce l’inconscio.
nei casi di liberazione sonnambula e di esteriorizzazione, queste potenze si risvegliano; esse vibrano e brillano
attorno al corpo fluidico dei medium, la psiche riacquista le sue risorse nascoste ed entra in azione. ma è facile
riconoscere i molti casi in cui le personalità occulte prendono possesso dell’organismo del medium e vi sostituiscono il loro proprio spirito. queste personalità si manifestano con tratti caratteristici, voci e gesti che sono loro propri e dettagli psicologici che non possono esser confusi con l’inconscio del medium.
4 ) le materializzazioni. questi fenomeni che si producono nel buio, hanno bisogno d’un severo controllo. a
questo scopo si può far uso o di bilance munite di apparecchi registratori, che permettono di constatare la diminuzione del peso del medium, come nelle esperienze di armstrong e reimers oppure (ad esempio di w. crookes e dell’ingegnere varley) di batterie elettriche che legano il medium con una corrente che gli impedisce ogni movimento equivoco da parte sua.ed in ciò che riguarda le manifestazioni spiritiche propriamente dette, quale sarà il criterio della verità? dove sarà la prova dell’intervento degli spiriti?
questa prova abbiamo già detto che consiste nell’insieme di dettagli che permettono di stabilire una precisa
identità. qui può esser giudice il solo sperimentatore e la sua convinzione non può fissarsi che sulla constatazione di questi fatti caratteristici, sconosciuti al medium, e qualche volta anche ai presenti, dai quali si rivela la personalità dell’essere invisibile.per acquistare certezza e moltiplicare i mezzi di controllo, è bene variare le esperienze, completarle le une con le altre, ricorrendo ai diversi generi della potenza medianica.
dall’insieme delle testimonianze e dei risultati ottenuti potremo trarne i risultati più considerevoli che possano
ottenersi in questo campo, dove agiscono molte cause e spesso si confondono.
qualche volta è crudele e sconfortante il sapere e il sentire presso di noi un essere amato ormai scomparso senza poterci intrattenere con lui; e se, dotati di potenza medianica, cerchiamo di ottenere un messaggio, dobbiamo accorgerci, quando il lapis corre rapidamente sulla carta, che il nostro pensiero si unisce al suo in una maniera tanto intima, che non possiamo separare l’uno dall’altro e determinare quello che emana da noi o da lui.allora bisogna ricorrere ad un altro medium: ma, sia che egli scriva, o sia che lo spirito parli per bocca sua durante il sonno, noi ritroviamo sempre, per effetto di questa malaugurata suggestione che penetra dappertutto, che la personalità del medium si unisce a quella dell’essere che ci è caro. allora il dubbio ci invade e restiamo oppressi da un’angosciosa incertezza. quando tutto ad un tratto una prova d’identità brilla come un lampo, talmente vivo, fulgente ed incontestabile che svaniscono tutte le esitazioni, allora si dissipano tutti i dubbi e la nostra mente soddisfatta ed il nostro cuore commosso si uniscono in uno slancio di fede e di amore all’anima cara che ha risposto al nostro invito con tanta chiarezza, che ha assicurato per sempre la certezza della sua presenza e della sua protezione.
quanto alle comunicazioni che hanno un carattere generale, e che rivestono la forma di insegnamento filosofico,devono essere esaminate con cura, e discusse e giudicate in coscienza, con ogni libertà di apprezzamento. l’umanità invisibile si compone di spiriti che hanno vissuto in questo mondo, e dei quali una parte, noi lo sappiamo bene, è poco perfetta. ma nello spazio si librano anche delle intelligenze sfolgoranti, illuminate dagli splendori dell’al di là. quando esse acconsentono a venire a noi, possiamo ben riconoscerle dall’elevazione dei loro pensieri e dalla correttezza dei loro giudizi. in quest’ordine di idee, il discernimento è una qualità indispensabile. l’investigatore deve essere dotato di un giudizio sicuro che gli farà distinguere il vero dal falso, e dopo aver esaminato tutto gli farà trattenere quello che ha un valore reale.
niente è più pregiudizievole alla causa dello spiritismo che l’eccessiva credulità dei seguaci, e le esperienze mal
dirette. queste producono sui ricercatori recenti un’impressione deplorevole; forniscono alimento alla critica ed allo scherno e danno un’idea falsa del mondo degli spiriti. molti escono da queste riunioni più increduli di prima.
l’uomo credulo e pieno di buona fede si inganna inconsciamente da se stesso e diviene la vittima della sua
immaginazione. accetta le cose più inverosimili e spesso le attesta e le propaga con uno stravagante entusiasmo. ecco uno dei più grandi scogli dello spiritismo; una delle cause che ne allontanano molte persone assennate e molti ricercatori sinceri; essi non possono prendere sul serio dottrine e fatti così mal presentati.
non bisogna accettare niente ciecamente. ogni fatto deve subire un esame minuzioso e profondo.
a queste sole condizioni lo spiritismo potrà imporsi agli uomini di mente e di studio.
le esperienze fatte con leggerezza, senza cognizione di causa, i fenomeni presentati in cattive condizioni, forniscono argomento agli scettici e nuocciono alla causa che si vuol servire.
-in conclusione possiamo dire che la causa principale di errori e di insuccessi in materia di psichismo sperimentale è la mancanza di preparazione. i popoli d’occidente prendono senza riflessione una strada nuova, sconosciuta o dimenticata, la quale non è senza pericoli per loro; raramente vi mettono quel sentimento elevato, quel criterio interiore, e quel senso profondo dell’anima che possedevano i grandi esordienti, e che solo può preservarci dai traviamenti e dalle insidie degli invisibili.
la prima condizione dunque è di armarsi moralmente e mentalmente. non si devono ricercare i fatti prima di essersi resi capaci di intenderli e di dominarli e con uno studio lento e paziente delle opere fondamentali, quali la riflessione,lo sviluppo della volontà e l’esercizio di un giudizio chiaro e sicuro. se non si raggiungeranno queste condizioni,sarebbe meglio astenersene del tutto, oppure darsi a queste esperienze sotto la direzione di un uomo saggio ed illuminato, che dovremo assistere col nostro buon volere ed al quale rimetteremo la cura di guidarci.
i modi di investigazione che sono in uso nel mondo fisico, non possono adattarsi al piano psichico. quindi sono i pensieri che entrano in campo ed i pensieri sono forze.
sono essi che scolpiscono e formano il nostro essere interno, e vi influisce anche la nostra forma esterna; al punto che è facile distinguere dai lineamenti e dall’espressione del viso, l’uomo savio e l’uomo avvizzito.
ma questi effetti del pensiero non sono circoscritti nei limiti del nostro essere materiale. essi si propagano intorno a noi e formano un’atmosfera che serve di vincolo tra noi e gli esseri che hanno pensieri simili ai nostri.
ecco il segreto dell’ispirazione e della fecondazione dello spirito tramite lo spirito. da questa legge risulta un fatto.
colui che con i suoi inviti e le sue evocazioni, entra in rapporto col mondo invisibile, attira a sé degli esseri in affinità col suo stato mentale. il mondo degli spiriti è pieno di esseri benefici e malefici, e se noi non sappiamo purificare noi stessi e orientare i nostri pensieri e le nostre forze verso la vita superiore, possiamo divenire vittime delle potenze cattive che si aggirano intorno a noi, ed in certi casi hanno condotto l’uomo imprudente all’errore, all’accecamento ed alle ossessioni che somigliano alla pazzia.
ma, se sappiamo dominare i nostri sensi, elevare l’anima al di sopra delle vane curiosità e delle preoccupazioni
materiali, e fare dello spiritismo un mezzo d’educazione e di impulso morale, allora entreremo nel campo della vera conoscenza; allora le influenze rigeneratrici scenderanno verso di noi, ed una luce dolce e penetrante brillerà sulla nostra vita, e ci preserverà dalle cadute, dallo scoraggiamento e da ogni pericolo.
(Nel mondo invisibile di Léon Denis)
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